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62<br />
Discorso sul metodo:<br />
<strong>il</strong> medico pratico e lo scienziato<br />
Discourse on method:<br />
the cl<strong>in</strong>ician and the scientist<br />
F. Enia<br />
Direttore UO Cardiologia II, AO “V. Cervello”, Palermo<br />
© 2003 <strong>ANCE</strong><br />
Ricevuto <strong>il</strong> 6 settembre 2003; accettato <strong>il</strong> 29 ottobre 2003.<br />
Correspond<strong>in</strong>g author:<br />
Francesco Enia<br />
Via F. Liszt 47 - 90145 Palermo<br />
Tel. 091 6802694, E-ma<strong>il</strong> fenia@t<strong>in</strong>.it<br />
C’è un’idea diffusa <strong>in</strong> medic<strong>in</strong>a: <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e “scienziato” spetta al solo medico di laboratorio ma non<br />
al “cl<strong>in</strong>ico”, <strong>il</strong> medico pratico cioè che sta accanto al malato. La vera scienza sarebbe effettuata<br />
soltanto nel laboratorio; <strong>il</strong> cl<strong>in</strong>ico si limiterebbe ad applicare questa scienza proveniente dal<br />
laboratorio. Questa idea è sbagliata. Il cl<strong>in</strong>ico, stando al fianco del malato e servendosi del metodo<br />
ipotetico-deduttivo, opera un lavoro scientifico, un vero e proprio esperimento che non è di<br />
secondo piano rispetto a quello proveniente dal laboratorio.<br />
There is an ambiguous idea <strong>in</strong> medic<strong>in</strong>e today: the cl<strong>in</strong>ical work may not be considered as<br />
a scientific work. The true science is performed <strong>in</strong> laboratories. So the cl<strong>in</strong>ical works are often<br />
dismissed as a mere application of the basic science studied <strong>in</strong> the <strong>in</strong>vestigator’s laboratories. I<br />
th<strong>in</strong>k it is a wrong idea. A cl<strong>in</strong>ician performs experiments <strong>in</strong> his rout<strong>in</strong>e activity treat<strong>in</strong>g sick people.<br />
The experiments of bedside and laboratory differ <strong>in</strong> their materials and modes of <strong>in</strong>ception but<br />
not <strong>in</strong> their basic <strong>in</strong>tellectual construction, that is hypothetical-deductive method.<br />
(It J Practice Cardiol 2003;1:62-65)<br />
Una premessa: uso <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e “cl<strong>in</strong>ico” come s<strong>in</strong>onimo di “medico (o cardiologo) pratico”, di<br />
colui cioè che sta accanto al malato, accanto al suo letto; uso <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e di “scienziato” come<br />
s<strong>in</strong>onimo di “medico del laboratorio”, addetto cioè alle tecnologie più o meno raff<strong>in</strong>ate.<br />
L’assunto dello scritto è <strong>il</strong> seguente: def<strong>in</strong>ire col term<strong>in</strong>e “scienziato” <strong>il</strong> solo medico di laboratorio<br />
costituisce una usurpazione; anche <strong>il</strong> cl<strong>in</strong>ico può essere ascritto con pieno diritto<br />
alla classe degli scienziati.<br />
L’orig<strong>in</strong>e di questa usurpazione è lontana nel tempo. Quando, soprattutto nel corso degli<br />
ultimi due secoli, alcuni cl<strong>in</strong>ici si sono spostati dalla corsia al laboratorio ne sono derivate<br />
due conseguenze r<strong>il</strong>evanti:<br />
1. un grande, rapido e lodevole sv<strong>il</strong>uppo delle tecnologie diagnostiche; uno sv<strong>il</strong>uppo talora<br />
esplosivo che ha richiesto personale e metodologie sempre più dedicate;<br />
2. un rallentamento, talora f<strong>in</strong>o allo stop, della scienza cl<strong>in</strong>ica, con perdita della centralità<br />
del rapporto <strong>in</strong>terpersonale medico-paziente e predom<strong>in</strong>io della patologia e della<br />
malattia come entità astratte; nel gergo si dice “ho ricoverato un <strong>in</strong>farto miocardico<br />
acuto” e non “ho ricoverato un paziente con <strong>in</strong>farto miocardico acuto”.<br />
Lo sv<strong>il</strong>uppo del metodo cl<strong>in</strong>ico non ha dunque avuto la stessa attenzione delle tecnologie<br />
di laboratorio. Il cl<strong>in</strong>ico colpevolmente, piuttosto che sv<strong>il</strong>uppare <strong>il</strong> suo approccio specifico<br />
al metodo scientifico, si è appropriato (spesso <strong>in</strong> modo acritico) degli approcci al metodo