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(IC al 95%: da 71% a 87%). La formulazione causerebbe effetti avversi, nel modello<br />

simulato proposto, <strong>in</strong> una percentuale variab<strong>il</strong>e dall’8% al 15% dei soggetti <strong>in</strong><br />

terapia, <strong>in</strong> dipendenza dei componenti scelti.<br />

Un problema centrale nel concetto della Polyp<strong>il</strong>l è che la proposta di una super p<strong>il</strong>lola<br />

“ut<strong>il</strong>e per tutti”, come quella prospettata dagli Autori, appare potenzialmente dannosa.<br />

Dal punto di vista metodologico è vero, <strong>in</strong>fatti, che esistono evidenze cl<strong>in</strong>iche di<br />

buona/ottima qualità per ciascuno dei s<strong>in</strong>goli componenti (se somm<strong>in</strong>istrati al dosaggio<br />

valutato negli studi cl<strong>in</strong>ici, è doveroso ricordarlo), ma a nostra conoscenza non sono<br />

disponib<strong>il</strong>i f<strong>in</strong>o ad oggi evidenze riguardanti <strong>il</strong> loro uso comb<strong>in</strong>ato complessivo.<br />

Proprio oggi, che è <strong>in</strong> atto una tendenza al passaggio dalla “semplice” Medic<strong>in</strong>a Basata<br />

sulle Evidenze al più appropriato Trattamento Individuale Basato sulle Evidenze,<br />

la pallottola magica suggerita dalla Polyp<strong>il</strong>l si presenta come ciò che più è lontano<br />

dalla terapia su misura per <strong>il</strong> s<strong>in</strong>golo paziente.<br />

Nello scenario della Polyp<strong>il</strong>l i medici possono essere <strong>in</strong>dotti a ritenere che una<br />

“semplice” p<strong>il</strong>lola sia <strong>in</strong> grado di dare una risposta ad ogni criticità preventiva e terapeutica,<br />

dal momento che l’efficacia del trattamento dovrebbe già essere consolidata,<br />

che l’adesione alla terapia dovrebbe migliorare, e che tale rimedio “sarebbe<br />

accettab<strong>il</strong>mente sicuro”, come dichiarano Wald e Law nel loro articolo. Da parte loro,<br />

i pazienti potrebbero ritenere che la stessa “semplice” p<strong>il</strong>lola sia capace di risolvere<br />

tutti i loro problemi di salute, magari permettendo anche di relegare <strong>in</strong> un angolo<br />

l’attenzione al corretto st<strong>il</strong>e di vita. È, <strong>in</strong>fatti, ben più comodo prendere una p<strong>il</strong>lola,<br />

piuttosto che fare attenzione alla dieta ed all’esercizio fisico, ed evitare <strong>il</strong> fumo.<br />

Non consideriamo appropriato discutere la composizione ed <strong>il</strong> dosaggio relativo dei<br />

componenti della Polyp<strong>il</strong>l, <strong>in</strong> primis perché non consideriamo corretto sul piano metodologico<br />

proporre, come <strong>in</strong>vece fanno gli Autori, a tutte le persone di almeno 55<br />

anni ed a tutte quelle con patologia cardiovascolare documentata, lo stesso identico<br />

trattamento, <strong>in</strong>dipendentemente dalle preferenze, dai valori e dalle esigenze dei<br />

s<strong>in</strong>goli <strong>in</strong>dividui, prima ancora che dei pazienti.<br />

L’editorialista Anthony Rodgers (2) si chiede se la proposta di Wald e Law sia giustificata,<br />

e si risponde che è possib<strong>il</strong>e che sia così. Noi ci chiediamo cosa farà una<br />

persona non <strong>in</strong> grado di tollerare la “stupefacente” Polyp<strong>il</strong>l: prenderà mezza p<strong>il</strong>lola?<br />

Forse ne prenderà un quarto? E che dire di chi cont<strong>in</strong>uerà a fumare durante la<br />

terapia con Polyp<strong>il</strong>l? Forse raddoppierà <strong>il</strong> dosaggio, dal momento che due super p<strong>il</strong>lole<br />

potrebbero essere meglio di una sola?<br />

Le migliori evidenze derivanti dalla ricerca cl<strong>in</strong>ica permettono di migliorare la pratica<br />

cl<strong>in</strong>ica, e consentono sogni stupendi, se e quando applicate correttamente. Per favore,<br />

non tramutate i nostri sogni, anche se solo di mezza estate, <strong>in</strong> un <strong>in</strong>cubo senza f<strong>in</strong>e.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1. Wald NJ, Law MR. A strategy to reduce cardiovascular disease by more than 80%. BMJ<br />

2003; 326: 1419-23.<br />

2. Rodgers A. A cure for cardiovascular disease? BMJ 2003; 326: 1407-8.<br />

G.A. Lanza (su <strong>in</strong>carico del Prof. F<strong>il</strong>ippo Crea)<br />

Istituto di Cardiologia - Università Cattolica del S. Cuore - Roma<br />

Correspond<strong>in</strong>g author: Gaetano A. Lanza<br />

Largo Agost<strong>in</strong>o Gemelli, 8 - Roma<br />

Tel. 06 30151, E-ma<strong>il</strong> g.a.lanza@<strong>in</strong>w<strong>in</strong>d.it<br />

Molti sforzi sono stati fatti negli ultimi decenni per ridurre l’<strong>in</strong>cidenza delle malattie<br />

cardiovascolari e delle loro complicanze. Ciò è avvenuto soprattutto mediante<br />

la modificazione dello st<strong>il</strong>e di vita e l’uso di farmaci con dimostrate capacità di ri-<br />

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