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Italiano L'ipnosi: una introduzione psicofisiologica - Cavallaro Evaldo

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<strong>Cavallaro</strong> E. L’ipnosi:<br />

<strong>una</strong> <strong>introduzione</strong> <strong>psicofisiologica</strong><br />

todi di guarigione naturale: che fanno cioè leva su risorse proprie dell’organismo<br />

anziché su interventi esterni; e che, partendo dalla mente, riescono a<br />

controllare il corpo: riequilibrando così l’unità psicosomatica dell’individuo.<br />

L’ipnosi fra normalità e psicopatologia<br />

Come dice Gherardi (1982), il sentiero che, partendo dalle scienze del<br />

sistema nervoso e della mente conduce allo studio dell’ipnosi è un sentiero<br />

graduale e, in un certo senso, obbligato.<br />

Il problema della natura dell’ipnosi, tanto discusso e oggetto di numerose<br />

ricerche è, infatti, ancora insoluto; ma anche il problema della genesi e del<br />

significato della malattia mentale è ancora avvolto nel mistero.<br />

La coscienza del soggetto ipnotizzato, più o meno dissociata nei suoi<br />

aspetti «consci», «preconsci» ed «inconsci», si manifesta con fenomeni così<br />

sorprendentemente simili a quelli della malattia mentale, da indurre alcuni<br />

studiosi a considerare questa come <strong>una</strong> forma di autoipnosi patologica.<br />

Tanti fenomeni dell’ipnosi presentano, infatti, delle somiglianze impressionanti<br />

con stati di coscienza morbosi: amnesie, analgesie, paresi ipnoticamente<br />

indotte, ci richiamano i fenomeni nevrotici; così come tanti stati allucinatori<br />

o catalettici, sperimentalmente indotti con l’ipnosi, possono ricordarci<br />

fenomeni che, sul piano patologico, potremmo definire psicotici.<br />

Infine l’ipnosi, nei suoi fenomeni di regressione d’età o di rivificazione,<br />

presenta aspetti vicini ai fenomeni offertici dall’epilessia focale (specialmente<br />

quella del sistema temporo-limbico) ed a quelli anatomo-fisiologici descritti<br />

da Penfield e Jasper (1954) a proposito della elettrostimolazione della<br />

corteccia cerebrale.<br />

Gli attacchi psichici comprendenti illusioni percettive, emozioni, allucinazioni,<br />

pensieri forzati, che sono spesso presenti quali manifestazioni di un<br />

focolaio epilettogeno, hanno inoltre la stessa complessità e cogenza di reali<br />

esperienze di vita.<br />

Data la stretta somiglianza che questi fenomeni presentano con la fenomenologia<br />

ipnoproiettiva spontanea, non è assurdo ipotizzare <strong>una</strong> localizzazione<br />

anatomo-fisiologica comune sia agli stati cosiddetti «sognanti», sia a quelli<br />

collegati ai processi della memoria emozionale.<br />

Quando, in seguito ad elettrostimolazioni della corteccia occipitale e temporale<br />

posteriore di un soggetto epilettico (che soffre di frequenti sogni tipo<br />

incubo collegati ad un reale evento traumatico) si riesce a provocare sperimentalmente<br />

il quadro fenomenologico dell’attacco usuale, sembrerebbe ragionevole<br />

supporre che lo stesso sistema di comunicazioni neuronali che fu<br />

attivato nella esperienza traumatica reale, serva come tracciato preferenziale<br />

sia per il recupero mnestico vero e proprio, sia per gli incubi, sia per la crisi<br />

epilettica.<br />

10 Caleidoscopio

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