linee-guida per la terapia del dolore nel neonato - utenti
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LINEE-GUIDA PER LA TERAPIA DEL DOLORE NEL NEONATO<br />
I componenti <strong>del</strong> Gruppo di Studio sul Dolore <strong>del</strong> Neonato <strong>del</strong><strong>la</strong> Società Italiana di<br />
Neonatologia (SIN) sono:<br />
Segretario Nazionale: Dott.ssa A.M. Guadagni<br />
Direttivo:<br />
Prof. G. Cocchi – Istituto Clinico di Pediatria Preventiva e Neonatologia<br />
Policlinico S. Orso<strong>la</strong>- Università di Bologna. E-mail: cocchi@almadns.unibo.it<br />
Dott.ssa A.M. Guadagni- U.O. Terapia Intensiva Neonatale-Immaturi<br />
Ospedale Bambino Gesù, IRCCS – Roma. E-mail: guadagni@opbg.net<br />
Dott.ssa P. Lago – U.O. Terapia Intensiva e Patologia Neonatale<br />
Università di Padova. E-mail: pao<strong>la</strong>@child.pedi.unipd.it<br />
Dott. L. Memo – Terapia Intensiva Neonatale<br />
Ospedale di Treviso. E-mail: lmemo@ulss.tv.it<br />
Dott. D. Merazzi – U.O. Neonatologia, Terapia Intensiva Neonatale<br />
Azienda Ospedaliera S. Anna di Como. E-mail: daniele.merazzi@tin.it<br />
Dott.ssa A. Pirelli – U.O. Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale<br />
Ospedale “S. Gerardo” – Monza. E-mail: tinmonza@tin.it<br />
1. INTRODUZIONE<br />
Il controllo <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> costituisce un tema di notevole rilevanza sanitaria al quale negli<br />
ultimi anni è stata dedicata partico<strong>la</strong>re attenzione.<br />
E’ ormai nozione certa che:<br />
• il <strong>neonato</strong> sente <strong>dolore</strong>, dato che possiede tutte le componenti anatomiche e<br />
funzionali necessarie <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>per</strong>cezione di stimoli dolorosi fin dal<strong>la</strong> nascita e data <strong>la</strong><br />
scarsa maturità <strong>del</strong>le fibre discendenti di inibizione (4,12-14)<br />
• il <strong>neonato</strong> ha memoria <strong>del</strong>le es<strong>per</strong>ienze dolorose (16,17,31)<br />
• il <strong>dolore</strong> procura danno in quanto alterando il flusso cerebrale comporta un<br />
aumentato rischio di emorragie intraventrico<strong>la</strong>ri e leucoma<strong>la</strong>cia <strong>per</strong>iventrico<strong>la</strong>re<br />
(6).<br />
Le conseguenze a lungo termine <strong>nel</strong> <strong>la</strong>ttante possono essere i disturbi <strong>del</strong> sonno,<br />
<strong>del</strong>l’alimentazione e <strong>del</strong> carattere (tendenza a somatizzare)(16).<br />
E’ quindi indispensabile far fronte all’attuale inadeguatezza di questo settore <strong>del</strong><strong>la</strong><br />
Medicina. La lentezza dei progressi <strong>del</strong>l’Italia rispetto ad altri Paesi è dovuta alle<br />
varie componenti culturali e normative che sono ora in rapida fase di evoluzione.<br />
Durante gli incontri nazionali <strong>del</strong> Gruppo di Studio sul Dolore <strong>nel</strong> Neonato, è emersa<br />
una forte esigenza di chiarimento riguardo al<strong>la</strong> <strong>terapia</strong> <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> <strong>nel</strong> <strong>neonato</strong> in corso<br />
di manovre invasive. E’ stata presa quindi <strong>la</strong> decisione di stendere <strong>del</strong>le <strong>linee</strong>-<strong>guida</strong><br />
nazionali, dando <strong>la</strong> priorità alle condizioni algogene che si presentano più<br />
frequentemente nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale (TIN).<br />
1
Sono stati istituiti tre gruppi di <strong>la</strong>voro (moduli) che si sono occupati ciascuno di uno<br />
specifico problema.<br />
Gli argomenti assegnati ai vari centri partecipanti sono stati i seguenti:<br />
• Analgesia <strong>nel</strong>l’intubazione endotracheale <strong>del</strong> <strong>neonato</strong>: Centri di Padova, Monza,<br />
Torino, Magenta, Pavia, Campobasso, Reggio Emilia.<br />
• Analgesia durante <strong>la</strong> Venti<strong>la</strong>zione Meccanica: Centri di Bologna, Brindisi e Como.<br />
• Analgesia <strong>nel</strong> <strong>neonato</strong> sottoposto ad intervento chirurgico: Centri di Roma,<br />
Catania e Treviso.<br />
1.1. Destinatari <strong>del</strong>le <strong>linee</strong>-<strong>guida</strong> ed obiettivi.<br />
Le <strong>linee</strong>-<strong>guida</strong> sono rivolte a tutti gli o<strong>per</strong>atori <strong>del</strong>le TIN con l’obiettivo di ridurre il<br />
<strong>dolore</strong> <strong>nel</strong> <strong>neonato</strong> durante l’intubazione, durante <strong>la</strong> venti<strong>la</strong>zione meccanica (VM) e<br />
durante il decorso post-o<strong>per</strong>atorio onde evitare o ridurre i danni da questo provocato.<br />
1.2. Pazienti e condizioni cliniche in cui dovrebbero essere applicate.<br />
Tutti i neonati sottoposti ad intubazione, a VM e ad intervento chirurgico che non<br />
presentino controindicazioni clinico-anamnestiche all’utilizzo dei farmaci citati.<br />
1.3. Altre <strong>linee</strong>-<strong>guida</strong><br />
Le uniche <strong>linee</strong>-<strong>guida</strong> pubblicate <strong>per</strong> l’analgesia da eseguire <strong>nel</strong> <strong>neonato</strong> sono molto<br />
generiche e sono state pubblicate recentemente in:<br />
KJS Anand and the International Evidence-Based group for neonatal pain<br />
“ Consensus Statement for the prevention and Management of pain in the newborn”<br />
(2).<br />
1.4. Metodologia ed evidenze scientifiche.<br />
Per <strong>la</strong> produzione <strong>del</strong>le <strong>linee</strong>-<strong>guida</strong> è stato utilizzato un metodo di consenso informale.<br />
Il “pa<strong>nel</strong>” di es<strong>per</strong>ti istituito (medici, <strong>neonato</strong>logi, anestesisti, infermiere) ha<br />
effettuato revisione e discussione <strong>del</strong><strong>la</strong> letteratura e si è avvalso <strong>del</strong><strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />
<strong>del</strong> Dott. Anand J K. (Little Rock-Arkansas) attraverso posta elettronica.<br />
Per l’identificazione e l’analisi <strong>del</strong><strong>la</strong> letteratura è stata utilizzata <strong>la</strong> banca dati<br />
computerizzata di Medline e le revisioni critiche <strong>del</strong><strong>la</strong> Cochrane Library.<br />
Per <strong>la</strong> stesura <strong>del</strong><strong>la</strong> linea-<strong>guida</strong> è stata utilizzato il metodo proposto dal<strong>la</strong> SIN (9) con<br />
<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione <strong>del</strong>l’epidemiologo, autore <strong>del</strong>l’articolo citato.<br />
L’attribuzione dei livelli di evidenza e dei gradi di raccomandazione si è basata sul<strong>la</strong><br />
c<strong>la</strong>ssificazione proposta dallo Scottish Intercollegiate Gui<strong>del</strong>ines Network (SIGN)<br />
(26). I livelli di evidenza sono graduati da 1 a 4 (in ordine decrescente di evidenza) ed<br />
i gradi di raccomandazione da A a D (in ordine decrescente di forza) (vedi Appendice).<br />
Le evidenze scientifiche attuali raggiungono al massimo un livello 1+ e sono specificate<br />
a fianco <strong>del</strong>le terapie proposte.<br />
2
1.5. Potenziali problemi e costi.<br />
I problemi sono legati agli effetti col<strong>la</strong>terali dei farmaci.<br />
I costi sono molto contenuti e sono quelli dei farmaci utilizzati.<br />
1.6. Circostanze e tempi previsti <strong>per</strong> <strong>la</strong> revisione e l’aggiornamento <strong>del</strong>le<br />
<strong>linee</strong>-<strong>guida</strong><br />
Il gruppo di studio che ha prodotto le <strong>linee</strong>-<strong>guida</strong> ne eseguirà una revisione annuale.<br />
Verrà proposto uno studio multicentrico <strong>per</strong> identificare, tra i farmaci indicati, quello<br />
con minori effetti col<strong>la</strong>terali e minori interferenze con altre terapie in atto.<br />
1.7. Disseminazione ed implementazione<br />
La strategia, finalizzata a trasferire <strong>nel</strong><strong>la</strong> pratica clinica le raccomandazioni <strong>del</strong>le<br />
<strong>linee</strong>-<strong>guida</strong>, è riferita essenzialmente a:<br />
• attività formativa-educazionale:<br />
- corsi di rianimazione neonatale<br />
- pubblicazioni su riviste specializzate<br />
- presentazione a Congressi <strong>del</strong> “Gruppo di studio <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>” <strong>del</strong><strong>la</strong> SIN<br />
- presentazione a Congressi SIN e SIP<br />
- diffusione capil<strong>la</strong>re <strong>nel</strong>le TIN dei vari Centri Italiani attraverso le sezioni<br />
regionali <strong>del</strong><strong>la</strong> SIN<br />
- diffusione tramite e-mail e spedizioni postali<br />
- sito Internet <strong>del</strong><strong>la</strong> SIN<br />
• attività di implementazione<br />
- far applicare le <strong>linee</strong>-<strong>guida</strong> su<strong>per</strong>ando le difficoltà organizzative economiche e<br />
socio-culturali<br />
- promozione <strong>del</strong>l’inserimento <strong>del</strong>le stesse in un progetto aziendale o regionale<br />
- organizzazione di corsi di formazione e riunioni in parallelo con il <strong>per</strong>sonale<br />
infermieristico coinvolgendolo con presentazione di re<strong>la</strong>zioni a congressi in<br />
modo da stimo<strong>la</strong>re il confronto con le es<strong>per</strong>ienze degli altri centri<br />
- adozione di incentivi economici e punteggi di carriera professionale<br />
- valutazione <strong>del</strong> raggiungimento degli obiettivi previsti (salute dei neonati e/o<br />
riduzione dei costi).<br />
- indagine presso le TIN <strong>per</strong> valutare il grado e <strong>la</strong> modalità di implementazione<br />
dopo 8-12 mesi dal<strong>la</strong> diffusione.<br />
3
2. LINEA-GUIDA PER LA TERAPIA DEL DOLORE LEGATO<br />
ALL'INTUBAZIONE ENDOTRACHEALE NEL NEONATO<br />
Organismi responsabili <strong>del</strong>l'e<strong>la</strong>borazione <strong>del</strong><strong>la</strong> linea-<strong>guida</strong>.<br />
La linea-<strong>guida</strong> è stata redatta dal "Modulo Intubazione" <strong>del</strong> "Gruppo <strong>del</strong> Dolore <strong>nel</strong><br />
Neonato" facente parte <strong>del</strong><strong>la</strong> "Società Italiana di Neonatologia".<br />
Componenti <strong>del</strong> gruppo di <strong>la</strong>voro :<br />
Coordinatrice: Dott. Pao<strong>la</strong> Lago (Neonatologa –Padova)<br />
Dott. Di Nunzio Maria Lucia (Neonatologa- Campobasso) ed infermiera professionale:<br />
Antonietta Stefa<strong>nel</strong>li (Campobasso), Dott. Silverio Barp (Neonatologo –Magenta),<br />
Dott. Pirelli Anna (Neonatologa - Anestesista –Monza), Dott. Perotti Gianfranco<br />
(Neonatologo –Pavia), Dott. Vancini Alessandra (Neonatologa -Reggio Emilia),<br />
Dott. Nicocia Margherita (Neonatologa –Torino)<br />
2.1. Motivazioni che hanno portato all'e<strong>la</strong>borazione <strong>del</strong><strong>la</strong> linea-<strong>guida</strong>.<br />
L'intubazione tracheale è una manovra dolorosa che <strong>nel</strong> paziente vigile pediatrico ed<br />
adulto richiede necessariamente sia l’analgesia-anestesia sia <strong>la</strong> curarizzazione. Al<br />
contrario il <strong>neonato</strong> è spesso intubato senza nessuna <strong>terapia</strong> antalgica. Abbiamo<br />
avvertito, da parte di molti o<strong>per</strong>atori che <strong>la</strong>vorano <strong>nel</strong>le TIN, l'esigenza di disporre di<br />
una linea-<strong>guida</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>terapia</strong> analgesica prima <strong>del</strong>l'intubazione. Gli approcci suggeriti<br />
dal<strong>la</strong> letteratura internazionale sono diversi e <strong>la</strong> su<strong>per</strong>iorità <strong>del</strong>l'efficacia di una<br />
tecnica rispetto ad un'altra non è supportata da alcun’evidenza scientifica. Abbiamo<br />
comunque ritenuto utile fornire una linea-<strong>guida</strong> basata sul<strong>la</strong> letteratura disponibile, <strong>la</strong><br />
nostra es<strong>per</strong>ienza e <strong>la</strong> consulenza d’es<strong>per</strong>ti.<br />
2.2. LINEA GUIDA<br />
2.2.1. INTUBAZIONE D’URGENZA<br />
Per l’intubazione d’urgenza, l’unica possibilità sarebbe l’utilizzo <strong>del</strong><strong>la</strong> Lidocaina Spray<br />
che <strong>per</strong>ò <strong>per</strong> il momento non è disponibile in commercio in una formu<strong>la</strong>zione utilizzabile<br />
<strong>nel</strong> <strong>neonato</strong> (puff da 0.5-1 mg/Kg, max 5 mg/Kg).<br />
Livello di evidenza 4<br />
Grado di raccomandazione D<br />
2.2.2. INTUBAZIONE ELETTIVA<br />
- Prima e dopo l'intubazione applicare tutte le manovre di contenimento <strong>per</strong> ridurre<br />
lo stress <strong>del</strong> <strong>neonato</strong>.<br />
- Preparare e diluire tutti i farmaci, preparare il materiale necessario <strong>per</strong><br />
l’intubazione.<br />
4
- Utilizzare <strong>la</strong> sequenza temporale di somministrazione dei farmaci come di seguito<br />
riportato:<br />
- Atropina : 0.02 mg/kg (in bolo rapido ev)<br />
- Fentanyl (*) : 0.5-3 mcg/Kg (in somministrazione lenta ev = 3-5 min)<br />
(il dosaggio più basso è indicato <strong>per</strong> i bambini di più bassa età gestazionale e<br />
postnatale)<br />
- Succinilcolina o Suxamethonio: 1-2 mg/kg ev<br />
Livello d’evidenza 2++<br />
Grado di raccomandazione C (Studio su eventuali complicanze durante 253<br />
intubazioni in neonati anche molto piccoli: 19 neonati di peso tra 500 e 750<br />
grammi) (8).<br />
NOTA. Questa associazione farmacologica composta da un oppioide e un miori<strong>la</strong>ssante a breve<br />
durata d'azione, <strong>per</strong>mette di ottenere in genere una buona sedazione ed analgesia associate ad un<br />
recu<strong>per</strong>o <strong>del</strong>l’autonomia respiratoria in tempi brevi. Comunque, se l’intubazione viene eseguita <strong>per</strong><br />
<strong>la</strong> semplice somministrazione di surfattante endotracheale, <strong>la</strong> successiva estubazione deve essere<br />
fatta solo dopo verifica <strong>del</strong><strong>la</strong> capacità di autonomia respiratoria <strong>del</strong> <strong>neonato</strong>. Poiché con il<br />
Fentanyl esiste <strong>la</strong> possibilità di un’apnea ritardata, tenere sempre pronto il Naloxone (0.01-0.1<br />
mg/kg) qualora il <strong>neonato</strong> venga estubato in breve tempo. La somministrazione <strong>del</strong><strong>la</strong> Succinilcolina<br />
risolve in genere <strong>la</strong> possibile complicanza <strong>del</strong><strong>la</strong> rigidità toracica da Fentanyl e <strong>per</strong>mette<br />
un'intubazione più rapida, non contrastata dall'attività musco<strong>la</strong>re <strong>del</strong> <strong>neonato</strong>.<br />
La Succinilcolina è controindicata in caso di distrofia musco<strong>la</strong>re, patologie neurologiche,<br />
retinopatia grave <strong>del</strong> prematuro e condizioni d’aumentata pressione endocu<strong>la</strong>re, i<strong>per</strong>potassemia<br />
importante (aumenta <strong>la</strong> potassemia di circa 0.5 mEq/l), familiarità <strong>per</strong> i<strong>per</strong>termia maligna (<strong>la</strong><br />
Succinilcolina, soprattutto se in associazione con Alotano, può causare i<strong>per</strong>termia maligna in<br />
soggetti predisposti). Va inoltre osservato che <strong>la</strong> Succinilcolina può aumentare <strong>la</strong> pressione<br />
gastrica (valutare il suo utilizzo in caso di NEC). In questi casi si può usare un curaro non<br />
depo<strong>la</strong>rizzante a durata d’azione breve (sempre maggiore di quel<strong>la</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> Succinilcolina) come il<br />
Vecuronio ( 0.1 mg/kg - 0.05 mg/Kg se associato a Fentanyl).<br />
(*) Per il Decreto Legis<strong>la</strong>tivo n. 539 <strong>del</strong> 30.12.1992, che è al<strong>la</strong> base <strong>del</strong><strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione dei<br />
farmaci ai fini <strong>del</strong><strong>la</strong> prescrivibilità, il Fentanyl è ancora soggetto al<strong>la</strong> limitazione di uso agli<br />
specialisti ospedalieri (anestesisti, oncologi e chirurghi). Per questo motivo qualche centro<br />
potrebbe avere difficoltà <strong>nel</strong> re<strong>per</strong>imento <strong>del</strong> farmaco.<br />
Di seguito ricordiamo altre due possibilità, segna<strong>la</strong>te <strong>nel</strong><strong>la</strong> letteratura internazionale,<br />
che possono essere più adeguate in partico<strong>la</strong>ri condizioni cliniche:<br />
- Tiopentale: 1-2 mg/Kg ev <strong>nel</strong> nato prematuro o<br />
2-4 mg/Kg ev <strong>nel</strong> nato a termine<br />
(somministrazione lenta ev in soluzione al 2.5% = in almeno 2 min)<br />
+ (se desiderata <strong>la</strong> miorisoluzione):<br />
- Atropina: 0.02 mg/kg ev (in bolo rapido)<br />
- Succinilcolina o Suxamethonio: 1-2 mg/kg ev.<br />
Livello di evidenza 1+<br />
Grado di raccomandazione B <strong>per</strong> i neonati di peso su<strong>per</strong>iore ai 2 Kg e a termine: studio<br />
randomizzato e control<strong>la</strong>to in 14 (e 13 = controllo) neonat i di peso su<strong>per</strong>iore ai 2 Kg e<br />
a termine.<br />
Livello di evidenza 4<br />
5
Grado di raccomandazione D <strong>per</strong> i neonati di peso inferiore ai 2 Kg e pretermine:<br />
comitati d’es<strong>per</strong>ti, opinioni o es<strong>per</strong>ienza clinica d’autorità riconosciute in materia (10).<br />
Il Tiopentale ha scarso effetto analgesico e non ha attività miori<strong>la</strong>ssante.<br />
Per <strong>la</strong> sua azione di depressione miocardica ed ipotensiva il Tiopentale non va<br />
somministrato <strong>nel</strong> <strong>neonato</strong> ipoteso.<br />
- Ketamina : 0.5-2mg/kg ev (in 1 minuto)<br />
+ (se desiderata <strong>la</strong> miorisoluzione):<br />
- Atropina : 0.02 mg/kg ev (in bolo rapido)<br />
- Succinilcolina o Suxamethonio: 1-2 mg/kg ev.<br />
Livello di evidenza 4<br />
Grado di raccomandazione D (2).<br />
NOTA. La Ketamina ha un’ottima attività sedativo-analgesica.<br />
Quest'associazione è probabilmente da limitare ai neonati con EG>32 sett., in quanto non sono noti<br />
gli effetti col<strong>la</strong>terali <strong>del</strong><strong>la</strong> Ketamina <strong>nel</strong> grosso prematuro.<br />
2.3. TABELLA RIASSUNTIVA DEI FARMACI UTILIZZATI PER<br />
L’INTUBAZIONE TRACHEALE<br />
Atropina 0.02 mg/Kg ev<br />
+<br />
Fentanest 0.5-3 mcg/Kg ev<br />
+<br />
Suxametonio o Succinilcolina 1-2 mg/Kg ev (o Vecuronio 0.1 mg/Kg ev)<br />
Tiopentale 1-2 mg/Kg <strong>nel</strong> nato prematuro ev<br />
2- 4 mg/Kg <strong>nel</strong> nato a termine ev<br />
Atropina 0.02 mg/Kg ev<br />
+<br />
Suxametonio o Succinilcolina 1-2 mg/Kg ev (o Vecuronio 0.1 mg/Kg)<br />
Ketamina 0.5-2 mg/Kg ev<br />
Atropina 0.02 mg/Kg ev<br />
+<br />
Suxametonio o Succinilcolina 1-2 mg/Kg ev (o Vecuronio 0.1 mg/Kg)<br />
Lidocaina spray 1% puff da 0,5-1 mg/Kg (max 5 mg/Kg)<br />
<strong>nel</strong><strong>la</strong> coana, faringe, trachea.<br />
+<br />
+<br />
6
3. LINEA-GUIDA PER LA TERAPIA DEL DOLORE LEGATO ALLA<br />
VENTILAZIONE MECCANICA NEL NEONATO<br />
Organismi responsabili <strong>del</strong>l'e<strong>la</strong>borazione <strong>del</strong><strong>la</strong> linea-<strong>guida</strong>.<br />
La linea-<strong>guida</strong> è stata redatta dal "Modulo Analgesia e Venti<strong>la</strong>zione Meccanica" <strong>del</strong><br />
"Gruppo <strong>del</strong> Dolore <strong>nel</strong> Neonato" facente parte <strong>del</strong><strong>la</strong> "Società Italiana di<br />
Neonatologia". Il consenso è stato raggiunto con metodi informali dopo 4 a<strong>per</strong>te<br />
discussioni tra i componenti <strong>del</strong> gruppo di <strong>la</strong>voro.<br />
Componenti <strong>del</strong> gruppo di <strong>la</strong>voro.<br />
Coordinatore: Prof. Guido Cocchi (Neonatologo –Bologna)<br />
Dott.ssa Gina Ancora (Neonatologa –Bologna),<br />
Sig. C<strong>la</strong>udia Bagnara (Infermiera Professionale –Bologna),<br />
Sig. Serena Marchesi (Infermiera Professionale –Bologna),<br />
Dott.ssa Pao<strong>la</strong> Vacca (Neonatologa –Brindisi),<br />
Dott. Daniele Merazzi (Neonatologo –Como),<br />
3.1 Motivazioni che hanno portato all'e<strong>la</strong>borazione <strong>del</strong><strong>la</strong> linea-<strong>guida</strong>.<br />
L’impiego di oppioidi durante <strong>la</strong> venti<strong>la</strong>zione meccanica (VM) è stato oggetto di diversi<br />
studi negli ultimi anni che ne hanno dimostrato l’efficacia (in termini di parametri<br />
fisiologici, comportamentali e biochimici), e <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva sicurezza (6,18,21,24). Anche<br />
l’outcome a breve e lungo termine <strong>nel</strong> <strong>neonato</strong> sottoposto a VM ha mostrato<br />
beneficiare <strong>del</strong>l’impiego <strong>del</strong><strong>la</strong> morfina (minori emorragie cerebrali, migliore sviluppo<br />
comportamentale, soglia <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> conservata) (17,32,33). Ciononostante tale pratica<br />
non è ancora ritenuta universalmente ed obbligatoriamente applicabile a causa di<br />
alcuni effetti col<strong>la</strong>terali e di potenziali rischi legati al<strong>la</strong> somministrazione di farmaci<br />
analgesici.<br />
Abbiamo comunque ritenuto utile fornire una linea-<strong>guida</strong> basata sul<strong>la</strong> letteratura<br />
disponibile, <strong>la</strong> nostra es<strong>per</strong>ienza e <strong>la</strong> consulenza di es<strong>per</strong>ti viste <strong>la</strong> dimensione <strong>del</strong><br />
problema e <strong>la</strong> variabilità <strong>del</strong>l’approccio.<br />
3.2 LINEA-GUIDA<br />
Durante <strong>la</strong> VM vanno applicate tutte le manovre <strong>per</strong> ridurre lo stress neonatale<br />
(riduzione e concentrazione <strong>del</strong>le manovre dolorose, utilizzo di ciuccio, impiego di<br />
sucrosio, riduzione degli stimoli ambientali fastidiosi).<br />
7
Terapia Farmacologica<br />
• Fentanyl o morfina in infusione continua<br />
1. Fentanyl (*) (somministrazione <strong>per</strong> via endovenosa):<br />
Dose di attacco: 0,5-3mcg/kg in 30’ (l’infusione lenta riduce al minimo<br />
il rischio di rigidità <strong>del</strong><strong>la</strong> gabbia toracica e apnea)<br />
seguiti da<br />
Dose di mantenimento: 0,5-3 mcg /kg/ora (calibrare i dosaggi sul<strong>la</strong> base <strong>del</strong><br />
peso, <strong>del</strong>l’EG e <strong>del</strong>l’età postnatale, riservando i dosaggi<br />
più bassi ai neonati di peso, EG ed età postnatale<br />
minori)<br />
(*) Per il Decreto Legis<strong>la</strong>tivo n. 539 <strong>del</strong> 30.12.1992, che è al<strong>la</strong> base <strong>del</strong><strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione dei<br />
farmaci ai fini <strong>del</strong><strong>la</strong> prescrivibilità, il Fentanile è ancora soggetto al<strong>la</strong> limitazione di uso agli<br />
specialisti ospedalieri (anestesisti, oncologi e chirurghi). Per questo motivo qualche centro<br />
potrebbe avere difficoltà <strong>nel</strong> re<strong>per</strong>imento <strong>del</strong> farmaco.<br />
2. Morfina (somministrazione <strong>per</strong> via endovenosa):<br />
Dose di attacco: 50-100 mcg /kg in 60’<br />
seguiti da<br />
Dose di mantenimento: 10-50 mcg /kg/ora (calibrare i dosaggi sul<strong>la</strong> base <strong>del</strong><br />
peso, <strong>del</strong>l’EG e <strong>del</strong>l’età postnatale, riservando i dosaggi<br />
più bassi ai neonati di peso, EG ed età postnatale<br />
minori)<br />
Livello di evidenza 2++<br />
Grado di raccomandazione B<br />
1. trial clinico randomizzato su impiego di Fentanyl e Morfina in 163 neonati in VM<br />
(ogni <strong>neonato</strong> era il controllo di se stesso <strong>per</strong> quel che riguarda l’efficia analgesica<br />
mentre l’incidenza di effetti col<strong>la</strong>terali era paragonata tra il gruppo trattato con<br />
fentanyl e quello trattato con morfina) (25)<br />
2. trial clinico randomizzato su impiego di p<strong>la</strong>cebo, morfina e midazo<strong>la</strong>m in 67 neonati<br />
di EG compresa tra 24 e 32 settimane (6) .<br />
• In corso di <strong>terapia</strong> analgesica con Fentanyl o Morfina control<strong>la</strong>re l’efficacia<br />
<strong>del</strong>l’analgesia con una sca<strong>la</strong> <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> validata [Premature Infant Pain Profile –<br />
PIPP- (30) o Neonatal Infant Pain Scale –NIPS- (22) o CRIES (20)]. Nel <strong>neonato</strong><br />
pretermine intubato è maggiormente specifica <strong>la</strong> PIPP.<br />
8
• In corso di <strong>terapia</strong> con Fentanyl o Morfina è necessario continuare il monitoraggio<br />
<strong>del</strong><strong>la</strong> funzionalità cardiorespiratoria <strong>del</strong> <strong>neonato</strong> in VM (tra cui pressione<br />
arteriosa), <strong>del</strong><strong>la</strong> diuresi e control<strong>la</strong>re l’eventuale insorgenza di distensione<br />
gastrointestinale.<br />
• In caso di ipotensione associare, se non già in corso, <strong>terapia</strong> con dopamina e/o<br />
dobutamina.<br />
• In caso di segni di i<strong>per</strong>dosaggio degli oppiodi sopra riportati (depressione<br />
respiratoria, rigidità <strong>del</strong><strong>la</strong> gabbia toracica) somministrare Naloxone (Narcan<br />
neonatale 0,4 mg/ml) al<strong>la</strong> dose di 10 mcg/kg.<br />
• Se <strong>la</strong> <strong>terapia</strong> con Fentanyl o Morfina si è protratta <strong>per</strong> più di 5 giorni, in previsione<br />
<strong>del</strong>l’estubazione e quindi <strong>del</strong><strong>la</strong> sospensione <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>terapia</strong>, ridurre <strong>la</strong> dose<br />
gradualmente <strong>del</strong> 20% <strong>nel</strong>le prime 24 ore quindi <strong>del</strong> 10% ogni 12 ore fino a<br />
sospensione, se clinicamente indicato ed in assenza di segni di astinenza (da<br />
valutare aiutandosi con il punteggio di Finnegan).<br />
Livello di evidenza 4<br />
Grado di raccomandazione D<br />
• Se crisi di astinenza ritornare al dosaggio precedente <strong>la</strong> crisi di astinenza<br />
Note<br />
• È stato recentemente dimostrato che il Fentanyl, a parità di efficacia analgesica,<br />
presenta minori effetti col<strong>la</strong>terali rispetto al<strong>la</strong> Morfina, in partico<strong>la</strong>re <strong>per</strong> quel<br />
che riguarda <strong>la</strong> ridotta motilità gastrointestinale (25).<br />
• Una recente metanalisi eseguita <strong>nel</strong> 2000 dal Cochrane Review Group ha riportato<br />
che l’uso <strong>del</strong> Midazo<strong>la</strong>m non può essere al momento raccomandato <strong>nel</strong> <strong>neonato</strong>,<br />
soprattutto pretermine, a causa <strong>del</strong><strong>la</strong> maggiore frequenza di eventi neurologici<br />
avversi verificatisi in corso di infusione di tale farmaco (34).<br />
Livello di evidenza 1+<br />
Grado di raccomandazione A<br />
3.3 Farmaci impiegati <strong>nel</strong> <strong>neonato</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>terapia</strong> <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> legato al<strong>la</strong> VM:<br />
Tabel<strong>la</strong> riassuntiva<br />
Farmaco Dose di attacco Dose di mantenimento<br />
Fentanyl 0,5-3 mcg /kg in 30’ 0,5-3 mcg /kg/ora<br />
Morfina 50-100 mcg /kg in 60’ 10-50 mcg /kg/ora<br />
9
4. LINEA-GUIDA PER L’UTILIZZAZIONE DI FARMACI<br />
ANALGESICI E SEDATIVI NEL NEONATO SOTTOPOSTO AD<br />
INTERVENTO CHIRURGICO.<br />
Organismi responsabili <strong>del</strong>l'e<strong>la</strong>borazione <strong>del</strong><strong>la</strong> linea-<strong>guida</strong>.<br />
La linea-<strong>guida</strong> è stata redatta dal Modulo “Analgesia e sedazione <strong>nel</strong> <strong>neonato</strong><br />
sottoposto ad intervento chirurgico” <strong>del</strong> Gruppo di Studio <strong>del</strong> Dolore <strong>nel</strong> <strong>neonato</strong><br />
facente parte <strong>del</strong><strong>la</strong> Società Italiana di Neonatologia.<br />
Hanno aderito a questo studio i Centri di Catania, Roma e Treviso con una casistica<br />
omogenea sottoposta ad analgesia post-o<strong>per</strong>atoria. Il “pa<strong>nel</strong>” <strong>del</strong> Gruppo di studio è<br />
composto da figure professionali che si interessano in partico<strong>la</strong>re <strong>del</strong> problema.<br />
Esso è formato da Neonatologo, Anestesista, Farmacista, Personale infermieristico,<br />
Fisioterapista.<br />
Componenti <strong>del</strong> gruppo di <strong>la</strong>voro:<br />
Coordinatrice:<br />
Dott.ssa A.M. Guadagni (Neonatologa, Anestesista, Farmacista – Roma)<br />
Dott.ssa M.B. Pasqua (Neonatologa – Catania), Dott. R. Laviani (Anestesista neonatale<br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> Chirurgia Generale – Roma), Dott.ssa S. Leibovich (Anestesista neonatale <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />
Cardiochirurgia – Roma), C. Cervone e M. Labonia (Vigi<strong>la</strong>trici d’Infanzia – Roma)<br />
A.M. Bonetti (Fisioterapista – Roma), Dott. L. Memo (Neonatologo –Treviso) R. Cuogo<br />
(Infermiera professionale - Treviso), M. Moino (Infermiera professionale –Treviso)<br />
Come consulenti ci si è valsi <strong>del</strong><strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione <strong>del</strong>l’Epidemiologo, Prof. C. Corchia e<br />
<strong>del</strong>l’Anestesista, Dott. J.K. Anand, come riferimento <strong>per</strong> <strong>la</strong> letteratura internazionale.<br />
4.1 Motivazioni che hanno portato all’e<strong>la</strong>borazione <strong>del</strong>l linea-<strong>guida</strong>: il controllo<br />
<strong>del</strong> <strong>dolore</strong> è partico<strong>la</strong>rmente importante <strong>nel</strong>l’assistenza intra- e post-o<strong>per</strong>atoria di una<br />
patologia chirurgica. La esas<strong>per</strong>azione <strong>per</strong>cettiva <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> tipica di una TIN, provoca<br />
un aumento di cateco<strong>la</strong>mine, corticosteroidi, glucagone, aumento <strong>del</strong> consumo di<br />
ossigeno, aumento <strong>del</strong><strong>la</strong> produzione di H+, variazione <strong>del</strong> flusso cerebrale, aumento<br />
<strong>del</strong><strong>la</strong> suscettibilità alle infezioni (5), alterazione dei processi catabolici, con<br />
conseguente i<strong>per</strong>glicemia ed acidosi <strong>la</strong>ttica che aumenta <strong>la</strong> morbosità e <strong>la</strong> mortalità<br />
post-o<strong>per</strong>atoria (2,16). L’obiettivo è quindi quello di ottenere un sicuro ed efficace<br />
controllo <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>, accompagnato da un appropriato grado di amnesia, riducendo al<br />
minimo gli effetti col<strong>la</strong>terali dei farmaci usati.<br />
10
4.2 LINEA GUIDA<br />
I farmaci usati <strong>nel</strong> <strong>neonato</strong> sottoposto a intervento chirurgico sono necessariamente<br />
diversi a seconda che il <strong>neonato</strong> sia in venti<strong>la</strong>zione meccanica o in respiro spontaneo.<br />
4.2.1 Neonato in venti<strong>la</strong>zione meccanica<br />
4.2.1.1 Farmaci analgesici<br />
Morfina o Fentanil sono gli analgesici indicati. La scelta è re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> durata <strong>del</strong><strong>la</strong><br />
V.M. e agli effetti col<strong>la</strong>terali dei farmaci.<br />
Morfina (oppiaceo derivato <strong>del</strong>l’oppio)<br />
E’ il più usato <strong>nel</strong><strong>la</strong> gestione <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> acuto posto<strong>per</strong>atorio anche <strong>nel</strong><strong>la</strong> fascia di età<br />
neonatale (11,19,23).<br />
Dose: 50 –100 mcg/Kg e.v. in 60 m’<br />
10–50 mcg/Kg/h in infusione (una dose più alta non ha effetto clinico maggiore,<br />
<strong>per</strong> cui si possono avere solo più effetti col<strong>la</strong>terali come convulsioni e<br />
depressione respiratoria).<br />
N.B. La dose varia dal<strong>la</strong> minima al<strong>la</strong> massima a seconda <strong>del</strong>l’età gestazionale, <strong>del</strong>l’età<br />
post-natale, <strong>del</strong> tasso protidemico e <strong>del</strong><strong>la</strong> bilirubinemia<br />
Effetto picco: 5-10 m’<br />
Durata d’azione 3-12 h<br />
Caratteristiche: lunga emivita<br />
Effetti col<strong>la</strong>terali:<br />
- depressione respiratoria<br />
- ipotensione<br />
- broncospasmo (<strong>per</strong> liberazione di istamina)<br />
- ridotta motilità intestinale (solo dose-dipendente)<br />
- convulsioni (solo ad alte dosi)<br />
- ritenzione urinaria<br />
- dipendenza (S.A.N.), (sospendere solo sca<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> dose) (6).<br />
Per l’analgesia di breve durata (fino a 3 giorni): ridurre <strong>la</strong> dose dal 25% al 50% <strong>per</strong><br />
giorno,<br />
Per l’analgesia di lunga durata (maggiore di 3 giorni): ridurre <strong>la</strong> dose <strong>del</strong> 20% <strong>nel</strong>le<br />
prime 24 h e <strong>del</strong> 10% nei giorni seguenti, fino a sospensione. In presenza di S.A.N.<br />
ritornare al<strong>la</strong> dose precedente (3).<br />
Monitoraggio:<br />
- funzionalità cardio-respiratoria<br />
- controllo <strong>del</strong><strong>la</strong> diuresi.<br />
Livello di evidenza 2++,<br />
Grado di raccomandazione C<br />
- Trial clinico randomizzato in 67 neonati tra 24 e 32 settimane di E.G. (6)<br />
11
Fentanyl (*) (oppioide sintetico):<br />
Farmaco da 80 a 100 volte più potente <strong>del</strong><strong>la</strong> morfina<br />
Dose: 0.5-3 mcg/Kg/e.v. in 30 m’, seguita da 0.5-3 mcg/Kg/h in infusione.<br />
N.B. La dose varia dal<strong>la</strong> minima al<strong>la</strong> massima a seconda <strong>del</strong>l’età gestazionale, <strong>del</strong>le’età postnatale,<br />
<strong>del</strong> tasso protidemico e <strong>del</strong><strong>la</strong> bilirubinemia<br />
Inizio azione: 1-2 m’<br />
Durata: 30-60 m’<br />
Effetti col<strong>la</strong>terali:<br />
- rigidità <strong>del</strong><strong>la</strong> gabbia toracica<br />
- rapida assuefazione e dipendenza<br />
- depressione respiratoria (minore rispetto al<strong>la</strong> morfina)<br />
Sospendere solo sca<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> dose.<br />
Per l’analgesia di breve durata (fino a 3 giorni): ridurre <strong>la</strong> dose dal 25% al 50% <strong>per</strong><br />
giorno,<br />
Per l’analgesia di lunga durata (maggiore di 3 giorni): ridurre <strong>la</strong> dose <strong>del</strong> 20% <strong>nel</strong>le<br />
prime 24 h seguita dal 10% degli altri giorni, fino a sospensione. In presenza di S.A.N.<br />
ritornare al<strong>la</strong> dose precedente secondo il punteggio di Finnegan (3).<br />
Livello di evidenza 2++<br />
Grado di raccomandazione C<br />
- Trial clinico randomizzato su impiego di Fentanyl e Morfina in 163 neonati in V.M.<br />
(25).<br />
(*) Per il Decreto Legis<strong>la</strong>tivo n. 539 <strong>del</strong> 30.12.1992, che è al<strong>la</strong> base <strong>del</strong><strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione dei<br />
farmaci ai fini <strong>del</strong><strong>la</strong> prescrivibilità, il Fentanile è ancora soggetto al<strong>la</strong> limitazione di uso agli<br />
specialisti ospedalieri (anestesisti, oncologi e chirurghi). Per questo motivo qualche centro<br />
potrebbe avere difficoltà <strong>nel</strong> re<strong>per</strong>imento <strong>del</strong> farmaco.<br />
Antagonista specifico degli oppiacei è il NALOXONE (Narcan) che antagonizza sia <strong>la</strong><br />
depressione respiratoria che l’analgesia; il suo effetto è più breve di quello degli<br />
oppiacei <strong>per</strong> cui deve essere continuata <strong>la</strong> monitorizzazione (5).<br />
Dose:<br />
- <strong>per</strong> <strong>la</strong> depressione respiratoria 1 mcg /Kg<br />
- <strong>per</strong> l’arresto respiratorio 10 mcg /Kg<br />
E’ condivisa da es<strong>per</strong>ti l’associazione <strong>del</strong> miori<strong>la</strong>ssante agli analgesici (29), a seconda<br />
<strong>del</strong><strong>la</strong> patologia chirurgica presentata (durante l’intervento chirurgico fino a 24-48 ore<br />
dopo). Solo <strong>nel</strong><strong>la</strong> patologia <strong>del</strong>l’ernia diaframmatica si inizia <strong>la</strong> curarizzazione sin dal<strong>la</strong><br />
nascita <strong>per</strong> evitare <strong>la</strong> distensione <strong>del</strong>le anse intestinali continuando<strong>la</strong> fino a 48 ore<br />
post-intervento.<br />
Pancuronium. Miori<strong>la</strong>ssante non depo<strong>la</strong>rizzante a lunga durata d’azione, inibitore<br />
competitivo, impedisce l’unione <strong>del</strong>l’acetilcolina al recettore.<br />
Dose: 0.1 mg/Kg e.v. ogni 40 – 60’ oppure seguita da 0.05-0.2 mg/Kg/h in infusione<br />
continua;<br />
Inizio azione: 2 m’; Durata: 40-60 m’<br />
Viene metabolizzato <strong>nel</strong> fegato ed escreto con le urine. Controindicazioni: tachicardia,<br />
i<strong>per</strong>tensione, aumento secrezioni.<br />
12
Vecuronium. Il suo uso è consigliato <strong>nel</strong>le tachicardie importanti dato che presenta<br />
minimi effetti cardiovasco<strong>la</strong>ri (15).<br />
Dose: 0.1 mg/Kg e.v. seguito da 0.05 – 0.2 mg/Kg/h in infusione continua;<br />
Inizio azione: 2 m’. Durata azione: 20-30 m’<br />
Cis-Atracurium. Farmaco miori<strong>la</strong>ssante usato <strong>nel</strong><strong>la</strong> insufficienza renale ed epatica<br />
(viene metabolizzato <strong>per</strong> degradazione di Hoffmann senza intervento di enzimi epatici<br />
e renali).<br />
Dose: 0.2 mg/Kg/e.v. seguita da 0.05-0.2 mg/Kg/h in infusione continua;<br />
Inizio azione: 2 m’ Durata: 30-40 m’<br />
Non libera istamina e non influenza l’emodinamica (29).<br />
Livello di evidenza 4<br />
Grado di raccomandazione D<br />
In caso di tossicità da miori<strong>la</strong>ssanti si possono usare gli inibitori <strong>del</strong>le colinesterasi:<br />
neostigmina (mg 0.025-0.1 mg/Kg/e.v.) + atropina (mg 0.02-0.03 mg/Kg/e.v.).<br />
4.2.1.2 Farmaci sedativi<br />
I farmaci sedativi sono usati <strong>nel</strong> <strong>neonato</strong> in associazione agli analgesici al fine di usare<br />
dosi più basse di oppiacei <strong>per</strong> ottenere quindi una minore assuefazione e una minore<br />
incidenza di Sindrome da Astinenza Neonatale (SAN).<br />
Midazo<strong>la</strong>m<br />
Benzodiazepina metabolizzata a livello epatico ed escreta <strong>per</strong> via renale. Produce<br />
sedazione e amnesia. Riduce <strong>la</strong> dose <strong>del</strong>l’oppiaceo necessario <strong>per</strong> l’analgesia (27).<br />
Indicazioni: V.M. prolungata (> 5 gg); Agitazione importante <strong>del</strong> <strong>neonato</strong><br />
Dose: 0.05 – 0.1 mg/Kg e.v. seguita da 0.02 mg/Kg/h <strong>per</strong> E.G. tra 23-28 sett.<br />
0.04 mg/Kg/h <strong>per</strong> E.G. tra 28-33 sett.<br />
0.06 mg/Kg/h <strong>per</strong> E.G. > 33 sett.<br />
Effetto picco: 1-5 m’<br />
Durata: 30-60 m’<br />
Effetti secondari: agitazione (annul<strong>la</strong>ta dal<strong>la</strong> contemporanea azione <strong>del</strong>l’oppiaceo<br />
somministrato); tolleranza (sospensione graduale <strong>del</strong> farmaco: se <strong>la</strong> <strong>terapia</strong> si prolunga<br />
<strong>per</strong> più di 3 giorni il tempo di sospensione sarà anch’esso di 3 giorni) (29); ipotensione<br />
(correggere prima l’ipovolemia se presente); depressione respiratoria<br />
N.B. Da tener presente che gli effetti col<strong>la</strong>terali <strong>del</strong> Midazo<strong>la</strong>m quali depressione respiratoria ed<br />
ipotensione sono sinergici con gli effetti col<strong>la</strong>terali degli oppiacei e, se somministrati in bolo e in<br />
associazione, possono dare alterazioni <strong>nel</strong><strong>la</strong> emodinamica con ipotensione, ipo<strong>per</strong>fusione cerebrale<br />
e arresto cardiorespiratorio. Gli effetti <strong>del</strong> sovradosaggio possono essere control<strong>la</strong>ti<br />
dall’antagonista specifico <strong>del</strong> Midazo<strong>la</strong>m (Flumazenil), al<strong>la</strong> dose di: Depressione respiratoria 10<br />
mcg/Kg; Arresto respiratorio: 10-30 mcg/Kg<br />
Livello di evidenza 4<br />
Grado di raccomandazione D<br />
N.B. Da una recente metanalisi <strong>del</strong> Cochrane Review Group, eseguita <strong>nel</strong> 2000 (34), emerge che<br />
l’uso <strong>del</strong> Midazo<strong>la</strong>m <strong>nel</strong> <strong>neonato</strong> non può essere al momento raccomandato, in quanto in uno studio<br />
condotto su 67 neonati tra 24-32 settimane di età gestazionale, risulta aumentato il numero di<br />
eventi neurologici avversi (6). Vengono richiesti ulteriori studi sull’uso di questo farmaco dato che<br />
al momento non esistono trial randomizzati comparabili (<strong>per</strong> uguali gruppi di età e uguali metodi di<br />
valutazione <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>).<br />
13
4.2.2 Nel <strong>neonato</strong> non intubato<br />
Se il <strong>neonato</strong> viene estubato in sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria subito dopo l’intervento, si continua<br />
ancora in reparto infusione di oppiacei <strong>per</strong> 24-48 h sotto stretto monitoraggio, al<strong>la</strong><br />
dose di:<br />
• Morfina: 5-10 mcg/Kg/h<br />
oppure<br />
• Fentanyl: 0.5-1 mcg/Kg/h<br />
Al<strong>la</strong> sospensione degli oppiacei si continua analgesia con:<br />
• Paracetamolo alle seguenti dosi (7,28,35):<br />
Nel <strong>neonato</strong> E.G. 28-32: PO 10-12 mg/Kg ogni 8 ore<br />
PR 20 mg/Kg ogni 12 ore<br />
Dose max: 40 mg/Kg/die<br />
Nel <strong>neonato</strong> E.G. 32-36: PO 10-15 mg/Kg ogni 6-8 ore<br />
PR 30 mg/Kg attacco, 15 mg/Kg ogni 8 ore<br />
Dose max: 60 mg/Kg/die<br />
Nel <strong>neonato</strong> E.G. > 36: PO 10-15 mg/Kg ogni 4-6 ore<br />
PR 30 mg/Kg attacco, 20 mg/Kg ogni 6 ore<br />
Dose max: 80 mg/Kg/die<br />
Oppure<br />
• Paracetamolo + codeina<br />
Dose: 30 mg/Kg <strong>per</strong> via rettale<br />
Livello di evidenza 4<br />
Grado di raccomandazione D<br />
4.3 Tabel<strong>la</strong> riassuntiva dei farmaci utilizzati <strong>per</strong> l’analgesia e <strong>la</strong> sedazione <strong>del</strong><br />
<strong>neonato</strong> sottoposto ad intervento chirurgico<br />
FARMACO DOSE A BOLO DOSE IN INFUSIONE<br />
Analgesici<br />
Morfina<br />
Fentanyl<br />
Paracetamolo<br />
Paracetamolo + codeina<br />
Miori<strong>la</strong>ssanti<br />
Pancuronium<br />
Vercuronium<br />
Cis-Atracurium<br />
Sedativi<br />
50-100 mcg/Kg e.v. in 60’<br />
0.5 – 3 mcg/Kg e.v. in 30’<br />
10 – 15 mg/Kg <strong>per</strong> os ogni 6 h<br />
20 – 30 mg/Kg <strong>per</strong> via rettale<br />
30 – 45 mg/Kg <strong>per</strong> via rettale<br />
0.1 mg/Kg e.v.<br />
0.1 mg/Kg e.v.<br />
0.2 mg/Kg e.v.<br />
10-50 mcg/Kg/h<br />
0.5 – 3 mcg/Kg/h<br />
0.05 – 0.1 mg/Kg/h<br />
0.05 – 0.1 mg/Kg/h<br />
0.05 – 0.1 mg/Kg/h<br />
Midazo<strong>la</strong>m 0.05 – 0.1 mg/Kg e.v. 0.02 – 0.06 mg/Kg/h<br />
Da Anand 2000 (5)<strong>per</strong> gli analgesici e i sedativi e Steven 1998 (29) <strong>per</strong> i miori<strong>la</strong>ssanti.<br />
14
5. Appendice<br />
Metodi di valutazione <strong>del</strong> <strong>dolore</strong><br />
Il <strong>dolore</strong> deve essere valutato dopo ogni intervento che lo provochi e <strong>per</strong> valutare<br />
l’efficacia <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>terapia</strong> intrapresa. I metodi di valutazione <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>, oltre ai comuni<br />
parametri fisiologici (FC, FR, Sat O2, PA), in grado di quantizzarlo numericamente,<br />
sono le scale mediante le quali deve essere monitorato ogni 4-6 ore, soprattutto<br />
durante il <strong>per</strong>iodo di divezzamento dal farmaco da parte <strong>del</strong>l’infermiera e <strong>del</strong> medico<br />
al fine di adeguare i dosaggi in caso di scarsa risposta <strong>per</strong> dipendenza fisica, o <strong>per</strong><br />
valutare, con il punteggio di Finnegan, <strong>la</strong> Sindrome da Astinenza <strong>del</strong> Neonato (SAN).<br />
Le scale disponibili che presentano affidabilità e facilità d’uso sono <strong>la</strong> PIPP, <strong>la</strong> CRIES,<br />
<strong>la</strong> NIPS <strong>per</strong> il <strong>dolore</strong> (20, 30) e <strong>la</strong> COMFORT <strong>per</strong> <strong>la</strong> sedazione (1).<br />
PIPP. La Premature Infant Pain Profile (proposta da Stevens B., 1996). Include 7<br />
parametri a cui viene dato un punteggio da 0 a 3:<br />
2 fisiologici: aumento FC e diminuzione Sat. O2<br />
3 <strong>del</strong><strong>la</strong> condotta: ciglia prominenti, occhi a<strong>per</strong>ti, solco naso-<strong>la</strong>biale marcato.<br />
2 E.G. e livello di coscienza sono variabili che possono modificare <strong>la</strong> risposta al <strong>dolore</strong>.<br />
Il punteggio totale su<strong>per</strong>iore a 12 rive<strong>la</strong> <strong>dolore</strong> moderato o severo.<br />
CRIES. (Crying Requires increased O2 administration, Increased vital signs,<br />
Expression, Sleepless (proposta da Krechel 1995). Include 5 variabili ad ognuna <strong>del</strong>le<br />
quali si dà un punteggio che va da 0 a 2. Il punteggio totale maggiore di 5 è indice di<br />
<strong>dolore</strong> (vedi Tabel<strong>la</strong>).<br />
E’ risultato un metodo valido, facile da osservare e bene accetto dalle infermiere.<br />
NIPS. La “Neonatal Infant Pain Scale” (proposta da Lawrence 1993) è basata su 5<br />
parametri comportamentali ed 1 fisiologico ai quali si dà un punteggio che va da 0 a 2.<br />
Il punteggio > 6 è indicativo di <strong>dolore</strong> (vedi Tabel<strong>la</strong>).<br />
COMFORT (sviluppata da Ambuel et al. 1992). Obiettivo principale di questa sca<strong>la</strong> è<br />
valutare <strong>la</strong> sedazione e non specificamente il <strong>dolore</strong> acuto.<br />
Considera 8 parametri a cui viene dato un punteggio da 0 a 5. Un punteggio > 8 è<br />
indicativo di non sedazione.<br />
La affidabilità è elevata. Il tempo di osservazione è di 3 minuti.<br />
Nel <strong>neonato</strong> in venti<strong>la</strong>zione meccanica, <strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazione <strong>del</strong>l’analgesia, si usa <strong>la</strong> sca<strong>la</strong><br />
PIPP, <strong>per</strong>ché prende in considerazione anche l’età gestazionale oltre i parametri<br />
fisiologici; <strong>per</strong> <strong>la</strong> sedazione <strong>la</strong> COMFORT.<br />
SCALE DI VALUTAZIONE DEL DOLORE<br />
ANALGESIA SEDAZIONE<br />
PIPP NIPS CRIES COMFORT<br />
Affidabilità > 0.93 > 0.92 > 0.72 > 0.93<br />
Utilità clinica Utilità e fattibilità in<br />
tutti i luoghi<br />
Non stabilita Preferita dal<br />
<strong>per</strong>sonale<br />
infermieristico<br />
FC e MAP<br />
Rapido cambiamento<br />
durante l’osservazione<br />
15
PIPP - Premature Infant Pain Profile<br />
Indicatore 0 1 2 3<br />
Dati cartel<strong>la</strong> Età<br />
gestazionale<br />
> 36 sett. 32-35 sett. 28-31 sett. < 28 sett.<br />
Osservazione<br />
15 sec.<br />
Osservazione di<br />
base<br />
F.C. – Sa O2<br />
Osservazione<br />
30 sec.<br />
Stato<br />
comportamentale<br />
PIANTO<br />
(Crying)<br />
RICHIESTA O2<br />
Per SaO2> 95%<br />
(Requires)<br />
AUMENTO<br />
FC e PA<br />
(Increased vital signs)<br />
ESPRESSIONE<br />
(Expression)<br />
INSONNIA<br />
(Sleepless)<br />
Quiete/veglia<br />
Occhi a<strong>per</strong>ti<br />
Mimica<br />
facciale<br />
presente<br />
F.C. max Incremento<br />
0-4<br />
battiti/min<br />
Sa O2 min Diminuzione<br />
0-2.4%<br />
Corrugamento<br />
fronte<br />
Strizzamento<br />
occhi<br />
Corrugamento<br />
solco naso<strong>la</strong>biale<br />
Nessuno 0-9%<br />
<strong>del</strong> tempo<br />
Nessuno 0-9%<br />
<strong>del</strong> tempo<br />
Nessuno 0-9%<br />
<strong>del</strong> tempo<br />
Attività/sonno<br />
Occhi semichiusi<br />
Mimica facciale<br />
assente<br />
Incremento 5-14<br />
battiti/min.<br />
Diminuzione<br />
2.5-4.9%<br />
Minimo 10-39%<br />
<strong>del</strong> tempo<br />
Minimo 10-39%<br />
<strong>del</strong> tempo<br />
Minimo 10-39%<br />
<strong>del</strong> tempo<br />
Attività/sonno<br />
Occhi chiusi<br />
Mimica<br />
facciale<br />
assente<br />
Incremento<br />
15-24<br />
battiti/min.<br />
Diminuzione<br />
5-7.4%<br />
Moderato 40-<br />
69% <strong>del</strong> tempo<br />
Moderato 40-<br />
69% <strong>del</strong> tempo<br />
Moderato 40-<br />
69% <strong>del</strong> tempo<br />
CRIES<br />
Crying Requires O2, Increased vital signs, Expressions, Sleepless<br />
Quiete/sonno<br />
Occhi chiusi<br />
Mimica facciale<br />
assente<br />
Incremento<br />
> 25 batt/min<br />
0 1 2<br />
NO Alta<br />
Tonalità<br />
Inconso<strong>la</strong>bile<br />
NO<br />
< 30% > 30%<br />
NO < 20% > 20%<br />
Diminuzione<br />
> 7.5 %<br />
Massimo > 70%<br />
<strong>del</strong> tempo<br />
Massimo > 70%<br />
<strong>del</strong> tempo<br />
Massimo > 70%<br />
<strong>del</strong> tempo<br />
Nessuna Smorfia Smorfia/Lamento<br />
NO Risvegli frequenti Veglia Continua<br />
NIPS<br />
Neonatal Infant Pain Scale<br />
PUNTI 0 1 2<br />
Espressione facciale Ri<strong>la</strong>ssata Smorfia<br />
Pianto Assente Piagnucoloso Vigoroso<br />
Tipo di respiro Rego<strong>la</strong>re Alterato<br />
Braccia Ri<strong>la</strong>ssate, contenute Flesse/estese<br />
Gambe Ri<strong>la</strong>ssate, contenute Flesse/flesse<br />
Stato di vigi<strong>la</strong>nza Sonno/veglia Agitato<br />
16
SCALE DI VALUTAZIONE DELLA SEDAZIONE<br />
COMFORT<br />
PUNTI 1 2 3 4 5<br />
SONNO profondo leggero normale veglia<br />
CALMA<br />
AGITAZIONE<br />
calma lieve ansia ansia ansia normale panico<br />
RESPIRAZIONE assenza scarsa risposta<br />
al<strong>la</strong><br />
venti<strong>la</strong>zione<br />
tosse,<br />
opposizione VM<br />
tosse continua opposizione<br />
contrasto V.M.<br />
MOBILITA’ assente occasionale frequente buona totale<br />
P.A.M. inferiore ai<br />
valori di base<br />
FC inferiore ai<br />
valori di base<br />
TONO<br />
MUSCOLARE<br />
MIMICA<br />
FACCIALE<br />
ipotonia<br />
generalizzata<br />
muscoli<br />
ri<strong>la</strong>ssati<br />
uguali ai valori<br />
di base<br />
uguali ai valori<br />
di base<br />
> 15% valori di<br />
base<br />
saltuariam.<br />
> 15% valori di<br />
base<br />
saltuariam.<br />
> 15% valori di<br />
base spesso<br />
> 15% valori di<br />
base spesso<br />
lieve ipotonia tono normale tono<br />
flessibilità<br />
mani piedi<br />
non tensione tensione di<br />
alcuni muscoli<br />
tensione<br />
evidente tutti i<br />
muscoli<br />
> 15% valori di<br />
base sempre<br />
> 15% valori di<br />
base sempre<br />
esteso i<strong>per</strong>tono<br />
contrazione di<br />
tutti i muscoli<br />
smorfie<br />
Ogni paziente sotto analgesia e sedazione deve avere un suo foglio compi<strong>la</strong>to in<br />
cartel<strong>la</strong> con il punteggio <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> e il dosaggio dei farmaci somministrati.<br />
17
LEGENDA<br />
Per <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione dei livelli di evidenza e <strong>per</strong> <strong>la</strong> formu<strong>la</strong>zione <strong>del</strong>le<br />
raccomandazioni si è fatto riferimento al documento e<strong>la</strong>borato dal Network SIGN (A<br />
gui<strong>del</strong>ine develo<strong>per</strong>’s handbook. SIGN Publication No. 50, February 2001).<br />
Livelli di evidenza.<br />
1++ Metanalisi di alta qualità, review sistematiche di RCT o RCT con rischio<br />
molto basso di bias.<br />
1+ Metanalisi ben condotte, review sistematiche di RCT o RCT con rischio<br />
basso di bias.<br />
1- Metanalisi, review sistematiche di RCT o RCT con rischio alto di bias.<br />
2++ Review sistematiche di alta qualità di studi di coorte o caso-controllo.<br />
Studi di coorte o caso-controllo di alta qualità con un basso rischio di<br />
confondimento o bias e con elevata probabilità che <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione sia<br />
causale.<br />
2+ Studi di coorte o caso-controllo ben condotti, con un basso rischio di<br />
confondimento o bias e con discreta probabilità che <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione sia<br />
causale.<br />
2- Studi di coorte o caso-controllo con elevato rischio di confondimento o<br />
bias e con significativa probabilità che <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione non sia causale.<br />
3 Studi non analitici (esempio, case-report, serie di casi).<br />
4 Opinione di es<strong>per</strong>ti.<br />
Forza <strong>del</strong>le raccomandazioni<br />
A Almeno una metanalisi o una revisione sistematica o un RCT c<strong>la</strong>ssificato<br />
come 1++, e direttamente applicabile al<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione target; oppure una<br />
revisione sistematica di RCT o un insieme di evidenze costituito<br />
principalmente da studi valutati come 1+, direttamente applicabili al<strong>la</strong><br />
popo<strong>la</strong>zione target e con complessiva concordanza di risultati.<br />
B Un insieme di evidenze costituito principalmente da studi valutati come<br />
2++, direttamente applicabili al<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione target e con complessiva<br />
concordanza di risultati; oppure evidenze estrapo<strong>la</strong>te da studi valutati<br />
come 1++ o 1+.<br />
C Un insieme di evidenze consistenti principalmente di studi valutati come<br />
2+, direttamente applicabili al<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione target e con complessiva<br />
concordanza di risultati; oppure evidenze estrapo<strong>la</strong>te da studi valutati<br />
come 2++.<br />
D Evidenze di livello 3 o 4; oppure evidenze estrapo<strong>la</strong>te da studi valutati<br />
come 2+.<br />
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