Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo
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<strong>Cavallaro</strong> E. L’ipnosi:<br />
<strong>una</strong> <strong>introduzione</strong> <strong>psicofisiologica</strong><br />
Condizioni di s t r e s s elevato si ritrovano d’altra parte anche in strutture<br />
sociali primitive; ma, a differenza di ciò che accade nelle culture cosiddette<br />
evolute, in esse le reazioni sono senz’altro di tipo muscolare di difesa attiva.<br />
Con i cambiamenti sociali la risposta muscolare è diventata invece sempre<br />
meno necessaria ed è subentrata al suo posto la risposta simbolica.<br />
La sovrastimolazione emotiva continua però ad investire la vita dell’uomo,<br />
che risponde oggi con comportamenti prevalentemente viscerali ed<br />
emotivi, che coinvolgono essenzialmente il chimismo somatico attraverso il<br />
sistema neuroendocrino (Antonelli e Shanon, l 981).<br />
In tal modo si viene determinando un danno che si struttura sia a livello<br />
somatico che a livello psichico: le cariche energetiche compresse e continuamente<br />
stimolate, infatti, disintegrandosi alla ricerca di uno sfogo esterno,<br />
per vari motivi non ottenibile, finiscono per riversarsi all’interno; andando<br />
così a ledere un organo o ad alimentare un disturbo, prima psichico e, poi,<br />
comportamentale (Tyrer, 1982).<br />
La definizione di stress proposta, come reazione aspecifica e generalizzata<br />
a richieste effettuate sull’organismo, può dunque essere ampliata: le richieste<br />
effettuate possono infatti derivare sia dall’ambiente esterno che da quello interno.<br />
Le noxae virali, batteriche, climatiche ecc. hanno, come è noto, un valore<br />
stressante al pari delle emozioni, i sentimenti, i desideri e conflitti inconsci<br />
(Levi, 1981).<br />
Se è vero che le strutture nervose mediano le risposte comportamentali e<br />
fisiologiche, alterazioni di <strong>una</strong> o dell’altra componente determinano <strong>una</strong> reazione<br />
che investe tutto l’organismo: psiche e soma, ognuno con il suo specifico<br />
modo di comunicare, parlano dunque attraverso il mezzo più manifesto<br />
che l’uomo possiede, il corpo (Haynal e Pasini, 1982).<br />
E’ chiaro pertanto come <strong>una</strong> tensione fisica si trasformi in tensione psichica;<br />
e come <strong>una</strong> tensione psichica si trasformi in fisica, richiedendo all’organismo<br />
un continuo equilibrio tra le parti, con secreti ormonali, atteggiamenti<br />
somatici, psichici e viscerali tendenti alla difesa o ad un migliore adattamento<br />
(Mancia, 1980).<br />
In tale attività il ruolo del SNA e delle strutture cerebrali preposte alla<br />
sintesi e riconoscimento delle esperienze interiori della emozione, sono<br />
elementi in primo piano.<br />
La distinzione fra Sistema Nervoso «Volontario» e Sistema Nervoso «Vegetativo»<br />
Autonomo è naturalmente ben nota, ed in quest’ultimo distinguiamo<br />
<strong>una</strong> sezione simpatica ed <strong>una</strong> parasimpatica.<br />
Il sistema vegetativo è sotto il controllo di centri encefalici e l’ipotalamo assicura<br />
l’integrazione armonica tra funzioni vegetative somatiche e psichiche.<br />
In stato di allerta la Nor-Adrenalina (NA), un neuroormone presente<br />
anche nella formazione reticolare, adatta il livello del «tono simpatico»<br />
periferico alle necessità dell’organismo.<br />
La NA è quindi capace di determinare il risveglio della corteccia cerebrale<br />
Caleidoscopio<br />
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