MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
76 isteria, lussuria <strong>senza</strong> <strong>lusso</strong><br />
od isterica che non paventi l’uso <strong>del</strong>le paste dolci, dei cibi latticinosi,<br />
farinacei o leguminosi, e che non debba ascrivere a simili imprudenze<br />
dietetiche l’esacerbazione, la rinnovazione dei propri patimenti. Noi<br />
viddimo due puerpere che non aveano giammai sofferto alcuna notabile<br />
alterazione farsi isteriche, e tali tuttora mantenersi, l’una per avere<br />
usato poca dose di latte, l’altra di pomi di terra. Comune osservasi<br />
l’affezione ipocondriaca fra quei villici, che si cibano con <strong>del</strong>le pollente<br />
di grano turco non sufficientemente maturo, non abbastanza cotte;<br />
comunissima poi fra quelle persone che alterano la loro digestione con<br />
una vita sedentaria, con una posizione di corpo molesta allo stomaco,<br />
con una soverchia applicazione di mente.<br />
Iohnson però parlando <strong>del</strong>la definizione dataci da Cullen dice non<br />
essere l’indigestione essenziale all’ipocondriasi; esservi <strong>del</strong>le persone<br />
mo<strong>del</strong>lo perfetto di simile malattia <strong>senza</strong> che presentino alcuno de’<br />
fenomeni propri <strong>del</strong>l’indigestione. Noi crediamo non potersi disgiungere<br />
i sintomi <strong>del</strong>l’una da quelli <strong>del</strong>l’altra, dappoichè facilmente si associano,<br />
si confondono fra loro.<br />
Come poi si potrà supporre in simili affezioni la normale digestione<br />
combinata colla debolezza, colla morbosa sensibilità <strong>del</strong>lo stomaco<br />
ammessa dal prelodato autore, da Villermay, Lorry, Schmidtman,<br />
Doupau, Grimaud? Asserendo il Dott. Iohnson potersi l’ipocondriasi<br />
esacerbare, e diminuire coll’uso libero, o coll’astinenza degli alimenti;<br />
annoverando fra le cause remote tutte quelle, che sono eminentemente<br />
capaci di disturbare e l’alimentare digestione, non verrebbe indirettamente<br />
a contraddirsi ed a confermare il nostro assunto? La da lui<br />
ammessa debolezza, la ventricolare sensibilità non farebbero l’effetto<br />
<strong>del</strong>l’indigestione? Comunque la cosa sia egli è certo che questa non<br />
può da quelle essere disgiunta. Egli è, a nostro senso, dall’indigestione,<br />
dallo sviluppo di sostanze irritanti nello stomaco, dagli sforzi prolungati<br />
di questo viscere per liberarsi dai cibi già fatti acri, che si altera la<br />
di lui sensibilità, che si indebolisce la forza contrattile <strong>del</strong>le di lui fibbre<br />
muscolari, e che si generano in conseguenza tutti i fenomeni, che<br />
costituiscano l’iliade dei mali ipocondriaci ed isterici, come vedremo<br />
fra poco.<br />
Invano adunque da Broussais, da Hoffrnan, e da Philip si ascrivono<br />
tali fenomeni ad una flogosi lenta <strong>del</strong>lo stomaco, e degli intestini; che<br />
questa, come dice lo stesso Iohnson, non è combinabile colla lunga età<br />
cui gli ipocondriaci vivono, e coll’as<strong>senza</strong> di tutti i fenomeni o indizi