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fetto possa essere dovuto ad una concomitante riduzione dei valori pressori.<br />
In questa ottica se noi consideriamo pazienti normotesi (Pressione Arteriosa<br />
< 120/80 mmHg) con storia di pregresso <strong>in</strong>farto del miocardio, che secondo le<br />
l<strong>in</strong>ee guida ESH/ESC per la gestione del paziente iperteso hanno un rischio<br />
cardiovascolare aggiunto elevato, la eventuale riduzione dei valori pressori non<br />
è <strong>in</strong> grado di ridurre la probab<strong>il</strong>ità di sv<strong>il</strong>uppare eventi cardiovascolari, e qu<strong>in</strong>di<br />
non abbiamo dati sufficienti per giustificare la somm<strong>in</strong>istrazione di ACE- <strong>in</strong>ibitori<br />
a scopo preventivo.<br />
F. Valagussa<br />
Dirigente Divisione di Cardiologia - Ospedale San Gerardo<br />
Correspond<strong>in</strong>g author: Franco Valagussa<br />
Via De Amicis, 9 - 20052 Monza (MI)<br />
Tel. 039 386402, E-ma<strong>il</strong> valaguss@t<strong>in</strong>.it<br />
Sull’articolo di Wald e Law è ormai stato detto tutto e più di quello che si poteva dire,<br />
anche con prese di posizione talvolta sopra le righe. Farò qu<strong>in</strong>di alcune riflessioni.<br />
1. Visto che Wald e Law pare abbiano provveduto a brevettare la loro proposta, va<br />
ricordato che non è proprio tutta far<strong>in</strong>a del loro sacco. Infatti Salim Yusuf nel<br />
“commentary” su Lancet 2002 (vol 360: 2-3) dal titolo “Two decades of progress<br />
<strong>in</strong> prevent<strong>in</strong>g vascular disease”, prendendo <strong>in</strong> considerazione 4 farmaci basati su<br />
evidenze <strong>in</strong> prevenzione secondaria cardiovascolare (aspir<strong>in</strong>, BB, Lipid lower<strong>in</strong>g,<br />
ACE-I) valutava una potenziale riduzione del rischio del 75% se tutti i 4 farmaci<br />
fossero usati sistematicamente. Aggiungendo poi la sospensione del fumo e <strong>il</strong><br />
controllo della pressione arteriosa la riduzione di eventi poteva nei soggetti ad alto<br />
rischio diventare di 4/5 e cioè dell’80%. E concludeva che è una priorità rendere<br />
questi <strong>in</strong>terventi “affordable, accessib<strong>il</strong>e and convenient (perhaps even a<br />
comb<strong>in</strong>ation p<strong>il</strong>l)”. Qu<strong>in</strong>di, niente di nuovo sotto <strong>il</strong> sole.<br />
2. Per quanto riguarda la specifica proposta di Wald a Law una delle componenti<br />
della Polyp<strong>il</strong>, l’acido folico, non ha ancora raggiunto un livello di evidenza sufficiente<br />
per una <strong>in</strong>dicazione così universale. Rimangono poi i dubbi sulla dose standard<br />
per tutti <strong>in</strong>dipendentemente da peso, altezza e altri fattori normalmente <strong>in</strong>fluenzanti<br />
la dose nella pratica cl<strong>in</strong>ica. Questo per la prevenzione secondaria. Per<br />
la prevenzione primaria la cultura della medicalizzazione con la scorciatoia dei farmaci<br />
crea qualche perplessità, <strong>in</strong>dubbiamente più culturale che pratica. Il previsto<br />
risparmio di costi <strong>in</strong> denaro e sociali non attenua <strong>il</strong> disagio concettuale.<br />
3. Resto <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e del parere che, nell’ambito della medic<strong>in</strong>a e qu<strong>in</strong>di della prevenzione,<br />
non è dato agire per s<strong>il</strong>logismi anche se basati su formule matematiche. Per<br />
cui se la Polyp<strong>il</strong> venisse prodotta dovrà comunque essere verificata secondo le<br />
regole e con gli strumenti riconosciuti della ricerca cl<strong>in</strong>ica.<br />
P. Verdecchia<br />
Dipartimento Malattie Cardiovascolari - Ospedale R. S<strong>il</strong>vestr<strong>in</strong>i, Perugia<br />
Correspond<strong>in</strong>g author: Paolo Verdecchia<br />
Tel. 075 5782207-5782476, Fax 075 5782214, E-ma<strong>il</strong> verdec@t<strong>in</strong>.it<br />
A noi abituati alla cautela ed al rigore scientifico degli articoli pubblicati dal British<br />
Medical Journal, questo lavoro di Wald e Law <strong>in</strong>titolato “Una strategia per<br />
ridurre le malattie cardiovascolari di oltre l’80%” (1) ci ha lasciati quantomeno<br />
perplessi (per non dire sorpresi). Sulla base dei risultati di alcune metanalisi,<br />
gli autori hanno proposto (e, si badi bene, brevettato) (2) una p<strong>il</strong>lola, contenente<br />
tutti i seguenti componenti e tutti a bassa dose: aspir<strong>in</strong>a, acido folico, una sta-<br />
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