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nella donna <strong>in</strong> menopausa. Ho parlato<br />

prima di doccia fredda: ebbene la doccia<br />

diventa gelida quando leggiamo,<br />

sempre nelle conclusioni del WHI, che<br />

gli estrogeni, a dispetto del loro noto effetto<br />

positivo sull’assetto lipidico, addirittura<br />

favorirebbero <strong>in</strong>farti, ictus e trombosi<br />

venose! Per cercare però di disgelare<br />

almeno parzialmente la situazione,<br />

dobbiamo dire che i numeri non sono<br />

drammatici, <strong>in</strong> quanto l’<strong>in</strong>cremento della<br />

mortalità cardiovascolare r<strong>il</strong>evato dal<br />

WHI nelle donne <strong>in</strong> terapia ormonale<br />

sostitutiva è risultato pari all’1,5 per m<strong>il</strong>le<br />

contro l’1,3 per m<strong>il</strong>le del placebo, e<br />

qu<strong>in</strong>di irr<strong>il</strong>evante, però sufficiente ad<br />

escludere la capacità della terapia ormonale<br />

di proteggere la donna <strong>in</strong> menopausa<br />

dagli eventi cardiovascolari, ed<br />

a fare qu<strong>in</strong>di sospendere lo studio per<br />

motivi etici.<br />

Ed allora, come conclude Pier Luigi<br />

Prati su “Cuore e Salute”, “cerotto addio”?<br />

Prima di passare alle risposte,<br />

facciamo qualche altra considerazione,<br />

perché molte “certezze” sono state<br />

smentite <strong>in</strong> questi ultimi anni. Ad<br />

esempio, <strong>il</strong> fumo, l’iperlipemia e l’ipertensione<br />

arteriosa rimangono i più<br />

comuni fattori di rischio, ma la prevalenza<br />

dell’obesità e del diabete è considerevolmente<br />

aumentata negli anni<br />

recenti. Tradizionalmente anche l’appartenenza<br />

al sesso masch<strong>il</strong>e è considerata<br />

un importante fattore di rischio.<br />

Tuttavia, nel corso degli ultimi<br />

15 anni, le donne hanno superato gli<br />

uom<strong>in</strong>i per quanto riguarda <strong>il</strong> numero<br />

dei decessi per patologia cardiovascolare<br />

(5). E sarebbe molto <strong>in</strong>teressante<br />

valutare quanto <strong>in</strong>cida su quest’ultimo<br />

dato l’esplosiva accoppiata fumo-p<strong>il</strong>lola<br />

anticoncezionale.<br />

Ma andiamo per gradi: acquisito che la<br />

terapia ormonale sostitutiva non riduce<br />

<strong>il</strong> rischio di coronaropatia, esistono nuovi<br />

dati <strong>in</strong>teressanti sulla sua efficacia<br />

nelle donne che non hanno ancora sv<strong>il</strong>uppato<br />

le manifestazioni cl<strong>in</strong>iche della<br />

malattia coronarica (6). Ed <strong>in</strong>oltre, e mi<br />

riferisco qui al quesito fondamentale<br />

“Quale tipo di terapia ormonale?”, dobbiamo<br />

tener presente che oltre ai classici<br />

estrogeni dei vari tipi di cerotti, è da<br />

diversi anni anche da noi impiegato,<br />

sempre nella terapia ormonale sostitutiva<br />

nelle donne <strong>in</strong> menopausa, uno steroide<br />

s<strong>in</strong>tetico, <strong>il</strong> tibolone, capace di<br />

esercitare attività estrogenica, progest<strong>in</strong>ica<br />

e debolmente androgenica, <strong>in</strong> relazione<br />

al tessuto-bersaglio pr<strong>in</strong>cipalmente<br />

co<strong>in</strong>volto: per questa ragione si<br />

dice che <strong>il</strong> tibolone ha attività tessutospecifica.<br />

Gli effetti estrogenici sui s<strong>in</strong>tomi<br />

vasomotori (le famose “caldane”),<br />

sulla vag<strong>in</strong>a e sull’osso, <strong>in</strong>dicano che <strong>il</strong><br />

tibolone è efficace nel trattamento dei<br />

s<strong>in</strong>tomi climaterici e della perdita ossea,<br />

e che d’altra parte <strong>il</strong> tibolone non causa<br />

stimolazione estrogenica dell’endometrio<br />

o del tessuto mammario, riducendo<br />

così <strong>il</strong> rischio di effetti collaterali,<br />

come sangu<strong>in</strong>amento e tensione mammaria<br />

(7). È <strong>in</strong>fatti noto che le donne <strong>in</strong><br />

trattamento con tibolone non presentano<br />

<strong>il</strong> sangu<strong>in</strong>amento di tipo mestruale,<br />

abituale <strong>in</strong>vece per le donne che assumono<br />

estrogeni con <strong>il</strong> cerotto.<br />

Inf<strong>in</strong>e <strong>il</strong> tibolone svolge numerosi effetti<br />

positivi sull’apparato cardiovascolare. Esso<br />

aumenta la fibr<strong>in</strong>olisi senza alterare i<br />

parametri della coagulazione, stimola la<br />

gittata cardiaca, <strong>il</strong> flusso ematico e <strong>il</strong> r<strong>il</strong>asciamento<br />

delle pareti vasali, senza <strong>in</strong>durre<br />

effetti sfavorevoli sul metabolismo<br />

glucosio/<strong>in</strong>sul<strong>in</strong>a, né sulla pressione<br />

arteriosa (nelle donne ipertese). Ha<br />

<strong>in</strong>oltre dimostrato un effetto antischemico<br />

nelle donne con ang<strong>in</strong>a. Per<br />

quanto riguarda l’assetto lipidico, <strong>il</strong> tibolone<br />

ha effetti positivi sui livelli di trigliceridi,<br />

di colesterolo totale e sulle lipoprote<strong>in</strong>e,<br />

quantunque possa anche<br />

ridurre i livelli di colesterolo HDL. Pertanto<br />

le evidenze <strong>in</strong>dicano un effetto<br />

globalmente benefico del tibolone sul<br />

rischio cardiovascolare (8).<br />

Fatte queste doverose premesse sul tibolone<br />

<strong>in</strong> maniera decisamente più<br />

dettagliata rispetto a quelle fatte sugli<br />

estrogeni, <strong>in</strong> quanto questo farmaco è<br />

meno noto ai colleghi cardiologi non<br />

tanto perché sia recente, <strong>in</strong> quanto non<br />

lo è, ma perché f<strong>in</strong>o a tempi recenti <strong>il</strong><br />

suo impiego su larga scala è stato fortemente<br />

penalizzato dal costo elevato<br />

(oggi <strong>in</strong>vece la dim<strong>in</strong>uzione del prezzo<br />

e l’<strong>in</strong>gresso <strong>in</strong> fascia A hanno elim<strong>in</strong>ato<br />

G. Spagnolo et al.<br />

Prevenzione cardiovascolare<br />

nella donna <strong>in</strong> menopausa<br />

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