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MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...

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96 isteria, lussuria <strong>senza</strong> <strong>lusso</strong><br />

prontamente evacuato. Che se nè l’una avvenga, nè l’altra di queste<br />

circostanze; che se si impedisca la trasfusione <strong>del</strong> secreto umore, e lo<br />

sviluppo <strong>del</strong>l’accesso mediante la flessione, o la ligatura <strong>del</strong>le membra;<br />

allora l’umore, costretto ad accumularsi nel fomite secretorio, attende<br />

ivi il momento favorevole onde diffondersi, e produrre un parossismo<br />

equivalente in intensità alla maggior forza <strong>del</strong>l’accumulata causa.<br />

Generale ella è l’osservazione, gli accessi nervosi essere tanto più violenti,<br />

quanto più lungamente compressi. Valga per tutti il caso riferito<br />

da Bonnet, e per noi superiormente riportato, in cui la trasfusione <strong>del</strong><br />

vapore da lungo tempo compresso colla legatura produsse un accesso<br />

prontamente mortale.<br />

Le numerose guarigioni di tali malattie ottenute con tutti quei<br />

mezzi atti ad espellere dal corpo, od a depositare in qualche parte il<br />

morboso, l’acre umore sembrano pure, come si disse, non poco convalidare<br />

la nostra opinione. Ippocrate avea già osservato che le epilessie<br />

prodotte da nervose vampe sciolgonsi spesso dietro la comparsa di<br />

dolori alle coscie, di tumori al seno, ai testicoli (50). Toulp parla di<br />

Epilessia fugata dalla comparsa di un tumore alla gola di due fanciulle,<br />

che guarirono dietro ulcerazione al capo: di un orefice, che fu liberato<br />

per squamosa eruzione ai piedi, dalla quale di tratto in tratto colava un<br />

abbondante ed acre umore (51). Willis narra di un epilettica, che non<br />

soffriva alcun accesso quando il cauterio suppurava, e che ne era presa<br />

all’istante che asciugava (52) Wepfer (53) dice di aver veduto un giovine<br />

paesano guarire da un epilessia molto violenta per l’applicazione di<br />

un vescicatorio, a tutto il dorso <strong>del</strong> piede, parte da cui il male soleva<br />

aver principio. Negli aneddoti di medicina (54) si legge di un uomo<br />

che si vidde libero da un epilessia per l’applicazione di due cauteri; ma,<br />

credendosi guarito, ne lasciò asciugar uno, e la malattia ricomparve<br />

all’istante, per cui si dovette rinnovarlo. Negli atti fisico-medici si ha la<br />

storia di un fanciullo, che diventò epilettico perchè le furono asciugate<br />

in tre giorni <strong>del</strong>le pustole, che egli avea ai piedi. Lentilio (55) 19 vidde<br />

una giovane di 21 anni fatta epilettica dopo averle guarita con precipitazione<br />

un ulcera, che avea nella gamba. Si trova negli atti dei curiosi<br />

<strong>del</strong>la natura (56) un esempio di epilessia guarita dietro la comparsa<br />

19 N.o.: (50) Epid. II. Sect. 5. Foes. pag. 1046. = (51) Lib. 1. = (52) Patholog.<br />

Cereb cap. 27. = (53) De Cicut. aquat pag. 97. = (54) Anedot. 87 pag. 124. = (55)<br />

Ephemer. German. Ann. VI. Obser. 201.

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