22.05.2013 Views

Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo

Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo

Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Cavallaro</strong> E. L’ipnosi:<br />

<strong>una</strong> <strong>introduzione</strong> <strong>psicofisiologica</strong><br />

immediatamente «agibile»; salvo la necessità, per l’ipnotizzatore, di dover ricaricare<br />

emozionalmente il soggetto ogni qualvolta abbia bisogno che questi<br />

esegua <strong>una</strong> nuova prestazione richiedente un più elevato «potenziale ipnotico»<br />

riconosciuto all’operatore.<br />

L’analogia con gli stati emozionali può spiegare anche perché, con questa<br />

tecnica tensiogena, esista <strong>una</strong> specie di «periodo refrattario» fra l’esecuzione<br />

di <strong>una</strong> suggestione e l’altra, nonché un perenne rischio di «corto circuito»<br />

(cioè di interruzione del rapporto), quando l’ipnotizzatore superi bruscamente<br />

il cosiddetto «indice di tolleranza emozionale» del soggetto; o non gli<br />

permetta, al momento giusto, la scarica comportamentale delle tensioni subliminali<br />

che gli abbia precedentemente creato.<br />

Ipnosi e dinamismi onirico-immaginativi ed emozionali<br />

Tutto ciò ci permette di comprendere come l’ipnotizzatore, agendo mediante<br />

la suggestione, cioè mediante <strong>una</strong> comunicazione traducibile in un<br />

«pensato», qualora riesca ad innescare dei vissuti di tipo emozionale (o ad<br />

innestarsi su dei vissuti precedenti), sia pure immaginativi, può ottenere dal<br />

soggetto ipnotizzato variazioni fisiologiche addirittura clamorose.<br />

A questo riguardo, cioè sul potere dei meccanismi mentali, Milton<br />

Erickson riporta il caso di un paziente, ricoverato in ospedale psichiatrico, il<br />

quale un giorno annunciò che sarebbe morto il sabato successivo. Primario e<br />

medici lo tennero naturalmente sotto strettissima osservazione, ma ness<strong>una</strong><br />

analisi clinica rivelò alcunché di anormale; e d’altra parte il paziente in questione<br />

mangiava in modo del tutto regolare. Come annunciato il paziente « si<br />

spense» alla presenza di Erickson ed altri, proprio la mattina del sabato e<br />

neppure l’autopsia riuscì a svelare il perché di questa morte improvvisa ed<br />

ingiustificata, ma serena e preannunciata oltre che presentita.<br />

Questo tipo di morte, non infrequente nella letteratura di medicina psicosomatica,<br />

sembra sia piuttosto comune presso i popoli «primitivi» e nei<br />

gruppi sociali fortemente impregnati di credenze magiche: ed è la dimostrazione<br />

estrema degli effetti dei pensieri, delle sensazioni e degli atteggiamenti,<br />

sul funzionamento del corpo umano.<br />

L’ipnosi rappresenta dunque proprio il modo di innestarsi, volontariamente<br />

e con finalità terapeutiche, su questi potenti meccanismi psicosomatici.<br />

La nostra tesi è infatti proprio questa: dato che esiste <strong>una</strong> obiettiva coincidenza<br />

fra l’allargamento delle prestazioni fisiologiche (nel senso sia dell’aumento<br />

che della diminuzione) ottenibili da un organismo quando si trova in<br />

condizioni di s t r e s s emozionale, non dovrebbe essere lontano dal vero che<br />

l’ipnosi, in quanto condizione fisiopsicologica, utilizzi gli stessi meccanismi<br />

emozionali già predisposti dal corpo con finalità adattative.<br />

In stato di ipnosi, infatti, il corpo del soggetto ipnotizzato è in grado di au-<br />

Caleidoscopio<br />

81

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!