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Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo

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<strong>Cavallaro</strong> E. L’ipnosi:<br />

<strong>una</strong> <strong>introduzione</strong> <strong>psicofisiologica</strong><br />

1. Generalità sull’ipnosi<br />

Perché l’attuale interesse per l’ipnosi?<br />

La crescente efficacia e la conseguente diffusione delle tecniche ipnotiche<br />

in campi assolutamente impensabili solo qualche decennio fa, ha riacceso<br />

l’interesse scientifico verso uno dei fenomeni più complessi ed interessanti<br />

della psicologia, della fisiologia e della comunicazione.<br />

Considerata per secoli <strong>una</strong> manifestazione misteriosa, se non addirittura<br />

magica o paranormale, l’ipnosi negli ultimi anni è diventata uno strumento<br />

preziosissimo non solo sul piano propriamente terapeutico, ma anche sul<br />

piano delle tecniche di comunicazione, individuali e di massa, che sono - ci<br />

piaccia o no - alla base delle società industriali avanzate.<br />

La persuasione occulta della pubblicità e di certi abilissimi venditori; il potere<br />

trascinatorio di certi leaders carismatici in campo politico, sindacale o<br />

manageriale; il successo individuale, con l’altro sesso o nella carriera, di<br />

quelle persone che possiedono «fascino»; la componente suggestiva che è alla<br />

base dei rituali magico-religiosi, esoterici e dei fenomeni cosiddetti «medianici»;<br />

sono il risultato della messa in opera - spesso addirittura inconsapevolmente<br />

- di precise tecniche ipnotiche che convincono direttamente l’inconscio<br />

del destinatario del messaggio attraverso l’attivazione, come vedremo<br />

nel corso dell’esposizione, di meccanismi emozionali ed onirici che hanno<br />

un forte potere disorganizzatore e riorganizzatore del comportamento.<br />

Contrariamente ad un luogo comune tuttora molto diffuso, l’ipnosi e la capacità<br />

di ipnotizzare non sono <strong>una</strong> dote naturale innata che c’è o non c’è. Allo<br />

stesso modo in cui tutti sono, in misura maggiore o minore, suggestionabili<br />

ed influenzabili, così tutti siamo in grado di ipnotizzare e, quindi, di<br />

suggestionare e di influenzare gli altri; oltre che noi stessi, naturalmente!<br />

In realtà qualunque atto comunicativo, soprattutto se carico di valenze emozionali,<br />

influenza e condiziona l’ambiente cui è diretto: e, anche se tale effetto<br />

non è talvolta immediatamente percepibile (non dobbiamo dimenticare<br />

che la maggior parte delle nostre percezioni sono subliminali), ciò non<br />

esclude che l’operatore sia riuscito in qualche modo a produrre, anche se involontariamente,<br />

<strong>una</strong> variazione nei dinamismi psichici e, quindi, delle modalità<br />

neuro-fisiologiche di funzionamento del destinatario del messaggio.<br />

Ora, come non si può scegliere se essere o meno bersagliati dalla pubblicità<br />

o dai giudizi degli altri (possiamo, al massimo, ostentare indifferenza, ma<br />

questo non vuol dire che non ne siamo inconsciamente influenzati), così non<br />

si può scegliere se essere o meno destinatari di un messaggio ipnotico non<br />

verbale o subliminale: i dinamismi ipnotici possono cioè essere innescati anche<br />

senza la nostra volontà; ma possono, per fort<strong>una</strong>, essere da noi controllati.<br />

Caleidoscopio<br />

5

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