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Indice Editoriale Una nuova terapia? Pag. 4 C. Fernandez Forum virtuale su: Una nuova proposta strategica per ridurre la patologia cardiovascolare dell'80% Pag. 6 Venous Thromboembolism: natural history and implications for management Pag. 30 S. Coccheri Primo Soccorso nell'arresto cardiocircolatorio extraospedaliero ac: bls-bls-d Pag. 36 B. Mura Prevenzione cardiovascolare nella donna in menopausa: luci ed ombre della terapia ormonale sostitutiva. Dopo i risultati degli ultimi trial dobbiamo dire addio all’ombrello protettivo? Pag. 39 G. Spagnolo, E. Dell’Agata Mursia La terapia domiciliare della trombosi venosa profonda Pag. 45 P. Prandoni Le disfunzioni del nodo del seno e la sindrome bradi-tachicardia: aspetti clinici, diagnosi elettrocardiografica e strategie terapeutiche Pag. 49 C. D'Ascia, S.L. D'Ascia CASO CLINICO Ipopotassemia e Normotensione. Un caso di Sindrome di Gitelman Pag. 59 A. Sciacqua, A.R. Ritacco, A. Caruso, S. Cassano, C. Ammendolea, R. Maio OPINIONE Discorso sul metodo: il medico pratico e lo scienziato Pag. 62 F. Enia RASSEGNA Bibliografia Ragionata Pag. 66 G. Spagnolo Prossimi Congressi e Corsi Pag. 71
4 Editoriale Una nuova terapia? C. Fernandez È sempre più evidente il contrasto tra la velocità esasperata dell’attuale evoluzione tecnologica, che ci induce a ritenere imminenti nuove soluzioni più o meno radicali per ogni cosa nonché per quanto attiene al problema “malattie”, e la proposta, apparentemente statica di Wald e Law (1), che, per tentare di risolvere la prevenzione sia della patologia cardiovascolare che della malattia conclamata, fa ricorso, anche se in modo diverso, a quanto è in atto in nostro possesso ed a quanto usiamo ogni giorno, su migliaia e migliaia di pazienti. Non possiamo e non dobbiamo entrare qui nel merito e nella sostanza della proposta: ci limitiamo a sottolineare che in essa si possono cogliere elementi anticipanti e stimolanti una possibile prossima-futura rivoluzione del nostro modo di pensare e quindi poi, per conseguenza, del nostro modo di agire. Sono molti anni che il progresso scientifico in campo medico marcia lungo schemi razionali severissimi, sottomessi alla necessità d’aver prove definite e continue: 1) delle capacità diagnostiche; 2) della validità degli interventi che si possono effettuare e 3) dell’efficacia terapeutica dei farmaci che utilizziamo. È probabile che i limiti che non riusciamo a valicare, quelli relativi alla insorgenza delle principali malattie (malattie cardiovascolari e malattie neoplastiche), specie nei paesi occidentali, ovverosia in quei paesi ove è più avanzata la ricerca, questi limiti, almeno al momento invalicabili, abbiano in qualche modo tarpato le ali al pensiero parallelo alla scienza, costringendoci a pensare solo lungo quelli che sono i binari tradizionali. Le uniche novità, da qualche anno a questa parte, sono suggerite dalle ipotesi genetiche verso le quali il ricercatore nutre un certo timore in quanto, almeno all’inizio, sa già che avrà grandi difficoltà a combattere le anomalie dalle quali nasce o può nascere la patologia e quindi la malattia. In ogni modo, in atto l’evento patogeno è spesso affrontato contemporaneamente con il farmaco e/o con l’intervento chirurgico, protesico o meno: l’ipotesi di un fattore dominante, nuovo, non collegabile (in quanto genetico) al tradizionale rapporto causa-effetto, potrebbe determinare il crollo delle infinite certezze alle quali ci siamo sempre appoggiati e sulle quali si è fin qui basata qualunque ricerca e/o “conquista” scientifica. Anche in questa condizione si intuiscono nuovi elementi “rivoluzionari” in genere poco chiari e comunque destabilizzanti. Infatti, negli ultimi 50 anni il clima di certezze ha allontanato queste ipotesi “rivoluzionarie” dando al mondo scientifico serenità e basi stabili con profonde ripercussioni anche a livello socio-economico nonché industriale. Nella proposta di Wald e Law (1), in un certo senso rivoluzionaria, si possono cogliere analoghe componenti destabilizzanti sia sul piano morale sia economico e ci sembra possa indurci ad una rivisitazione dei rapporti causa-effetto costringendoci indirettamente ad ipotizzare nuove forme di difesa, ovviamente mutando completamente l’approccio medico alla malattia conclamata o presunta. La proposta come tale non credo sia possibile cestinarla a priori, ma ritengo sia necessario valutarla per quello che è, quale novità, ed analizzarla fino in fondo nella speranza che ci aiuti a trovare nei pazienti non una massa omogenea di individui da curare sic et simpliciter, ma un singolo uomo che quasi sempre è quella persona che si presenta nel nostro ambulatorio per esser aiutata a superare la “sua” malattia. BIBLIOGRAFIA 1. A strategy to reduce cardiovascular disease by more than 80%. N J Wald, M R Law. BMJ 2003;326,1419-24.
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Indice<br />
Editoriale<br />
Una nuova terapia? Pag. 4<br />
C. Fernandez<br />
Forum virtuale su:<br />
Una nuova proposta strategica per ridurre la patologia cardiovascolare<br />
dell'80% Pag. 6<br />
Venous Thromboembolism: natural history and implications<br />
for management Pag. 30<br />
S. Coccheri<br />
Primo Soccorso nell'arresto cardiocircolatorio extraospedaliero ac: bls-bls-d Pag. 36<br />
B. Mura<br />
Prevenzione cardiovascolare nella donna <strong>in</strong> menopausa: luci ed ombre<br />
della terapia ormonale sostitutiva. Dopo i risultati degli ultimi trial<br />
dobbiamo dire addio all’ombrello protettivo? Pag. 39<br />
G. Spagnolo, E. Dell’Agata Mursia<br />
La terapia domic<strong>il</strong>iare della trombosi venosa profonda Pag. 45<br />
P. Prandoni<br />
Le disfunzioni del nodo del seno e la s<strong>in</strong>drome bradi-tachicardia:<br />
aspetti cl<strong>in</strong>ici, diagnosi elettrocardiografica e strategie terapeutiche Pag. 49<br />
C. D'Ascia, S.L. D'Ascia<br />
CASO CLINICO<br />
Ipopotassemia e Normotensione. Un caso di S<strong>in</strong>drome di Gitelman Pag. 59<br />
A. Sciacqua, A.R. Ritacco, A. Caruso, S. Cassano, C. Ammendolea, R. Maio<br />
OPINIONE<br />
Discorso sul metodo: <strong>il</strong> medico pratico e lo scienziato Pag. 62<br />
F. Enia<br />
RASSEGNA<br />
Bibliografia Ragionata Pag. 66<br />
G. Spagnolo<br />
Prossimi Congressi e Corsi Pag. 71