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MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...

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70 isteria, lussuria <strong>senza</strong> <strong>lusso</strong><br />

inappetenza, appetiti stravaganti, pulsazioni straordinarie. Nel petto<br />

difficoltà passaggiere di respiro, soffocamenti, ansietà, palpitazioni,<br />

oppressioni di cuore, minaccia di <strong>del</strong>iqui, sincope, trafitture fugaci,<br />

dolori lungo il mediastino, tosse, catarro. Nel collo stringimenti, calor<br />

bruciante, disfagia. Nella bocca rosicamenti, flussione dei denti,<br />

gonfiezza <strong>del</strong>le gengive, arsura, siccità, f<strong>lusso</strong> di saliva, escreati viscidi<br />

tenaci. Negli occhi bruciori, lagrimazione ardente, vertigini, oscuramenti<br />

momentanei. Nelle orecchie sussurro, tinnito. Nelle guancie<br />

rossori fugaci, ed in tutta la testa vampe calorifiche, sudori, dolori fissi<br />

o vaganti, allucinazioni. Nel cerebro veglia, melanconia, disperazione<br />

di salute, taciturnità, amore <strong>del</strong>la solitudine, pianto facile, ansiosa<br />

sollecitudine di cose impertinenti, apprensione viva de’ mali altrui,<br />

forti agitazioni per le minime cose, sospetti, paura di tutto, incertezza<br />

d’animo, alterazioni stravagantissime nell’immaginazione (15), 6 voglia<br />

inquieta di vivere e morire. Negli arti punture, affaticamenti, debolezze,<br />

dolori vaghi, torpore, e senso di formicazione. In tutto il corpo,<br />

or freddo or caldo, tremore, prurito, orripilazioni, tumoretti, spasimi<br />

e convulsioni momentanee, febbri erratiche, pulsazioni violenti <strong>del</strong>le<br />

arterie, somma prostrazione di forze ed invincibile amore per la quiete.<br />

Ora questi sintomi che, sebbene grandemente versatili e non tutti<br />

comuni a tutti, constituiscono però, a nostro credere, il quadro completo<br />

<strong>del</strong>l’affezione ipocondriaca, in che differiscono da quelli che s’incontrano<br />

nelle isteriche? Noi lo confessiamo, non sapressimo trovare<br />

la linea di demarcazione. Nell’una, e nell’altra affezione instabilità,<br />

percezioni vaghe, illusorie, timore <strong>del</strong>la morte, malinconia, amore <strong>del</strong>la<br />

solitudine, flati, globi, stringimenti di gola, secrezioni depravate.<br />

Nell’una e nell’altra affezione insomma uguali, ugualissimi sintomi,<br />

meno quelli dipendenti dal sistema nervoso uterino, che non può nella<br />

donna non esser tratto in consenso, ma che non serviranno giammai a<br />

costituire una diversa malattia. E diffatto, se ciò fosse, tutte le affezio-<br />

6 N.o.: (15) Boeravio (Praelect. in § 586) ha conosciuto un dotto, ed illustre signore,<br />

il quale non ardiva di moversi stimando di avere le gambe già fatte di fragile<br />

paglia. Niun argomento, per quanto chiaro fosse, fu giammai valevole a sciogliergli<br />

quest’inganno, finchè persuaso a munirsi di forti stivali, e portatosi alla villeggiatura,<br />

per occulta trama degli amici fu sopragiunto in viaggio da finti assassini; onde egli<br />

scordatosi di aver male balzò tosto fuori dalla carrozza, sì diè alla fuga, fatto chiaro<br />

così <strong>del</strong> suo de1irio. Lo citato Zeviani parla di un religioso giunto a tale da credersi<br />

daddovero rinserrato dentro una canna da schioppo.

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