22.05.2013 Views

Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo

Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo

Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Cavallaro</strong> E. L’ipnosi:<br />

<strong>una</strong> <strong>introduzione</strong> <strong>psicofisiologica</strong><br />

Ma riprendiamo l’analogia col sogno seguendo sempre Bertini .<br />

Durante il sogno si allentano le connessioni di un comportamento esecutivo<br />

coordinato ed adattivo nei confronti dell’ambiente. Nella fase REM permane<br />

questo stato di scioltezza e mobilità delle coordinazioni sinaptiche, mentre<br />

tuttavia sale dal tronco encefalico <strong>una</strong> forte carica di attivazione corticale.<br />

L’attivazione specifica sostenuta dalla formazione reticolare mesencefalica<br />

determina la coscienza vigile della veglia e, come noto, si pone come prerequisito<br />

per l’elaborazione delle informazioni che vengono dall’esterno.<br />

Ma, nella fase REM, l’attivazione non produce risveglio. La concomitante<br />

paralisi motoria e blocco degli impulsi afferenti mantiene così lo stato di non<br />

risposta all’ambiente (Bertini, 1982).<br />

Qualcosa di simile, come sappiamo, avviene durante l’ipnosi e, quindi,<br />

non è da escludere che l’organismo utilizzi, in tutto o in parte, meccanismi<br />

fisiologici del sogno per svolgere, durante l’ipnosi, funzioni rielaborative sostanzialmente<br />

analoghe (Zanocco e Gori, 1970).<br />

E’ quanto anche Hobson e Mc Carley sostengono, sempre a proposito del<br />

sogno: la corteccia, in <strong>una</strong> situazione di fluidità di accesso al magazzino<br />

mnestico, è stimolata da centri arcaici (limbo?) a sintetizzare e costruire immagini<br />

nuove.<br />

La regressione ipnotica di età facilita infatti <strong>una</strong> rielaborazione cognitiva<br />

del vissuto esperienziale permettendo <strong>una</strong> nuova sintesi che sblocca, terapeuticamente,<br />

la situazione; e consente <strong>una</strong> nuova impostazione operativa<br />

della vita, sia in assenza, sia in permanenza del sintomo.<br />

D’altra parte, come nei riguardi del sogno Freud aveva esclusa qualunque<br />

funzione di creatività, così nei riguardi dell’ipnosi aveva ipotizzato <strong>una</strong><br />

esclusiva funzione di assorbimento di suggestioni estranee: ricordiamo la<br />

metafora della pittura e della scultura per quanto riguarda metodo ipnotico<br />

e metodo analitico (Freud, 1976, 1977; Kline, 1976).<br />

Oggi sappiamo invece che il lavoro onirico è «anche» creativo; e sappiamo<br />

che lo stato di coscienza ipnotico è un contesto privilegiato per far operare<br />

creatività e fantasia (Melica, 1981) ai fini di <strong>una</strong> rapida riconversione esistenziale.<br />

Al punto da poter applicare anche all’ipnosi la definizione che Bertini<br />

dà del sogno: «luogo di rigenerazione del presente nel passato»; e, diremmo<br />

noi, di progettazione del futuro vissuto «oniripnoticamente» nel presente, in<br />

modo da attivare più adattive dinamiche di cambiamento.<br />

È d’altra parte un fatto che attività logica cosciente ed attività analogica inconscia<br />

siano separate da stati di coscienza (veglia e sonno REM) significativamente<br />

distanziati nel tempo con ritmi circadiani .<br />

Ma, come ricorda Bertini (1980), tutta la ricerca fisiologica più recente documenta<br />

chiaramente come «operazioni di sonno» si ritrovino ampiamente<br />

nello stato di veglia e, viceversa, «operazioni di veglia» nello stato di sonno;<br />

o, potremmo dire, esistono particolari condizioni di orientamento verso l’interno<br />

o verso l’esterno del sé.<br />

Caleidoscopio<br />

75

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!