Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo
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<strong>Cavallaro</strong> E. L’ipnosi:<br />
<strong>una</strong> <strong>introduzione</strong> <strong>psicofisiologica</strong><br />
Secondo Lunedei (1937) le manifestazioni morfeiche possono raggrupparsi<br />
nell’ambito di tre fondamentali componenti, che possono darci ragione di<br />
alcune manifestazioni cliniche del sonno ipnotico e chiarire il concetto del<br />
«sonno parziale».<br />
La prima è di natura psichica e <strong>una</strong> delle sue fondamentali manifestazioni<br />
è l’ottundimento, o l’abolizione della coscienza.<br />
La seconda è di natura neurologica, di cui sono manifestazione <strong>una</strong> serie<br />
di fenomeni somatici, quali l’ipotonia muscolare, la diminuzione delle capacità<br />
statiche e dinamiche, rotazione in alto e in basso dei globi oculari, chiusura<br />
delle palpebre, diminuzione dei riflessi profondi, diminuzione o abolizione<br />
dei riflessi addominali, inversione del riflesso plantare cutaneo, diffusa<br />
ipoestesia, ecc.<br />
La terza componente, infine, è di natura vegetativa e consiste in variazioni<br />
di eccitabilità di alcuni centri diencefalici, del centro termoregolatore, ad<br />
esempio, del centro del ricambio idrico (sì che diviene inefficace la somministrazione,<br />
durante il sonno, dell’ormone ipofisario antidiuretico), diminuzione<br />
di eccitabilità del centro respiratorio, rallentamento del respiro, aumento<br />
dell’anidride carbonica nel sangue, variazione neurogena dell’attività di alcune<br />
ghiandole a secrezione interna; diminuzione del ricambio basale; rallentamento<br />
del polso, miosi e prevalente ipertonia parasimpatica. Quest’ultima<br />
non è causa del sonno, bensì di <strong>una</strong> fase di attività diencefalica a orientamento<br />
anabolico (Granone, 1979).<br />
Alcuni autori parlano di sonno parziale se l’inibizione è limitata al solo<br />
substrato della coscienza o al solo substrato motorio;oppure di sonno completo,<br />
sia esso fisiologico o patologico, per quantità e per ritmo, solo quando<br />
il processo di inibizione si diffonde simultaneamente a tutto il cervello e<br />
invade il substrato della coscienza e quello della motilità.<br />
Altri autori parlano di sonno parziale anche in quei casi in cui la persona<br />
che si addormenta mantiene un rapporto con il mondo esterno, come nei<br />
casi precedentemente citati del sonno del telefonista ecc., dato che l’inibizione<br />
della coscienza in questo caso non è evidentemente totale e assoluta, ma<br />
relativa.<br />
La possibilità di dissociazione del sonno nei suoi elementi costitutivi è stata<br />
sperimentalmente dimostrata dalle ricerche sui riflessi condizionati di<br />
Pavlov (1975,1978); essa trova pieno riscontro nell’osservazione clinica che<br />
presenta quadri di narcolessia, cataplessia, sonnambulismo spontaneo ecc., e<br />
ci può inoltre rendere ragione di numerose manifestazioni non patologiche,<br />
quali la persistenza di alcuni complessi automatismi motori durante il sonno,<br />
come il camminare dormendo dei soldati stanchi durante la marcia, o il<br />
guidare l’automobile dormendo: comportamenti tutti ben spiegabili coi concetti<br />
di dissociazione del sonno nelle sue varie componenti e di sonno parziale<br />
(Dement, 1982; Kleitman,1963).<br />
In questo tipo di sonno potrebbe «clinicamente» porsi, secondo Granone<br />
Caleidoscopio<br />
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