LE DUE TIGRI.pdf - nat russo

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Punthy mandò in quel momento un secondo latrato. Era un avvertimento? - Qualcuno si avvicina, - disse Kammamuri. Aveva appena terminato che una violentissima scarica rimbombò nella galleria e che si videro, alla luce dei lampi, parecchi uomini addossati alle pareti. Avevano mirato però troppo in alto, dove brillavano le torce, non sospettando che fossero infisse sulle canne delle carabine. - Fuoco, e alla carica! - gridò Sandokan balzando precipitosamente in piedi. - In riserva le armi da fuoco del grosso! L'avanguardia, che come abbiamo già detto si componeva di tiratori scelti, a quel comando scaricò le carabine sui Thugs che aveva già scorti raggruppati presso le pareti, poi si scagliò innanzi col parang in pugno, mandando clamori selvaggi, mentre la tigre e Punthy piombavano a loro volta sui piú vicini, dilaniando e mordendo ferocemente quanti si trovavano a loro portata. L'effetto di quella scarica doveva essere stato terribile, poiché i pirati inciampavano di frequente su degli esseri umani stesi al suolo. Sandokan, udendo i Thugs fuggire, non permettendo la luce della torcia portata da Kammamuri di distinguerli, non cercava piú di trattenere i suoi uomini, i quali ormai non formavano che un gruppo compatto, poiché quelli della retroguardia si erano confusi con quelli dell'avanguardia, ansiosi di prendere parte anche essi alla lotta. La galleria si abbassava sempre, allargandosi invece a poco a poco. I lumi che poco prima brillavano alla sua estremità erano scomparsi, tuttavia i pirati potevano vedere dove andavano, perché le torce che ardevano sulle canne delle carabine non si erano spente, malgrado il fracasso enorme prodotto da quelle due scariche. Quella corsa sfrenata, attraverso le misteriose gallerie degli strangolatori, durò due o tre minuti, poi Sandokan e Kammamuri che erano dinanzi a tutti, mandarono un grido tuonante: - Fermi! Dinanzi a loro avevano udito un fragore metallico, come se una porta di ferro o di bronzo fosse stata chiusa e Punthy si era messo a latrare furiosamente. I pirati dopo essersi urtati impetuosamente gli uni contro gli altri, non avendo potuto frenare di colpo lo slancio, si erano arrestati puntando le carabine. - Che cosa c'è adunque? - chiese Yanez, raggiungendo Sandokan. - Pare che i Thugs ci abbiano chiusa la via, - rispose il capo dei pirati di Mompracem. - Vi deve essere una porta dinanzi a noi. - La faremo saltare con un buon petardo, - disse de Lussac. - Va' a vedere, Kammamuri - disse Tremal-Naik. - Sempre la torcia molto alta, - consigliò Sandokan, - e voi abbassatevi tutti. Il maharatto stava per obbedire, quando alcuni spari rimbombarono non dinanzi ai pirati, bensí alle loro spalle. - Ci prendono fra due fuochi, - disse Sandokan. - Sambigliong, prendi dieci uomini e coprici le spalle. - Sí, capitano, - rispose il mastro. Gli spari si succedevano agli spari, ma i Thugs ingannati dalle torce che venivano tenute sempre molto alte, non colpivano che le volte della galleria. Sambigliong ed i suoi uomini, guidati invece dalla luce dei lampi prodotti dalla polvere, strisciarono silenziosamente verso quei tiratori e piombarono furiosamente addosso a loro, assalendoli coi parangs. Mentre il suo drappello impegnava un furioso combattimento, Kammamuri, Sandokan e Tremal-Naik si erano accostati rapidamente alla porta che impediva loro di avanzare, per sgangherarla con un petardo a cui avevano già accesa la miccia; invece con loro stupore la trovarono socchiusa. - L'hanno riaperta, - disse Tremal-Naik. Stava per spingerla, quando Sandokan l'arrestò. 126

- Vi è forse un agguato lí dentro, - disse. I mugolii della tigre confermavano i suoi sospetti e anche i soffi rumorosi del cane. - Che aspettino che noi apriamo per fucilarci a brucia-pelo? - chiese Tremal-Naik, sottovoce. - Ne sono sicuro. - Eppure non possiamo fermarci qui. - Fate avanzare silenziosamente i nostri uomini, signor de Lussac, e dite loro che si tengano pronti a far fuoco. Dammi il petardo, Kammamuri. Prese la bomba e soffiò sulla miccia per farla consumare piú presto a rischio di vedersela scoppiare fra le mani, poi socchiuse dolcemente la porta e la lanciò, gridando: - Indietro! Un momento dopo si udí una formidabile detonazione, seguita da urla orribili. La porta, strappata dai cardini dalla violenza della esplosione, era caduta. - Avanti! - gridò Sandokan, che era stato atterrato dallo spostamento violentissimo dell 'aria. Degli uomini fuggivano all'impazzata dinanzi a loro, mentre al suolo si dibattevano, nelle ultime convulsioni della morte, alcuni Thugs colle membra strappate ed i ventri orrendamente squarciati. I pirati si erano trovati in una vasta sala sotterranea che era illuminata da alcune torce infisse nei crepacci delle pareti, e adorna di alcune statue mostruose, rappresentanti forse dei geni indiani. Spararono alcuni colpi dietro ai fuggiaschi onde impedire loro di riorganizzarsi, poi si lanciarono a corsa sfrenata. Sambigliong, che aveva respinti gli assalitori, li aveva già raggiunti portando fra le poderose braccia Surama onde non rimanesse indietro e ricadesse fra le mani dei Thugs. Non incontravano piú nessuna resistenza, né nelle gallerie che attraversavano, né nelle caverne. Gli strangolatori, ormai impotenti a far fronte a quei terribili avversari che nessun ostacolo piú tratteneva, fuggivano da tutte le parti con clamori assordanti, parte rifugiandosi nelle gallerie laterali, parte dirigendosi verso la pagoda sotterranea per tentare forse di guadagnare l'uscita del banian riaperta da Suyodhana. - Avanti! Avanti! - gridavano malesi e dayachi entusiasmati da quella carica che spazzava via tutto. Ad un tratto però, quando meno se l'aspettavano, videro rovinarsi addosso un nuvolo di strangolatori. - Cercano di difendere la pagoda sotterranea! - urlò Kammamuri. - Sta' dietro di loro! Era forse l'ultima lotta che impegnavano i Thugs. Sandokan, con un comando rapido, aveva disposti i suoi uomini in quadrato, manovra che potevano eseguire senza difficoltà trovandosi in quel momento in una sala sotterranea abbastanza vasta e che pareva avesse numerose comunicazioni. Dalle gallerie laterali uscivano, correndo furiosamente, degli uomini quasi nudi, agitando lacci, scuri, picozze, coltellacci, terwar e anche carabine e pistoloni. Urlavano spaventosamente invocando la loro divinità, ma quelle urla non sgomentavano affatto né i malesi né i dayachi, abituati alle tremende grida di guerra dei loro selvaggi compatrioti. - Fuoco senza misericordia! - aveva gridato Sandokan che si trovava in prima fila con Yanez e Tremal-Naik. - Badate che non si spengano le torce! Una fucilata nutrita, sparata quasi a brucia-pelo, mandò a catafascio i primi giunti addosso al quadrato, gettandone molti a terra; ne seguí subito una seconda; poi s'impegnò una mischia sanguinosa all'arma bianca. Quantunque cinque o sei volte inferiori, i tigrotti di Mompracem, resistevano tenacemente ai furibondi attacchi dei fanatici, senza aprire le loro file. Degli uomini cadevano anche dalla loro parte sotto i colpi di pistola e di carabina dei settari; ma non per questo si sgomentavano e facevano intrepidamente fronte ai nemici, meravigliando de Lussac che credeva di vederli scompaginarsi dopo i primi attacchi. Il terreno si copriva di morti e di moribondi, nondimeno i Thugs quantunque incessantemente ributtati, tornavano alla carica con un'ostinazione ammirabile, tentando di schiacciare quel gruppo 127

Punthy mandò in quel momento un secondo latrato. Era un avvertimento?<br />

- Qualcuno si avvicina, - disse Kammamuri. Aveva appena termi<strong>nat</strong>o che una violentissima<br />

scarica rimbombò nella galleria e che si videro, alla luce dei lampi, parecchi uomini addossati alle<br />

pareti.<br />

Avevano mirato però troppo in alto, dove brillavano le torce, non sospettando che fossero<br />

infisse sulle canne delle carabine.<br />

- Fuoco, e alla carica! - gridò Sandokan balzando precipitosamente in piedi. - In riserva le armi<br />

da fuoco del grosso!<br />

L'avanguardia, che come abbiamo già detto si componeva di tiratori scelti, a quel comando<br />

scaricò le carabine sui Thugs che aveva già scorti raggruppati presso le pareti, poi si scagliò innanzi<br />

col parang in pugno, mandando clamori selvaggi, mentre la tigre e Punthy piombavano a loro volta<br />

sui piú vicini, dilaniando e mordendo ferocemente quanti si trovavano a loro portata.<br />

L'effetto di quella scarica doveva essere stato terribile, poiché i pirati inciampavano di frequente<br />

su degli esseri umani stesi al suolo.<br />

Sandokan, udendo i Thugs fuggire, non permettendo la luce della torcia portata da Kammamuri<br />

di distinguerli, non cercava piú di trattenere i suoi uomini, i quali ormai non formavano che un<br />

gruppo compatto, poiché quelli della retroguardia si erano confusi con quelli dell'avanguardia,<br />

ansiosi di prendere parte anche essi alla lotta.<br />

La galleria si abbassava sempre, allargandosi invece a poco a poco. I lumi che poco prima<br />

brillavano alla sua estremità erano scomparsi, tuttavia i pirati potevano vedere dove andavano,<br />

perché le torce che ardevano sulle canne delle carabine non si erano spente, malgrado il fracasso<br />

enorme prodotto da quelle due scariche.<br />

Quella corsa sfre<strong>nat</strong>a, attraverso le misteriose gallerie degli strangolatori, durò due o tre minuti,<br />

poi Sandokan e Kammamuri che erano dinanzi a tutti, mandarono un grido tuonante:<br />

- Fermi!<br />

Dinanzi a loro avevano udito un fragore metallico, come se una porta di ferro o di bronzo fosse<br />

stata chiusa e Punthy si era messo a latrare furiosamente.<br />

I pirati dopo essersi urtati impetuosamente gli uni contro gli altri, non avendo potuto frenare di<br />

colpo lo slancio, si erano arrestati puntando le carabine.<br />

- Che cosa c'è adunque? - chiese Yanez, raggiungendo Sandokan.<br />

- Pare che i Thugs ci abbiano chiusa la via, - rispose il capo dei pirati di Mompracem. - Vi deve<br />

essere una porta dinanzi a noi.<br />

- La faremo saltare con un buon petardo, - disse de Lussac.<br />

- Va' a vedere, Kammamuri - disse Tremal-Naik.<br />

- Sempre la torcia molto alta, - consigliò Sandokan, - e voi abbassatevi tutti.<br />

Il maharatto stava per obbedire, quando alcuni spari rimbombarono non dinanzi ai pirati, bensí<br />

alle loro spalle.<br />

- Ci prendono fra due fuochi, - disse Sandokan. - Sambigliong, prendi dieci uomini e coprici le<br />

spalle.<br />

- Sí, capitano, - rispose il mastro.<br />

Gli spari si succedevano agli spari, ma i Thugs ingan<strong>nat</strong>i dalle torce che venivano tenute sempre<br />

molto alte, non colpivano che le volte della galleria.<br />

Sambigliong ed i suoi uomini, guidati invece dalla luce dei lampi prodotti dalla polvere,<br />

strisciarono silenziosamente verso quei tiratori e piombarono furiosamente addosso a loro,<br />

assalendoli coi parangs.<br />

Mentre il suo drappello impegnava un furioso combattimento, Kammamuri, Sandokan e<br />

Tremal-Naik si erano accostati rapidamente alla porta che impediva loro di avanzare, per<br />

sgangherarla con un petardo a cui avevano già accesa la miccia; invece con loro stupore la<br />

trovarono socchiusa.<br />

- L'hanno riaperta, - disse Tremal-Naik.<br />

Stava per spingerla, quando Sandokan l'arrestò.<br />

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