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Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo

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<strong>Cavallaro</strong> E. L’ipnosi:<br />

<strong>una</strong> <strong>introduzione</strong> <strong>psicofisiologica</strong><br />

Durante il sogno o l’ipnosi, ma in realtà anche durante gli stati emozionali,<br />

l’Io analogico può diventare così tutte le cose, come ben ci ha fatto notare la<br />

psicoanalisi, in particolare Matte Blanco (1981) con la sua teoria dell’Inconscio<br />

come «insiemi infiniti» e della «bi-logica».<br />

Linee generali di sviluppo del presente volume<br />

Dal punto di vista espositivo il volume si articola su <strong>una</strong> serie di argomenti<br />

che, partendo dalla collocazione dell’ipnosi all’interno degli stati di coscienza<br />

e dei vari livelli di vigilanza, ci permettono di comprendere come, in<br />

realtà, tutta l’ipnosi non sia che <strong>una</strong> continua «Autoipnosi», caratterizzata da<br />

<strong>una</strong> marcata incidenza degli aspetti comunicativo-relazionali e da <strong>una</strong> accresciuta<br />

suggestionabilità nel soggetto cosiddetto «passivo» del rapporto ipnotico:<br />

il tutto dovuto all’innesco, partendo dallo stato di veglia, di modalità<br />

di pensiero «oniro-simili» e di modalità d’azione di«tipo emozionale».<br />

Dopo brevi accenni alle classiche teorie esplicative del fenomeno ipnosi, si<br />

cercherà di mettere in luce i più utili correlati fisiologici oggi disponibili. Si<br />

tenterà quindi un abbozzo di teoria fisiologica integrata che, partendo dall’ipotesi<br />

dell’ipnosi come uno stato naturale di coscienza in cui il corpo e la<br />

mente allargano, nel più o nel meno, la loro capacità adattiva e di reazione<br />

agli stimoli potenzialmente nocivi», individui nell’ipnosi uno «stato» (ovviamente<br />

«dinamico») di modificazioni neuropsicofisiologiche di tipo «simil-emozionale»<br />

legate alla sopravvivenza fisica; ed alla emergenza di <strong>una</strong> capacità<br />

mentale di tipo squisitamente «onirico» o «totale»: non costretta, cioè, a<br />

rimanere nei limiti ristretti (sia pure normalmente utili e validi) di <strong>una</strong> modalità<br />

di funzionamento esclusivamente di tipo logico-razionale-induttivo.<br />

Storicamente è attribuibile a J.H. Schultz (1966) l’ideatore del metodo di rilassamento<br />

e di Autoipnosi chiamato Training Autogeno, l’intuizione che<br />

l’ipnosi fosse uno stato di coscienza assolutamente normale, caratterizzato<br />

da modificazioni fisiologiche spontanee esattamente opposte (e, quindi, «naturalmente»<br />

antagoniste) a quelle che avvengono, sempre spontaneamente,<br />

in condizioni di stress negativo primario, la paura: quell’emozione cioè che<br />

serve essenzialmente alla sopravvivenza fisica dell’individuo animale.<br />

Analizzando inoltre la fenomenologia tipica dell’ipnosi, così come riportata<br />

dalla ormai enorme letteratura sull’argomento, non si può non rimanere<br />

colpiti dal fatto che, sia a livello fisiologico che a livello di atteggiamento<br />

mentale e, in definitiva, comportamentale, la persona ipnotizzata sperimenta,<br />

sotto le suggestioni dell’operatore (al limite di sé stessa, nell’Autoipnosi),<br />

modificazioni somatiche che volontariamente, al normale livello cosciente,<br />

non sarebbe capace di procurarsi. Ma queste stesse modificazioni, per<br />

esempio variazioni del ritmo cardiaco, dei valori pressori, della temperatura,<br />

dell’attività elettrica cerebrale, o della conducibilità elettrica della pelle ecc.<br />

Caleidoscopio<br />

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