MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...

il testo originale integrale del 1834 81
lattie è per l’uomo ignaro d’ogni sintamo ipocandriaco un vero accesso
di questa male; un odor grave, una sorpresa, una novella interessante,
un piccolissimo disordine nel vitto ecc. gli susciteranno tremori, palpitazioni,
timori, angoscie, gonfiamenti, orine acquose, svanimenti ecc.
Un soggetto che ha sofferto una grave emorragia è senza dubbio convulsionario;
convulsionarie in fine son tutte le persone deboli, gracili
di corpo, i moribondi persino. Sopraggiungono un calore eccessivo,
un scirocco improvviso, che rilasciano la fibbra, ed i mali dei nervi si
fanno all’istante generali; il vento del nord, che restringe, subentra,
ed i mali dei nervi scompariscono come per incanto. Concluderemo:
giammai avrassi ad osservare una donna isterica, un’uomo ipocondriaco
senza essere stati esposti a prolungate cause deprimenti, a viziate
digestioni.
La rilasciatezza dei canali determina lo squilibro del circolo nervoso.
Un vaso che ha perduto la sua normale forza, ammette più facilmente
una soverchia quantità di fluido, mentre trovasi vieppiù incapace
di liberarsene collo spingerlo oltre. Da qui tutti i fenomeni versatili
delle isteriche, degli ipocondriaci, da qui i sintomi di eccessiva azione
nervosa in una parte, di deficiente in un’altra, come sopra per noi si
disse; da qui finalmente la sviluppo repentino dei mali nervosi dietro
qualche violenta cagione, la quale spingendo con forza, ed in soverchia
quantità il fluido nervoso ne dilata i canali e li rende impotenti a ripristinarsi,
perpetuando così l’affezione.
Con tali congetture che furono già adombrate in parte dall’immortale
Sydhenam, siamo ben lungi dal credere di avere, come conviensi,
dilucidato la vera patologica condizione delle malattie ipocondriache
ed isteriche. Unico scopo per noi fu quello di impegnare medici più
illuminati a correggere i nostri errori con sostituirvi delle verità, a far
sì che lo specioso che cuopre tali malattie venga finalmente sviluppato,
che le alteraziani dei nervi siano ricercate nei nervi medesimi, e che
si ridoni, in una parola a così importante sistema la supremazìa, che
merita nelle produzioni delle umane infermità.
Ora egli è tempo di ritornare in via e di applicare il per noi detto
al morbo singolarissimo che la Besana affligge. E considerando che la
causa primitiva di tale infermità furono i patemi d’animo deprimenti
e lungamente durevoli; che i primi sintomi furono di lesa digestione,
quali inappetenza, avversione ai cibi, peso alla stomaco, cardialgìa
ecc., che tutti gli altri sconcerti finalmente partirono dall’epigastrio,