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Osteologia e Antropometria

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Quando si ritrovano resti scheletrici occorre porsi almeno due domande:<br />

- A chi appartengono le ossa ? (specie, individuo)<br />

- Quanti individui sono presenti ?<br />

Lo studio osteologico si propone anche di individuare alcune importanti caratteristiche<br />

biologiche dei soggetti:<br />

• il sesso di ciascun i individuo i di id<br />

• l’età alla morte<br />

• la statura<br />

• la capacità cranica<br />

• le proporzioni dei principali segmenti corporei<br />

• le capacità meccaniche<br />

• lo stato di salute ed eventualmente la causa di morte<br />

• le relazioni filogenetiche con gli altri ominidi (se non è nota la specie)<br />

• le affinità geografiche con altri individui della stessa specie<br />

Per studiare il singolo osso di ominide o un suo frammento si ha<br />

sempre a disposizione uno scheletro di riferimento: il nostro<br />

Lo scheletro dell’Uomo moderno<br />

Funzioni dello scheletro:<br />

• sostegno del corpo (struttura portante)<br />

• morfologia generale del corpo<br />

• protezione poteoeddi aalcuni cu oorgani ga vitali ta (ce (cervello, e o, cuo cuore, e, po polmoni, o , midollo do o sp spinale) a e)<br />

• postura e locomozione (le ossa prestano attacco a muscoli e tendini)<br />

• metaboliche (sede di deposito preferenziale del calcio, accoglie gli elementi<br />

emopoietici del midollo osseo)<br />

Tipologie secondo la forma:<br />

Caratteristiche generali:<br />

• lunghe (femore, omero, tibia…)<br />

• colore biancastro o giallino chiaro • piatte (parietali (parietali, sterno…) sterno )<br />

• consistenza solida<br />

• corte (carpali…)<br />

• sesamoidi soprannumerarie (es.patella) si for-<br />

• 206 ossa<br />

mano dopo la nascita entro cartilagini o legamenti<br />

• wormiane di sutura soprannumerarie<br />

(es.lambdoidee)<br />

• irregolari (es.vertebre)


OSSO LUNGO<br />

OSSA CORTE<br />

OSSA WORMIANE (DI SUTURA)<br />

OSSO PIATTO<br />

OSSO IRREGOLARE<br />

OSSO SESAMOIDE<br />

(rotula, ossicini del<br />

carpo…)


Tipologie di osso secondo il grado di compattezza:<br />

• osso compatto o corticale : appare come una massa solida continua.<br />

Rappresenta l’80% dello scheletro e costituisce la quasi totalità delle<br />

ossa lunghe (nelle quali assume forma tubolare delimitando il canale<br />

midollare contenente il midollo osseo) e di quelle piatte. È rivestito all’esterno<br />

dal periostio e all’interno dall’endostio. Ha densità di 1,8 g/cm3 .<br />

• osso trabecolare o spugnoso : rete tridimensionale di piccole spicole<br />

ossee ramificate che delimitano un labirinto di spazi intercomunicanti<br />

occupati dal midollo osseo emopoietico e da tessuto adiposo. Ha densità<br />

variabile da 0,1 a 1 g/cm 3 .<br />

Struttura dell’osso spugnoso<br />

OSSO<br />

SPUGNOSO<br />

Essendo meno denso, l’osso spugnoso è molto meno<br />

resistente alla compressione rispetto a quello compatto e<br />

le fratture si verificano prevalentemente nelle ossa<br />

contenenti più tessuto trabecolato.<br />

Nelle ossa lunghe, la diafisi è costituita da osso compatto,<br />

le epifisi da osso spugnoso avvolto da un sottile strato<br />

corticale. La struttura trabecolare delle epifisi<br />

ha la migliore orientazione possibile per<br />

resistere alle sollecitazioni e le fibre osse sono<br />

perciò disposte lungo le linee di carico.<br />

Principali piani di frattura<br />

OSSO OSSO<br />

COMPATTO<br />

COMPATTO<br />

Disposizione delle trabecole nella<br />

epifisi prossimale del femore.


Osteometria<br />

Cos’è : è l’insieme delle tecniche per la misura dello scheletro<br />

A cosa serve : a esprimere numericamente la variabilità fenotipica<br />

Strumentazione classica (1)<br />

COMPASSO A<br />

BRANCHE DIRITTE<br />

ASIMMETRICHE<br />

COMPASSO A<br />

BRANCHE DIRITTE<br />

SIMMETRICHE<br />

COMPASSO DI<br />

SPESSORE A<br />

SLITTA


Strumentazione classica (2)<br />

COMPASSO A<br />

BRANCHE RICURVE<br />

MISURA LARGHEZZA FACCIA CON<br />

COMPASSO A BRANCHE RICURVE<br />

MISURAZIONE<br />

PLICHE CUTANEE<br />

Strumentazione classica (3)<br />

MISURAZIONE PROGNATI<br />

PROGNATI-<br />

SMO ALVEOLARE CON<br />

GONIOMETRO DI MOLLISON<br />

GONIOMETRO DI MOLLISON<br />

PLICOMETRO<br />

COMPASSO A<br />

BRANCHE DIRITTE<br />

E GONIOMETRO DI<br />

MOLLISON<br />

ANTROPOMETRO<br />

(ALTIMETRO)<br />

MISURA ANGOLI<br />

PELVI E MANDIBOLA<br />

GONIOMETRO PELVICO E MAN- MAN<br />

DIBOLARE (SERGI (SERGI-FRASSETTO)<br />

FRASSETTO)<br />

TORACOMETRO


Strumentazione classica (4)<br />

APPARECCHIO<br />

DI SCHULTZ<br />

MISURAZIONE ALTEZ ALTEZ-<br />

ZA DELLA TESTA CON<br />

L’APPARECCHIO DI<br />

SCHULTZ<br />

VENTAGLIO DEI COLORI<br />

DELLA PELLE (A.HINTZE)<br />

ANTROPOMETRIA<br />

DEL VIVENTE<br />

TAVOLA DEI COLORI DEI<br />

CAPELLI (C.STELLA)


Punti antropometrici<br />

e regioni del corpo<br />

ACROMION<br />

VERTEX<br />

TRICHION<br />

NASION<br />

GNATION<br />

PUNTO SOPRASTERNALE<br />

PUNTO RADIALE<br />

OMFALION<br />

PUNTO SINFISARIO<br />

TROCANTERION<br />

STYLION<br />

DACTILION<br />

PUNTO TIBIALE<br />

SPHYRION (PUNTO<br />

MALLEOLARE INTERNO)<br />

Tecniche di rilevazione antropometrica<br />

della testa (vivente)<br />

GLABELLA : punto più sporgente della<br />

fronte, subito sopra il naso<br />

OPISTOCRANION : punto più sporgente<br />

all’indietro dell’occipitale<br />

EURION : subito sopra l’orecchio<br />

PORION : margine superiore meato uditivo<br />

esterno t<br />

BASION : punto anteriore mediano del foro<br />

occipitale (forame magno) (non su vivente)<br />

BREGMA : punto incontro sutura sagittalesutura<br />

coronale (non su vivente) ≈ Vertex<br />

EURION<br />

LARGHEZZA<br />

EURION<br />

GLABELLA<br />

VERTEX<br />

ALTEZZA<br />

OPISTOCRANION<br />

LUNGHEZZA<br />

PORION /<br />

BASION


Tecniche di rilevazione antropometrica<br />

della faccia (vivente)<br />

ALTEZZA<br />

MORFOLOGICA<br />

NASION<br />

GNATION<br />

Punti somatometrici<br />

della mano<br />

DACTYLION III<br />

PUNTO ME ME-<br />

TACARPA TACARPA-<br />

LE ULNARE<br />

PHALANGION III<br />

STYLION<br />

RADIALE<br />

PUNTO ME ME-<br />

TACARPA TACARPA-<br />

LE RADIALE<br />

DACTYLION I<br />

PHALANGION I<br />

LARGHEZZA<br />

DEL NASO<br />

SELLION<br />

ALTEZZA<br />

DEL NASO<br />

PUNTO SOTTONASALE<br />

Punti somatometrici<br />

del piede<br />

ACROPODION<br />

PUNTO ME ME-<br />

TATARSALE<br />

FIBULARE<br />

PTERNION<br />

PUNTO ME ME-<br />

TATARSA TATARSA-<br />

LE TIBIALE


<strong>Antropometria</strong> e studi di popolazioni<br />

Quali sono state le<br />

cause del secular<br />

trend della statura ?<br />

Statura e secular trend<br />

Miglioramento della qualità dell’alimentazione (>proteine)<br />

Miglioramento delle condizioni igieniche a adozione di<br />

politiche di assistenza sanitaria (vaccinazioni di massa…)<br />

Miglioramento delle condizioni economiche, del livello di<br />

istruzione e dello stile di vita (atteggiamenti nuovi verso le cure)<br />

Diminuzione della pressione selettiva verso gli individui<br />

più alti (con aumento della loro sopravvivenza) e verso la<br />

mortalità perinatale e infantile<br />

Aumento dell’esogamia con effetti fenotipici tipo eterosi<br />

Altre cause (fecondità differenziale, numero di figli e loro ordine…)<br />

da Sanna, 2002


Quali sono state le cause del secular trend della statura ? (continuazione)<br />

E’ difficile valutare l’influenza che ciascun fattore deve<br />

aver avuto sul secular trend, anche perché essi devono<br />

aver inciso con tempi e modalità differenti da<br />

popolazione a popolazione.<br />

Questi fattori si sono stabilizzati e nelle ultime decadi il<br />

trend staturale in Italia sembra in effetti essersi esaurito<br />

(ma non quello di altri caratteri a maggior componente<br />

ambientale quali il peso e il correlato BMI).<br />

Forse il solo fattore dei precedenti che rimane ancora<br />

vivo e che potrà sostenere una eventuale ulteriore<br />

variazione staturale è dato dall’incremento di nuovi geni<br />

in ingresso, dovuto all’integrazione di individui<br />

appartenenti a etnie provenienti da ogni dove.<br />

MISURAZIONI CON<br />

REPERTI<br />

SCHELETRICI


Piccolo<br />

atlante del<br />

cranio (da<br />

F.Netter)<br />

CRANIO


CRANIO IN NOR- NOR<br />

MA LATERALE<br />

Punti craniometrici (1)<br />

CRANIO IN NOR- NOR<br />

MA FRONTALE


CRANIO IN NOR- NOR<br />

MA OCCIPITALE<br />

Cefalometria<br />

CRANIO IN NOR- NOR<br />

MA SUPERIORE<br />

Craniometria neurale<br />

Punti craniometrici (2)<br />

Calcolo dei diametri<br />

cranici e degli<br />

angoli tra i diametri<br />

nasion - punto di incontro fra sutura naso-frontale e sutura nasale;<br />

glabella - punto mediano del rilievo tra le due arcate sopraciliari<br />

impari<br />

bregma - punto di incontro fra sutura coronale e sutura sagittale;<br />

vertex - punto, di poco posteriore al bregma, in posizione più elevata di tutti gli altri allorché il<br />

cranio è orientato sul piano orizzontale<br />

lambda - punto di incontro della sutura sagittale con quella lambdoidea; opistocranion - punto<br />

opposto alla glabella sulla squama occipitale;<br />

inion - protuberanza occipitale esterna;<br />

opistion - punto posteriore mediano del margine del foro occipitale;<br />

basion - punto anteriore mediano del foro occipitale (forame magno)<br />

pari<br />

eurion - punto corrispondente alla maggiore larghezza del neurocranio neurocranio, situato sulla parete<br />

laterale (previo orientamento del cranio sul piano orizzontale);<br />

frontotemporale - punto d'incontro tra il processo zigomatico del frontale e la linea temporale<br />

superiore;<br />

asterion - punto d'incontro fra sutura lambdoidea e sutura squamosa (sulla convergenza delle<br />

ossa parietale, occipitale e temporale<br />

porion - punto situato sul margine superiore del meato uditivo esterno


NORMA<br />

ANTERIORE<br />

Punti di repere del cranio<br />

Asterion<br />

Cefalometria Craniometria splancnica (facciale)<br />

impari<br />

pogonion - punto più sporgente protuberanza mentoniera<br />

gnation - punto più basso sinfisi mentoniera<br />

infradentale - punto superiore mediale incisivi inferiori<br />

prostion - punto inferiore mediale incisivi superiori<br />

acantion - margine inferiore dell’apertura nasale<br />

pari<br />

zighion - punto più laterale sporgente ponti zigomatici<br />

orbitale - punto più basso margine inferiore orbitale<br />

ddacrion i - punto t di iincontro t sulla ll parete t mediale di l ddella ll orbita<br />

delle ossa frontale, lacrimale, mascellare<br />

ectoconchion - punto posto sul margina laterale orbita<br />

gonion - punto più laterale dell’angolo mandibolare<br />

NORMA<br />

POSTERIORE<br />

Inion<br />

Calcolo diametri facciali


NORMA ANTERIORE<br />

CONFORMAZIONE DEL CRANIO<br />

Indice cranico orizzontale (cefalico)<br />

(forma del cranio in norma superiore)<br />

Principali indici associati al cranio (1)<br />

NORMA SUPERIORE<br />

Principali<br />

misure assolute<br />

del cranio<br />

NORMA LATERALE<br />

- dolicocrania (lungo e stretto) ≤ 74,9<br />

- mesocrania (ben proporzion.) 75÷79,9<br />

- brachicrania (largo e corto) ≥ 80


Indice<br />

cefalico =<br />

CRANIO<br />

MESOCEFALO<br />

- dolicocrania (lungo e stretto) ≤ 74,9<br />

- mesocrania (ben proporzion.) 75÷79,9<br />

- brachicrania (largo e corto) ≥ 80<br />

CRANIO<br />

DOLICOCEFALO<br />

Principali indici associati al cranio (2)<br />

PROFILO DELLA FACCIA<br />

Ortognatismo-prognatismo<br />

(angolo facciale in norma laterale)


Indice cranico orizzontale<br />

(forma del cranio in norma superiore)<br />

- dolicocrania (lungo e stretto) ≤ 74,9<br />

- mesocrania (ben proporzion.) 75÷79,9<br />

- brachicrania (largo e corto) ≥ 80<br />

Indice vertico trasversale<br />

(forma del cranio in norma posteriore)<br />

- tapeinocrania (basso e largo) ≤ 91,9<br />

- metriocrania (cranio medio) 92÷97,9<br />

- acrocrania (alto e stretto) ≥ 98<br />

Indice facciale superiore<br />

(forma della faccia)<br />

- eurienia (faccia bassa e larga) ≤ 49,9<br />

- mesenia (faccia media) 50÷54,9<br />

- leptonici (faccia stretta e alta) ) ≥ 55<br />

Principali indici associati al cranio (3)<br />

EURIENIA<br />

Indice vertico longitudinale<br />

(forma del cranio in norma laterale)<br />

- camecrania (basso e lungo) ≤ 69,9<br />

- ortocrania (cranio medio) 70÷74,9<br />

- ipsicrania (alto e corto) ≥ 75<br />

Indice fronto-parietale<br />

(fronte in relazione alla larghezza)<br />

- stenometopia (fronte stretta) ≤ 65,9<br />

- metriometopia (fronte media) 66÷68,9<br />

- eurimetopia (fronte larga) ≥ 69<br />

Indice nasale (forma del naso)<br />

- leptorrinia (naso stretto e alto) ≤ 46,9<br />

- mesorrinia (naso media) 47÷50,9<br />

- camerrinia (naso largo e basso) ≥ 51<br />

LEPTONIA


METODO<br />

DIRETTO<br />

di Broca<br />

METODI<br />

INDIRETTI<br />

Interrazziale<br />

di Pearson<br />

Lee Lee-Pearson Pearson<br />

METODO di Olivier<br />

CLASSIFICA<br />

CLASSIFICA-<br />

ZIONE CRANI<br />

Misurazione della capacità cranica<br />

Occorre disporre di un cranio integro.<br />

- Si tappano i fori delle cavità orbitarie e dei condotti carotidei con<br />

cotone.<br />

- Si versa del miglio con un imbuto dal forame magno, riempiendo<br />

la cavità encefalica, scuotendo più volte per riempire i vuoti.<br />

- Si svuota t il cranio i versando d il miglio i li iin un cilindro ili d graduato, d t che h<br />

dà la misura in cm3 .<br />

Maschi = Lunghezza x Larghezza x Altezza* x 0,000266 + 524,6<br />

Femmine = Lunghezza x Larghezza x Altezza* x 0,000156 + 812,0<br />

* Altezza<br />

Basion-Bregma<br />

Maschi = Lunghezza x Larghezza x Altezza^ x 0,000365 + 359,3<br />

Femmine e e = Lunghezza u g e a x Larghezza ag e ax Altezza^ te a x 0,000375 0,0003 5 + 296,4 96, ^ Altezza<br />

auricolare<br />

Maschi = Lunghezza x Larghezza x Altezza^ x 0,000337 + 406,01 Porion-Bregma<br />

Femmine = Lunghezza x Larghezza x Altezza^ x 0,000400 + 206,6<br />

Insieme di equazioni che usano molti dati craniometrici<br />

- Oligocrani Maschi ≤ 1300 Femmine ≤ 1150<br />

- Eucrani Maschi 1301-1450 Femmine 1151-1300<br />

- Aristocrani Maschi ≥ 1451 Femmine ≥ 1301<br />

Misurazione della capacità cranica con la TAC<br />

La Tomografia Assiale Computerizzata (TAC; in inglese CT: “ “Computed Computed<br />

Tomography<br />

Tomography”) ”) è un metodo diagnostico per immagini che riproduce sezioni<br />

corporee adiacenti che vengono poste in successioni ed elaborate tramite<br />

computer. La CT è basata sull’emissione di raggi x e consente di stimare con<br />

grande precisione la capacità cranica, sia nel vivente che nei reperti ossei ossei, ,<br />

fossilizzati o meno.<br />

Spesso il cranio dei reperti antichi è incompleto oppure riempito di materiale<br />

fortemente calcificato ed è difficilissimo riprodurre la struttura della teca endo-<br />

endocranica senza distruggerla.<br />

La CT genera un modello virtuale in 3D della cavità<br />

interna del cranio, ottenendo la forma precisa del<br />

cervello che vi era ospitato. L’uso di algoritmi parti-<br />

colari consente poi la stima della capacità cranica.


LUNGHEZZA<br />

FISIOLOGICA<br />

<strong>Antropometria</strong> delle ossa lunghe (1)<br />

SUBTROCANTERE<br />

- DIAMETRO SAGITTALE<br />

- DIAMETRO TRASVERSO<br />

LUNGHEZZA<br />

MASSIMA<br />

META’ DIAFISI<br />

- CIRCONFERENZA<br />

- DIAMETRO SAGITTALE<br />

SAGITTALE<br />

- DIAMETRO TRASVERSO<br />

Indici associati alle ossa lunghe<br />

Esempi relativi al femore


Determinazione della statura da elementi scheletrici<br />

Scheletro completo<br />

Avendo a disposizione uno scheletro intero è possibile stimare la<br />

statura del soggetto ricorrendo al metodo anatomico di Fully (1956).<br />

1) Si sommano i seguenti segmenti ossei: 102 scheletri di maschi da Mau- Mau<br />

• Altezza bregma bregma-basion basion del cranio<br />

thausen di altezza in vita nota<br />

• Somma delle altezze dei corpi vertebrali da C2 a L5<br />

C2<br />

• Altezza della prima vertebra sacrale<br />

• Lunghezza fisiologica del femore<br />

• Lunghezza massima della tibia (compreso malleolo)<br />

• Distanza dall’astragalo (punto più alto) al calcagno (punto più basso)<br />

ottenendo l’altezza h1 Basion Basion: : base cranio<br />

(foramen foramen magnum)<br />

+ S1 + + + +<br />

L5<br />

(continuazione)<br />

2) all’altezza ottenuta ( (h1) ) si applica una delle due equazioni, secondo<br />

sia nota (anche stimata) o meno l’età alla morte (in anni) del soggetto:<br />

h2 = 1,009 x h1 –(0,0426 0,0426 x età ) + 12,1<br />

h 2 = 0,996 x h 1 + 11,7<br />

Se non è nota l’età alla morte e<br />

non è neppure possibile stimarla<br />

Se l’età alla morte è nota<br />

3) l’altezza ottenuta ( (h2) ) viene corretta aggiungendo i seguenti fattori di<br />

correzione dello spessore dei tessuti molli (dischi intervertebrali e<br />

tessuti del cuscinetto del calcagno), differenziati in funzione del sesso e<br />

della statura h2: Il metodo di Fully porta a stime di statura molto precise. Raxter Raxter, , recentemente (2005) (2005), , la-<br />

vorando su campioni dello Smithsonian Institute, ha proposto una revisione, proponen-<br />

do di aggiungere ulteriori 2 cm ai fattori di correzione dello spessore dei tessuti molli.


(continuazione)<br />

Nel 1960 Fully e Pineau dimostrarono che è non è necessario disporre di tutti i<br />

segmenti ossei già indicati (cranio, astragalo etc… etc…) ) ma che sono sufficienti la<br />

frazione lombare del rachide e il femore (oppure la tibia tibia) ) per ottenere stime<br />

sufficientemente precise della statura ( (h), ), utilizzando le seguenti equazioni di<br />

regressione (alle quali non occorre aggiungere i fattori di correzione):<br />

h = 12,67 + 2,09 x (lunghezza fisiologica femore + somma vertebre lombari)<br />

oppure<br />

h = 48,63 + 2,32 x (lunghezza massima della tibia + somma vertebre lombari)<br />

Scheletro in situ disteso in decubito dorsale<br />

È in teoria possibile misurare la statura del soggetto direttamente in fa-<br />

se di scavo se esso è in posizione supina e se appare “intatto”, usando<br />

un metro a rotella e seguendo le curvature dello scheletro.<br />

Questo metodo diretto si è peraltro rivelato impreciso, sovrastimando media-<br />

mente di 7 cm la statura reale in vita del soggetto ( (Petersen Petersen, , 2005).<br />

Solo ossa lunghe<br />

Non disponendo dello scheletro intero ma solo delle ossa lunghe (che<br />

in genere si trovano più spesso) è possibile applicare delle equazioni di<br />

regressione ( (metodo metodo matematico per la stima della statura statura), ), formu-<br />

late in passato da diversi studiosi (Manouvier<br />

( Manouvier 1892; Pearson 1899;<br />

Oliver 1963 etc…) che tengono conto dell’alta correlazione esistente tra<br />

ossa lunghe e statura statura.<br />

Occorre utilizzare equazioni di regressione diverse in funzione:<br />

- del sesso del soggetto<br />

Più informazioni (ossa) si utilizzano, più<br />

- dell’ dell’etnia etnia di appartenenza<br />

la stima diviene precisa e affidabile.<br />

- del periodo di riferimento (anche se è difficile disporre di equazioni per questo dato)<br />

Equazioni<br />

di Pearson ♀<br />


(continuaz.)<br />

Le equazioni di regressione più utilizzate sono però quelle di Trotter<br />

e Gleser (1952 e 1958) basate sui campioni XIX XIX-XX XX secolo della Smithsonian<br />

nian’s ’s Terry Collection e su quelli di oltre 5.000 militari deceduti durante la<br />

seconda guerra mondiale (bianchi e neri) e durante la guerra di Corea,<br />

questi ultimi comprendenti anche asiatici (“mongolici”) e ispano ispano-portoricani portoricani<br />

(“messicani”).<br />

La statura dei militari era perfettamente nota e si sono potute stabilire delle<br />

correlazioni molto molto precise tra la lunghezza dei segmenti ossei degli arti e la<br />

statura stessa, con margini d’errore molto limitati. Pure la correlazione tra le<br />

lunghezze degli arti appare notevole. Trotter ha dimostrato anche che più<br />

segmenti ossei vengono utilizzati, più la stima della statura diviene precisa.<br />

♂<br />

Esempio:<br />

h = 2,38 x femore + 61,41 con lungh.fisiol.femore<br />

lungh.fisiol.femore=48,5 48,5 → 2,38 x 48,5 + 61,41 = 176,84<br />

Soldati<br />

americani<br />

deceduti nella<br />

II guerra<br />

mondiale


Equazioni di Trotter (1970)<br />

per la stima della statura a<br />

partire dalle singole ossa<br />

lunghe, per sesso ed etnia.<br />

Dati da da Smithsonian<br />

Smithsonian’s Smithsonian<br />

Smithsonian’s s Terry<br />

Terry<br />

Collection e soldati america-<br />

ni della 2nd World War.<br />

Molti dati si riferiscono a<br />

soggetti nati nella seconda<br />

metà dell’800 e all’inizio del<br />

‘900, prima che si compisse<br />

il secular trend dell’aumento<br />

staturale staturale.<br />

Jantz (1992) dimostrò dimostrò che è<br />

possibile utilizzare la tabella<br />

di Trotter anche per le donne<br />

bianche attuali (limitatamen-<br />

te alle stime da femori e ti-<br />

bie) modificata come segue: Utilizzando formule di regressione multipla con più<br />

ossa la stima diviene più accurata. Esse però pre-<br />

vedono l’uso della tibia e quest’ultima presenta al-<br />

cuni problemi metodologici legati al campionamen-<br />

to originale dei dati americani (con/senza malleolo) malleolo). .<br />

Stima di statura con frammenti ossei<br />

E’ possibile stimare la statura anche se si dispone soltanto di fram-<br />

menti di ossa lunghe (G. Steele Steele, , 1970).<br />

1) Si cerca di “ricostruire” le dimensioni dell’osso frammentato misu-<br />

rando le sezioni ancora integre. Essendo note le lunghezze relative<br />

delle varie sezioni ( (Steele Steele 1970, Krogman 1962) è possibile<br />

risalire i li alle ll di dimensioni i i originali. i i li<br />

Esempio: segmento 22-3<br />

3 di maschio lungo 28,6 cm<br />

lungh.fisiol.femore<br />

lungh.fisiol.femore=28,6 28,6 / 58,97 x 100 = 48,5 cm<br />

2) Si applicano le equazioni di Trotter so-<br />

stituendo in essa la lunghezza stimata.<br />

h = 2,38 x 48,5 + 61,41 = 176,84 cm


Si possono usare anche frammenti di ossa meno lun-<br />

ghe adottando un metodo del tutto analogo: i meta-<br />

carpali ed i vari segmenti del rachide (C;T;L), separa-<br />

tamente per singolo tratto o assieme (TL o CTL).<br />

Tib Om<br />

Il metodo di Olivier, Tissier e Fully (1978) si basa sui parametri delle rette di<br />

regressione ( (statura statura vs lunghezza ossa degli arti arti) ) ottenute da misurazioni<br />

effettuate su individui deceduti in campi di concentramento in Francia ed Italia Italia, ,<br />

differenziando le stime per quanto concerne l’utilizzo di ossa lunghe appartenenti<br />

agli arti di destra o di sinistra. La stima della statura è riferita al vivente.<br />

R = coeff. correlaz. statura/osso

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