MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...

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22.05.2013 Views

icapitolazione del caso 29 conforto religioso, ma in-confessa del “peccato” 60 di essersi, essa stessa, immolata e consegnata ai posteri per trentasei anni di ordinaria isteria. P.S. Un’epigrafe? «Santa subito!». 61 60 Come si dice: “Che peccato!”. 61 È la “bestemmia estatica” del suo dottore in “complicità” (“gruppo” o “massa a due”, come la riconosce Freud) con lei sino alla fine: «Dio buono una così penosa operazione (effusione di sangue) eseguita per tanti anni; eseguita millecentosettantaquattro volte!! Quale straordinaria malattia!». L’isteria rimane in ultima analisi la forma per combattere sino ad “ultimo sangue” contro ogni possibile relazione, ogni possibile appuntamento, ogni possibile conclusione, ogni possibile soddisfazione. Naturalmente con “Amore” e “in odore di santità” ovvero in nome di fortissimi Ideali: Famiglia, Religione, Sofferenza, Rassegnazione, Mortificazione, Destino, Beatitudine, Infinito, Eternità... La stessa “conclusione” inconcludente di Madame Bovary: «Esistevano dunque, in luogo della felicità (al posto della soddisfazione), beatitudini maggiori, un altro amore al di sopra di tutti gli altri amori, senza intermittenze né fine, destinato ad accrescersi eternamente!... Volle diventare una santa» (E così opporsi ancora, ancora, ancora…).

icapitolazione <strong>del</strong> caso 29<br />

conforto religioso, ma in-confessa <strong>del</strong> “peccato” 60 di essersi, essa<br />

stessa, immolata e consegnata ai posteri per trentasei anni di ordinaria<br />

isteria.<br />

P.S.<br />

Un’epigrafe?<br />

«Santa subito!». 61<br />

60 Come si dice: “Che peccato!”.<br />

61 È la “bestemmia estatica” <strong>del</strong> suo dottore in “complicità” (“gruppo” o “massa<br />

a due”, come la riconosce Freud) con lei sino alla fine: «Dio buono una così penosa<br />

operazione (effusione di sangue) eseguita per tanti anni; eseguita millecentosettantaquattro<br />

volte!! Quale straordinaria malattia!».<br />

L’isteria rimane in ultima analisi la forma per combattere sino ad “ultimo sangue”<br />

contro ogni possibile relazione, ogni possibile appuntamento, ogni possibile conclusione,<br />

ogni possibile soddisfazione. Naturalmente con “Amore” e “in odore di santità”<br />

ovvero in nome di fortissimi Ideali: Famiglia, Religione, Sofferenza, Rassegnazione,<br />

Mortificazione, Destino, Beatitudine, Infinito, Eternità...<br />

La stessa “conclusione” inconcludente di Madame Bovary: «Esistevano dunque, in<br />

luogo <strong>del</strong>la felicità (al posto <strong>del</strong>la soddisfazione), beatitudini maggiori, un altro amore<br />

al di sopra di tutti gli altri amori, <strong>senza</strong> intermittenze né fine, destinato ad accrescersi<br />

eternamente!... Volle diventare una santa» (E così opporsi ancora, ancora, ancora…).

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