22.05.2013 Views

Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo

Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo

Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Cavallaro</strong> E. L’ipnosi:<br />

<strong>una</strong> <strong>introduzione</strong> <strong>psicofisiologica</strong><br />

ipnosi” e “mediante ipnosi” che va sotto il nome di “Programmazione Neurolinguistica»<br />

(PNL): elaborata essenzialmente da Bandler e Grinder (1980),<br />

essa è il frutto di <strong>una</strong> attenta analisi di come particolari modelli comunicativi<br />

possano influenzare il comportamento, producendo effetti ipnotici anche<br />

fuori dal contesto delle trance (Watzlawick, Beavin, Jackson,1971).<br />

La constatazione che le parole (o, meglio, il linguaggio) sono il mezzo più<br />

comodo per strutturare nuovi circuiti neuronali (e, quindi, per generare la<br />

possibilità di nuovi comportamenti), si è avvalsa fortemente delle fondamentali<br />

intuizioni neurolinguistiche (Lurija, 1974), nonché dell’uso dei modelli<br />

cibernetici che ha rivoluzionato le concezioni neurofisiologiche della<br />

psicologia sovietica (Anochin, Bernstein, Sokolov, Mecacci, 1973) a partire<br />

dalle fondamentali ricerche di Pavlov (1978) sui riflessi condizionati.<br />

Uno dei fattori chiave per spiegare questi effetti è che l’ipnosi sembra implicare<br />

sempre, in un qualche modo, la saturazione : (o sovraccarico) di uno<br />

o più dei sistemi sensoriali esterocettivi primari (udito, vista, tatto); nonché<br />

<strong>una</strong> diretta inibizione delle normali sensazioni propriocettive e/o della consapevolezza,<br />

attraverso gli interocettori, della propria attività viscerale. Durante<br />

il sonno fisiologico, come è noto, quasi tutti i canali di input sensoriale<br />

risultano inibiti e non producono consapevolezza corticale tramite il SARA.<br />

Nella sedazione chimico-farmacologica il blocco sensoriale risulta generalizzato<br />

esattamente come nel sonno normale; ma la maggiore inibizione avviene<br />

senz’altro a livello corticale. Esattamente come l’ipnosi, quindi, le<br />

sostanze tranquillanti agiscono sull’ipotalamo e sul SARA, diminuendo i livelli<br />

di ansia e di tensione, senza però deprimere l’attività corticale. Tuttavia<br />

sotto ipnosi è possibile non solo un ricondizionamento selettivo del comportamento,<br />

ma addirittura <strong>una</strong> rapida (o comunque più facilmente ottenibile)<br />

esecuzione delle suggestioni cosiddette postipnotiche: tutte cose che non sono<br />

invece, in linea di principio, ottenibili con la semplice somministrazione<br />

di farmaci e neppure di droghe o alcolici.<br />

In definitiva, come sembra suggerire anche Kroger (1977), la base fisiologica<br />

della consapevolezza percettiva è il risultato della dominanza del Parasimpatico<br />

sul sistema viscerale: dominanza che si traduce normalmente in<br />

uno stato generalizzato di rilassamento.<br />

E a mano a mano che il livello di vigilanza viene associato a sensazioni di<br />

pesantezza e di sonnolenza, l’attenzione del soggetto può venire più facilmente<br />

e rapidamente focalizzata su alcuni specifici processi cognitivi:<br />

ognuno dei quali sembra in definitiva essenziale per il condizionamento selettivo<br />

(e quindi utile sul piano terapeutico) del SNA grazie all’ipnosi.<br />

50 Caleidoscopio

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!