ilpodologo 156:ilpodologo 156 - AIP
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22<br />
i personaggi<br />
Anche in considerazione del progressivo invecchiamento<br />
della popolazione italiana, come potrebbe essere<br />
valorizzata la podologa nel nostro paese?<br />
La capacità del podologo di lavorare in forma integrata con<br />
medici di famiglia e specialisti, come già avviene in alcune<br />
realtà, fa individuare nell’equipe multidisciplinare lo strumento<br />
più concreto per sfruttare le potenzialità della podologia<br />
all’interno del Sistema sanitario nazionale.<br />
Si tratta di identificare bene le competenze del podologo, anche<br />
in prospettiva di un innalzamento del livello della formazione<br />
universitaria, ed inserirle armonicamente nel rapporto<br />
con le figure mediche. D’altronde l’attività del podologo è<br />
ben distinta da quelle dei medici e degli specialisti, non c’è<br />
insomma un pericolo di sovrapposizione di competenze.<br />
Questo è certamente un elemento che favorisce la vostra<br />
professione, rispetto ad altre che rischiano di entrare in conflitto<br />
con i medici, nell’ottica di costruire un sistema equilibrato<br />
ed efficiente.<br />
Come giudica il livello della formazione professionale<br />
della podologia?<br />
La qualità della formazione universitaria nei corsi di laurea in<br />
podologia è certamente qualificata, anche grazie allo sforzo<br />
profuso in questi anni dall’Associazione italiana podologi.<br />
Congresso e Comunicazione<br />
A bbiamo<br />
mass media<br />
<strong>156</strong>marapr09<br />
Andrebbe verificata la compatibilità del numero dei corsi attivati<br />
dai vari atenei, forse un po’ troppi, rispetto al fabbisogno<br />
di professionisti sul territorio. Certamente va evitato il rischio<br />
di assorbire il corso del podologo con altri insegnamenti,<br />
destinati ad altri professionisti, perché ciò snaturerebbe<br />
le competenze della vostra figura professionale.<br />
Quali possibilità ci sono di riuscire a rendere più moderno<br />
il profilo professionale del podologo, soprattutto<br />
alla luce di una formazione professionale universitaria<br />
che trasferisce competenze molto più ampie di quelle<br />
previste oltre vent’anni fa?<br />
Sui profili professionali si sta lavorando e l’Associazione ha<br />
fatto delle proposte migliorative che sono già da tempo al<br />
vaglio del Ministero. Ma credo che sia importante, in questo<br />
momento, concentrare gli sforzi per far entrare anche un numero<br />
calibrato di prestazione podologiche, come quelle destinate<br />
ai pazienti diabetici, tra quelle che sono erogate dal<br />
Sistema sanitario nazionale.<br />
Cosa ne pensa di questo Congresso?<br />
Intenso, qualificato negli interventi e molto ben preparato.<br />
Anche questo è lo specchio della crescita di una professione<br />
che cammina in avanti e progredisce costantemente. ■<br />
Benedetto Leone<br />
già sottolineato il grande successo, unanimemente riconosciuto,<br />
riscosso dal XXIV Congresso Nazionale. Abbiamo anche<br />
indicato quali fattori abbiano contribuito a fare del ventiquattresimo<br />
uno dei congressi di maggior interesse sia in termini di preparazione<br />
dei relatori, sia in termini di temi scientifici affrontati.<br />
Vogliamo ora far rilevare l’interesse dimostrato dalla stampa che ha<br />
seguito il nostro evento dedicandogli spazi importanti, come mai in<br />
precedenza verificatosi.<br />
Innanzitutto il Tg3 delle Marche: venerdì 24 alle ore 13.00 ha trasmesso<br />
un bel servizio sul congresso, con il quale è stato evidenziato l’importante<br />
ruolo che rivestono i podologi nel sistema sanitario italiano. Il<br />
Messaggero, Il Resto del Carlino, Il Corriere Adriatico, hanno poi dedicato<br />
ampi servizi al nostro evento.<br />
Anche l’agenzia ADN-KRONOS ha diffuso una bella intervista al Presidente Montesi nella vigilia dell’impegno congressuale.<br />
Riportiamo nella pagina accanto i principali articoli, non senza proporre due considerazioni. La prima è contingente all’evento: il<br />
Congresso Aip è stato sempre definito come il più importante tra le iniziative di formazione dedicate ai podologi. Ebbene, l’interesse<br />
che la stampa gli ha dedicato conferma, se ce ne fosse bisogno, l’attenzione che l’opinione pubblica gli riserva.<br />
La seconda è di ordine generale: più volte nei nostri ambienti, si è individuata la comunicazione come uno dei principali fattori che<br />
contribuiscono alla crescita della professione, al pari della formazione.<br />
Senza falsa modestia, possiamo a buon diritto vantarci di aver organizzato e avviato “in casa” una macchina complessa che altri,<br />
tutti gli altri, affidano a società esterne. Ma anche di aver saputo tessere, pur nella scarsezza di risorse, una fitta rete di iniziative<br />
volta a coinvolgere i media nazionali e locali. E con successo! ■ B.L.<br />
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