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lasciando libero l'avversario. Raccogliere la barra, alzarla e farla cadere sulla testa dell'indiano che<br />
stava pure per levarsi, fu l'affare d'un solo momento.<br />
Il thug non mandò nemmeno un grido. Era caduto fulmi<strong>nat</strong>o.<br />
- E due, gridò Sandokan. - Tenete duro amici! Vengo in vostro soccorso!<br />
Stava per slanciarsi verso poppa, quando si sentí afferrare per di dietro.<br />
L'indiano che aveva abbattuto con quel terribile colpo di testa, quantunque dovesse avere delle<br />
costole spezzate, si era rialzato per cercare di portare aiuto al compagno.<br />
Disgraziatamente per lui, era giunto troppo tardi e da solo non era piú in grado di lottare colla<br />
terribile Tigre della Malesia.<br />
- Come! - esclamò il pirata. - Ancora vivo? Andrai a tener compagnia ai pesci.<br />
Lo sollevò fra le robuste braccia e lo gettò nella laguna, senza che il disgraziato, che vomitava<br />
già sangue, avesse potuto opporre la menoma resistenza.<br />
In quel mentre un grido di dolore echeggiò a poppa, seguito da una bestemmia lanciata da<br />
Yanez.<br />
Il cornac, che lottava a qualche passo dal portoghese, contro uno dei Thugs, era caduto col petto<br />
squarciato da una tremenda coltellata.<br />
Un grido di trionfo aveva salutata la caduta del povero conduttore di elefanti:<br />
- Avanti! Kalí ci protegge!<br />
Quell'urlo però si era quasi subito tramutato in un grido di spavento e d'angoscia. Nel momento<br />
in cui il cornac stramazzava sulla tolda tenendosi le mani raggrinzate sull'orrenda ferita, dalla quale<br />
usciva un vero torrente di sangue, un altro cadeva quattro passi piú lontano, colla testa spaccata fino<br />
al mento da un formidabile colpo d'ascia.<br />
Era il vecchio pilota.<br />
Tremal-Naik, approfittando d'un passo falso dell'avversario, causato da un colpo di rollío, gli<br />
aveva assestato quel colpo terribile.<br />
Il vecchio aprí le braccia, lasciandosi sfuggire il tarwar e dopo d'aver fatti due o tre passi<br />
barcollando, era piombato sulla tolda, mentre dalla spaccatura del cranio usciva sangue misto a<br />
cervella.<br />
Il bengalese non era però ancora vincitore perché aveva l'altro alle reni, tuttavia poteva avere<br />
buon giuoco e ridurlo presto a mal partito: l'ascia aveva non poca supremazia sul coltello del<br />
malandrino.<br />
Sandokan con un colpo d'occhio aveva abbracciata la situazione e aveva subito capito che<br />
quegli che correva maggior pericolo in quel momento era Yanez, che ne aveva tre di fronte.<br />
Il tenente aveva anche lui da fare a sbrigarsela con altri due, che gli si stringevano addosso come<br />
due mastini rabbiosi, nondimeno non pareva che si trovasse a malpartito.<br />
Il bravo giovane giocava mirabilmente di coltello ed ora con attacchi fulminei ed ora con ritirate<br />
improvvise, teneva ancora a distanza gli avversari.<br />
- A Yanez prima, - si disse Sandokan. In tre slanci piombò alle spalle dei bricconi, gridando:<br />
- Vi uccido!<br />
Due si volsero e gli si avventarono contro urlando:<br />
- È te che uccideremo!<br />
Sandokan con un mulinello della pesante barra li separò, poi si scagliò sul piú vicino e d'un<br />
colpo lo atterrò, sfondandogli le costole.<br />
L'altro, spaventato, stava per volgergli le spalle coll'intenzione di fuggire verso prora, quando la<br />
terribile mazza lo colpí fra le due spalle.<br />
Cadde sulle ginocchia, nondimeno ebbe ancora la forza d'alzarsi, di varcare d'un salto la murata<br />
e di precipitarsi a capo fitto nella laguna.<br />
Sandokan stava per attaccare quello che lottava con Yanez, quando lo vide accasciarsi<br />
improvvisamente su se stesso, poi distendersi sulla tolda.<br />
La navaja del portoghese gli aveva spaccato il cuore.<br />
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