Il mio cane è un Beagle - BeagleMania

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In principio fu un’idea … Eh si … partiamo proprio dall’inizio, perché come tutte le storie, anche quella di ogni cane che vive nella nostra casa ha un principio. Tutto inizia quando nella testa di uno dei componenti della famiglia nasce e cresce il desiderio di un cane, magari un Beagle … e da qui nasce l’idea della nostra guida, e il primo consiglio … NON VIVERE CON UN BEAGLE, MA VIVERE UN BEAGLE ! Già, perché se decidessimo di vivere con un Beagle potremmo farlo come più ci verrebbe facile, ma questo non sarebbe rispettoso nei confronti del nostro amico. Invece la nostra consapevolezza deve essere quella di viverlo il nostro cane. Viverlo con tutti i suoi perché, a 360°. Imparare a conoscerlo, a comprenderlo e ad aiutarlo a diventare un cane non solo bello, ma anche bravo. Sebbene il cane nasce con la sua indole e il suo carattere infatti, possiamo aiutare il nostro nuovo piccolo a diventare più adatto alla vita casalinga. Le esperienze ci insegnano che serve tanta pazienza e che il tempo passato con loro, soprattutto appena arrivati a casa, debba essere di qualità. Ora … avete pensato a cosa significa avere un cane in casa? All’impegno che porta? Ai sacrifici richiesti? Ai costi che possono sopraggiungere? NO???? Bene … affrontiamo insieme questi discorsi allora! Prima di far arrivare un cane in casa, magari in maniera precipitosa ci dobbiamo porre alcune domande. Le risposte a tali domande ci aiuteranno a capire se siamo pronti o meno a dare al nostro cucciolo un’esistenza dignitosa e amorevole. Quando arriva un cucciolo in casa, la sua età dovrebbe essere di almeno 60 giorni, considerando che la sua aspettativa di vita in media varia tra i 12 e i 15 anni, per il periodo seguente ai due mesi dobbiamo sapere che: - Per 4/5 mesi dopo il suo arrivo il cucciolo non sa dove fare i bisogni, e per natura, nonostante i nostri sforzi a tenerlo in giro ore ed ore, puntualmente si libererà dei sui “pesi” appena tornato a casa. Questo teniamolo a mente, poi più in la andremo a vedere come “accorciare” i tempi di apprendimento sul luogo ove fare i bisogni. - Da quando il piccolo entra in casa la nostra amata moquette, i nostri divani, i nostri letti, e tutti i posti in cui lui avrà libertà di circolare, auto comprese, non saranno più lindi e pinti come prima, lui ha i peli, che indipendentemente dalla sua volontà perderà con più o meno frequenza a seconda dei periodi e dell’età, nonché di determinate condizione fisiche o psichiche. Di questo dobbiamo essere consapevoli noi, e chi con noi divide la casa, la macchina ecc… - Durante tutta la sua vita, dopo che avrà imparato a fare i suoi bisogni fuori, il nostro amico avrà bisogno di uscire dalle 3 alle 6 volte al giorno se non abbiamo un giardino. Più spesso nei primi mesi, meno di frequente dopo. Il mio cane è un Beagle - Guida amatoriale alla vita a 6 zampe, a cura dello Staff di Pagina 4
Questo dobbiamo saperlo noi e i componenti della nostra famiglia, perché se è vero che “possono resistere di più” è altrettanto vero che il rispetto per lui ci deve portare a essere consapevoli che mentre noi possiamo andare in bagno quando vogliamo, lui sa che deve farlo solo quando si trova in determinate situazioni, quindi fuori casa o in giardino o in un parco, e siccome lui sarà così bravo da attenersi agli insegnamenti che gli sono stati dati, noi saremo altrettanto bravi nel rispettare le sue necessità ed organizzare la nostra giornata in funzione di questo. - Le vacanze purtroppo non saranno così facili da organizzare. Per cui dovremo scegliere se farci le nostre belle vacanze lasciando il nostro amico in pensione, o organizzare le nostre vacanze con lui e “per lui”. Organizzare una vacanza con un cane richiede costanza nel cercare le strutture che lo accettino e alle volte qualche spesa in più, inoltre a seconda di dove andremo, potrebbero essere necessari particolari vaccini oltre al passaporto per l’estero. Avremo meno posto per le nostre valigie e meno tempo per divertirci, perché anche in vacanza il cane ha le stesse necessità di cui parliamo sopra. Siamo pronti a privarci anche di questo? Non è che poi per non rinunciare alla nostra vacanza alla moda o con gli amici, ci possa balzare in testa di rinunciare al cane e lasciarlo legato da qualche parte o davanti al cancello di un canile? - I costi … che dolore! Il Beagle è per antonomasia un cane “di ferro” ma non tutti sono così fortunati da avere un cane che goda sempre di ottima salute e che “veda” il veterinario una volta l’anno, soltanto per il richiamo dei vaccini. Quindi vale la pena chiedersi se saremmo disposti a rinunciare all’acquisto di un bel cellulare nuovo perché magari, all’improvviso, andranno spesi 200 euro per fare dei test al nostro amico che soffre non si sa di cosa. O, nel caso in cui il nostro conto in banca fosse ampiamente soddisfacente, non ci peserebbe intaccarlo per aiutare il nostro bracchetto ad alleviare le sue sofferenze di salute. Il tutto ovviamente senza fargliela scontare in nessun modo … - E se … “per fortuna ho il giardino!!” ? Comodo … ma il nostro amico, almeno all’inizio, non sa che le piante che vi si trovano ci sono costate fatica nel coltivarle e magari anche soldi per acquistarle… e potrebbe distruggerle in un paio d’ore. Siamo disposti a correre il rischio almeno finché non riusciremo a fagli capire che non sono giocattoli? E che deve lasciarli in pace? E soprattutto … siamo disposti a rinunciare a quella piantina che ci piace tanto nel caso in cui per lui fosse dannosa o pericolosa? - Poi più in generale … siamo disposti per tutta la sua vita a rispettarlo? A crescerlo con amore? Ad amarlo anche se sta male o è un po’ stronzo? Insomma: SIAMO DISPOSTI ALL’OCCORRENZA A CAMBIARE LA NOSTRA VITA PER LUI? O nella migliore delle ipotesi: SIAMO DISPOSTI A SPENDERE TUTTO IL TEMPO NECESSARIO PER EDUCARLO E CRESCERLO FACENDO IN MODO CHE IL SUO ARRIVO NON CAMBI LA NOSTRA VITA? Il mio cane è un Beagle - Guida amatoriale alla vita a 6 zampe, a cura dello Staff di Pagina 5
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