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Cos'è la Tomeex - Dott. Eugenio Sclauzero

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero<br />

Medico Chirurgo, Psicoterapeuta,<br />

Specialista in Ostetricia e Ginecologia<br />

Docente di Nutraceutica, Omotossicologia e Floriterapia<br />

Consulente U. S. Città di Palermo<br />

Via Palmada 3, 33050 BAGNARIA ARSA (UD)<br />

Tel. 0432 929692; Cell. 338 9301335;<br />

Sito Web: www.psichenaturale.it<br />

E-mail: sc<strong>la</strong>uzero.eugenio@gmail.com<br />

Studio osservazionale prospettico<br />

sul riequilibrio del Sistema P.N.E.I.M.<br />

(Psico-Neuro-Endocrino-Immuno-Metabolico)<br />

ed il contenimento dei M.U.S.<br />

(Medical Unexp<strong>la</strong>ined Symptoms)<br />

mediante supplementazione nutrizionale<br />

bifasica e bi<strong>la</strong>nciata (Dualbas Day & Night),<br />

mirata a sostenere e riequilibrare<br />

l’attività Para-Ortosimpatica<br />

del Sistema Neurovegetativo<br />

e le corre<strong>la</strong>te funzioni<br />

Ana-Cataboliche dell’organismo.<br />

Parole chiave: Acidosi, Stress Ossidativo, M.U.S. (Medical Unexp<strong>la</strong>ined Symptoms),<br />

Ma<strong>la</strong>ttie Croniche, Psicosomatica, Somatopsichica, Cancro, Sistema P.N.E.I.M. (Psico-<br />

Neuro-Endocrino-Immuno-Metabolico).


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

INDICE<br />

Riassunto pag. 2<br />

Introduzione pag. 3<br />

Obiettivi dello Studio pag. 7<br />

Indirizzi diagnostico-terapeutici pag. 8<br />

Protocollo sperimentale pag. 15<br />

Materiale e Metodo pag. 17<br />

Criteri di inclusione pag. 17<br />

Criteri di esclusione pag. 18<br />

Consenso informato pag. 18<br />

Test: Scheda raccolta dati (Indagine alimentare) pag. 18<br />

Test di verifica (Compliance e Benessere) pag. 18<br />

Test (SF36, SDS, EQ5D, M.U.S.) pag. 18<br />

Raccolta dati (Tempistica e Time-Line) pag. 20<br />

Risultati pag. 21<br />

Analisi del<strong>la</strong> domanda pag. 21<br />

Analisi delle componenti bio-fisiologiche pag. 22<br />

Analisi dei M.U.S. (Medical Unexp<strong>la</strong>ined Symptoms) pag. 27<br />

Analisi dei livelli di Benessere Psico-Fisico (EQ5D, SF36) pag. 30<br />

Conclusioni pag. 33<br />

Bibliografia pag. 34<br />

1


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Riassunto<br />

Scopo dello studio era quello di valutare quanto una integrazione nutrizionale<br />

alcalinizzante ed antiossidante, bifasica e mirata a sostenere le funzioni orto e<br />

parasimpatiche del Sistema Neurovegetativo potesse migliorare le condizioni Psico-<br />

Fisiche di un gruppo di persone attraverso una integrazione nutraceutica con il<br />

Dualbas Day & Night.<br />

Il campione, formato da 105 persone, di cui 100 hanno completato <strong>la</strong><br />

sperimentazione, si è costituito su base volontaria per auto-arruo<strong>la</strong>mento ed è stato<br />

suddiviso successivamente in funzione dei livelli di benessere e di salute riscontrati al<br />

primo test in due gruppi che d’ora in poi chiameremo: Controllo (il gruppo più in<br />

salute con 49 casi) e Cronici (il gruppo con presenza di maggiore squilibrio del<br />

sistema Neurovegetativo con 51 casi).<br />

Il Drop-Out complessivo dello studio è stato di 5 persone: 2 di queste hanno<br />

rinunciato per intolleranza ad una eccessiva percezione di stimo<strong>la</strong>zione del prodotto,<br />

altre 3 in un secondo momento non si sono più presentate al controllo conclusivo.<br />

I risultati più significativi ottenuti nelle persone aderenti allo studio sono stati:<br />

Notevole miglioramento nel<strong>la</strong> quantità di liquidi assunti corre<strong>la</strong>to ad un<br />

significativo miglioramento (nei test strumentali) dei livelli di idratazione<br />

corporea (TBW);<br />

Miglioramento dei livelli di integrità delle membrane cellu<strong>la</strong>ri (PA= Angolo di<br />

Fase), anche se raggiunti in momenti diversi tra i Controlli e i Cronici;<br />

Miglioramento del<strong>la</strong> Composizione corporea (Body Density) con riduzione del<strong>la</strong><br />

massa grassa (FM) ed aumento del<strong>la</strong> Massa Magra (FFM);<br />

Significativo recupero delle scorte dei Sistemi Tampone (Energia Cellu<strong>la</strong>re<br />

Sistemica) nelle situazioni di cronicità (Cronici) e ridistribuzione delle stesse<br />

nel gruppo Controllo in funzione dei livelli di infiammazione;<br />

Un miglioramento del<strong>la</strong> capacità di risposta del Sistema Immunitario agli<br />

stressors in generale, con riduzione del<strong>la</strong> Fase di Resistenza Sistemica<br />

soprattutto nel gruppo dei Cronici;<br />

Abbattimento consistente e significativo del numero di Sintomi Vaghi ed<br />

Aspecifici (M.U.S.) sia generali che specifici;<br />

Significativo miglioramento del livello di benessere rilevato al test del EQ5D sia<br />

Reale che Percepito;<br />

Migliorano significativamente, nei vari tempi, al test sul<strong>la</strong> valutazione<br />

partico<strong>la</strong>reggiata dello stato di salute (SF36) le seguenti voci:<br />

o Componente Fisica nei Cronici;<br />

o Salute Generale nei Controllo;<br />

o Vitalità nei Cronici;<br />

o Stato Emotivo nei Controlli;<br />

o Salute Mentale in entrambi i gruppi;<br />

o Componente Mentale in entrambi i<br />

gruppi.<br />

Per quanto riguarda infine <strong>la</strong> Compliance del<strong>la</strong> terapia è stata giudicata più che<br />

buona dall’84% dei partecipanti allo studio mentre il grado di benessere ottenuto dal<strong>la</strong><br />

stessa è stato giudicato positivamente dall’89% degli aderenti al<strong>la</strong> sperimentazione.<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Introduzione<br />

Il benessere psico-fisico-emotivo è un concetto "multimediale" talmente tante e<br />

diverse sono le variabili che confluiscono tra loro per determinarlo. Quando nei<br />

comuni esami del sangue abbiamo una alterazione dei parametri di riferimento ematici<br />

"normali" ci troviamo già di fronte ad un danno significativo delle membrane cellu<strong>la</strong>ri<br />

con morte cellu<strong>la</strong>re, mentre sarebbe importante non giungere al danno, ma attivarsi<br />

prima che questo sia irreparabile.<br />

Se quindi vogliamo veramente andare al<strong>la</strong> radice del problema e <strong>la</strong>vorare in vera<br />

prevenzione mantenendo <strong>la</strong> persona nell'ambito del Ben-Essere e non solo del<strong>la</strong><br />

Salute, intesa come assenza di ma<strong>la</strong>ttia, dobbiamo monitorare <strong>la</strong> funzione degli organi<br />

ed i delicati equilibri omeostatici al<strong>la</strong> base dei processi di scambio di trans-membrana<br />

e di nutrizione cellu<strong>la</strong>re.<br />

Lo stress ossidativo costituisce uno dei fattori di rischio emergenti per <strong>la</strong> salute ed<br />

è definito c<strong>la</strong>ssicamente come l'effetto finale dello squilibrio fra produzione ed<br />

eliminazione di specie chimiche ossidanti, ossia dei ROS (Reactive Oxygen Species),<br />

generalmente di natura radicalica e centrate sull'ossigeno. I radicali liberi sono prodotti<br />

di "scarto" che si formano naturalmente all'interno delle cellule del corpo quando<br />

l'ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per produrre energia (ossidazione).<br />

Se sono in quantità minima aiutano il sistema immunitario nell'eliminazione dei germi<br />

e nel<strong>la</strong> difesa dai batteri, ma quando prevale <strong>la</strong> produzione di radicali si viene a<br />

determinare un danno, definito stress ossidativo, che, a lungo andare, comporta una<br />

progressiva usura.<br />

Oltre alle normali reazioni biochimiche di ossidazione cellu<strong>la</strong>re, ulteriori condizioni<br />

possono contribuire al<strong>la</strong> formazione di radicali liberi e di acidosi tessutale:<br />

le diete troppo ricche di proteine e di grassi animali saturi;<br />

gli alimenti non tollerati o ad alto contenuto acidificante;<br />

l'azione di molti inquinanti e conservanti;<br />

il fumo di sigaretta, e l'eccesso di alcool;<br />

una carente idratazione che non permette <strong>la</strong> corretta eliminazione renale degli<br />

acidi in eccesso;<br />

le radiazioni ionizzanti e quelle so<strong>la</strong>ri;<br />

molti farmaci ed in specie quelli ad alto impatto sul<strong>la</strong> matrice come cortisonici e<br />

antinfiammatori;<br />

l'attività fisica intensa.<br />

Numerosi <strong>la</strong>vori in letteratura suggeriscono un ruolo attivo dello stress ossidativo e<br />

di elevati livelli di acidosi tessutale nell'alterazione funzionale del Sistema Neuro-<br />

Vegetativo e nell'insorgenza di diverse patologie cliniche sia organiche che psichiche<br />

come pure nei processi d'invecchiamento, che si manifesteranno inizialmente con <strong>la</strong><br />

comparsa dei M.U.S. (Medically Unexp<strong>la</strong>ined Symptoms) o Sintomi Vaghi ed<br />

Aspecifici (Difficoltà di concentrazione o calo del<strong>la</strong> memoria; Attacchi di panico; Crisi<br />

di pianto e/o stati d'ansia e/o depressione, frustrazione; Sonnolenza persistente<br />

durante <strong>la</strong> giornata; Disturbi del<strong>la</strong> sfera sessuale; Insonnia o risvegli notturni ricorrenti;<br />

Disturbi ormonali e/o disfunzioni funzionali del<strong>la</strong> tiroide; Abbassamento delle difese<br />

3


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

immunitarie; Cefalee e/o mani e piedi frequentemente freddi; Problemi di tipo<br />

dermatologico; Variazioni (calo/aumento) di peso corporeo non associabili a<br />

modificazioni alimentari; Sensazione di stanchezza generale e/o scarsa sudorazione<br />

durante il movimento; Alterazioni apparato muscolo-scheletrico: dolori osteoartico<strong>la</strong>ri,<br />

perdita di forza e/o motilità; Aumenti del battito cardiaco a riposo e/o presenza di<br />

ipertensione/ipotensione; Disturbi funzionali gastro-intestinali: acidità, senso nausea/<br />

pienezza/gonfiore, stipsi, colon irritabile).<br />

In stato di benessere questi sintomi non sono presenti; quanto più si manifestano<br />

tanto più grave è il grado di disequilibrio e di compromissione del Sistema Neuro-<br />

Vegetativo del<strong>la</strong> persona e indirettamente il livello di alterazione dell'equilibrio acidobase<br />

tanto più tendente all'acidosi quanto maggiore è il numero di riscontri positivi.<br />

L'indagine sul<strong>la</strong> presenza o meno dei MUS può essere un valido supporto per <strong>la</strong><br />

valutazione dello stato di equilibrio del Sistema Neuro-Vegetativo rego<strong>la</strong>to dal Sistema<br />

Orto-ParaSimpatico attraverso una alternanza di fasi funzionali che con il loro<br />

sincrono alternarsi circadiano permette il corretto equilibrio dei processi metabolici<br />

corporei ana-catabolici:<br />

Fase Catabolica Diurna: caratterizzata dal<strong>la</strong> degradazione delle molecole<br />

biologiche (cibo) che forniscono energia per l'attività cellu<strong>la</strong>re e dell'intero<br />

organismo e mediata dal Sistema Ortosimpatico;<br />

Fase Anabolica Notturna: caratterizzata dal<strong>la</strong> sintesi di molecole biologiche per<br />

sostenere e rigenerare le strutture cellu<strong>la</strong>ri, affiancata dall'attività di pulizia e<br />

rimozione delle tossine operata dal Sistema Immunitario che prevalentemente<br />

si attiva in questa fase a carattere prevalentemente Parasimpatico.<br />

Durante il giorno ci si alimenta e <strong>la</strong> produzione di acidi data dall'attività fisica, dallo<br />

stress fisico con iperattivazione dell'Asse Ipota<strong>la</strong>mo-Ipofisi-Surrenalico (HPA) e dal<br />

catabolismo cellu<strong>la</strong>re è sostenuta dal<strong>la</strong> secrezione dei glucocorticoidi: si può dire che<br />

di giorno <strong>la</strong> Matrice Extracellu<strong>la</strong>re, cioè <strong>la</strong> trama in cui sono localizzate le nostre<br />

cellule, accumu<strong>la</strong> gli acidi in eccesso fungendo da deposito temporaneo degli stessi.<br />

Durante <strong>la</strong> notte invece il sonno e il digiuno (in media di almeno 8 ore) attivano il<br />

Sistema Parasimpatico e <strong>la</strong> matrice elimina gli acidi accumu<strong>la</strong>ti ripristinando l'alcalosi;<br />

per cui potremmo affermare che "il corpo di notte guarisce".<br />

Una corretta alimentazione che tenga conto di non introdurre cibi eccessivamente<br />

energetici al<strong>la</strong> sera, per non creare troppa acidosi, può favorire <strong>la</strong> fase<br />

Parasimpaticotonica notturna con smaltimento delle principali tossine accumu<strong>la</strong>te<br />

durante il giorno; viceversa l'introduzione di cibi molto alcalinizzanti al mattino (come<br />

<strong>la</strong> frutta ed in partico<strong>la</strong>r modo quel<strong>la</strong> essiccata: datteri, fichi secchi, uva sultanina,<br />

prugne ed albicocche disidratate) può costituire un valido supporto allo smaltimento<br />

delle scorie accumu<strong>la</strong>te nel<strong>la</strong> Matrice Extracellu<strong>la</strong>re e rimosse dal Sistema<br />

Immunitario durante <strong>la</strong> notte.<br />

Per questo motivo, negli ultimi anni il tradizionale approccio terapeutico a queste<br />

patologie si sta sempre più aprendo al contributo, talvolta determinante, degli<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

integratori alcalinizzanti per tamponare l'acidosi tessutale da una parte e degli antiossidanti<br />

per prevenire i danni da stress ossidativo dall'altra.<br />

L'alimentazione moderna è ricca di grassi saturi, di carboidrati, di proteine animali,<br />

ma risulta alquanto povera di fibre, di vitamine, di sostanze antiossidanti e di minerali<br />

essenziali quali il magnesio ed il potassio presenti nel<strong>la</strong> frutta e nelle verdure.<br />

Purtroppo il tipo di produzione e di crescita degli ortaggi e del<strong>la</strong> frutta che arrivano al<strong>la</strong><br />

grossa distribuzione non sempre rispondono alle migliori caratteristiche di<br />

biodisponibilità e di qualità che necessitano ad una sana e completa alimentazione: di<br />

qui nasce l'importanza di una corretta e completa integrazione di quelle sostanze<br />

essenziali nel sostenere un corretto metabolismo cellu<strong>la</strong>re.<br />

Il concetto di integrazione finalizzato a un miglioramento globale dal<strong>la</strong> salute<br />

umana è stato introdotto più di 30 anni fa dal dottor Linus Pauling (due volte premio<br />

Nobel, per <strong>la</strong> chimica nel 1954 e per <strong>la</strong> pace nel 1963), fondatore del<strong>la</strong> «Medicina<br />

Ortomoleco<strong>la</strong>re».<br />

Le leggi che determinano le complesse rego<strong>la</strong>zioni biologiche e i livelli di<br />

organizzazione delle cellule non sono localizzate nel genoma, ma in reti interattive<br />

epigenetiche, che comprendono sia il codice genetico che <strong>la</strong> risposta agli influssi<br />

esterni. Infatti il nostro destino si decide al confine tra <strong>la</strong> membrana cellu<strong>la</strong>re (vero<br />

cervello del<strong>la</strong> cellu<strong>la</strong>) e lo spazio extracellu<strong>la</strong>re, così come un individuo non può<br />

esimersi dall'interagire con l'ambiente che lo circonda.<br />

Nel<strong>la</strong> medicina scientifica inizia a delinearsi un paradigma genetico secondo il<br />

quale le ma<strong>la</strong>ttie più gravi, quali i tumori, potrebbero essere diagnosticate e trattate<br />

mediante <strong>la</strong> tecnologia genetica. Si dimentica, tuttavia, che solo il 2% delle ma<strong>la</strong>ttie è<br />

di origine monogenica, cioè derivante dal processo ereditario dominante. Per il<br />

restante 98% delle ma<strong>la</strong>ttie, questo paradigma non è valido, perché <strong>la</strong> predisposizione<br />

o "causa interna del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia", viene modificata dagli influssi ambientali individuali,<br />

definiti come esposizione.<br />

Proprio predisposizione ed esposizione, intesi come concetti somatopsichici e<br />

psicosomatici, hanno a che fare con l'ordine vitale dell'uomo nel suo complesso. In<br />

sca<strong>la</strong> ridotta, questo ordine si trova anche nel microcosmo, nel reciproco rapporto tra<br />

le cellule e <strong>la</strong> sostanza intercellu<strong>la</strong>re circostante. Anche in questo caso lo scopo è di<br />

formare e model<strong>la</strong>re l'organismo nel suo complesso; in caso di mancato<br />

raggiungimento di un equilibrio tra le cellule e l'ambiente circostante, si instaura un<br />

circolo vizioso che sfocia al<strong>la</strong> fine nel<strong>la</strong> disrego<strong>la</strong>zione, nell'infiammazione e<br />

successivamente nelle ma<strong>la</strong>ttie croniche.<br />

L'organismo umano è costituito da molteplici tessuti organizzati in differenti organi,<br />

raggruppati funzionalmente in apparati o sistemi. Ciò che unisce questi elementi<br />

diversi e permette loro di comunicare tra loro e di <strong>la</strong>vorare in sinergia è il mesenchima,<br />

costituito dal<strong>la</strong> sostanza fondamentale (idrosalina e glicoproteica) del tessuto<br />

connettivo, dal sistema capil<strong>la</strong>re e linfatico terminale e dalle terminazioni del sistema<br />

nervoso autonomo.<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Tutte le sostanze nutritive, gli ormoni, gli antigeni, per arrivare dal compartimento<br />

ematico e linfatico ai tessuti devono passare attraverso il mesenchima, che pertanto è<br />

<strong>la</strong> sede di ogni comunicazione intercellu<strong>la</strong>re.<br />

L'essere umano può essere visto come un recipiente, che sul fondo reca il carico<br />

tossinico derivante dal<strong>la</strong> sua costituzione (il "miasma" di Hanemann), al centro il<br />

carico tossinico-metabolico cronico accumu<strong>la</strong>to nel<strong>la</strong> presente vita e superiormente <strong>la</strong><br />

conflittualità cronica emotivo/spirituale di fondo data dai conflitti non risolti e<br />

sedimentati nell'inconscio: <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia è determinata da una causa scatenante acuta,<br />

che può essere sia fisica che psichica, che rappresenta <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssica goccia che fa<br />

traboccare il recipiente e che diventa causa scatenante del<strong>la</strong> patologia acuta che<br />

porta spesso il paziente al<strong>la</strong> consultazione.<br />

Il compito fondamentale del medico è quello di stabilire in quale punto di questo<br />

complesso network biocibernetico sia più opportuno inserirsi a livello diagnosticoterapeutico<br />

e soprattutto come poterlo fare in forma scientifica evitando un eccessivo<br />

interventismo, ma garantendo contemporaneamente una rigorosa precisione<br />

accompagnata da elevata sensibilità e specificità.<br />

Poiché un ambiente acido rappresenta un terreno favorevole all'instaurarsi di<br />

processi infiammatori, si spiega bene il motivo per cui molte persone soffrano di dolori<br />

infiammatori. C'è una drastica riduzione dell'incidenza di queste problematiche<br />

semplicemente consigliando ai pazienti di assumere, nei periodi di maggior stress,<br />

delle sostanze alcalinizzanti. Questo espediente si è rive<strong>la</strong>to estremamente utile<br />

anche per migliorare lo stato psichico in generale. Dopo l'assunzione di alcalinizzanti,<br />

si riscontra un miglioramento dello stato d'animo e una riduzione (quando non<br />

addirittura <strong>la</strong> scomparsa) di tic nervosi o disturbi come il bruxismo (il digrignare i denti<br />

durante <strong>la</strong> notte).<br />

Per alcalinizzare i nostri tessuti è possibile ricorrere anche a un'alimentazione<br />

mirata, scegliendo alimenti più alcalini di altri come frutta e verdura oppure integrando<br />

<strong>la</strong> dieta con sostanze basificanti come sali minerali: un integratore alimentare efficace<br />

dovrebbe essere in grado di supportare il metabolismo delle cellule con un ampio e<br />

variegato spettro di nutrienti.<br />

Studi scientifici recenti hanno dimostrato che tali sostanze vengono assimi<strong>la</strong>te in<br />

modo ottimale a seconda del momento in cui vengono assunte: al mattino, devono<br />

essere fornite all'organismo le sostanze per <strong>la</strong> fase attiva diurna ortosimpaticotonica e<br />

al<strong>la</strong> sera le sostanze per <strong>la</strong> fase rigenerativa notturna parasimpaticotonica fornendo<br />

all'organismo sostanze diverse in momenti diversi. Premesso che in sintonia con il<br />

bioritmo diurno e notturno l'attività del sistema cardiocirco<strong>la</strong>torio, <strong>la</strong> produzione di<br />

ormoni, il metabolismo, <strong>la</strong> digestione e <strong>la</strong> rigenerazione cutanea si modificano<br />

ritmicamente, è logico dedurre che tale alternanza abbia ripercussioni anche<br />

sull'equilibrio nutrizionale, sul<strong>la</strong> assimi<strong>la</strong>zione, <strong>la</strong> trasformazione ed il fabbisogno di<br />

nutrienti. Una integrazione alimentare in due fasi consente inoltre di evitare<br />

combinazioni di sostanze che assunte contemporaneamente perderebbero in<br />

disponibilità, assimi<strong>la</strong>bilità ed efficacia.<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Il Metabolismo infatti si modifica nelle due fasi Orto e Parasimpatica, incentivante<br />

<strong>la</strong> produzione di energia <strong>la</strong> prima, riparatrice <strong>la</strong> seconda. Nelle due suddette fasi del<br />

Sistema Neuro-Vegetativo per funzionare bene, il corpo necessita delle risorse giuste<br />

al momento giusto. In funzione del<strong>la</strong> qualità del cibo che introduciamo anche il nostro<br />

corpo potrà essere quello che mangiamo. Per cui il nostro Ben-Essere passa<br />

attraverso le nostre scelte alimentari e sul<strong>la</strong> nostra capacità di integrarle in ciò che ci<br />

manca.<br />

Ecco allora che in una visione olistica del<strong>la</strong> salute non esistono protocolli<br />

terapeutici in funzione di una diagnosi sintomatologica, ma l'intervento del medico<br />

dovrebbe essere orientato a rafforzare <strong>la</strong> naturale tendenza dell'organismo<br />

all'autoconservazione (potere di auto guarigione insito in ogni persona) e questo<br />

intervento esige arte medica dove <strong>la</strong> guarigione non si ottiene con l'applicazione di un<br />

protocollo standardizzato di integrazione o peggio ancora di farmaci, ma è il "restauro"<br />

di un quadro clinico unico ed individuale.<br />

Obiettivi dello studio<br />

Primario<br />

Ridurre il numero di “M.U.S.: Medically Unexp<strong>la</strong>ined Symptoms”<br />

indici di Squilibrio del Sistema Neurovegetativo;<br />

Ridurre il livello ed il grado di infiammazione eventualmente<br />

presente, corre<strong>la</strong>bile al livello di acidosi tessutale del<strong>la</strong> persona e<br />

rilevabile nei parametri del<strong>la</strong> TomEEx (Tomografia Elettrolitica<br />

Extracellu<strong>la</strong>re);<br />

Migliorare i vari indici di Benessere Psico-Fisico riscontrati<br />

attraverso le apposite scale di rilevamento (SF-36, S.D.S., EQ-<br />

5D, VAS);<br />

Secondario<br />

Ridurre <strong>la</strong> percentuale di Rischio Cardiovasco<strong>la</strong>re eventualmente<br />

presente sia calco<strong>la</strong>to in Bioimpedenza che con le carte del<br />

rischio di MCV, nonché i parametri del<strong>la</strong> pressione arteriosa;<br />

Riportare quanto più vicino possibile ai parametri ottimali i valori<br />

di Bioimpedenzometria eventualmente risultati alterati all’analisi<br />

del<strong>la</strong> Composizione Corporea;<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Indirizzi diagnostico-terapeutici<br />

Numerosi <strong>la</strong>vori nel<strong>la</strong> letteratura biomedica suggeriscono un ruolo per lo stress<br />

ossidativo in diverse patologie umane e nei processi d’invecchiamento. In molti stati<br />

patologici lo stress ossidativo non è <strong>la</strong> causa principale del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia, ma un<br />

fenomeno secondario, tuttavia non per questo meno importante.<br />

Vi sono prove evidenti che diverse patologie, in cui è implicato lo stress ossidativo<br />

(ad es. ma<strong>la</strong>ttie cardiovasco<strong>la</strong>ri e tumore), possono essere prevenute o ritardate in<br />

qualche misura modificando le abitudini alimentari, specialmente aumentando il<br />

consumo di frutta, cereali e vegetali. Ciò ha portato a formu<strong>la</strong>re ipotesi interessanti<br />

sull’importanza di alcune sostanze con potere antiossidante presenti in partico<strong>la</strong>ri<br />

alimenti. Queste sostanze sembrano contrastare gli effetti cumu<strong>la</strong>tivi del danno<br />

ossidativo nell’intero corso del<strong>la</strong> vita umana. Inoltre ciò spiegherebbe alcuni degli<br />

effetti benefici degli alimenti sopra citati.<br />

L’azione persistente dell’elevato stress ossidativo è causa dell’insorgenza di<br />

svariate patologie croniche dovute ad un precoce invecchiamento cellu<strong>la</strong>re.<br />

In partico<strong>la</strong>re, il Sistema Nervoso Centrale rappresenta, per varie ragioni (elevato<br />

consumo di ossigeno, alti livelli di ferro, concentrazione significativa di acidi grassi<br />

polinsaturi, etc.) uno dei principali target dei ROS e, quindi, dello stress ossidativo<br />

che, a ragione, viene oggi considerato uno dei principali cofattori di ma<strong>la</strong>ttie<br />

neurodegenerative (ma<strong>la</strong>ttia di Parkinson, ma<strong>la</strong>ttia di Alzheimer, sclerosi <strong>la</strong>terale<br />

amiotrofica, etc.).<br />

Per questo motivo, negli ultimi anni il tradizionale approccio terapeutico a queste<br />

patologie si sta sempre più aprendo al contributo, talvolta determinante, degli<br />

integratori alcalinizzanti per tamponare l’acidosi tessutale da una parte e degli antiossidanti<br />

per prevenire i danni da stress ossidativo dall’altra.<br />

I radicali liberi sono prodotti di "scarto" che si formano naturalmente all'interno<br />

delle cellule del corpo quando l'ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per<br />

produrre energia (ossidazione). Se sono in quantità minima aiutano il sistema<br />

immunitario nell'eliminazione dei germi e nel<strong>la</strong> difesa dai batteri.<br />

Dal punto di vista biochimico, i radicali liberi sono frammenti di moleco<strong>la</strong> dotati di<br />

un elettrone spaiato (numero dispari di elettroni nell'ultimo strato, quando<br />

normalmente gli elettroni sono accoppiati), che si formano nelle cellule sia in seguito<br />

alle normali reazioni metaboliche sia in seguito a stimoli esterni: radiazioni ionizzanti,<br />

elevata tensione di ossigeno, sostanze chimiche di varia natura.<br />

Tra i radicali liberi più pericolosi ci sono i composti dell'ossigeno, il cui effetto é<br />

simile a quello delle radiazioni: anione superossido, acqua ossigenata e idrossilico. Il<br />

più diffuso è l'anione superossido che è estremamente pericoloso perché distrugge<br />

l'ossido nitrico determinando ipertensione .<br />

I radicali liberi sono fortemente ossidanti, molto reattivi e vanno al<strong>la</strong> ricerca<br />

disperata di ciò che hanno perduto: un elettrone per completare <strong>la</strong> doppietta.<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Questo li porta a reagire con altre molecole, creando nuovi radicali instabili e<br />

dando inizio a reazioni a catena che finiscono per danneggiare irreversibilmente le<br />

strutture cellu<strong>la</strong>ri. In condizioni fisiologiche vi è uno stato di equilibrio tra <strong>la</strong> produzione<br />

endogena di radicali liberi e <strong>la</strong> loro neutralizzazione da parte dei meccanismi antiossidanti<br />

di difesa.<br />

Quando prevale <strong>la</strong> produzione di radicali si viene a determinare un danno, definito<br />

stress ossidativo, che, a lungo andare, comporta una progressiva usura.<br />

Secondo alcuni studiosi, <strong>la</strong> lisi del<strong>la</strong> membrana cellu<strong>la</strong>re da parte dei radicali liberi<br />

(perossili), è una delle cause del dolore musco<strong>la</strong>re. Lo stesso avviene per i globuli<br />

rossi, contribuendo a determinare o accentuare l'anemia negli atleti. L'atleta allenato è<br />

comunque in grado di fronteggiare <strong>la</strong> presenza di radicali liberi in maniera nettamente<br />

più efficace del sedentario o di chi pratica attività fisica saltuariamente.<br />

Quando respiriamo, introduciamo ossigeno. Il 95% circa di questo ossigeno viene<br />

utilizzato dalle cellule per produrre energia; mentre <strong>la</strong> parte rimanente dà origine ai<br />

radicali liberi. Questo è un processo fisiologico, normale, e l'organismo di una persona<br />

sana è attrezzato per fare fronte al<strong>la</strong> presenza di questi radicali liberi difendendosi con<br />

un proprio sistema anti-radicali, che si chiama sistema antiossidante.<br />

Questo sistema antiossidante comprende meccanismi enzimatici e meccanismi<br />

non-enzimatici. Tra i primi vi è <strong>la</strong> superossidodismutasi, <strong>la</strong> cata<strong>la</strong>si e il glutatione<br />

ridotto. Tra le sostanze non enzimatiche ricordiamo <strong>la</strong> Vitamina E, <strong>la</strong> Vitamina C, i<br />

carotenoidi, i polifenoli, le antocianine, ecc.<br />

Pertanto, al<strong>la</strong> formazione di radicali liberi il nostro organismo risponde mediante il<br />

suo sistema antiossidante; se però il quantitativo di radicali liberi prodotto è superiore<br />

a quello fisiologico, il nostro sistema antiossidante non è più in grado di neutralizzare<br />

questo eccesso, per cui i radicali liberi aggrediscono le cellule, provocando danni più o<br />

meno gravi (stress ossidativo).<br />

L'azione distruttiva dei radicali liberi è indirizzata soprattutto sulle cellule, in<br />

partico<strong>la</strong>re sui grassi che ne formano le membrane (liperossidazione), sugli zuccheri e<br />

sui fosfati, sulle proteine del loro nucleo centrale, specialmente sul DNA (acido<br />

desossiribonucleico) dove alterano le informazioni genetiche, sugli enzimi.<br />

Tutte le reazioni all’interno del nostro organismo, che definiscono le condizioni<br />

essenziali di un ambiente in cui <strong>la</strong> “vita” sia possibile, si svolgono nell’ambito di<br />

determinati valori, tra questi il più importante è il rapporto acido/basico. Per una buona<br />

salute questo rapporto dovrebbe sempre rimanere costante, si possono però creare<br />

delle condizioni troppo acide (situazioni assai frequenti) o troppo basiche (condizioni<br />

abbastanza rare).<br />

Il principale meccanismo che rego<strong>la</strong> l’equilibrio acido-base è costituito dal sistema<br />

tampone bicarbonato/acido carbonico a livello dei fluidi extracellu<strong>la</strong>ri dipendente<br />

dall’azione bi<strong>la</strong>nciata del rene e del polmone per cui pH = Azione escretrice renale /<br />

Azione ossigenante polmonare. Il controllo dell’equilibrio acido/base è subordinato<br />

quindi all’integrità ed al<strong>la</strong> corretta capacità funzionale di questi due organi.<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Quando <strong>la</strong> concentrazione dello ione bicarbonato a livello sanguigno risulta essere<br />

inferiore al fabbisogno allora entrano in gioco meccanismi di compensazione e lo ione<br />

bicarbonato viene introdotto nel circolo attingendolo principalmente dal tessuto osseo,<br />

<strong>la</strong> maggiore riserva di ione bicarbonato a nostra disposizione.<br />

Il metabolismo energetico, a sua volta, genera un accumulo di scorie metaboliche<br />

che vengono eliminate attraverso l’intestino, i reni, <strong>la</strong> pelle ed i polmoni. Molte di<br />

queste scorie metaboliche sono acide e necessitano di una adeguata ed opportuna<br />

neutralizzazione per poter essere eliminate. In caso di carenza di ossigeno il<br />

metabolismo energetico induce un accumulo di scorie acide, come normalmente<br />

avviene, ad esempio, con l’accumulo di acido <strong>la</strong>ttico nei muscoli dopo sforzi musco<strong>la</strong>ri<br />

intensi e/o prolungati.<br />

Se l’organismo produce una quantità di scorie metaboliche acide superiore a<br />

quel<strong>la</strong> che è in grado di neutralizzare ed eliminare si verificherà un accumulo nel<strong>la</strong><br />

matrice extracellu<strong>la</strong>re di sostanze acide che porterà, nel tempo, all’acidosi tessutale.<br />

Ugualmente <strong>la</strong> carenza di sostanze alcaline, per insufficiente apporto dietetico,<br />

potrà portare ad uno stato di acidosi. Per limitare i danni indotti dall’acidosi<br />

l’organismo dovrà per forza attivare dispendiosi sistemi di compensazione per<br />

controbi<strong>la</strong>nciare questo squilibrio. Prima di tutto il corpo deposita le scorie acide nel<br />

tessuto connettivo per poi ri<strong>la</strong>sciarle ed eliminarle quando saranno nuovamente<br />

disponibili sali minerali basici nel sangue (questo fenomeno si verifica praticamente<br />

quasi ogni giorno nel nostro organismo).<br />

Le abitudini alimentari ormai diffuse nei paesi industrializzati comportano un<br />

elevato consumo di alimenti acidificanti (carne, pesce, formaggio, salumi) non sempre<br />

compensato dall’assunzione di nutrienti altrettanto ricchi di minerali alcalinizzanti<br />

come frutta e verdura. Altre cause dell’acidosi possono derivare da una scarsa<br />

ossigenazione dell’organismo e da una ridotta capacità di eliminazione delle scorie<br />

attraverso i reni, specie se il carico idrico giornaliero è ridotto. La vita sedentaria ed in<br />

ambienti chiusi non sempre permette un corretto apporto di ossigeno ed un apporto di<br />

liquidi insufficiente non permette un’adeguata eliminazione delle scorie attraverso i<br />

reni e <strong>la</strong> pelle.<br />

Nel connettivo, le più piccole variazioni dell’omeostasi possono portare a<br />

modificazioni strutturali del<strong>la</strong> sostanza fondamentale (vuoi proteica o corre<strong>la</strong>ta al<strong>la</strong><br />

percentuale d’acqua in stato cristallino). Molte di queste variazioni sono da corre<strong>la</strong>re al<br />

deposito di residui acidi, provenienti dal catabolismo cellu<strong>la</strong>re o da reazioni di tipo<br />

infiammatorio. In questi casi, viene modificato lo stato colloidale del distretto e di<br />

conseguenza si altera <strong>la</strong> capacità di trasporto e di trasferimento dei messaggi fisici e<br />

chimici, ma anche elettromagnetici, tra il tessuto ed il resto dell’organismo, in<br />

partico<strong>la</strong>re verso le strutture del SNC deputate al<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>zione dell’omeostasi (centri<br />

bulbari ed ipota<strong>la</strong>mici).<br />

La Matrice Extra-cellu<strong>la</strong>re, costituisce un sistema di transito nel quale avvengono<br />

gli scambi fra le cellule metabolicamente attive ed il circolo. A livello del<strong>la</strong> Matrice<br />

Extracellu<strong>la</strong>re il Sistema Neurovegetativo Orto-Parasimpatico rego<strong>la</strong> l’equilibrio acidobase,<br />

<strong>la</strong> respirazione cellu<strong>la</strong>re, <strong>la</strong> permeabilità dei capil<strong>la</strong>ri e delle membrane cellu<strong>la</strong>ri.<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

A livello cellu<strong>la</strong>re e a livello degli organi l’Ortosimpatico è un attivatore di energia con<br />

effetti catabolici, mentre il Parasimpatico fissa l’energia favorendone l’accumulo con<br />

effetto anabolico (e riparativo): il loro sincrono alternarsi circadiano permette il corretto<br />

equilibrio dei processi metabolici corporei ana-catabolici. Tale rego<strong>la</strong>zione neuroumorale<br />

si origina nel sistema di rego<strong>la</strong>zione di base che è formato dai sistemi<br />

tampone carbonato e fosfato, dalle cellule del tessuto connettivo, dai capil<strong>la</strong>ri, dal<br />

sistema linfatico e da tutte le innumerevoli terminazioni nervose e neurovegetative<br />

presenti nel connettivo. Come nei sistemi tampone respiratorio ed ematico, anche in<br />

questa sede, lo smaltimento dei cataboliti acidi è condizionato da un’adeguata<br />

presenza di bicarbonati.<br />

Il fluido extracellu<strong>la</strong>re ossia l’ambiente interno viene rego<strong>la</strong>to da questa struttura<br />

plurispecializzata e interconnessa ed è proprio l’equilibrio di questa Matrice<br />

Extracellu<strong>la</strong>re che consentirà, attraverso <strong>la</strong> rego<strong>la</strong>zione degli scambi ionici intraextracellu<strong>la</strong>ri<br />

ed un adeguato funzionamento dei sistemi tampone, il mantenimento di<br />

uno stato di adeguata funzionalità del<strong>la</strong> cellu<strong>la</strong>, dell’organo, dell’apparato ed il<br />

raggiungimento di un conseguente “Benessere Psicofisico” globale. La nutrizione però<br />

non sempre riesce a compensare il depauperamento delle riserve alcaline (sodio,<br />

potassio, magnesio e calcio): in questi casi si determina un’acidosi tessutale rilevabile<br />

dalle variazioni del pH dei liquidi organici (ad es. urine) o attraverso apparecchiature<br />

per <strong>la</strong> valutazione del<strong>la</strong> Bioimpedenza.<br />

Nell’organismo umano le due fonti principali dell’acidità organica sono date dal<br />

ricambio cellu<strong>la</strong>re e dal Carico Renale Acido (PRAL) corre<strong>la</strong>to all’alimentazione e<br />

sono <strong>la</strong> principale concausa di molte ma<strong>la</strong>ttie, sia nelle manifestazioni infiammatorie<br />

acute, ma soprattutto in quelle cronico-degenerative.<br />

Le alterazioni del<strong>la</strong> flora batterica intestinale, inoltre, influenzano ulteriormente lo<br />

stato di acidosi dell’organismo: <strong>la</strong> sua rigenerazione può risultare perciò agevo<strong>la</strong>ta dal<br />

recupero dell’equilibrio acido-base che a sua volta ne permetterà una equilibrata<br />

colonizzazione con riduzione dello stato di disbiosi.<br />

La riduzione dello stress, dei processi infiammatori ed un controllo sull’assunzione<br />

di farmaci avranno infine un effetto decisamente positivo sul recupero delle funzioni<br />

dell’organismo.<br />

Gli agenti antiossidanti possono agire singo<strong>la</strong>rmente o interagire, proteggendosi a<br />

vicenda nel momento in cui vengono ossidati. Va tenuto presente che ciascun<br />

antiossidante ha un campo di azione limitato ad uno o due specifici radicali liberi.<br />

Pertanto solo un'alimentazione completa, con cibi che assicurano un ampio ed<br />

equilibrato spettro di nutrienti, può garantire un'efficace azione antiossidante.<br />

Di qui l’importanza di applicare le moderne nozioni del<strong>la</strong> Nutraceutica anche in<br />

ambito sportivo per favorire <strong>la</strong> massima esplicazione del<strong>la</strong> forza e portare ai massimi<br />

livelli le performance degli atleti.<br />

Il tutto incentrato in un concetto di prevenzione che deve permettere agli allenatori<br />

e preparatori atletici di poter applicare carichi di <strong>la</strong>voro costanti e prolungati, ma senza<br />

compromettere <strong>la</strong> salute dell’atleta e senza sobbarcarlo di stress ossidativo e di<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

acidosi <strong>la</strong>ttica con rischio di compromissione muscolo-tendinea da sovraccarico e<br />

successive contratture e miogelosi riflesse.<br />

Nel<strong>la</strong> maggior parte delle visite effettuate presso gli ambu<strong>la</strong>tori di Medicina<br />

Generale, il medico concentra <strong>la</strong> sua attenzione su dati clinici conc<strong>la</strong>mati,<br />

caratterizzati da una sintomatologia chiaramente riconoscibile. Altri sintomi, che<br />

potrebbero essere definiti vaghi ed aspecifici (quali stanchezza cronica, disturbi del<br />

sonno o dell’appetito, irritabilità del colon o stipsi, disturbi del tono dell’umore, sindromi<br />

dolorose aspecifiche, alterazioni ormonali ecc.) sono invece talvolta sottovalutati.<br />

Questi sintomi restano in gran parte non spiegati, non vengono cioè ricondotti al<strong>la</strong><br />

precisa causa, patologia o disturbo. Nel<strong>la</strong> letteratura anglosassone sono identificati<br />

con l’acronimo “M.U.S.: Medically Unexp<strong>la</strong>ined Symptoms”.<br />

La maggior parte delle pubblicazioni sull’argomento descrive una situazione <strong>la</strong> cui<br />

complessità ha inizio già dal colloquio con il paziente, che difficilmente riesce a<br />

comunicare in modo preciso i suoi stessi disagi e sintomi. Non sembrano<br />

partico<strong>la</strong>rmente convincenti i vari strumenti di c<strong>la</strong>ssificazione tradizionali, basati su<br />

interviste ai pazienti, che, proprio a causa dell’assenza di dati concretamente<br />

misurabili, facilmente possono dipendere solo dal<strong>la</strong> soggettiva percezione del<br />

paziente. Un significativo passo in avanti, nel<strong>la</strong> valutazione dell’impatto dei MUS, può<br />

essere invece compiuto qualora a questo tipo di interviste si affianchino degli<br />

strumenti precisi in grado di fornire misurazioni oggettive (TomEEx – Tomografia<br />

Elettrolitica Extracellu<strong>la</strong>re o BIA-ACC – Analisi Clinica del<strong>la</strong> Composizione Corporea)<br />

di parametri espressivi dello stato di salute del paziente.<br />

Da un punto di vista fisiopatologico il ritmo circadiano del<strong>la</strong> secrezione del<br />

cortisolo rappresenta per il corpo un importante fattore endogeno di sincronismo e<br />

dovrebbe essere armonizzato con il contingente stato di ricettività delle cellule e con le<br />

esigenze dell’organismo. In un soggetto sano infatti, <strong>la</strong> secrezione di CRH (ipota<strong>la</strong>mo)<br />

e di ACTH (ipofisi) sono partico<strong>la</strong>rmente sensibili all’abbassamento notturno del livello<br />

di cortisolo mediato dall’ippocampo e dal<strong>la</strong> corteccia prefrontale che disattivano l’asse<br />

HPA; tale riduzione notturna del ritmo circadiano del cortisolo stimo<strong>la</strong> <strong>la</strong> successiva<br />

secrezione dell’ACTH che attraverso l’attivazione dell’amigda<strong>la</strong>, circa mezz’ora dopo il<br />

risveglio, promuove <strong>la</strong> risposta e l’adattamento dell’organismo allo stress; l’aumento<br />

del livello del cortisolo, recepito dall’ipofisi, provoca a sua volta <strong>la</strong> progressiva<br />

diminuzione del<strong>la</strong> secrezione di ACTH (rego<strong>la</strong>zione retroattiva dell’HPA) e quindi il<br />

conseguente abbassamento dell’attività delle ghiandole surrenali e del<strong>la</strong> secrezione<br />

del cortisolo stesso.<br />

Un’alterazione del ritmo circadiano dei glucocorticoidi però, ed in partico<strong>la</strong>re un<br />

anomalo appiattimento del livello del cortisolo (quando cioè <strong>la</strong> sua secrezione risulti<br />

persistente nel tempo) legato ad una condizione di stress cronico dell’asse HPA, si<br />

corre<strong>la</strong> all’insorgenza di molte forme patologiche, da qui l’esigenza di uno strumento<br />

pratico in grado di valutare <strong>la</strong> capacità di reazione e retroazione dell’asse HPA. Gli<br />

studi sulle re<strong>la</strong>zioni tra diverse condizioni patologiche e gli squilibri dell’asse HPA sono<br />

numerosi ed hanno riscontrato evidenti legami tra livelli anomali di glucocorticoidi e<br />

patologie molto disparate, quali depressione, ansia ed attacchi di panico, deficienza<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

dell’ippocampo e re<strong>la</strong>tiva diminuzione delle capacità mnemoniche, disturbi del sonno,<br />

sindrome da affaticamento cronico (CFS), fibromialgie e patologie autoimmuni, colon<br />

irritabile, ipertensione, disturbi alimentari ed obesità, forme reumatiche.<br />

L’attivazione persistente dell’asse HPA può a sua volta essere causata dal<strong>la</strong><br />

cronicizzazione di processi infiammatori: l’azione antiflogistica dei glucocorticoidi è<br />

però in questi casi destinata a declinare rapidamente anche a causa dello squilibrio<br />

rispetto al<strong>la</strong> ricettività delle cellule, mentre resteranno a carico dell’organismo<br />

l’aumento del livello dei glucocorticoidi e l’alterazione dei re<strong>la</strong>tivi ritmi circadiani.<br />

Lo stress cronico promuove inoltre <strong>la</strong> formazione di radicali liberi e facilita nel<br />

tempo l’insorgenza del<strong>la</strong> Sindrome Metabolica legata allo squilibrio endocrinometabolico<br />

e corre<strong>la</strong>ta all’acidosi tessutale che via via si accumu<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> Matrice<br />

extracellu<strong>la</strong>re. Quando il sangue diventa infine troppo acido, situazione incompatibile<br />

con <strong>la</strong> vita, l’organismo preleva i minerali alcalinizzanti (calcio, potassio, sodio e<br />

magnesio) dalle ossa, dai denti e dalle cellule di tutti i tessuti. Appare evidente che<br />

questa situazione, se protratta nel tempo, può causare varie patologie, tra esse <strong>la</strong> più<br />

frequente è l’osteoporosi.<br />

Prima di arrivare comunque a patologie così conc<strong>la</strong>mate si presentano numerosi<br />

altri sintomi, legati al<strong>la</strong> alterazione del<strong>la</strong> composizione corporea, corre<strong>la</strong>ti all’acidosi,<br />

all’attivazione persistente dell’HPA e all’iniziale squilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

di controllo Orto-Parasimpatico: sono appunto i sintomi Vaghi e Aspecifici identificati<br />

nel<strong>la</strong> letteratura anglosassone con l’acronimo “M.U.S.: Medically Unexp<strong>la</strong>ined<br />

Symptoms”. Questi sono da una parte corre<strong>la</strong>ti agli aspetti dismetabolici legati<br />

all’alimentazione, dall’altra al<strong>la</strong> presenza di processi infiammatori cronici.<br />

Per quanto riguarda gli effetti sistemici di una infiammazione cronica <strong>la</strong><br />

persistenza di un agente infiammatorio all’interno dell’organismo porta all’insorgenza<br />

di partico<strong>la</strong>ri processi che sono atti a mantenere l’omeostasi, ma il perdurare del<strong>la</strong><br />

stessa porta a complicazioni caratteristiche: uno dei maggiori meccanismi in risposta<br />

all’attivazione dell’HPA è il consumo di liquidi e sistemi tampone a scapito dei restanti<br />

distretti dell’organismo.<br />

La persistenza dei processi infiammatori cronici complica inoltre notevolmente il<br />

recupero dei soggetti dismetabolici (basti pensare alle interazioni cortisolo-insulina),<br />

ed è per questo motivo che idratazione ed abbassamento dell’infiammazione<br />

sistemica rivestono un ruolo prioritario: un miglioramento dei parametri metabolici ed<br />

ormonali del paziente porterà con facilità al drastico decadimento dei M.U.S. ed aprirà<br />

nuove possibilità terapeutiche, ad esempio ampliando le possibilità di intervento<br />

nutrizionale durante il follow-up, mentre una terapia mirata al sintomo risulta spesso<br />

inefficace a livello sistemico e nelle cronicità a tale scopo.<br />

In un’ottica di recupero sistemico vanno pertanto privilegiate anzitutto le possibilità<br />

di recupero dall’infiammazione cronica, che dovranno riflettersi nel miglioramento dei<br />

parametri di idratazione e (considerando che un ulteriore fattore in grado di incidere<br />

sul<strong>la</strong> sintomatologia vaga ed aspecifica o M.U.S. è l’elevato grado di stress ossidativo<br />

comportato da alterazioni metaboliche, neuroimmunoendocrine o infiammatorie) in un<br />

corretto apporto di antiossidanti (diurni e notturni) che si rive<strong>la</strong> pertanto funzionale al<strong>la</strong><br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

riduzione dei M.U.S., partico<strong>la</strong>rmente quando il paziente abbia già recuperato gravi<br />

stati di disidratazione, processi infiammatori o di perdita di massa magra.<br />

In un tale contesto l’intervento del medico dovrebbe essere orientato a rafforzare<br />

<strong>la</strong> naturale tendenza dell’organismo all’autoconservazione (potere di autoguarigione).<br />

Questo intervento, se orientato ad una finalità teleonomica, esige arte medica. Infatti,<br />

<strong>la</strong> guarigione non è <strong>la</strong> produzione di un oggetto, ma il “restauro” di un quadro clinico<br />

individuale. La materia sul<strong>la</strong> quale il medico esercita <strong>la</strong> sua arte è già un’opera d’arte:<br />

<strong>la</strong> persona stessa.<br />

La medicina biologica ed olistica mira, appunto, ad armonizzare l’ambiente interno<br />

del<strong>la</strong> cellu<strong>la</strong> con l’ambiente extracellu<strong>la</strong>re, allo stesso modo in cui, in ambito<br />

macroscopico, nessun uomo può guarire o rimanere sano senza un rapporto corretto<br />

e un’interazione reale con i propri simili.<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Protocollo Sperimentale<br />

Lo studio (Protocollo di studio DUALBAS Day & Night) mirava a verificare<br />

l’efficacia di una integrazione naturale (Dualbas Day e Dualbas Night) nel migliorare,<br />

riequilibrandole, le rispettive competenze funzionali del Sistema Neurovegetativo Orto<br />

e Parasimpatico .<br />

La novità di questi prodotti è legata da una parte al tipo e al numero di<br />

associazioni utilizzate, dall’altra al<strong>la</strong> crono-bio-farmacologia ovvero al preciso<br />

momento del<strong>la</strong> giornata in cui vengono somministrati questi integratori rispettando il<br />

normale bioritmo circadiano Orto-Parasimpatico del nostro corpo; proprio per questo<br />

vogliamo valutare l’impatto sullo stato generale di salute degli utilizzatori di questi<br />

integratori con uno studio prospettico che possa evidenziare l’utilità degli stessi<br />

nell’abbattere <strong>la</strong> presenza di M.U.S. (Medically Unexp<strong>la</strong>ined Symptoms), i livelli di<br />

acidosi tessutale e <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva infiammazione corre<strong>la</strong>ta.<br />

Gli arruo<strong>la</strong>ti allo studio sono stati valutati in 4 momenti diversi (Allegato 5: Time-<br />

Line):<br />

Screening: selezione dei volontari in base al<strong>la</strong> soddisfazione dei criteri di<br />

inclusione ed esclusione ed eventuale consegna del<strong>la</strong> descrizione del protocollo<br />

di studio (Allegato 1) e pianificazione degli eventuali appuntamenti;<br />

Tempo 0: si artico<strong>la</strong>va in più fasi:<br />

o acquisizione del consenso informato re<strong>la</strong>tivo allo studio ed autorizzazione al<strong>la</strong><br />

raccolta e al trattamento dei dati sensibili (anche se in forma anonima) allo<br />

scopo di ricerca tramite liberatoria sul<strong>la</strong> Privacy (Allegato4);<br />

o raccolta dei dati clinico-anamnestici (altezza, peso, patologie attuali e<br />

pregresse, terapie in atto e passate, esame obiettivo);<br />

o somministrazione di una batteria di test per <strong>la</strong> valutazione globale dello stato<br />

di salute del benessere psico-fisico e metabolico-alimentare (Allegato 3:<br />

Questionario DBDN);<br />

o valutazione globale di bioimpedenzometria attraverso l’utilizzo di due<br />

apparecchiature: <strong>la</strong> B.I.A (Body Impedance Analyzer) e <strong>la</strong> TOMEEX<br />

(Tomografia Elettrolitica Extracellu<strong>la</strong>re) dei cui parametri si dava descrizione e<br />

spiegazione (Allegato 2);<br />

o e<strong>la</strong>borazione dei questionari e refertazione dell’assetto metabolico, corre<strong>la</strong>to<br />

dalle re<strong>la</strong>tive curve del PRAL (Potential Renal Acid Load) e del Carico<br />

Glicemico, estrapo<strong>la</strong>to dall’indagine alimentare effettuata;<br />

o lettura dei risultati emersi dai test, specificazione delle indicazioni sul<strong>la</strong> prassi<br />

alimentare alcalinizzante (Allegato 6) da effettuare durante lo studio ed<br />

indicazioni sul<strong>la</strong> terapia integrativa che stavano per assumere;<br />

o conferma del<strong>la</strong> data del successivo controllo e consegna dell’integratore<br />

(Dualbas Day da assumere prima del<strong>la</strong> co<strong>la</strong>zione e Dualbas Night prima del<strong>la</strong><br />

cena).<br />

Tempo 1: si artico<strong>la</strong>va in più fasi:<br />

o rivalutazione dei criteri di inclusione ed esclusione;<br />

o valutazione del riscontro di eventuali eventi avversi intercorsi o di variazioni<br />

significative intercorse da un punto di vista clinico-anamnestico rispetto al<br />

Tempo 0;<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

o somministrazione del<strong>la</strong> batteria di test per <strong>la</strong> valutazione globale dello stato di<br />

salute del benessere psico-fisico e metabolico-alimentare (Allegato 3:<br />

Controlli);<br />

o valutazione globale di bioimpedenzometria attraverso B.I.A (Body Impedance<br />

Analyzer) e TOMEEX (Tomografia Elettrolitica Extracellu<strong>la</strong>re);<br />

o lettura dei risultati emersi dai test, ed indicazioni sul<strong>la</strong> terapia integrativa che<br />

poteva essere più o meno variata nei quantitativi;<br />

o conferma del<strong>la</strong> data del successivo controllo e consegna dell’integratore<br />

(Dualbas Day & Night).<br />

Tempo 4: si artico<strong>la</strong>va in più fasi:<br />

o valutazione del riscontro di eventuali eventi avversi intercorsi o di variazioni<br />

significative intercorse da un punto di vista clinico-anamnestico rispetto al<br />

Tempo 1;<br />

o somministrazione del<strong>la</strong> batteria di test per <strong>la</strong> valutazione globale dello stato di<br />

salute del benessere psico-fisico e metabolico-alimentare (Allegato 3:<br />

Controlli);<br />

o valutazione globale di bioimpedenzometria attraverso B.I.A (Body Impedance<br />

Analyzer) e TOMEEX (Tomografia Elettrolitica Extracellu<strong>la</strong>re);<br />

o lettura dei risultati emersi dai test, confronto con quelli precedenti ed eventuali<br />

indicazioni sul proseguimento del<strong>la</strong> terapia qualora richiesto (cosa frequente)<br />

dai volontari o nei casi in cui i risultati emersi dai test non fossero ancora<br />

indicativi di un completo recupero.<br />

Per ogni paziente sono stati registrati, oltre ai risultati dei test bioantropometrici e<br />

del<strong>la</strong> batteria somministrata i seguenti parametri:<br />

i dati anagrafici ed anamnestici (età, sesso, idratazione);<br />

i M.U.S. (Medical Unexp<strong>la</strong>ined Symptoms);<br />

i disturbi psicosomatici (sonno, somatizzazioni con intensità e frequenza);<br />

i risvolti <strong>la</strong>vorativi e re<strong>la</strong>zionali (attività sociali e sport);<br />

le patologie presenti e passate;<br />

l’approccio terapeutico, le terapie prescritte e <strong>la</strong> durata delle stesse;<br />

l’eventuale drop-out e le motivazioni dello stesso.<br />

Tali dati sono stati oggetto di estrapo<strong>la</strong>zione<br />

ed e<strong>la</strong>borazione per c<strong>la</strong>ssi di significatività.<br />

L’analisi statistica dei risultati è stata effettuata<br />

mediante il test del χ 2 o, qualora questo non<br />

fosse applicabile, mediante il metodo esatto di<br />

Fisher o il χ 2 con correzione di Yates o in<br />

seconda istanza mediante il test dell’Analisi<br />

Sequenziale (i confini di validità per un test<br />

specu<strong>la</strong>re triango<strong>la</strong>re e sequenziale con una probabilità di errore p


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Materiale e Metodo<br />

Le persone non sono state selezionate, a parte i criteri di inclusione ed esclusione<br />

previsti dal protocollo, ma rappresentano un campione casuale formatosi per autoarruo<strong>la</strong>mento<br />

in seguito ad informazione affissa (Allegato 1) nel<strong>la</strong> nostra struttura<br />

ambu<strong>la</strong>toriale.<br />

Il campione, formato da 100 persone, si è sottoposto ad una batteria di test sia dal<br />

punto di vista dell’indagine psico-clinico-anamnestica, per <strong>la</strong> valutazione dei M.U.S.<br />

(Medically Unexp<strong>la</strong>ined Symptoms) e dei livelli di benessere reale e percepito, che<br />

strumentale, mediante apparecchiature di bioimpedenzometria, per <strong>la</strong> valutazione<br />

del<strong>la</strong> composizione corporea, dei livelli di idratazione, di acidosi tessutale, di stress<br />

ossidativo e di capacità tampone in generale e di quelli renale e respiratorio nello<br />

specifico.<br />

In funzione di alcuni parametri di cronicità (Livello delle scorte dei sistemi tampone<br />

e numero di M.U.S.) emersi nel<strong>la</strong> prima indagine il campione è stato anche suddiviso<br />

in due sottogruppi:<br />

Cronici: in questo gruppo rientravano coloro che al 1° test risultavano con<br />

una presenza di M.U.S. > di 10 e/o con un livello di Energia Cellu<strong>la</strong>re<br />

Sistemica (scorte di sistemi tampone) < a 10;<br />

Controllo: in questo gruppo rientravano quelle persone che al 1° test<br />

risultavano avere meno di 10 Sintomi Vaghi ed Aspecifici ed una Energia<br />

Cellu<strong>la</strong>re Sistemica (scorte di sistemi tampone) > a 10.<br />

Questa suddivisione è stata operata per valutare il possibile diverso<br />

comportamento degli integratori in persone (gruppo Controllo) apparentemente “senza<br />

grossi sintomi” di deficit del Sistema P.N.E.I.M. (Sistema Psico-Neuro-Endocrino-<br />

Immuno-Metabolico) ed individui (gruppo Cronici) con una sintomatologia di<br />

scompenso di tale sistema già discretamente manifesta sia ai test anamnestici che a<br />

quelli strumentali.<br />

Caratteristiche dei soggetti: Sono stati arruo<strong>la</strong>ti pazienti di età compresa tra i 18<br />

ed gli 80 anni che non abbiano avuto precedenti eventi cardiovasco<strong>la</strong>ri importanti e,<br />

qualora cardiopatici, con una probabilità di andare incontro a un primo evento<br />

cardiovasco<strong>la</strong>re maggiore nei dieci anni successivi inferiore al 20%, che soddisfino i<br />

criteri di inclusione e che non rientrino nei criteri di esclusione successivamente<br />

descritti. Proprio per questo motivo ai pazienti cardiopatici veniva richiesta una<br />

valutazione del rischio cardiovasco<strong>la</strong>re globale prima di essere reclutati per lo studio.<br />

Criteri di inclusione<br />

Entrambi i sessi ed età compresa fra 18 e 80 anni;<br />

Per le persone cardiopatiche, rischio cardiovasco<strong>la</strong>re assoluto di eventi<br />

cardiovasco<strong>la</strong>ri maggiori nell’arco dei successivi 10 anni inferiore al 20%;<br />

Volontà e capacità di aderire al trattamento e di esprimere un consenso informato<br />

scritto;<br />

Washout di almeno 3 mesi rispetto ad altri farmaci significativamente importanti<br />

nel contrastare l’infiammazione (Cortisonici, Antib<strong>la</strong>stici, Immunosoppressori).<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Criteri di esclusione<br />

Anamnesi positiva per cardiopatia ischemica o per diabete mellito di tipo I;<br />

Per le persone cardiopatiche, rischio cardiovasco<strong>la</strong>re assoluto di eventi maggiori<br />

nell’arco dei successivi 10 anni superiore al 20%;<br />

Presenza di patologie croniche severe o di gravidanza ed al<strong>la</strong>ttamento;<br />

Trattamento continuativo con altri farmaci importanti per il controllo del<strong>la</strong><br />

infiammazione in atto o nei tre mesi precedenti (Cortisonici, Antib<strong>la</strong>stici,<br />

Immunosoppressori).<br />

Consenso Informato e Liberatoria sul<strong>la</strong> Privacy<br />

Ad ogni partecipante, una volta letto e spiegato l’obiettivo del<strong>la</strong> ricerca, veniva<br />

richiesto il consenso al<strong>la</strong> partecipazione volontaria al<strong>la</strong> sperimentazione (Allegato 4) e<br />

veniva acquisita, sottoscrivendo<strong>la</strong>, una liberatoria sul<strong>la</strong> privacy (Allegato 4) per il<br />

trattamento dei dati sensibili (Allegato 5), ancorché registrati in forma anonima.<br />

Test<br />

La batteria di test somministrati (Allegato 3 e 3 di controllo) comprendeva una<br />

parte anagrafico-anamnestica, <strong>la</strong> compi<strong>la</strong>zione di una indagine sulle abitudini<br />

alimentari, specie se ripetitive (cibi assunti almeno 4 volte nel<strong>la</strong> settimana), del<strong>la</strong><br />

persona, <strong>la</strong> valutazione del<strong>la</strong> compliance e del benessere ottenuto dal<strong>la</strong><br />

supplementazione (nel 2° e 3° incontro) effettuata.<br />

Tale batteria di test comprendeva:<br />

SF-36 (QUESTIONARIO SULLO STATO DI SALUTE): L'SF-36 è un<br />

questionario sullo stato di salute del paziente che è caratterizzato dal<strong>la</strong> brevità<br />

(mediamente il soggetto impiega non più di 10 minuti per <strong>la</strong> sua compi<strong>la</strong>zione)<br />

e dal<strong>la</strong> precisione (lo strumento è valido e riproducibile). È stato sviluppato a<br />

partire dagli anni 80 negli Stati Uniti d'America come questionario generico,<br />

multi-dimensionale artico<strong>la</strong>to attraverso 36 domande che permettono di<br />

assemb<strong>la</strong>re 8 differenti scale. Le 36 domande si riferiscono concettualmente a<br />

8 domini di salute: AF-attività fisica (10 domande), RP-limitazioni di ruolo<br />

dovute al<strong>la</strong> salute fisica (4 domande) e RE-limitazioni di ruolo dovute allo stato<br />

emotivo (3 domande), BP-dolore fisico (2 domande), GH-percezione dello stato<br />

di salute generale (5 domande), VT-vitalità (4 domande), SF-attività sociali (2<br />

domande), MH-salute mentale (5 domande) e una singo<strong>la</strong> domanda sul<br />

cambiamento nello stato di salute. Il questionario SF-36 può essere autocompi<strong>la</strong>to,<br />

o può essere oggetto di una intervista sia telefonica sia faccia-afaccia.<br />

Tutte le domande dell'SF-36, tranne una, si riferiscono ad un periodo di<br />

quattro settimane precedenti <strong>la</strong> compi<strong>la</strong>zione del questionario. La validità delle<br />

8 scale dell'SF-36 è stata <strong>la</strong>rgamente studiata in gruppi noti di pazienti. Gli studi<br />

di validazione hanno inoltre dimostrato che l'SF-36 ha capacità discriminanti nei<br />

confronti di popo<strong>la</strong>zioni con problemi psichiatrici o problemi fisici e di<br />

discriminare tra gruppi di popo<strong>la</strong>zioni con condizioni mediche severe da gruppi<br />

di popo<strong>la</strong>zioni moderatamente ma<strong>la</strong>te o sane.<br />

18


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

SDS (“Self–rating depression scale” di Zung ): <strong>la</strong> sca<strong>la</strong> di autovalutazione di<br />

Zung (ZUNG W.W.K., 1965) per <strong>la</strong> valutazione quantitativa di una condizione<br />

affettivo-emotiva di depressione, dal<strong>la</strong> metà degli anni sessanta in cui è stata<br />

proposta, è andata via via sempre più diffondendosi in quanto prezioso<br />

strumento di valutazione sintomatologia non solo nei protocolli di ricerca clinica<br />

sperimentale, ma anche nel<strong>la</strong> pratica clinica assistenziale e nel<strong>la</strong> gestione del<br />

paziente depresso. È costituita da venti items, ciascuno dei quali fa riferimento<br />

ad una specifica caratteristica sintomatologia depressiva (somatica psicologica,<br />

psicomotoria e del tono dell’umore) e che nel loro insieme consentono di<br />

definire quantitativamente l’entità del disturbo depressivo presente nel paziente<br />

preso in esame.<br />

EQ5D: L’EQ5D è uno strumento standardizzato che consente di misurare lo<br />

stato di salute degli intervistati e <strong>la</strong> loro qualità del<strong>la</strong> vita sul<strong>la</strong> base del quale è<br />

possibile valutare l’assistenza sanitaria prestata, una tecnica, una tecnologia.<br />

L’EQ5D è fondato su un questionario semplice e breve costituito da due sezioni<br />

distinte: <strong>la</strong> prima (EQ5D Reale) in cui compaiono cinque items che riguardano<br />

lo stato di salute corrente (ciascuno dei quali prevede <strong>la</strong> possibilità di scegliere<br />

un diverso livello di gravità); <strong>la</strong> seconda (EQ5D Percepito) data da una sca<strong>la</strong><br />

VAS tarata da 0 a 100 in cui, in forma analogica, uno esprime apponendo una<br />

crocetta il proprio grado di benessere:<br />

EQ5D Reale<br />

o 1.Mobilità:<br />

Non ho problemi a camminare<br />

Ho qualche problema a camminare<br />

Sono confinato a letto<br />

o 2. Cura di sè<br />

Non ho problemi ad accudire a me stesso<br />

Ho qualche problema a vestirmi e <strong>la</strong>varmi<br />

Sono incapace a vestirmi e <strong>la</strong>varmi da solo<br />

o 3.Attività usuali<br />

Non ho problemi a compiere le mie abituali attività<br />

Ho qualche problema a compiere le mie abituali<br />

attività<br />

Non sono in grado di compiere le mie abituali<br />

attività<br />

o 4.Dolore/disagio<br />

Non ho dolore o disagio<br />

Sento un modesto dolore o disagio<br />

Ho un estremo dolore o disagio<br />

o 5.Ansia/depressione<br />

Non sono ansioso o depresso<br />

Sono moderatamente ansioso o depresso<br />

Sono altamente ansioso o depresso.<br />

EQ5D<br />

Percepito<br />

19


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

M.U.S. (Medically Unexp<strong>la</strong>ined Symptoms): per quanto riguarda i Sintomi Vaghi<br />

ed Aspecifici o M.U.S. essendo una manifestazione del grado di squilibrio del<br />

Sistema Neuro-Vegetativo del<strong>la</strong> persona, tanto più compromesso quanto<br />

maggiore risulta in numero di tali sintomi evidenziati dal<strong>la</strong> persona in esame,<br />

nel<strong>la</strong> presente indagine viene preso in considerazione il numero totale dei<br />

sintomi raggruppati in c<strong>la</strong>ssi (0= Sistema in Equilibrio; da 1 a 5 = Sistema in<br />

Iniziale Squilibrio; > 6 Grave Squilibrio del Sistema). Questi sintomi erano:<br />

o Sente da tempo una sensazione di stanchezza generale?<br />

o Percepisce aumenti del battito cardiaco a riposo o soffre di ipertensione o di<br />

ipotensione?<br />

o Ha difficoltà di concentrazione?<br />

o Soffre di attacchi di panico?<br />

o Ha da tempo crisi di pianto e/o stati d’ansia e/o depressione, frustrazione?<br />

o Soffre da tempo di sonnolenza persistente durante <strong>la</strong> giornata?<br />

o Soffre di insonnia o di risvegli notturni?<br />

o Ha notato alterazioni dell’apparato muscolo-scheletrico (perdita di forza o<br />

motilità, dolori osteoartico<strong>la</strong>ri, ecc.)?<br />

o Soffre di disturbi funzionali gastro-intestinali (acidità, senso di pienezza,<br />

gonfiore, nausea, stipsi, colon irritabile)?<br />

o Soffre di disturbi ormonali e/o di disfunzioni funzionali tiroidee?<br />

o Ha notato variazioni (calo o aumento) del peso corporeo non associabile a<br />

modificazioni dell’alimentazione?<br />

o Ha notato un certo abbassamento delle difese immunitarie con maggiore<br />

vulnerabilità alle ma<strong>la</strong>ttie?<br />

o Soffre di cefalee?<br />

o Soffre di problemi di tipo dermatologico?<br />

o Soffre di disturbi del<strong>la</strong> sfera sessuale?<br />

Un ulteriore parametro, partico<strong>la</strong>rmente importante e molte volte sottovalutato,<br />

che veniva valutato era il livello di idratazione che in genere risultava partico<strong>la</strong>rmente<br />

ridotto sia nei tempi che nelle quantità.<br />

Raccolta Dati<br />

La tempistica del<strong>la</strong> raccolta dati e del<strong>la</strong> valutazione diagnostica delle persone<br />

arruo<strong>la</strong>te nello studio osservazionale veniva riportata nel<strong>la</strong> Time-Line (Allegato 5) <strong>la</strong><br />

cui compi<strong>la</strong>zione scandiva anche le diverse fasi operative del<strong>la</strong> ricerca stessa.<br />

Tutti i dati esaminati e raccolti sono stati sistematicamente catalogati, e<strong>la</strong>borati e<br />

successivamente inseriti in un file di database per <strong>la</strong> successiva estrapo<strong>la</strong>zione delle<br />

possibili variabili emerse dopo <strong>la</strong> terapia alcalinizzante e di riequilibrio.<br />

Le successive tabelle e le re<strong>la</strong>tive significatività sono state realizzate tenendo<br />

conto sia dei valori emersi per il campione totale, sia di quelli re<strong>la</strong>tivi ai sottogruppi<br />

“Controllo” e “Cronici”.<br />

20


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

RISULTATI<br />

Nel<strong>la</strong> esposizione del<strong>la</strong> ricerca terremo in considerazione prima i risultati re<strong>la</strong>tivi al<br />

Campione totale e successivamente quelli emersi dal<strong>la</strong> lettura più dettagliata nei<br />

sottogruppi “Controllo” e “Cronici”.<br />

Analisi del<strong>la</strong> domanda<br />

Il campione esaminato consisteva inizialmente di 105 individui, di cui 75 femmine<br />

e 30 maschi, di età compresa tra i 18 e gli 80 anni, come previsto dai criteri di<br />

inclusione/esclusione.<br />

Il Drop-Out successivo è stato di 2 femmine e 3 maschi, che per i motivi già<br />

esposti nel riassunto non hanno portato a termine <strong>la</strong> sperimentazione, circoscrivendo<br />

<strong>la</strong> ricerca a 100 soggetti.<br />

La Tab. 1 riporta i dati re<strong>la</strong>tivi a questo campione definitivo di 100 casi e <strong>la</strong><br />

successiva suddivisione per fasce d’età ed appartenenza sessuale: dal<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> si<br />

può evidenziare come <strong>la</strong> fascia d’età maggiormente rappresentativa (59%) sia quel<strong>la</strong><br />

del<strong>la</strong> piena maturità (compresa tra i 40 e i 59 anni) e come per quanto riguarda<br />

l’appartenenza sessuale il campione sia rappresentato (73% ♀, 27% ♂) in misura<br />

maggiore dalle donne.<br />

__ETÀ__<br />

SESSO<br />

MASCHI 8<br />

< 40 ANNI<br />

N° %<br />

28,6<br />

FEMMINE 20 71,4<br />

TOTALE<br />

Tab.1<br />

29,6<br />

27,4<br />

40-59 ANNI<br />

N° %<br />

14 23,7<br />

51,9 5<br />

45 76,3<br />

61,6 8<br />

> 60 ANNI<br />

N° %<br />

38,5<br />

18,5<br />

61,5<br />

11,0<br />

ETÀ MEDIA<br />

ANNI ± DS<br />

TOTALE<br />

N° %<br />

46,3 28,3 27 27,0<br />

100,0<br />

52,6 29,9 73 73,0<br />

100,0<br />

La Tab. 2 riporta gli stessi dati distribuiti per fasce d’età, ma suddivisi in gruppo<br />

“Controllo” e gruppo “Cronici”: è curioso notare come, senza aver fatto alcuna<br />

cernita tra le persone reclutate a parte i criteri di inclusione, nei due sottogruppi le<br />

persone siano uniformemente distribuite sia per numero che per c<strong>la</strong>ssi d’età.<br />

__ETÀ__<br />

SESSO<br />

28 100,0<br />

28,0<br />

< 40 ANNI<br />

N° %<br />

Controllo 14 50,0<br />

Cronici 14 50,0<br />

TOTALE<br />

Tab.2<br />

28,6<br />

27,5<br />

28 100,0<br />

28,0<br />

59 100,0<br />

59,0<br />

40-59 ANNI<br />

N° %<br />

28 47,5<br />

57,1 7<br />

31 52,5<br />

60,8 6<br />

59 100,0<br />

59,0<br />

13 100,0<br />

13,0<br />

> 60 ANNI<br />

N° %<br />

53,8<br />

14,3<br />

46,2<br />

11,7<br />

13 100,0<br />

13,0<br />

50,9 29,5 100 100,0<br />

100,0<br />

ETÀ MEDIA<br />

ANNI ± DS<br />

TOTALE<br />

N° %<br />

55,6 27,0 49 49,0<br />

100,0<br />

46,4 31,3 51 51,0<br />

100,0<br />

50,9 29,5 100 100,0<br />

100,0<br />

21


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Analisi delle componenti bio-fisiologiche<br />

La Tab. 3 (p 2 Litri<br />

N° %<br />

TOTALE<br />

N° %<br />

Tempo 0 35 35,0 55 55,0 10 10,0 100 100,0<br />

Tempo 1 12 12,0 75 75,0 13 13,0 100 100,0<br />

Tempo 4<br />

La Tab. 4 (p di 60 nei maschi e > di 55<br />

nelle femmine); possiamo comunque notare come il numero di pazienti con una<br />

idratazione “Molto Ridotta” (TBW < a 43 nei maschi e a 40 nelle femmine) si sia<br />

ridotto dal 23% del Tempo 0 al 19% del Tempo 4, mentre le persone con una<br />

idratazione so<strong>la</strong>mente “Ridotta” sono aumentati dal 13% del Tempo 0 al 20% del<br />

Tempo 4.<br />

IDRATAZIONE (TBW)<br />

N° TEST<br />

Tab.4<br />

11 11,0 80 80,0 9 9,0 100 100,0<br />

Molto Ridotta<br />

N° %<br />

Discret. Ridotta<br />

N° %<br />

Ridotta<br />

N° %<br />

TOTALE<br />

N° %<br />

Tempo 0 23 23,0 64 64,0 13 13,0 100 100,0<br />

Tempo 1 37 37,0 50 50,0 13 13,0 100 100,0<br />

Tempo 4<br />

Possiamo meglio evidenziare <strong>la</strong> diversità dei risultati ottenuti tra il Tempo 0 ed il<br />

Tempo 4 con una rappresentazione dei dati mediante il grafico a torta riportato qui<br />

sotto nel<strong>la</strong> Fig.1.<br />

Fig.1<br />

19 19,0 61 61,0 20 20,0 100 100,0<br />

22


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Le Fig. 2 e 3 evidenziano l’andamento dei<br />

livelli di integrità delle membrane cellu<strong>la</strong>ri (P.A.:<br />

Angolo di Fase) ottenuti nei due gruppi<br />

Controllo e Cronici a distanza di 1 e 4 mesi<br />

dall’inizio del<strong>la</strong> supplementazione e valutati con<br />

il test dell’Analisi Sequenziale.<br />

La Fig.2 evidenzia come nel gruppo<br />

Controllo dopo 1 mese di integrazione non<br />

ci sia una significativa variazione dell’angolo<br />

di fase (PA) e ciò è da attribuirsi al<strong>la</strong><br />

riattivazione di eventuali processi<br />

infiammatori cronici riportati in acuto e<br />

sostenuti da una migliore capacità di<br />

risposta reattiva del sistema immunitario;<br />

dopo<br />

Fig.3: P.A. Gruppo Cronici<br />

ulteriori tre mesi, però, di integrazione c’è un<br />

significativo recupero dell’angolo di fase (PA)<br />

che sarà poi espressione di un miglior scambio a<br />

questo livello di:<br />

Ossigenazione cellu<strong>la</strong>re;<br />

Apporto nutrizionale;<br />

Drenaggio cataboliti;<br />

Po<strong>la</strong>rizzazione elettrolitica.<br />

Nel<strong>la</strong> Fig.3 tale andamento risulta ancor<br />

più evidente nel gruppo Cronici dove il<br />

“peggioramento” iniziale è notevolmente<br />

accentuato ed il successivo miglioramento non<br />

raggiunge, anche se di poco, <strong>la</strong> completa<br />

significatività in quanto, per alcune persone il<br />

processo di recupero potrebbe necessitare<br />

di tempi più lunghi rispetto ai 4 mesi<br />

utilizzati nel<strong>la</strong> ricerca.<br />

Le Fig. 4 e 5 evidenziano invece l’andamento<br />

delle percentuali corporee del<strong>la</strong> Massa Magra<br />

(FFM) ottenuti nei due gruppi Controllo e<br />

Cronici a distanza di 1 e 4 mesi dall’inizio del<strong>la</strong><br />

supplementazione e valutati con il test<br />

dell’Analisi Sequenziale:<br />

Nel gruppo Controllo (Fig.4) si evidenzia un<br />

iniziale peggioramento probabilmente<br />

corre<strong>la</strong>to al<strong>la</strong> eliminazione di tossine che<br />

nel<strong>la</strong> loro fase espulsiva trascinano con sé<br />

Fig.2: P.A. Gruppo Controllo<br />

Fig.4: F.M.M. Gruppo Controllo<br />

23


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

quel<strong>la</strong> parte di acqua inattiva che serviva a tamponare gli effetti tossici delle stesse,<br />

mentre il successivo miglioramento è<br />

corre<strong>la</strong>to da una parte al<strong>la</strong> remineralizzazione<br />

ossea e al miglioramento del<strong>la</strong> idratazione,<br />

dall’altra al recupero di Sali, massa musco<strong>la</strong>re<br />

e viscerale tipico del<strong>la</strong> seconda fase del<br />

riequilibrio del Sistema Neuro-Vegetativo.<br />

Questo andamento bifasico e contrapposto<br />

risulta ancor più evidente per il gruppo<br />

Cronici (Fig.5) ancorché, anche se di poco,<br />

non statisticamente significativo.<br />

Le Fig. 6 e 7 evidenziano poi il conseguente<br />

andamento del<strong>la</strong> densità corporea (Body Density<br />

o B.D. = rapporto tra peso corporeo in grammi e<br />

suo volume in cm 3 ) ottenuta nei due gruppi<br />

Controllo e Cronici a distanza di 1 e 4 mesi<br />

dall’inizio del<strong>la</strong> supplementazione e valutati con il<br />

test dell’Analisi Sequenziale:<br />

Fig.6: B.D. Gruppo Controllo<br />

La Fig. 6 evidenzia nel gruppo Controllo<br />

l’iniziale lieve peggioramento corre<strong>la</strong>to al<strong>la</strong><br />

eliminazione delle tossine e dell’acqua ad esse<br />

associata a cui segue lo statisticamente<br />

significativo miglioramento corre<strong>la</strong>to al successivo<br />

recupero del<strong>la</strong> massa proteica, dei sistemi<br />

tampone, del glicogeno, dei lipidi essenziali<br />

(costituzionali/strutturali), dei minerali ossei e di<br />

quelli sierici (elettroliti).<br />

Invece per il gruppo Cronici (Fig. 7) il<br />

peggioramen<br />

to iniziale<br />

risulta molto più marcato, pur permanendo in<br />

seguito una valida capacità di recupero;<br />

quest’ultima, anche se per una inezia non<br />

raggiunge una significatività statistica nei cronici<br />

che probabilmente per un completo riequilibrio<br />

necessitano di più lunghi periodi di integrazione.<br />

Fig.7: B.D. Gruppo Cronici<br />

Le Tab. 5 e 6 e le Fig. 8 e 9 evidenziano il<br />

diverso andamento del recupero dei livelli di<br />

Sistemi Tampone (Energia Cellu<strong>la</strong>re Sistemica)<br />

nelle situazioni di infiammazione dopo 1 e 4 mesi<br />

di terapia di integrazione rispettivamente nel<br />

Gruppo Cronici e nel Gruppo Controllo):<br />

Fig.5: F.M.M. Gruppo Cronici<br />

24


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

La Tab. 5 (p


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

La Fig. 9 evidenzia ancor meglio, in un grafico a torta, tale andamento:<br />

Fig.: 9<br />

Tempo 0 Tempo 1 Tempo 4<br />

Energia Cellu<strong>la</strong>re Sistemica: ■Molto Ridotta ■Ridotta ■Normale<br />

Le Tab. 7 e <strong>la</strong> Fig. 10 riportano l’andamento del livello di Resistenza Sistemica del<br />

campione esaminato e le sue variazioni durante i rispettivi tempi del<strong>la</strong> integrazione;<br />

per Fase di Resistenza Sistemica intendiamo quante aree (su 34 esaminate nel<br />

singolo soggetto) del Sistema immunitario si presentano in fase di Distress o di<br />

Esaurimento (Vedi allegato 2: didascalia BIA TomEEx) per cui quanto più essa<br />

aumenta tanto meno reattiva è <strong>la</strong> capacità di risposta del Sistema Immunitario.<br />

La Tab. 7 evidenzia come dopo 4 mesi di integrazione sia migliorato<br />

discretamente il livello di risposta del Sistema Immunitario: le persone che<br />

ottengono una buona reattività passano dal 12% del Tempo 0 al 20% del<br />

Tempo 4; mentre le persone con una carente capacità di risposta del Sistema<br />

Immunitario passano negli stessi tempi dal 48 al 44 %.<br />

Fase di Resistenza Sistemica<br />

_______(FRS)_______<br />

N° TEST<br />

Tab.7<br />

La Fig. 10 evidenzia nei grafici a torta l’andamento di tale recupero.<br />

Fig.: 10<br />

Buona<br />

(27)<br />

N° %<br />

TOTALE<br />

N° %<br />

Tempo 0 12 12,0 40 40,0 48 48,0 100 100,0<br />

Tempo 1 15 15,0 36 36,0 49 49,0 100 100,0<br />

Tempo 4<br />

20 20,0 36 36,0 44 44,0 100 100,0<br />

Tempo 0 Tempo 1 Tempo 4<br />

Fase di Resistenza Sistemica: ■Elevata ■Aumentata ■Buona<br />

Anche <strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong> Fase di Resistenza Sistemica era uno degli obiettivi<br />

primari del<strong>la</strong> sperimentazione.<br />

26


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Sempre tenendo in considerazione <strong>la</strong> Fase di Resistenza Sistemica possiamo<br />

altresì specificare che nel gruppo Controllo (Fig. 11) dopo una lieve deflessione<br />

iniziale, corre<strong>la</strong>ta al drenaggio dall’organismo<br />

delle tossine e dell’acqua tamponante le stesse<br />

e al<strong>la</strong> riattivazione del Sistema Immune, nei<br />

successivi 3 mesi di integrazione si evidenziava<br />

una sostanziale invariabilità del<strong>la</strong> risposta del<br />

Sistema Immunitario una volta che questi aveva<br />

raggiunto dei discreti livelli di reattività.<br />

Fig.11: F.R.S. Gruppo Controllo Viceversa<br />

nel Gruppo<br />

Cronici<br />

(Fig. 12) si<br />

può invece<br />

notare<br />

come al<strong>la</strong><br />

iniziale<br />

deflessione, corre<strong>la</strong>ta al<strong>la</strong> fase infiammatoria<br />

acuta che generalmente si presenta in questo<br />

gruppo nelle fasi inziali del<strong>la</strong> integrazione,<br />

sussegua nei mesi seguenti, un più evidente<br />

recupero del Sistema Immunitario nelle sue<br />

capacità di reazione.<br />

Analisi dei M.U.S. (Medically Unexp<strong>la</strong>ined Symptoms)<br />

Le Tab. 8 e <strong>la</strong> Fig. 13 riportano l’abbattimento consistente, progressivo e<br />

significativo del numero di Sintomi Vaghi ed Aspecifici (M.U.S.) dall’inizio al<strong>la</strong> fine<br />

del<strong>la</strong> ricerca: tale risultato, frequentemente rimarcato anche dai partecipanti al<strong>la</strong><br />

ricerca, era uno degli obiettivi primari che ci eravamo preposti.<br />

La Tab. 8 (p6)<br />

N° %<br />

TOTALE<br />

N° %<br />

Tempo 0 6 6,0 59 59,0 35 35,0 100 100,0<br />

Tempo 1 21 21,0 57 57,0 22 22,0 100 100,0<br />

Tempo 4<br />

Fig.12: F.R.S. Gruppo Cronici<br />

24 24,0 59 59,0 17 17,0 100 100,0<br />

27


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Fig.: 13<br />

La Tab. 9 (p6)<br />

N° %<br />

TOTALE<br />

N° %<br />

Tempo 0 3 6,1 30 61,2 16 32,7 49 100,0<br />

Tempo 1 12 24,5 26 53,1 11 22,4 49 100,0<br />

Tempo 4<br />

13 26,5 28 57,2 8 16,3 49 100,0<br />

Tempo 0 Tempo 1 Tempo 4<br />

Sintomi Vaghi ed Aspecifici (Controllo): ■Elevati ■Moderati ■Assenti<br />

La Tab. 10 (p6)<br />

N° %<br />

TOTALE<br />

N° %<br />

Tempo 0 8 15,7 24 47,1 19 37,2 51 100,0<br />

Tempo 1 14 27,4 26 51,0 11 21,6 51 100,0<br />

Tempo 4<br />

18 35,3 24 47,1 9 17,6 51 100,0<br />

28


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Fig.: 15<br />

Tempo 0 Tempo 1 Tempo 4<br />

Sintomi Vaghi ed Aspecifici (Cronici): ■Elevati ■Moderati ■Assenti<br />

Fig.16: Riduzione del numero di<br />

M.U.S. nei due gruppi<br />

Sicuramente rilevante risulta il fatto<br />

che i Sintomi Vaghi ed Aspecifici<br />

(M.U.S.) cominciano a ridursi in termini<br />

significativi, in entrambi i Gruppi, già con<br />

l’inizio del<strong>la</strong> terapia di integrazione<br />

(Fig.16) permettendo alle persone di<br />

riscontrare fin da subito un discreto<br />

benessere con una conseguente<br />

ottimizzazione del<strong>la</strong> Compliance verso <strong>la</strong><br />

terapia.<br />

Dal<strong>la</strong> valutazione dei singoli Sintomi<br />

Vaghi ed Aspecifici, presi in<br />

considerazione dal Tempo 0 al Tempo<br />

4, nel campione totale emerge una<br />

discreta diminuzione generale del<br />

numero di soggetti portatori dei rispettivi<br />

sintomi; per alcuni sintomi tale riduzione<br />

risulta altresì significativa (Tab. 11) e ad una successiva analisi più approfondita è<br />

risultata più pertinente al gruppo Cronici (Stanchezza Cronica, Sonnolenza Diurna,<br />

Algie Muscolo-Artico<strong>la</strong>ri, Disturbi Gastrointestinali) rispetto al gruppo Controllo<br />

(Sonnolenza Diurna, Disturbi Gastrointestinali) che evidentemente presentava meno<br />

sintomi Vaghi ed Aspecifici in partenza.<br />

______N° TEST______<br />

Sintomi Vaghi ed Aspecifici<br />

(M.U.S.) intero campione<br />

Tempo 0<br />

N° %<br />

Tempo 1<br />

N° %<br />

Tempo 4<br />

N° %<br />

Significatività<br />

Stanchezza Cronica 48 48,0 34 34,0 28 28,0 T0-T4 p


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

Analisi dei livelli di Benessere Psico-Fisico (EQ5D, SF36)<br />

-EQ5D Reale e Percepito<br />

Le Tab. 12 (p85)<br />

N° %<br />

TOTALE<br />

N° %<br />

Tempo 0 52 52,0 30 30,0 18 18,0 100 100,0<br />

Tempo 1 42 42,0 37 37,0 21 21,0 100 100,0<br />

Tempo 4<br />

34 34,0 35 35,0 31 31,0 100 100,0<br />

Le Fig. 17 evidenzia nel dettaglio come lo Stato di Salute Reale (Risposte agli<br />

items dell’EQ-5D) raggiunga valori significativamente migliori (espressione di<br />

un Giudizio sul proprio stato di Salute > all’85%) già dal primo mese di terapia e<br />

si mantenga poi costante nei successivi mesi di integrazione;<br />

30


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

La Fig. 18 invece illustra come consistenti e significativi miglioramenti dello<br />

Stato di Salute Percepito (sca<strong>la</strong> VAS) necessitino di almeno 4 mesi di<br />

trattamento di integrazione alcalinizzante ed antiossidante per raggiungere una<br />

progressiva e discreta riduzione dei giudizi non del tutto completamente positivi<br />

(espressione di un Giudizio sul proprio Stato di Salute con valori inferiori al<br />

70%).<br />

-SF-36 Componenti Fisiche<br />

La Fig. 19 riporta il progressivo<br />

miglioramento, anche statisticamente<br />

significativo, dei parametri delle<br />

Componenti Fisiche (Attività Fisiche<br />

di moderato ed alto impegno,<br />

diminuzione del<strong>la</strong> interferenza del<br />

dolore sulle attività quotidiane,<br />

diminuzione del<strong>la</strong> interferenza del<br />

dolore sulle varie componenti sociore<strong>la</strong>zionali<br />

del<strong>la</strong> vita) rilevate dal Test<br />

SF-36 nel Gruppo Cronici sia già<br />

dopo il primo mese, ma soprattutto<br />

dopo ulteriori 3 mesi di integrazione<br />

alcalinizzante ed antiossidante.<br />

Come ci si poteva attendere nel<br />

gruppo Controllo tale parametro<br />

(Componente Fisica) non risulta<br />

partico<strong>la</strong>rmente significativo in<br />

quanto in questo gruppo, ovviamente<br />

non erano presenti al Tempo 0<br />

partico<strong>la</strong>ri sintomi fisici di rilievo.<br />

Fig.19: SF-36 Componenti Fisiche<br />

31


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

-SF-36 Componenti Mentali<br />

La Fig. 20 riporta il miglioramento dei<br />

parametri delle Componenti Mentali<br />

(Stato Emotivo, Attività Sociali, Vitalità,<br />

Salute Mentale) rilevate dal Test SF-36<br />

nel Gruppo Controllo e Cronici dopo il<br />

primo mese di integrazione<br />

alcalinizzante ed antiossidante:<br />

Dal grafico si può notare come<br />

l’insieme delle Componenti Mentali<br />

tendano a migliorare in maniera<br />

evidente, anche se non del tutto<br />

statisticamente significative, nel<br />

gruppo di Controllo;<br />

Nel gruppo Cronici, che invece<br />

presentava più problematiche in<br />

corso, tale miglioramento risulta<br />

significativo anche dal punto di<br />

vista statistico.<br />

Fig.20: SF-36 Componenti Mentali<br />

Senza addentrarci eccessivamente (con grafici e tabelle) nelle ulteriori sfaccettature<br />

del Test SF-36 possiamo discorsivamente riportare che:<br />

Miglioramenti statisticamente significativi nel test SF-36 sono stati riscontrati per:<br />

La Salute Generale del gruppo Controllo dopo il 1° mese di integrazione;<br />

La Salute Mentale del gruppo Controllo dopo il 1° mese di integrazione;<br />

La riduzione del Dolore Fisico del gruppo Controllo e Cronici dopo il 1°<br />

mese di integrazione;<br />

La Vitalità del gruppo Cronici dopo il primo mese di integrazione;<br />

La Salute Mentale del gruppo Cronici dopo quattro mesi di integrazione;<br />

Miglioramenti evidenti anche se al di sotto del<strong>la</strong> significatività statistica nel test<br />

SF-36 sono stati riscontrati per:<br />

Lo Stato Emotivo del gruppo Controllo dopo il 1° mese di integrazione;<br />

La Salute Generale del gruppo Cronici dopo 4 mesi di integrazione;<br />

L’Attività Fisica del gruppo Cronici dopo 4 mesi di integrazione.<br />

32


<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

CONCLUSIONI<br />

Al di là di molte parole che potrebbero essere dette o di molti commenti che si<br />

potrebbero fare sul<strong>la</strong> validità di questo tipo di integrazione nutrizionale <strong>la</strong> cosa più<br />

significativa, ed allo stesso tempo sintetica, che ci preme sottolineare è il<br />

raggiungimento quasi completo degli obiettivi (primari e secondari) che ci eravamo<br />

preposti.<br />

Possiamo schematicamente riassumere il tutto con una tabel<strong>la</strong>:<br />

Obiettivi del<strong>la</strong> Sperimentazione<br />

Primari Ridurre il numero di “M.U.S.: Medically<br />

Unexp<strong>la</strong>ined Symptoms” indici di Squilibrio<br />

del Sistema Neurovegetativo<br />

Ridurre il livello ed il grado di infiammazione<br />

eventualmente presente, corre<strong>la</strong>bile al<br />

livello di acidosi tessutale del<strong>la</strong> persona e<br />

rilevabile nei parametri del<strong>la</strong> TomEEx<br />

(Tomografia Elettrolitica Extracellu<strong>la</strong>re)<br />

Migliorare i vari indici di Benessere Psico-<br />

Fisico riscontrati attraverso le apposite<br />

scale di rilevamento<br />

Secondari Ridurre <strong>la</strong> percentuale di Rischio Cardio-<br />

Vasco<strong>la</strong>re eventualmente presente sia<br />

calco<strong>la</strong>to in Bioimpedenza che con le carte<br />

del rischio di MCV<br />

Riportare quanto più vicino possibile ai<br />

parametri ottimali i di Bioimpedenzometria<br />

eventualmente risultati alterati all’analisi<br />

del<strong>la</strong> Composizione Corporea<br />

Riduzione M.U.S. OK<br />

Diminuzione FRS<br />

(Fase di<br />

Resistenza<br />

Sistemica)<br />

Aumento Energia<br />

Cellu<strong>la</strong>re<br />

Sistemica<br />

OK<br />

OK<br />

SF-36 OK<br />

EQ-5D Reale OK<br />

EQ-5D Percepito OK<br />

S.D.S. =<br />

Nessuna persona<br />

arruo<strong>la</strong>ta aveva<br />

problemi di tipo<br />

cardiovasco<strong>la</strong>re<br />

=<br />

TBW OK<br />

PA OK<br />

FFM OK<br />

Body Density OK<br />

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<strong>Dott</strong>. <strong>Eugenio</strong> Sc<strong>la</strong>uzero: Dualbas Day & Night e Riequilibrio del Sistema Neurovegetativo<br />

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