ilpodologo 156:ilpodologo 156 - AIP
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parlano i podologi<br />
cheggi. Sono in affitto. A parte l’attrezzatura base in linea<br />
con i requisiti minimi, fino a pochi anni fa disponevo di un<br />
baropodometro che ho abbandonato più che altro per problemi<br />
insorti con la ditta produttrice. Attualmente, dopo 15<br />
anni di attività, sto pensando di rinnovare l’attrezzatura.<br />
Oltre alla segretaria, da qualche anno si è aggiunta una collega<br />
laureatasi presso l’Università di Pisa.<br />
Racconti la sua giornata quotidiana da podologo?<br />
Non è molto diversa da quella dei miei colleghi. La libera<br />
professione è complicata e complessa e oggigiorno se si<br />
lavora onestamente la giornata di un podologo è dura: molte<br />
ore di lavoro a contatto con il pubblico possono essere<br />
sfibranti. Per questo dico sempre che partecipare ai congressi<br />
oltre che un’esigenza di aggiornamento professionale<br />
è anche una boccata di ossigeno.<br />
La sua città e la podologia. Che rapporto c’è con il luogo<br />
dove lavori, con i tuoi pazienti, con i medici di famiglia<br />
e con gli altri professionisti sanitari?<br />
Il quartiere è quello che mi ha visto crescere da bambino,<br />
per cui è stato facile inserire una nuova attività, trovando<br />
l’appoggio di farmacisti e medici di base e gli stessi abitanti<br />
della zona. La migliore pubblicità rimane il passa parola<br />
che si infittisce se sei in grado di soddisfare l’utenza.<br />
Come amo spesso dire, la nostra professione consente un<br />
contatto diretto con i pazienti: li visitiamo, li tocchiamo e,<br />
soprattutto, li ascoltiamo e ciò è importante per conquistare<br />
la loro fiducia. Mi sorprendo ancora nel constatare come<br />
medici, che non conosco personalmente, mi inviino co-<br />
Le lauree in podologia<br />
P ubblichiamo<br />
<strong>156</strong>marapr09<br />
munque dei loro assistiti. A volte - è bene non illudersi - lo<br />
fanno come ultima spiaggia, a volte però sono veramente<br />
convinti delle possibilità che la podologia può offrire e questo<br />
è certamente uno stimolo per non abbattermi.<br />
Cosa chiede all’Aip per migliorare la podologia in Italia?<br />
Dal momento che ho vissuto all’interno dell’Associazione<br />
con ruoli di responsabilità per dodici anni direttamente a<br />
Roma e per altri anni indirettamente da Torino, so quanto mi<br />
ha dato non solo dal punto di vista professionale. Pur sapendo<br />
che l’impegno dell’Associazione non verrà mai meno e,<br />
quindi, miglioramenti ve ne saranno ancora, credo che per<br />
migliorare la podologia in Italia, oltre anche a una dose di<br />
fortuna, occorra soprattutto l’impegno di tutti i podologi, non<br />
sono quelli iscritti alla mia associazione: idee chiare sugli<br />
obiettivi e coerenza nei comportamenti quotidiani. Una categoria<br />
più unità e compatta e un’illuminazione della classe<br />
politica. Ma siamo noi che dobbiamo illuminarla.<br />
Dia dei suggerimenti ai colleghi più giovani che vogliono<br />
intraprendere la sua strada dopo la laurea.<br />
Fare un elenco di consigli mi sembra riduttivo e persino<br />
inelegante. Credo che in realtà ne sia sufficiente uno solo:<br />
partecipare alla vita associativa. Se si sta all’interno di<br />
un’associazione e se questa naturalmente sa operare con<br />
intelligenza per il bene della podologia, tutti gli aspetti della<br />
professione, anche quelli di prospettiva, saranno trattati<br />
nelle sedi e nei momenti opportuni: assemblee, convegni,<br />
congressi, corsi di aggiornamento, portale, circolari.<br />
L’isolamento è sterile. ■<br />
le foto di due gruppi di neolaureati in podologia. La prima è riferita<br />
alle lauree dei giovani studenti che hanno conseguito il titolo lo scorso<br />
2 aprile presso l’Ateneo “Sapienza” di Roma. Questi, nel dettaglio, i nomi con<br />
la relativa votazione: Alessio Papi: (100/110); Marta Bonimelli (110 e Lo -<br />
de/110); Giulia Catellani (104/110); Gloria Chegai (110 e Lode/110); Mi -<br />
chele Versino (102/110); Anna Impieri (110 e Lode/110); Luca Mennini<br />
(100/110).<br />
La seconda immagine, invece, vede il gruppo dei professionisti che, nella<br />
stessa Università romana, hanno convertito il titolo, che avevano conseguito<br />
in passato, nella laurea triennale di primo livello.<br />
Questo l’elenco completo dei podologi: Danilo Angelone; Erasmo<br />
Nocella; Rocco Antonelli; Paola Pazzaglia; Luciano Bianchi; Giovanni<br />
Pepè; Paola Blasetti; Daniela Pucci; Clelia Camilli; Paola Ragni; Antonio<br />
Chegai; Marco Ralli; Massimo Cimichella; Alessandro Russo; Bruno<br />
Cordazzu; Irene Russo; Marco Costantini; Cristiano Sartorelli; Gianfranca Davoli;<br />
Patrizia Soldi; Raffaella Eusebi; Luca Teodori; Giovanni Federici; Salvatore Tizzanino; Anna Giacci; Orietta Tripputi; Paolo Luzzi; Luigi<br />
Ursida; Luigi Michelangeli; Ferruccio Montesi; Orietta Valentini; Fabio Moro; Silvia Vicenzi.<br />
A tutti loro gli auguri dell’Aip per il traguardo raggiunto. ■<br />
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