parte 1 Antologia Poesia Decennale - Comune di Brescia

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Circoscrizione Centro<br />

in collaborazione con l’Associazione Culturale “Sidus”<br />

ANTOLOGIA<br />

del<br />

DECENNALE<br />

DEL PREMIO DI POESIA<br />

“LA LEONESSA. CITTÀ DI BRESCIA”<br />

2000-2009<br />

Assessorato al Centro Storico


<strong>Antologia</strong> a cura <strong>di</strong> Alessia Biasiolo<br />

e dell’Associazione Culturale “Sidus”<br />

I Giurati del <strong>Decennale</strong> del Premio sono:<br />

Liliana Albi<br />

Alessandro Albertini<br />

Mino Carrara<br />

Sergio Isonni<br />

Flora Lazzaroni<br />

Gian Luca Mario Loncrini<br />

Maria Antonietta Pepe<br />

Iris Mario Perin<br />

Sara Tinnirello<br />

Si ringrazia per la cortese collaborazione RADIO VERA, La Perla del Garda,<br />

Banco <strong>di</strong> Verona e Novara<br />

Presidente della Giuria Alessia Biasiolo<br />

Presidenti onorari della Giuria Mario Labolani e Flavio Bonar<strong>di</strong><br />

2


Si chiama “nozze <strong>di</strong> carta” il decimo anniversario <strong>di</strong> un matrimonio, perché<br />

è un periodo abbastanza lungo, ma basta un cerino per cancellarlo, spazzando<br />

via momenti importanti.<br />

Le nozze <strong>di</strong> carta che vengono celebrate anche dalla sezione poesia a tema del<br />

Premio “La Leonessa. Città <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong>” <strong>di</strong> quest’anno, ricordano, però, il decennale<br />

del concorso, nato per la “felice intuizione” dell’allora Nona Circoscrizione,<br />

che ha portato a <strong>Brescia</strong> poesie <strong>di</strong> tutta Italia e dall’estero. E rimanda alla carta<br />

delle <strong>di</strong>chiarazioni, dei <strong>di</strong>ritti, della libertà, ricordata dalla Sezione Speciale 2009,<br />

indetta per l’anniversario della battaglia delle Dieci Giornate.<br />

Siamo alla ciclicità degli eventi e a sottolineare ancora una volta l’importanza<br />

della poesia, timida, apparentemente in<strong>di</strong>fesa eppure capace <strong>di</strong> muovere vite,<br />

cancellare tormenti, inneggiare ai principi <strong>di</strong> libertà e ai valori più alti dell’essere<br />

umano.<br />

Quest’anno, celebrare il <strong>Decennale</strong> del Premio che abbiamo creato, significa sottolineare<br />

come la costanza e la de<strong>di</strong>zione portano alla realizzazione degli ideali,<br />

gli stessi <strong>di</strong>eci anni che i nostri antenati hanno dovuto aspettare per vedere<br />

<strong>Brescia</strong> libera dal giogo austriaco dopo la più famosa battaglia bresciana: allora,<br />

senza la fede nel risultato non ci sarebbe stato ardore e successo; oggi, senza la<br />

certezza <strong>di</strong> operare per la <strong>parte</strong> migliore della cultura, non saremmo stati appoggiati<br />

nel nostro intento dalla <strong>parte</strong>cipazione <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong> Poeti in questo breve<br />

e lungo periodo.<br />

Così il mio saluto va a tutti coloro che ci hanno accompagnati in questo percorso<br />

che non è mai stato sfida o alterigia <strong>di</strong> operare al meglio, ma impegno indefesso<br />

e in<strong>di</strong>scusso affinché si producessero poesie, si spronassero gli animi a credere<br />

ancora nella possibilità <strong>di</strong> essere protagonisti per un giorno nel proprio sentimento<br />

<strong>di</strong> crogioli <strong>di</strong> emozioni.<br />

Guardando ai trascorsi ultimi <strong>di</strong>eci anni, possiamo affermare che la verve poetica<br />

non è mai venuta meno, che generazioni <strong>di</strong>verse si sono confrontate grazie<br />

alle pagine dell’antologia poetica delle opere premiate e che nuovo estro si è<br />

andato formando riga dopo riga, verso dopo verso, grazie al Premio “La<br />

Leonessa. Città <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong>”.<br />

Il nome davvero appropriato del Premio, che rimanda a ricor<strong>di</strong> storici il cui<br />

emblema, oltre alle Dieci Giornate, sono i poeti Aleardo Alear<strong>di</strong> e Giosuè<br />

Carducci, coloro che hanno battezzato “leonessa” la città; l’omaggio a decine <strong>di</strong><br />

Poeti che hanno reso <strong>di</strong> spessore il concorso: gli ingre<strong>di</strong>enti per essere sod<strong>di</strong>sfatti<br />

sono molteplici e con gau<strong>di</strong>o festeggiamo un anniversario carico <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong> e<br />

ricco <strong>di</strong> prospettive future, riconfermandoci la promessa <strong>di</strong> essere fedeli depositari<br />

delle tra<strong>di</strong>zioni, muovendoci verso il futuro con idee innovative.<br />

Il mio ringraziamento va a tutti coloro, Organizzatori e Poeti, che hanno creato<br />

“La Leonessa. Città <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong>”, omaggio deferente alla città e promotore <strong>di</strong> poesia<br />

per la carta e per la vita.<br />

Flavio Bonar<strong>di</strong><br />

Presidente Circoscrizione Centro <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong><br />

3


Nato nel 2000, il Premio <strong>di</strong> <strong>Poesia</strong> “La Leonessa. Città <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong>”<br />

festeggia quest’anno la Decima e<strong>di</strong>zione. Una formula indovinata<br />

che ha portato il nome <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong> tra le associazioni, le riviste,<br />

i salotti letterari d’Italia e <strong>di</strong> molti Paesi stranieri.<br />

Il Premio, nato con l’obiettivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere una cultura portatrice <strong>di</strong> valori<br />

e <strong>di</strong> incoraggiare la creatività, continua il suo percorso richiamando un<br />

numero sempre maggiore <strong>di</strong> concorrenti e ottenendo sempre maggiori<br />

consensi. Maggiori consensi dovuti anche ad una Giuria autorevole che<br />

esamina con scrupolosità i lavori dei <strong>parte</strong>cipanti.<br />

La felice intuizione <strong>di</strong> promuovere un premio letterario, del quale con<strong>di</strong>vido<br />

la paternità, vede anche, ogni anno, la pubblicazione <strong>di</strong> una raccolta<br />

delle poesie più belle; pubblicazioni che, ormai, sono ricercate non solo<br />

dai <strong>parte</strong>cipanti al Premio, ma che hanno trovato una loro <strong>di</strong>gnità e<strong>di</strong>toriale.<br />

La nuova sezione de<strong>di</strong>cata all’importante anniversario delle X Giornate<br />

ha <strong>di</strong>mostrato che la lirica si può animare <strong>di</strong> ricordo e <strong>di</strong> novità, <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />

e <strong>di</strong> omaggio, dando un senso al sacrificio <strong>di</strong> allora e rinnovando<br />

i versi degli Autori famosi nel tempo, scolpiti nella roccia e nei<br />

cuori.<br />

“La Leonessa” è ancora pronta a <strong>di</strong>mostrare il suo impegno <strong>di</strong>sinteressato<br />

per la conquista dei valori, per la bellezza degli ideali sepolti nel suo<br />

cuore pronto alla lotta, materna nel vegliare i suoi figli.<br />

4<br />

Mario Labolani<br />

Assessore al Centro Storico <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong>


Leggo con piacere che quest’anno una sezione del Premio internazionale<br />

<strong>di</strong> <strong>Poesia</strong> “La Leonessa. Città <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong>”, giunto alla pregevole<br />

celebrazione del suo decennale, è de<strong>di</strong>cata alla nostra città.<br />

L’epico evento delle Dieci Giornate è importante elemento storico e necessità<br />

formativa per le nuove generazioni. Si tratta <strong>di</strong> una chiara testimonianza<br />

del carattere bresciano, espressione della sua volontà <strong>di</strong> costituire<br />

un’Italia unitaria.<br />

I poeti <strong>parte</strong>cipanti al concorso, rivalorizzando la memoria, idealmente<br />

hanno ripercorso il cammino dei tanti coraggiosi citta<strong>di</strong>ni che vissero e in<br />

taluni casi morirono per un ideale <strong>di</strong> libertà e uguaglianza. I valori in<br />

campo sono per questo doverosamente celebrati e <strong>di</strong>pinti attraverso i<br />

versi della poesia, sincero strumento <strong>di</strong> trasmissione.<br />

Lascio per questo a loro il compito <strong>di</strong> scorrere, descrivere e raccontare.<br />

5<br />

Adriano Paroli<br />

Sindaco <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong>


Porgo un saluto speciale al premio “La Leonessa. Città <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong>”<br />

che celebra il decennale e <strong>di</strong>venta sempre più internazionale. Lo<br />

<strong>di</strong>mostrano i testi degli oltre duemila poeti <strong>parte</strong>cipanti, giunti da<br />

ogni <strong>parte</strong> d’Italia e d’Europa, a cimentarsi con i temi proposti dal concorso<br />

che si afferma ad ogni nuova e<strong>di</strong>zione.<br />

Segno inequivocabile della necessità <strong>di</strong> coltivare il linguaggio poetico che<br />

non conosce declino, ma conquista sempre nuovi appassionati anche tra i<br />

giovanissimi.<br />

Il pregio della poesia è proprio quello <strong>di</strong> saper tradurre in versi le emozioni<br />

e i tratti dell’anima, siano essi in <strong>di</strong>aletto oppure in i<strong>di</strong>oma straniero.<br />

La grande ribalta del premio sarà, anche per l’epilogo della decima rassegna,<br />

un palcoscenico generoso, negato altrimenti a coloro che si cimentano<br />

con i propri sentimenti o amano affrescare con le parole il mondo che<br />

osservano.<br />

Il tema ha fatto riferimento, in una sezione de<strong>di</strong>cata, alle “Dieci Giornate”<br />

che hanno meritato alla nostra città il titolo <strong>di</strong> Leonessa d’Italia; terreno<br />

fertile in coloro, che attraverso la musicalità delle parole, hanno raccontato<br />

le epopee ed il coraggio degli eroi.<br />

La volontà del presidente della Circoscrizione Centro, Flavio Bonar<strong>di</strong>, <strong>di</strong><br />

promuovere ogni anno il premio, continua a dare buoni frutti e crea consensi<br />

sempre maggiori.<br />

La vitalità e la ricchezza della scrittura sono un dono e una fonte <strong>di</strong> identità<br />

personale e collettiva.<br />

Alberto Cavalli<br />

Presidente della Provincia <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong><br />

6


Un traguardo importante un decennale. Soprattutto in questa sede,<br />

parlando <strong>di</strong> <strong>Poesia</strong>. Il mio legame con la poesia ha origini lontane<br />

e mi richiama sempre spontanei afflati bambini che hanno accompagnato<br />

lezioni e compiti, richieste delle maestre e dei professori, <strong>parte</strong>cipazione<br />

a premi letterari, letture scolastiche richieste dal preside. Altri<br />

tempi? Generazioni <strong>di</strong>fferenti? Assolutamente no. Ancora oggi i ragazzi<br />

scrivono, <strong>di</strong>ventando gli adulti dalla penna sicura e capace <strong>di</strong> regalare<br />

attimi in<strong>di</strong>menticabili <strong>di</strong> armonia, musicalità, gestualità dello scritto che<br />

impara a <strong>di</strong>ventare sogno, pensiero, riflessione, sfida.<br />

La <strong>Poesia</strong> è regina della letteratura, patria dei ricor<strong>di</strong> più belli e delle ispirazioni<br />

più azzeccate, delle intuizioni più improbabili e, quin<strong>di</strong>, delle<br />

migliori genialità.<br />

Scorrendo questi testi, risultato della selezione <strong>di</strong> duemila<strong>di</strong>ciannove elaborati<br />

in totale, accuratamente valutati dalla Giuria, si leggono i desideri<br />

e le emozioni <strong>di</strong> sempre, quin<strong>di</strong> proprio quelle da <strong>di</strong>fendere <strong>di</strong> più, da<br />

tutelare dalla stessa umanità che le genera e che, com’è capace dei migliori<br />

atti, li può anche cancellare con la peggiore perfi<strong>di</strong>a. La <strong>Poesia</strong> è estro<br />

immutato e, ezian<strong>di</strong>o, immutabile, moto dell’anima tale da renderne<br />

impossibile la cancellazione, anche <strong>di</strong> fronte ai peggiori atti.<br />

“La poesia <strong>di</strong>vulgatrice <strong>di</strong> verità” affermava Lucrezio, quasi in contrad<strong>di</strong>zione<br />

con il suo maestro Epicuro, sostenitore della condanna della poesia<br />

come contraria alla filosofia, tanto che Lucrezio tenta <strong>di</strong> scusarsi per avere<br />

introdotto gli ornami poetici proprio per rendere accessibile al pubblico<br />

una dottrina ritenuta ostica. E la poesia animava il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> Mameli,<br />

strenuo patriota che al tricolore ha scritto le liriche più belle, esortandone<br />

la <strong>di</strong>fesa e inneggiando alla vittoria sul sopruso, me<strong>di</strong>ante poesie patriottiche,<br />

toccanti, cariche <strong>di</strong> orgoglio che sapeva <strong>di</strong> dovere lavare con il sangue<br />

la schiavitù del dominatore a lungo sopportata. Per la poesia si è vissuto<br />

e si è morti. Dalle tremende carceri dello Spielberg alle prigioni contemporanee<br />

nelle quali sono costretti i premi Nobel, dalla vita de<strong>di</strong>cata<br />

all’approfon<strong>di</strong>mento poetico alla poesia scritta <strong>di</strong> getto sul primo foglietto<br />

<strong>di</strong> carta reperibile, animiamo <strong>di</strong> poesia i nostri momenti più belli e<br />

quelli più tristi.<br />

Quest’anno si è voluto sottolineare l’anniversario, tema che ci ha regalato<br />

delle splen<strong>di</strong>de liriche, e il 160° anniversario delle Dieci Giornate, sottolineate<br />

con amore filiale dai poeti contemporanei. Liriche intense, belle,<br />

7


profonde, che onorano questo decennale frutto <strong>di</strong> impegno e <strong>di</strong> abnegazione<br />

per far sì che la poesia vera esca dai ripostigli nei quali la società<br />

sembra relegarla e riprenda il suo spazio libero che ciascuno, comunque,<br />

le mantiene. Le ri<strong>di</strong>amo lo spazio che merita e che meritiamo. Perché <strong>di</strong><br />

<strong>Poesia</strong> abbiamo bisogno più che <strong>di</strong> ogni altro aspetto dell’umano sapere.<br />

Alessia Biasiolo<br />

Presidente Associazione Culturale “Sidus”<br />

8


Poesie premiate<br />

sezione Tema libero<br />

in Lingua italiana o Dialetti italiani<br />

SCUOLA ELEMENTARE<br />

D i buonissimo livello le liriche scritte dagli studenti delle scuole elementari<br />

che <strong>di</strong>mostrano <strong>di</strong> apprezzare la poesia grazie al lavoro preciso, strutturato<br />

e profondo svolto dalle rispettive insegnanti.<br />

Le poesie scelte dai Giurati sono un campione della mole <strong>di</strong> materiale giunto alla<br />

Segreteria organizzativa e costituiscono un esempio del sentire dei più piccoli<br />

Poeti, volto alla semplicità, all’imme<strong>di</strong>atezza, all’affetto, alla veri<strong>di</strong>cità dei sentimenti.<br />

9


Il poeta <strong>di</strong>sperato<br />

Un poeta <strong>di</strong>sperato<br />

la cercava in un prato<br />

e da quanto la cercava<br />

la sua fronte più sudava.<br />

Poi a un tratto lui pensò:<br />

- La mia rima troverò!<br />

Se ci metto l’armonia<br />

scriverò la mia poesia!<br />

BRESCIA LEONESSA D’ITALIA<br />

Primo premio<br />

Leonardo Zanini<br />

Verona<br />

10


Quando si è amici<br />

È tanto bello, quando si è amici,<br />

giocare insieme, sentirsi felici.<br />

Con il mio amico è bello parlare,<br />

aver mille segreti da raccontare,<br />

e ridere insieme, ridere assai:<br />

i motivi per ridere non mancano mai.<br />

Certo alle volte può capitare<br />

<strong>di</strong> ritrovarsi a litigare,<br />

e in quel momento <strong>di</strong>rsi: “Ad<strong>di</strong>o,<br />

tu non sei più amico mio!!!”.<br />

Presto però lo vai ad abbracciare:<br />

senza <strong>di</strong> lui non sai proprio stare.<br />

E ancora per mano, contenti e felici,<br />

camminano insieme i veri amici.<br />

Secondo premio<br />

Alessandra Manzo<br />

Verona<br />

11<br />

“Le Poesie del <strong>Decennale</strong>”


Pazzie <strong>di</strong> Carnevale<br />

Carnevale piace ai genitori,<br />

perché <strong>di</strong>ventano tutti gran<strong>di</strong> attori.<br />

Sembrano veramente pazzi<br />

tanto che si vestono da pupazzi.<br />

Ma Carnevale piace anche ai bambini<br />

perché possono fare i birichini.<br />

Fanno scherzi folli<br />

e trasformano i gran<strong>di</strong> come polli.<br />

Si mangiano le frittelle,<br />

così dolci, gran<strong>di</strong> e così belle!<br />

A Carnevale fanno pazzie<br />

i genitori, i nonni, i figli e le zie.<br />

BRESCIA LEONESSA D’ITALIA<br />

Terzo premio<br />

Lucrezia Milan<br />

San Giovanni Lupatoto, Verona<br />

12


Nel mar<br />

Mar, el mar l’è bel,<br />

perché te po<strong>di</strong> zugar con el secel<br />

e te po<strong>di</strong> costruir en castel<br />

per far <strong>di</strong>vertir anca to fradel.<br />

Me fradel el fa ‘n bagnetet en del mar<br />

stando atent a no ‘negar,<br />

mi ghe vago dreo<br />

fasendoghe mara-meo,<br />

perché en del mar ghe me fradel<br />

che l’urla tegnendose per el secel.<br />

Mare, il mare è bello,<br />

perché puoi giocare con il secchiello<br />

e puoi costruire un castello<br />

per fare <strong>di</strong>vertire anche tuo fratello.<br />

Mio fratello fa il bagnetto nel mare<br />

stando attento a non annegare,<br />

io gli vado <strong>di</strong>etro<br />

facendogli marameo,<br />

perché nel mare c’è mio fratello<br />

che urla tenendosi per il secchiello.<br />

Segnalata<br />

Leonardo Ciurletti<br />

Martignano, Trento<br />

13<br />

“Le Poesie del <strong>Decennale</strong>”


Mia sorella Emma<br />

Mia sorella Emma,<br />

è bella come una gemma.<br />

Nei suoi occhi splende il sole,<br />

e le piace il girasole.<br />

Il colore giallo è la sua passione,<br />

e <strong>di</strong> amici ne ha un milione.<br />

Le piace tanto cantare e ballare,<br />

e con me giocare e scherzare.<br />

Senza <strong>di</strong> lei,<br />

non so proprio cosa farei!<br />

BRESCIA LEONESSA D’ITALIA<br />

Segnalata<br />

Camilla Guiotto<br />

Verona<br />

14


Il mio gatto<br />

Il mio gattino è nero e carino.<br />

Salta qua e là<br />

per andare sul sofà.<br />

Con fare furbetto<br />

si nasconde sotto il letto.<br />

La coda io gli piglio<br />

e lui mi graffia con un artiglio.<br />

Se gli gratto il musetto<br />

si accoccola sul mio petto.<br />

È proprio un bel gatto<br />

anche se a volte un poco matto.<br />

Io gli voglio tanto bene<br />

e restiamo sempre insieme.<br />

Segnalata<br />

Giacomo Crema<br />

Verona<br />

15<br />

“Le Poesie del <strong>Decennale</strong>”


Poesie premiate<br />

sezione Tema libero<br />

in Lingua italiana<br />

SCUOLA MEDIA<br />

Significativi i lavori degli studenti delle scuole me<strong>di</strong>e perché hanno saputo, con<br />

liriche snelle ed imme<strong>di</strong>ate, interpretare il loro tempo, dalla tecnologia agli<br />

abiti senza tralasciare efficaci <strong>di</strong>pinti dell’ambiente <strong>di</strong> vita osservato con grazia e<br />

profon<strong>di</strong>tà. Buono l’impianto lirico che si denota personale, con la classica utilizzazione<br />

dell’amata rima che non solo connota le poesie, ma la vita vivace e acuta<br />

dei nostri ragazzi.<br />

17<br />

“Le Poesie del <strong>Decennale</strong>”


Un giorno d’autunno<br />

Sole velato,<br />

pallido, stanco<br />

emana sprazzi <strong>di</strong> calore.<br />

Folate <strong>di</strong> vento<br />

frizzante<br />

investono la nuda terra.<br />

Pioggia <strong>di</strong> foglie<br />

rosse, gialle, marroni<br />

fluttuano<br />

nell’aria<br />

come farfalle danzanti.<br />

Si posano a terra<br />

dolcemente,<br />

silenziosamente senza vita.<br />

Tappeti morbi<strong>di</strong>, variopinti<br />

e scricchiolanti<br />

ricoprono la terra<br />

assopita.<br />

Alberi spogli<br />

scheletriti,<br />

fantasmi terrificanti<br />

avvolti dalla nebbia.<br />

BRESCIA LEONESSA D’ITALIA<br />

Primo premio<br />

Matteo Omilli<br />

Verona<br />

18


Il cellulare<br />

Da quando hanno inventato il cellulare<br />

Non puoi più scappare.<br />

Puoi cambiare la suoneria<br />

Ma ti chiameranno ovunque tu sia.<br />

Tutti vogliono il cellulare<br />

Per telefonare e messaggiare<br />

SMS o MMS cosa sono queste cose?<br />

Sono frasi o sono prose?<br />

Certo si sa ogni ragazzo ce l’ha!<br />

E col T9 ti scriverà<br />

Con le cuffie o l’auricolare<br />

Ti farai una chiamata particolare<br />

Con tutte quelle persone da chiamare<br />

Non trovi più tempo per le cose da fare.<br />

Chissà cosa il futuro ci porterà.<br />

Forse ai segnali <strong>di</strong> fumo si tornerà.<br />

Secondo premio<br />

Andrea Bellaro<br />

Verona<br />

19<br />

“Le Poesie del <strong>Decennale</strong>”


Jeans<br />

I jeans tutti blu<br />

sicuramente li hai portati anche tu.<br />

Sia <strong>di</strong> sera che <strong>di</strong> giorno,<br />

ti coloran tutto intorno.<br />

Con la loro fibra forte<br />

non arrivan mai alla morte.<br />

Ce ne sono <strong>di</strong> stretti, larghi, lunghi e corti<br />

ma tutto cambia dal modo in cui li porti.<br />

Dai genovesi sono starti inventati<br />

ma adesso da tutto il mondo vengono usati.<br />

Comunque qualsiasi cosa accadrà<br />

li indosseremo da qui all’eternità!<br />

BRESCIA LEONESSA D’ITALIA<br />

Terzo premio<br />

Andrea Poli<br />

Verona<br />

20


Poesie premiate<br />

sezione Tema libero<br />

in Lingua italiana<br />

ADOLESCENTI<br />

Profonde e semplici, le liriche scritte dagli adolescenti raccontano <strong>di</strong> un mondo<br />

lontano da quello delle cronache e portato all’introspezione, alla riflessione<br />

sul mondo sul quale si proiettano per ora come ombre alla ricerca <strong>di</strong> un’interiorità<br />

della quale si percepiscono già spunti decisi .<br />

21<br />

“Le Poesie del <strong>Decennale</strong>”


Impressioni <strong>di</strong> primavera<br />

Un nuovo sapore percorre l’aria<br />

Che purissima sfiora il cielo cristallino.<br />

Tutto è uguale, tutto è <strong>di</strong>verso:<br />

Come il serpente muta pelle al tiepido sole,<br />

Così ogni cosa pare ora lieve, monda.<br />

Zefiro brioso corre nelle calli,<br />

S’insinua negli anfratti,<br />

Sussurra alle foglie, racconta antiche storie<br />

E gela il viso e il cuore infiamma.<br />

Simmetria <strong>di</strong> gocce, ere<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> notturna pioggia:<br />

Residuo d’inverno, promessa d’estate.<br />

Vola l’auto lungo la via.<br />

Abbandonate le selve cementate,<br />

Ovunque è il verde tenero dell’erba.<br />

Macchie scure tra le fronde: ni<strong>di</strong> <strong>di</strong> gazze.<br />

In un fugace istante, immobile nell’eternità,<br />

Rimirare il quadro d’un ruscello amico: increspature,<br />

Bianca corteccia <strong>di</strong> betulla, silenzioso gracchiare <strong>di</strong> cornacchie.<br />

Nel lillà delle violette, vellutato tonfo <strong>di</strong> gatto<br />

Dal leggero e circospetto moto.<br />

Tristezze, angosce, sconforti, delusioni,<br />

Ancora vi vince la vita.<br />

BRESCIA LEONESSA D’ITALIA<br />

Primo premio<br />

Laura Zappa<br />

<strong>Brescia</strong><br />

22


Venerdì sabato domenica<br />

Sta arrivando il fine settimana<br />

e finalmente si esce dalla tana.<br />

In questi casi non c’è niente da <strong>di</strong>re<br />

ma non pensarci, prendere e uscire.<br />

Bisogna alzare al massimo il volume<br />

essere se stessi e non indossare il costume.<br />

Venerdì è de<strong>di</strong>cato ai primi pensieri<br />

sabato è il presente, non domani e non ieri.<br />

Domenica riposo ma con il giusto andamento<br />

tiro fuori ancora tutto ciò che sento.<br />

Noi giovani abbiamo bisogno <strong>di</strong> questo<br />

alziamo le mani per un mondo più onesto.<br />

Secondo premio<br />

Cristian Manca<br />

Lumezzane, <strong>Brescia</strong><br />

23<br />

“Le Poesie del <strong>Decennale</strong>”


Amor ch’a nullo amato, amar perdona...<br />

L’amore è una cosa preziosa,<br />

che ti avvolge come un fuoco<br />

e ti prende come un gioco.<br />

Ti senti assai vivace<br />

e ritrovi la tua pace.<br />

L’amore è bellissimo,<br />

ti senti molto strana<br />

e ti batte forte il cuore;<br />

pensi sempre al tuo innamorato,<br />

perché non ve<strong>di</strong> l’ora <strong>di</strong> passare con lui<br />

un momento incantato.<br />

BRESCIA LEONESSA D’ITALIA<br />

Terzo premio<br />

Chantal Zorzi<br />

Ponte Zanano, <strong>Brescia</strong><br />

24


Poesie premiate<br />

sezione Tema libero<br />

lingua italiana<br />

Ottime quest’anno le liriche in lingua italiana <strong>parte</strong>cipanti e la sod<strong>di</strong>sfazione,<br />

dopo molto tempo <strong>di</strong> richieste <strong>di</strong> maggiore impegno e migliore selezione delle<br />

poesie inviate al Premio, è <strong>di</strong> vedere come in effetti i consigli e le insistenze siano<br />

stati ripagati con liriche intense, degne <strong>di</strong> rappresentare il nostro tempo con la<br />

connotazione <strong>di</strong> attimi <strong>di</strong> dolore, abbandono, ricerca <strong>di</strong> un motivo all’esistenza<br />

tangibile, affatto superficiale, <strong>di</strong> “mestiere”, <strong>di</strong> senno <strong>di</strong> essere Poeti e <strong>di</strong> doverlo<br />

essere in modo chiaro e inequivocabile.<br />

25<br />

“Le Poesie del <strong>Decennale</strong>”


Questa vana stagione <strong>di</strong> mia vita<br />

Stride un treno in frenata<br />

vagoni arrugginiti<br />

che sanno solo la monotonia<br />

dei binari infuocati<br />

e della scia<br />

del fumo che si scioglie nell’azzurro<br />

mentre sonnecchio chino sul mio petto<br />

e non so come e quando<br />

raggiungerò la meta<br />

conosco solo il tempo<br />

che azzurra i miei capelli<br />

e inari<strong>di</strong>sce dentro i sentimenti<br />

e si mangia i ricor<strong>di</strong><br />

e li trasforma in lacrime silenti<br />

la stazione è deserta<br />

e il treno non ri<strong>parte</strong><br />

solitario ristà il binario morto<br />

come l’anima mia<br />

arida nella brina che scolora<br />

definitivamente<br />

questa vana stagione <strong>di</strong> mia vita<br />

BRESCIA LEONESSA D’ITALIA<br />

Primo premio<br />

Marcello de Santis<br />

Tivoli, Roma<br />

26


Compianto sul figlio morto (alle madri)<br />

Trafitta, sono qui<br />

sui gra<strong>di</strong>ni dell’altare<br />

respiro la polvere, il dolore.<br />

Gli avevo tessuto le mani,<br />

gli occhi, la carne rosa del fiore.<br />

Miserevole, sono qui<br />

nella spoliazione totale.<br />

Avrò riposo nello scavo della terra<br />

nel ventre del mare.<br />

Come Maddaelna<br />

- i capelli rossi del dolore -<br />

prima <strong>di</strong> notte abbraccerò il legno<br />

freddo della morte.<br />

Non voglio essere consolata,<br />

a Te avvinta sarò <strong>di</strong> marmo, statua.<br />

Resto qui, fosse la vita intera.<br />

Secondo premio<br />

Franco Casadei<br />

Cesena<br />

27<br />

“Le Poesie del <strong>Decennale</strong>”


Supplica<br />

Sono qua<br />

a snocciolare parole <strong>di</strong> infiammata virtù<br />

tra violente paure e spasmi<br />

<strong>di</strong> un isterico accesso <strong>di</strong> vita.<br />

Sono qua<br />

a colorare il tuo <strong>di</strong>segno con il sangue<br />

mentre laceri cadono a terra<br />

combattuti brandelli <strong>di</strong> me.<br />

Sono qua<br />

con l’anima in ginocchio<br />

a lacrimar preghiere e cucirti vestiti <strong>di</strong> suppliche<br />

ora che amari lambisco i sapori del tuo mistero.<br />

BRESCIA LEONESSA D’ITALIA<br />

Terzo premio<br />

Andrea Ama<strong>di</strong>o<br />

Cellatica, <strong>Brescia</strong><br />

28


(Non portare dai rigattieri )<br />

Non portare dai rigattieri<br />

in botteghe buie e su<strong>di</strong>ce<br />

quel sentimento <strong>di</strong> vita<br />

che in tempo <strong>di</strong> consuntivi<br />

cre<strong>di</strong> già opaco e logoro.<br />

Ha maneggiato spade <strong>di</strong> luce<br />

ha tentato controcorrente<br />

i fiumi azzurri più intensi<br />

ha rimescolato le carte<br />

in giochi d’azzardo<br />

ha provato a smentire<br />

profezie contrarie.<br />

Ha conosciuto tra<strong>di</strong>menti e sconfitte.<br />

Eppur il suo palpito dura.<br />

Non portarlo dai rigattieri<br />

in botteghe buie e su<strong>di</strong>ce<br />

per qualche misero spicciolo,<br />

a rimarlo con i residui desideri<br />

sapessi quante cose nuove<br />

ti rivelerà<br />

nel brulicante mercato dei giorni.<br />

Segnalata<br />

Marcello Ariano<br />

Foggia<br />

29<br />

“Le Poesie del <strong>Decennale</strong>”


Calici<br />

Un calice <strong>di</strong> pioggia<br />

non può bastare<br />

a spegnere la sete<br />

d’assoluto e d’amore<br />

che fa <strong>di</strong> me un viandante<br />

<strong>di</strong> sentieri oscuri,<br />

smarriti fra delle montagne<br />

dove foreste fruscianti<br />

accolgono i miei passi.<br />

Un calice <strong>di</strong> vino<br />

non può bastare<br />

a festeggiare appieno<br />

i piccoli eventi<br />

della mia piccola vita,<br />

dai silenzi vastissimi.<br />

Raccolte fra le mani,<br />

dove le mie rughe<br />

sono il canto degli anni,<br />

persino le ore<br />

si fanno eternità.<br />

Un giorno, un calice<br />

<strong>di</strong> cosa non conosco<br />

da altri sarà bevuto<br />

per un ultimo saluto.<br />

Da allora sarò vento,<br />

ed un misero ricordo<br />

destinato a spegnersi<br />

come una candela<br />

nella luce dell’alba.<br />

BRESCIA LEONESSA D’ITALIA<br />

Segnalata<br />

Alessandro Corsi<br />

Livorno<br />

30


Lembo d’infinito<br />

Alzai gli occhi<br />

e ti vi<strong>di</strong> arrivare.<br />

Si fermarono le acque<br />

che fluivano dall’altro,<br />

creatura del mondo<br />

come me.<br />

Una parola,<br />

una sola parola.<br />

Capii che tu eri,<br />

fin dal principio, dall’eternità<br />

ancor prima <strong>di</strong> averti scorto,<br />

il cuore ti conobbe.<br />

Al muovere<br />

dei tuoi passi<br />

come rugiada,<br />

come giar<strong>di</strong>no fiorito,<br />

si spanderanno i germogli,<br />

ti offrirò il frutto<br />

delle carezze.<br />

Sveglierò l’aurora,<br />

spegnerò le tenebre.<br />

Un lembo d’infinito<br />

tu sei.<br />

Segnalata<br />

Linda Signorini<br />

Cremona<br />

31<br />

“Le Poesie del <strong>Decennale</strong>”


Come un soffio<br />

Come un soffio<br />

ed eri già in me,<br />

essere immenso<br />

eppure appena accennato,<br />

eterno sorriso<br />

<strong>di</strong> gioia infinita.<br />

Come un soffio<br />

e sono rinata con te,<br />

mai più io<br />

d’ora in poi solo noi<br />

a respirare nell’aria<br />

onde <strong>di</strong> sole.<br />

Mistero <strong>di</strong> sempre<br />

da scoprire ogni giorno<br />

come un soffio <strong>di</strong> vento,<br />

un soffio <strong>di</strong> Dio,<br />

un soffio <strong>di</strong> te<br />

figlia mia.<br />

BRESCIA LEONESSA D’ITALIA<br />

Segnalata<br />

Erika Veschini<br />

<strong>Brescia</strong><br />

32


Ritorno<br />

Vi è ancora il cipresso natio<br />

che mi vide fanciullo<br />

a cogliere ni<strong>di</strong>.<br />

Ancor lì è il pozzo ciarliero<br />

testimone <strong>di</strong> giovanili amori<br />

e il gorgheggiante ruscello<br />

ancor canta in ugual maniera.<br />

Sotto la volta del ponte amico<br />

raganelle chiassose<br />

fanno capolino tra ciuffi d’erba<br />

bagnati da acqua argentata.<br />

Seduto all’ombra <strong>di</strong> una quercia eterna<br />

ammiro estasiato<br />

il mio para<strong>di</strong>so terreno.<br />

Segnalata<br />

Maurizio Maral<strong>di</strong><br />

Forlimpopoli, Forlì-Cesena<br />

33<br />

“Le Poesie del <strong>Decennale</strong>”


Malinconia e sogno<br />

Dolce sogno, da vivere<br />

in una notte d’incanto.<br />

Sei per me, poesia<br />

sei per me canto d’amore.<br />

prenderei il tuo nome,<br />

ne farei stelle,<br />

nel buio alzando gli occhi al cielo<br />

mi innamorerei della notte.<br />

Ma tutto risuona, nell’infrangersi<br />

al silenzio <strong>di</strong> queste sbarre.<br />

Ricorda<br />

Muore l’eco, muore la vita, nasce una lacrima,<br />

il riflesso <strong>di</strong> un dolce sogno.<br />

Il giorno è inferno, la tristezza ti è compagna,<br />

la solitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> fa ombra,<br />

nel silenzio della notte tutto fiorisce a vita,<br />

vita <strong>di</strong> un dolce sogno.<br />

Mi domando<br />

vivere?<br />

Dove vivere! Volare?<br />

Dove volare!<br />

Vorrei vivere e volare<br />

non ho spazio, le mie ali sono ripiegate,<br />

sono chiuse, ripiegate,<br />

chiuse nel mio cuore.<br />

Vorrei volare, oppure vorrei morire.<br />

Dove morire?<br />

Nel ricordo potrei vivere e volare,<br />

nel pensiero <strong>di</strong> un dolce sogno<br />

<strong>di</strong> chi non ti può scordare.<br />

BRESCIA LEONESSA D’ITALIA<br />

Segnalata per la pubblicazione<br />

Christian Michele Locatelli<br />

Sondrio<br />

34


Segni<br />

Lento e veloce passa il tempo<br />

trovandoti già grande in un momento<br />

I sicuri pensieri del certo passato<br />

contrastano l’incertezze del futuro sperato<br />

Onde enormi, mari in tempesta<br />

quasi un naufragio dentro la testa<br />

Ma l’immagine <strong>di</strong> lei nella bufera<br />

riporta la forza che prima non c’era<br />

Sguar<strong>di</strong>, abbracci e delicatezze<br />

aggiungono speranza nelle incertezze<br />

Dove sarà, cosa <strong>di</strong>rà<br />

essere sicuro che ti penserà<br />

Quale colpo se così non fosse<br />

meglio l’inferno che ti bruciasse<br />

Ma la mente vola oltre le nuvole<br />

l’amore c’è non sono favole<br />

Le piccole cose prima vissute<br />

ora nel cuore sono assolute<br />

Punti fermi, punti <strong>di</strong> <strong>parte</strong>nza<br />

<strong>di</strong> tutta la storia sono l’essenza.<br />

Quanto mi manca il suo giovane biondo<br />

magari cambiasse tutto in un secondo<br />

Tornare in<strong>di</strong>etro o meglio saltare<br />

un periodo ora da <strong>di</strong>menticare.<br />

Così ogni giorno, ogni momento<br />

lontano da lei ti senti spento.<br />

Il ricordo fa male, non basta più<br />

e con gli occhi stanchi cerchi Gesù<br />

Il cuore batte, vive oltre il destino<br />

nella speranza <strong>di</strong> ritrovarti a lei vicino<br />

I sogni ora accompagnano la mente<br />

pur se una nuova bufera domani ti attende<br />

E se dallo specchio del mattino troverai<br />

una nuova ruga che non vorrai<br />

In<strong>di</strong>cherà il tempo lentamente volato<br />

ugualmente grande al futuro sognato.<br />

Segnalata per la pubblicazione<br />

Antonio Brusaterra - Padova<br />

35<br />

“Le Poesie del <strong>Decennale</strong>”

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