Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo
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<strong>Cavallaro</strong> E. L’ipnosi:<br />
<strong>una</strong> <strong>introduzione</strong> <strong>psicofisiologica</strong><br />
Stati EMG EEG EOG<br />
Veglia + basso voltaggio +<br />
Sonno sincronizzato + alto voltaggio lento -<br />
Sonno desincronizzato - basso voltaggio rapido +<br />
Tabella 4. Criteri poligrafici per la determinazione degli stati comportamen -<br />
tali.<br />
D’altra parte, non c’è motivo per non dare credito alla dichiarazione degli<br />
stessi soggetti da ipnotizzare quando affermano che «non se la sentono» in<br />
quel momento; o che comunque, per quanto si impegnino, non riescono a rimanere<br />
al livello di trance desiderato.<br />
Un’altra indicazione indiretta che forse anche l’ipnosi e, quindi, tutta la fenomenologia<br />
collegata ad essa, segua dei bioritmi non ancora identificati è data<br />
da quel particolare fenomeno autoipnotico che è la trance medianica e spiritica.<br />
Il medium, infatti, non sempre riesce ad ottenere <strong>una</strong> trance immediata; e,<br />
come testimonia lo stesso Lombroso (1909), mentre non sembra che la composizione<br />
della cosiddetta «catena» sia un elemento essenziale per il verificarsi<br />
delle trance del medium, è un dato di fatto che il medium deve «sentirsi»<br />
di poter andare in trance in quella occasione; e che, pur essendo variabile<br />
il tempo di produzione della trance, esso oscilla normalmente da pochi<br />
istanti ad un massimo empirico di un paio d’ore.<br />
Ora, pur rendendoci conto che <strong>una</strong> seduta medianica non può costituire<br />
prova scientifica (e pur ammettendo che raramente <strong>una</strong> tale seduta si prolunga<br />
per oltre due ore, in totale assenza del fenomeno desiderato), a nostro<br />
avviso, confortato da decine di esperienze dirette, è significativa la coincidenza<br />
fra ritmo del sonno REM (mediamente novanta minuti) e l’ipnosi<br />
spontanea ottenibile in riunioni tendenti a produrre trance medianica.<br />
Riservandoci di verificare sperimentalmente in futuro tale ipotesi, ci limitiamo<br />
quindi ora a proporre un progetto di ricerca che individui l’esistenza<br />
di uno specifico bioritmo ipnotico ed i suoi eventuali correlati fisiologici.<br />
Una tale eventualità permetterebbe di estendere anche all’ipnosi l’ipotesi<br />
che Bertini (1982) avanza a proposito del sogno: che cioè veglia e sonno REM<br />
(per alcuni aspetti avvicinabile all’ipnosi) rappresentino due dimensioni relativamente<br />
indipendenti e, comunque, sempre compresenti ed interagenti,<br />
secondo un rapporto che varia, nelle diverse fasi del sonno e della veglia, in<br />
funzione dello sviluppo ontogenetico e di differenze individuali.<br />
Tale impostazione suggerisce di rivedere ogni formulazione basata su rigide<br />
distinzioni fra pensiero logico e alogico, di veglia e di sonno, di stato<br />
REM o NREM e di veglia, a vantaggio di <strong>una</strong> definizione del livello di differenziazione<br />
e di integrazione funzionale raggiunto in un dato momento.<br />
Caleidoscopio<br />
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