MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
il testo originale integrale <strong>del</strong> 1834 53<br />
renda convulsione, il vespertino svenimento, che più non comparvero.<br />
La predizione <strong>del</strong>l’inferma esattamente avverata accresceva intanto la<br />
superstiziosa ammirazione <strong>del</strong>la moltitudine; ammirazione che il sommo<br />
grado attingeva al racconto <strong>del</strong>le stupende, <strong>del</strong>le maravigliose cose<br />
che essa vedeva durante il notturno <strong>del</strong>iquio. Ora essersi trasferita,<br />
asseriva, nella superna sede di Dio omnipotente ove le grandi, le beate<br />
schiere dei Santi, le lucenti sembianze <strong>del</strong>le Angeliche truppe l’aveano<br />
abbagliata, stupefatta; ora discesa nell’imo abisso i crudi tormenti,<br />
l’angoscia, la disperazione <strong>del</strong>la disperata ciurma ripeteva, paventava;<br />
ora finalmente orrendi spettri, affamate belve, risuscitati morti vedeva,<br />
accennava. Tali racconti, che l’estatica gente assorbiva e che gli<br />
ignoranti tenevano per veri, non erano se non l’effetto di una morbosa<br />
alterazione <strong>del</strong> comune sensorio; chè proclive ella è pure l’ignoranza<br />
umana a vedere il maraviglioso, lo straordinario là dove persino i più<br />
comuni compionsi, i più triviali fenomeni.<br />
Dopo l’intervallo di quattro settimane, previ alcuni prodromi, riproducevansi<br />
ancora i molestissimi fenomeni <strong>del</strong> collo, <strong>del</strong>la faccia,<br />
<strong>del</strong>la lingua; intervallo, che col tratto successivo restringendosi gradatamente<br />
si portava a tre, poscia a due, finalmente ad una sola settimana.<br />
Quindi all’imbrunire d’ogni venerdì l’ammalata perdeva la parola,<br />
chiudevasi la mascella, la respirazione si faceva ortopnoica, l’immobilità<br />
d’ogni organo facciale perfetta, e tutti gli altri già per noi descritti<br />
sintomi in brev’ora ricomparivano. Il salasso sotto linguale scioglieva<br />
sempre l’imminente pericolo. Tale operazione da quel tempo si eseguisce<br />
nel seguente modo. Disposto l’occorrente, il Chirurgo operatore si<br />
colloca alla sponda destra <strong>del</strong> letto, e mediante alcuni rialzi, dirimpetto<br />
all’ammalata. Tre aiutanti vengono posti l’uno alla sponda sinistra<br />
<strong>del</strong> letto, l’altro alla destra <strong>del</strong> Chirurgo coi lumi occorrenti, il terzo<br />
alla sinistra per somministrare istromenti, acqua tiepida. Discostate<br />
non <strong>senza</strong> stento le labbra, l’operatore insinua gradatamente una leva<br />
piatta di ferro fra i denti incisivi in modo di scostare i superiori dagli<br />
inferiori di due o tre linee; dietro la guida di questa prima leva ne<br />
introduce una seconda di legno forte pure a piatto; ciò ottenuto, ed<br />
estratta la leva di ferro, va volgendo sul proprio asse quella di legno<br />
sinchè i di lei bordi, assai smussati vengano ad appoggiare sul margine<br />
libero dei denti. Per tal modo la mascella viene forzata ad uno scostamento<br />
di circa mezzo pollice, e permette all’aiutante, che si trova alla<br />
sponda sinistra d’introdurre una terza leva assai più grossa, di portarla