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Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo

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<strong>Cavallaro</strong> E. L’ipnosi:<br />

<strong>una</strong> <strong>introduzione</strong> <strong>psicofisiologica</strong><br />

duato dei diversi stati di veglia, ha però distinto vari gradi di sonno, per cui<br />

il continuum pavloviano veglia-sonno comprende i seguenti livelli: Veglia →<br />

sonno frammentario → sonno parziale (distinguibile in naturale → ipnotico<br />

→ suggestivo) → sonno totale (Edmonston, 1967).<br />

Pertanto, se nello stato di veglia è facilitata al massimo l’irradiazione dell’eccitazione<br />

nella corteccia, va non di meno notato che anche la corteccia vigile<br />

e attiva presenta, accanto alle zone eccitate delle zone di inibizione:<br />

come risultato si avrebbe un complesso e mobile mosaico di neuroni in diverso<br />

grado di eccitazione e di inibizione.<br />

Le piccole sezioni inibite presenterebbero pertanto un locale «sonno frammentario»<br />

che si tramuterebbe in «sonno parziale» quando la presenza delle<br />

sezioni inibite diviene più estesa.<br />

Il sonno parziale, a sua volta, nella concezione pavloviana, può essere naturale<br />

o ipnotico (ottenuto cioè mediante condizionamento basato sul primo<br />

sistema di segnalazione e, pertanto, comune all’animale e all’uomo), o infine<br />

suggestivo (basato sul secondo sistema di segnalazione, la parola, e perciò<br />

proprio dell’uomo).<br />

Nel sonno parziale, sia naturale che ipnotico o suggestivo, sono presenti<br />

dei «posti di guardia», delle zone attive che consentono ancora un rapporto<br />

con la realtà esterna che, nel caso del sonno ipnotico e suggestivo, è rappresentata<br />

dal rapporto con l’ipnotista.<br />

Quando l’inibizione raggiunge anche i posti di guardia vigili, e questi si<br />

riducono o addirittura scompaiono, siamo al sonno totale (Venturini, 1973).<br />

Lindsley (1964) avanzando la teoria dell’attivazione per spiegare i fenomeni<br />

emozionali, ripropone in maniera ampliata l’impostazione del continuum.<br />

Lindsley infatti notava che, tra stati emozionali e non emozionali non<br />

esiste <strong>una</strong> differenza qualitativa ma quantitativa, essendo l’emozione il livello<br />

estremo di <strong>una</strong> caratteristica presente in qualche misura in tutti i comportamenti.<br />

Le strutture nervose responsabili della veglia venivano così identificate<br />

con quelle responsabili dell’emozione, potendosi costruire un continuum nel<br />

quale i vari gradi dei livelli di vigilanza, e quindi del comportamento reale,<br />

possono essere correlati sia ai risultati delle registrazioni EEG, sia al rapporti<br />

introspettivi che ai livelli effettivi di efficienza della prestazione (Venturini,<br />

1973).<br />

Secondo Pavlov (1961) comunque, maggiore è la perfezione del sistema<br />

nervoso dell’animale, più esso è centralizzato, più il suo segmento superiore<br />

esplica le funzioni di un organo supremo di controllo e di regolazione di<br />

ogni attività dell’organismo. Questo fatto, noto da tempo, è particolarmente<br />

evidente per ciò che concerne il fenomeno di suggestione ipnotica: in ipnosi<br />

è infatti possibile agire, mediante suggestione, su numerosi processi vegetativi.<br />

Il sintomo della gravidanza immaginaria, per esempio, rappresenta un caso<br />

di autosuggestione piuttosto noto, e si accompagna ad <strong>una</strong> attività delle<br />

Caleidoscopio<br />

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