MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
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icapitolazione del caso 27 ci sia in giro, nonostante non esca di casa: influenze, varicella, 45 «vajoloide», 46 morbillo. 47 Anzi, ella è «come un termometro delle imminenti influenze»: non se ne fa scappare una. Nel 1832, solo un anno dopo, muore in Malesco anche Giorgio B., 48 l’anziano padre ottantacinquenne (ma per tutti lui non esiste, noi siamo a conoscenza della data ma nel libro continua a non essere citato neppure nell’atto della sua dipartita): Marianna accusa ancora gravissimi dolori al ventre e «intollerabile bruciore» alle parti genitali, forte anoressia, soffocamento, febbre intermittente, tosse «oltre ogni dire ostinata». Ancora grandi «effusioni di sangue» dal lato sinistro della lingua e pure il «grippe» 49 che si estende poi a tutta la popolazione della Valle Vigezzo. Presentata così quale povera annunciatrice e profetessa di provinciali malattie, con tredici salassi mensili per non venire meno alla tassa del perenne «versamento di sangue» (con corrispondente “versamento” di assegno mensile da parte della nobile contea del paese, tanto spettatrice quanto bene-fattrice), rinchiusa nella melanconia che le permette di conservare la forma di una perenne prostrazione, ella si inoltra in quell’anno del Signore 1834 che la consacra per sempre e pubblicamente. 50 «Assai contenta che le vicende sue sieno portate per noi a conoscenza del pubblico», 51 Marianna è consacrata eterna «fanciulla» 45 Nel 1817. 46 Nel 1824. 47 Nel 1826. 48 Come dall’atto di morte da noi personalmente consultato nella Parrocchia di Malesco il 17 luglio 2006. 49 È un francesismo: “influenza”. 50 È l’anno di prima pubblicazione del libro in oggetto. 51 “Detto superbo” ovvero Introite, et hic dii sunt - «Entrate, anche qui ci sono gli dei» (è un’ottima frase che Freud avrebbe dovuto porre ad overture di un testo sull’isteria. S. Freud, Lettere tra Freud e W. Fliess, lettera del 4 dicembre 1896, Bollati Boringhieri, Torino 1986).
28 isteria, lussuria senza lusso (mai “donna” 52 ) che ha scelto 53 di consumare l’intera sua vita nel teatro di paese della “superbia senza io” 54 e della “lussuria senza lusso”, 55 poveri vizi comuni nell’isteria. Dovranno passare ancora quarantasei anni perché dalla «cura parlata» (iniziata nel 1880) e dalla «guarigione» (1882) del caso di isteria di Anna O., il Dr. Josef Breuer 56 deduca per la prima volta un significato dei sintomi nevrotici. È quasi lo stesso periodo in cui il sessantenne Dr. Jean-Martin Charcot 57 lavora con le sue isteriche a Parigi nella clinica della Salpêtrière. Dal 1885, arriverà infine un giovane Sigmund Freud che inizierà a ricapitolare tutto in un pensiero nuovo – la psicoanalisi – rendendo merito alla giuridicità del rapporto, al regime dell’appuntamento e all’imputabilità (inizio di un lavoro con pazienti che «si ricordano mal volentieri della loro parte di responsabilità»). 58 Ma ora conviene concludere il breve epilogo del nostro racconto. Alle ore 11 del mattino di sabato 12 novembre 1842, alla presenza della sorella e del fratello (unici parenti rimasti), 59 Marianna Besana muore “santamente” in Malesco, unta e munita di ogni 52 Nel testo del libro la parola “donna” non compare mai: solo “fanciulla” o “donzella” (parole che ne richiamano la condizione di non-maritata, ma la fissano anche in eterna “adolescente”). 53 Imputabilità, da cui la libertà: ciò con cui Freud ha cambiato la storia della psicologia e ciò che rende possibile il pensiero e l’accaduto della guarigione, della salus. 54 Siamo nei Super-eroi: la super-bia come super-io (ideali dell’io). 55 È il titolo di una lezione di Giacomo B. Contri al Corso di Studium Cartello nel 2006. 56 J. Breuer: 1842-1925. 57 J.-M. Charcot: 1825-1893. 58 Breuer-Freud, Studi sull’isteria (1892-95), OSF, vol 1, Bollati Boringhieri, Torino 1967, pag. 231. 59 Da un “censimento di anime”, successivo alla morte dei genitori (consultato nella Parrocchia di Malesco).
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28 isteria, lussuria <strong>senza</strong> <strong>lusso</strong><br />
(mai “donna” 52 ) che ha scelto 53 di consumare l’intera sua vita nel<br />
teatro di paese <strong>del</strong>la “superbia <strong>senza</strong> io” 54 e <strong>del</strong>la “lussuria <strong>senza</strong><br />
<strong>lusso</strong>”, 55 poveri vizi comuni nell’isteria.<br />
Dovranno passare ancora quarantasei anni perché dalla «cura<br />
parlata» (iniziata nel 1880) e dalla «guarigione» (1882) <strong>del</strong> caso di<br />
isteria di Anna O., il Dr. Josef Breuer 56 deduca per la prima volta<br />
un significato dei sintomi nevrotici.<br />
È quasi lo stesso periodo in cui il sessantenne Dr. Jean-Martin<br />
Charcot 57 lavora con le sue isteriche a Parigi nella clinica <strong>del</strong>la<br />
Salpêtrière.<br />
Dal 1885, arriverà infine un giovane Sigmund Freud che inizierà<br />
a ricapitolare tutto in un pensiero nuovo – la psicoanalisi<br />
– rendendo merito alla giuridicità <strong>del</strong> rapporto, al regime <strong>del</strong>l’appuntamento<br />
e all’imputabilità (inizio di un lavoro con pazienti che<br />
«si ricordano mal volentieri <strong>del</strong>la loro parte di responsabilità»). 58<br />
Ma ora conviene concludere il breve epilogo <strong>del</strong> nostro racconto.<br />
Alle ore 11 <strong>del</strong> mattino di sabato 12 novembre 1842, alla pre<strong>senza</strong><br />
<strong>del</strong>la sorella e <strong>del</strong> fratello (unici parenti rimasti), 59 Marianna<br />
Besana muore “santamente” in Malesco, unta e munita di ogni<br />
52 Nel testo <strong>del</strong> libro la parola “donna” non compare mai: solo “fanciulla” o “donzella”<br />
(parole che ne richiamano la condizione di non-maritata, ma la fissano anche in<br />
eterna “adolescente”).<br />
53 Imputabilità, da cui la libertà: ciò con cui Freud ha cambiato la storia <strong>del</strong>la<br />
psicologia e ciò che rende possibile il pensiero e l’accaduto <strong>del</strong>la guarigione, <strong>del</strong>la salus.<br />
54 Siamo nei Super-eroi: la super-bia come super-io (ideali <strong>del</strong>l’io).<br />
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56 J. Breuer: 1842-1925.<br />
57 J.-M. Charcot: 1825-1893.<br />
58 Breuer-Freud, Studi sull’isteria (1892-95), OSF, vol 1, Bollati Boringhieri, Torino<br />
1967, pag. 231.<br />
59 Da un “censimento di anime”, successivo alla morte dei genitori (consultato<br />
nella Parrocchia di Malesco).