MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
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40 isteria, lussuria <strong>senza</strong> <strong>lusso</strong><br />
un’orribile convulsione, che pone i parenti e gli astanti tutti nella<br />
più grande angustia. Una rigidezza tetanica invade le membra tutte<br />
<strong>del</strong>l’infelice, che quale marmorea statua nel proprio letto giace supina,<br />
nessuna apparenza offrendo di senso, di moto, di respirazione, di<br />
circolazione. Il ventre si fa estremamente tumido, al tatto durissimo,<br />
la pelle freddissima.<br />
A tale stato d’apparente morte, che dura per circa mezz’ora sussegue<br />
una scena <strong>del</strong> tutto opposta. Tremendi scuotimenti convulsivi<br />
agitano l’inferma, per modo, che sei persone robustissime appena<br />
bastano per contenerla nel letto. La testa violentemente scossa ora<br />
dall’una ora dall’altra parte, i lineamenti <strong>del</strong>la faccia orrendamente<br />
contrafatti imprimono all’infelice la più spaventevole fisonomia. Urli<br />
e gemiti inauditi assordano l’aria, e tutto il vicinato inteneriscono. La<br />
lingua ora tumida sporge dalla bocca convulsivamente aperta, e piena<br />
di spumante bava; ora con miserando spettacolo incisa, lacerata viene<br />
dai denti stretti con incredibile forza. La gola in istrano modo tumefatta<br />
s’avanza al livello <strong>del</strong> mento, e toglie così a quel corpo già tanto<br />
avvenente persino le umane forme. Sommamente stentata osservasi<br />
l’azione polmonare, e l’aria inspirata con tante pene viene emessa con<br />
dei gemiti, con dei lamenti veramente indescrivibili. Il ventre fortemente<br />
meteorizzato offre un volume enorme, ed interdetta viene ogni<br />
escrezione. Per le violenti contrazioni dei muscoli <strong>del</strong> tronco e <strong>del</strong>le<br />
membra, l’infelice donzella ora a guisa di molla elastica fortemente<br />
tesa, sbalza dal letto più celere d’un fulmine, ora conversa aggomitolata<br />
in sè stessa riduce il di lei corpo alla similitudine di rotondo globo.<br />
Fortissimi scrosci si odono dei muscoli, <strong>del</strong>le articolazioni sì che le ossa<br />
<strong>del</strong> corpo tutto direbbersi infrante. I generali con parziali movimenti<br />
vengono alternati, pei quali ultimi si rizzano i capelli, si spalancano<br />
orrendamente gli occhi, si chiudono le nari, stridono i denti, tremano<br />
le carni e le parti tutte.<br />
Così miserando stato dura per otto ore continue, e quasi sempre<br />
coll’istessa violenza, malgrado le replicate sanguigne e l’uso di una<br />
mistura calmante anteisterica. Finalmente l’ammalata estende le dita,<br />
muove le mani, e le porta al capo come se ivi avesse a liberarsi da qualche<br />
peso; indi subentra la calma, apre gli occhi, parla cogli astanti, ed<br />
altamente maravigliando come tanta gente la contornasse, mostra di<br />
nulla ricordarsi <strong>del</strong>l’accaduto. Un sonno ristoratore di alcune ore calma<br />
<strong>del</strong> tutto ogni sconcerto, ed allo svegliarsi la fanciulla abbandona il