ilpodologo 156:ilpodologo 156 - AIP
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Chi le ha sentite è rimasto profondamente colpito dalle sue parole,<br />
dette con il cuore e l’anima di chi ha dedicato molti anni della propria<br />
vita per la podologia. Dunque, non potevamo che pubblicare<br />
integralmente l’intervento conclusivo che Antonio D’Amico, professionista<br />
di grande esperienza e tra i “padri fondatori” dell’Associazione,<br />
ha pronunciato davanti alla platea del XXIV Congresso nazionale.<br />
Un appuntamento da vivere<br />
pienamente per rivitalizzare<br />
la nostra vita professionale<br />
Ho il compito di chiudere que -<br />
sto Congresso, il cui svolgimento,<br />
mi sento di affermare,<br />
è andato al di là delle più rosee<br />
aspettative. Infatti, la formula, ormai<br />
collaudata, che abbina poche relazioni<br />
in seduta plenaria e molti<br />
work-shop teorico-pratici, mi sembra<br />
ottimale per assicurare approfondimenti<br />
professionali, suscitare<br />
interesse e coinvolgere la partecipazione<br />
diretta dei partecipanti.<br />
Avendo seguito i lavori anche nella<br />
veste di moderatore e componente<br />
del direttivo, ho potuto rendermi<br />
conto del modo in cui i soci sono intervenuti<br />
apertamente, per chiedere<br />
spiegazioni e confrontare la loro<br />
esperienza con quella dei relatori, il<br />
tutto in un confronto serrato, ma pacato<br />
e costruttivo che mi è parso un segno di maturità della<br />
categoria.<br />
In particolare è scaturito il desiderio di affrontare con sempre<br />
maggior consapevolezza quei temi, come la visita podologica<br />
e la biomeccanica, che devono essere al centro<br />
del nostro interesse e che meritano approfondimenti extracongressuali.<br />
Tuttavia vorrei esporvi una riflessione che ho condiviso in<br />
questi giorni con Marco Croce e Maria Antonietta Codella. Un<br />
congresso deve senz’altro essere concepito per comunicare<br />
contenuti scientifici e professionali, è il suo obiettivo primario,<br />
ma non è solo questo. Non deve essere solo questo.<br />
È, infatti, anche un momento in cui una categoria si aggrega<br />
e si compatta attorno a quei valori che la caratterizzano<br />
e la giustificano, nonché un’occasione di rigenerazione.<br />
Croce ha utilizzato la metafora della sorgente: la condivido.<br />
L’incontro con i colleghi è un momento in cui ci si ristora<br />
alla stessa fonte, per ricaricarsi di entusiasmo, per uscire<br />
congresso <strong>AIP</strong><br />
dalla realtà della propria esperienza<br />
quotidiana che, inevitabilmente,<br />
tende a esaurirsi nel proprio orizzonte<br />
fino a determinare apatia e<br />
demotivazione.<br />
L’appuntamento congressuale può,<br />
quindi, rappresentare, da questo<br />
punto di vista un’opportunità, di rivitalizzazione<br />
e rinnovamento professionale.<br />
Vorrei tornare all’apertura<br />
del congresso. Devo dirlo, le<br />
notizie che ci sono state comunicate<br />
sul riposizionamento della podologia<br />
in ambito tecnico e non più<br />
riabilitativo che qualcuno vorrebbe<br />
attuare, sono davvero sconfortanti,<br />
frutto di quella miopia politica che<br />
ha sempre penalizzato la nostra<br />
professione.<br />
Malgrado questa iniziale vena di<br />
pessimismo, tuttavia lascio questo congresso con la convinzione<br />
che, anche questa volta, l’impegno, la caparbietà<br />
e l’entusiasmo dei vertici dell’Aip, che ho potuto toccare<br />
con mano, sapranno tutelare le nostre aspirazioni.<br />
Non basta, però, solo l’intervento di chi si è assunto l’onere<br />
di dirigere l’Associazione. Occorre anche il coinvolgimento<br />
di ogni socio, che con il proprio comportamento<br />
quotidiano sia in grado di dare una piena e corretta visibilità<br />
alla professione.<br />
Nel chiudere questo congresso, ringrazio tutti i relatori,<br />
medici podologi e non podologi, per il contributo dato alla<br />
realizzazione di questo evento; ringrazio il comitato organizzatore<br />
e, soprattutto, voi colleghi, per la partecipazione<br />
con cui avete seguito i lavori.<br />
Infine, come sapete, prossimamente sarà inaugurata la<br />
nuova sede dell’Aip, un ulteriore segno della nostra vitalità,<br />
e pertanto vi do appuntamento a Roma per festeggiare<br />
questo evento. ■<br />
ilPodologoinmedicina <strong>156</strong>marapr09<br />
Antonio<br />
D’Amico<br />
Consigliere Aip<br />
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