tips & triks per salvare gli arti inferiori - Studiomedicoarienzo.it
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ZEROOTTO<br />
Il caso clinico<br />
da sinistra:<br />
Dott. Francesco Arienzo<br />
Prof. Giuseppe Morelli<br />
Coppola<br />
Radiologia Vascolare<br />
ed Interventistica<br />
Ospedale dei Pellegrini<br />
Napoli<br />
Fig. 1:<br />
Angiografia diagnostica<br />
che evidenzia l’occlu -<br />
sione cronica dell’iliaca<br />
esterna di destra<br />
Chi siamo<br />
L’U.O.C. di Radiologia Vascolare ed<br />
Interventistica del Presidio Ospedaliero<br />
dei Pellegrini di Napoli, rappresenta il<br />
punto di riferimento <strong>per</strong> le procedura di<br />
radiologia vascolare ed extra-vascolare<br />
di tutta l’ASL NA1, sia <strong>per</strong> l’elezione che<br />
<strong>per</strong> l’urgenza essendo DH 24. L’un<strong>it</strong>à è<br />
diretta dal professore Giuseppe Morelli<br />
Coppola coadiuvato da due giovani collaboratori,<br />
il dott. Francesco Arienzo ed il<br />
dott. Mauro Ma<strong>gli</strong>one e da un gruppo<br />
di tecnici san<strong>it</strong>ari di radiologia ed infermieri<br />
professionali.<br />
La struttura è dotata di sala angiografica di alte prestazioni che consente il<br />
trattamento di stenostruzioni vasali del distretto arterioso <strong>per</strong>iferico aorto-iliaco<br />
femorale e dei tronchi di gamba, stenosi carotidee, renali e dei vasi viscerali. Si<br />
trattano dilatazioni aneurismatiche di tutti i vasi <strong>per</strong>iferici e viscerali. Si eseguono<br />
trattamenti endovascolari di aneurismi dell’aorta addominale e toracica con<br />
accesso <strong>per</strong>cutaneo e chirurgico in collaborazione con i chirurghi vascolari.<br />
Il centro è considerato struttura di riferimento regionale <strong>per</strong> il trattamento <strong>per</strong>cutaneo<br />
sia del varicocele maschile che del varicocele pelvico femminile. Tra i trattamenti<br />
oncologici del centro, si esegue la chemioembolizzazione epatica con l’utilizzo<br />
di p<strong>arti</strong>celle pre-caricate con chemioterapico. I trattamenti endovascolari<br />
sono associati a trattamenti <strong>per</strong>cutanei di termo ablazione con radiofrequenza o<br />
laser, che vengono esegu<strong>it</strong>i sotto guida TC o ecografica. Si trattano, inoltre, le<br />
patologie delle vie biliari con l’esecuzione di colangio transparieto epatiche e<br />
successivo posizionamento di drenaggi biliari o di endoprotesi metalliche o di<br />
plastica.<br />
Il servizio dispone di Ambulatorio Ecocolordoppler a<strong>per</strong>to a<strong>gli</strong> esterni, oltre che ai<br />
pazienti ricoverati, che non solo esegue indagini di ecocolordoppler arteriosi e<br />
venosi di tutti i distretti utilizzando se necessario il mezzo di contrasto, ma spazia<br />
anche su tutta l’ecografia internistica ed interventistica.<br />
Caso Clinico<br />
TIPS & TRICKS PER SALVARE<br />
GLI A RTI INFERIORI<br />
Il paziente di anni 68, fumatore, i<strong>per</strong>teso, giunge alla nostra osservazione <strong>per</strong><br />
una claudicatio glutea a 100 metri, che riferisce di avere da diversi anni. Al<br />
controllo ecocolordoppler il paziente presenta un’ostruzione completa dell’iliaca<br />
comune destra ed un flusso riab<strong>it</strong>ativo a valle. Dopo i controlli di routine, si<br />
programma <strong>per</strong> il paziente una procedura di radiologia endovascolare ed<br />
interventistica.<br />
Procedura<br />
Previa puntuta dell’arteria femorale comune sinistra si posiziona un<br />
introduttore 5Fr e si esegue un’angiografia diagnostica dell’aorta e de<strong>gli</strong><br />
<strong>arti</strong> <strong>inferiori</strong> con un catetere Pig-Tail 5Fr posizionato su guida .035 idrofilica.<br />
L’angiografia diagnostica conferma il precedente referto ecocolordoppler,<br />
evidenziando la totale assenza dell’iliaca comune destra a causa di<br />
un’occlusione; la riab<strong>it</strong>azione, da parte di una grossa collateral<strong>it</strong>à, è a carico<br />
del terzo distale dell’iliaca esterna a pochi centimetri dall’emergenza dell’arteria<br />
ipogastrica (Figura 1).
Si effettua l’accesso omo-laterale previa puntura in arteria femorale comune<br />
destra e si posiziona introduttore 6Fr. Si tenta di ricanalizzare l’iliaca destra con<br />
una guida idrofilica .035 ed un catetere di supporto 5Fr. La guida si blocca nello<br />
spazio sotto-intimale aortico e non riesce a guadagnare il lume vero. I<br />
molteplici tentativi di rientro nel lume vero aortico si rilevano infruttuosi<br />
in quanto la dissezione della parete laterale destra dell’aorta crea una<br />
via preferenziale <strong>per</strong> la guida.<br />
Si decide a quel punto di utilizzare un sistema di rientro<br />
OUTBACK LTD (Cordis, Johnson & Johnson Medical SpA). Dopo<br />
aver portato un guida .014 nello spazio sotto-intimale (Figura 2),<br />
si esegue una PTA con un pallone 4x40 al fine di poter<br />
manovrare al me<strong>gli</strong>o il device. Posizionato l’OUTBACK LTD in<br />
corrispondenza del lume vero aortico, si eseguono le proiezioni<br />
ortogonali e si fa fuoriuscire l’ago che al primo tentativo fa si che<br />
la guida possa rientrare in lume.<br />
La procedura si conclude eseguendo un kissing stent iliaco, posizionando<br />
2 devices da 8x55 a destra e 8x37 a sinistra. Si presenta la necess<strong>it</strong>à di<br />
eseguire un overlapping a destra con un altro stent da 8x37, in quanto il rientro<br />
è ovviamente più alto del contro laterale e al fine di ricostruire <strong>per</strong>fettamente<br />
l’anatomia diminuendo il rischio di restenosi.<br />
Il controllo angiografico finale dimostra una<br />
p e rfetta ricanalizzazione dell’iliaca destra<br />
(Figura 3), che chiaramente presenta<br />
un’emergenza dall’aorta più prossimale<br />
rispetto al controllato.<br />
Conclusioni<br />
Questo caso vuole dimostrare come<br />
un’infelice scelta di ricanalizzare “controcorrente”<br />
un’iliaca comune totalmente<br />
ostru<strong>it</strong>a all’origine con grossa collateral<strong>it</strong>à<br />
di riab<strong>it</strong>azione, al posto di sce<strong>gli</strong>ere un<br />
accesso brachiale <strong>per</strong> eseguire una ricanalizzazione<br />
“in corrente”, sia stata brillantemente risolta<br />
con l’utilizzo di un sistema di rientro OUTBACK LTD<br />
(Cordis, Johnson & Johnson Medical SpA) che si è dimostrato ancora una volta<br />
un’indispensabile ancora di salvataggio nelle s<strong>it</strong>uazioni più estreme.<br />
Annotazioni tecniche sul device OUTBACK LTD<br />
I pazienti che presentano occlusioni croniche totali (CTO) delle arterie iliache e<br />
femorali possono essere difficili da trattare utilizzando le metodiche tradizionali<br />
di ricanalizzazione. La letteratura riporta che le CTO sono presenti nel 40% dei<br />
pazienti sintomatici che vengono trattati <strong>per</strong> via endovascolare e sono la causa<br />
principale del fallimento della procedura.<br />
Spesso è necessario l’approccio sub-intimale <strong>per</strong> la ricostruzione del vaso,<br />
ma anche questo approccio fallisce nel 10-15% dei casi, <strong>per</strong>ché non è possibile<br />
rientrare nel lume vero a valle della stenosi a causa delle calcificazioni<br />
della parete. In queste s<strong>it</strong>uazioni diventa essenziale l’utilizzo del catetere<br />
OUTBACK LT D, che consente il preciso ed efficace rientro e la conseguente<br />
r i c a n a l i z z a z i o n e .<br />
Il caso clinico<br />
Fig. 2:<br />
La guida nello spazio<br />
sub-intimale<br />
Fig. 3:<br />
Controllo angiografico<br />
finale che evidenzia una<br />
<strong>per</strong>fetta ricostruzione<br />
del carrefour<br />
ZERONOVE
DIECI<br />
Il caso clinico<br />
Fig. 4:<br />
Visualizzazione dei<br />
markers L (Lokate),<br />
T (Tune), D (Deploy)<br />
L’OUTBACK LTD è un catetere OTW lungo120cm 6Fr compatibile che possiede<br />
un ago in n<strong>it</strong>inolo orientabile di 22G. Il device utilizza guide .014 300cm che non<br />
abbiano rivestimenti polimerici. I markers LTD (Locate, Tune, Deploy) <strong>per</strong>mettono<br />
di facil<strong>it</strong>are un rientro preciso, riducendo il numero di tentativi necessari. Il<br />
marker radiopaco “L” serve a localizzare l’orientamento dell’ago <strong>per</strong> orientarlo<br />
verso il vaso; il marker “T”, che viene visualizzato facendo una proiezione ortogonale,<br />
serve a verificare il corretto allineamento del catetere sul vaso.<br />
Riposizionando l’arco a C nella precedente proiezione si può procedere con l’avanzamento<br />
dell’ago <strong>per</strong> riguadagnare il lume con la guida (Figura 4).<br />
Tips & Tricks<br />
Procedura in cross-over<br />
• È possibile utilizzare OUTBACK LTD in cross-over utilizzando introduttori<br />
armati che NON abbiano coils che protrudono verso il lume interno.<br />
• Nel caso si incontrino anatomie del carrefour p<strong>arti</strong>colarmente complesse è<br />
opportuno sovradimensionare l’introduttore armato (utilizzare un 7Fr).<br />
• Se si incontrano difficoltà nel far avanzare il device è necessario orientare il<br />
marker “L” in modo che la curva dell’ago a memoria di forma sia rivolta caudalmente<br />
rispetto all’angolo.<br />
La via sub-intimale<br />
• Per facil<strong>it</strong>are il rientro, il piano di dissezione non deve essere troppo esteso.<br />
Per questo motivo è opportuno generare con la guida .035 un loop che abbia<br />
l’ampiezza minore possibile.<br />
• Come descr<strong>it</strong>to nel caso clinico, può essere utile, <strong>per</strong> facil<strong>it</strong>are l’avanzamento<br />
di OUTBACK LTD, effettuare una predilatazione con palloni a basso profilo<br />
nello spazio sub-intimale.<br />
Visualizzazione dei markers<br />
• Fare de<strong>gli</strong> ingrandimenti <strong>per</strong> visualizzare al me<strong>gli</strong>o i markers<br />
• Per semplic<strong>it</strong>à procedurale, conviene fare proiezioni ortogonali 30°-60°<br />
oppure 45°-45° anziché AP-LL<br />
Avanzamento dell’ago<br />
• Ricordare di arretrare la guida di qualche centimetro prima di avanzare l’ago.<br />
• L’ago è 22G, inferiore a quello normalmente utilizzato <strong>per</strong> la puntura dell’arteria<br />
radiale.<br />
• L’ago sporge di 7mm circa, ma non è necessario utilizzarlo fino a fine corsa,<br />
modulando l’avanzamento in base alle dimensioni del vaso in cui si deve rientrare.