MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...

174 isteria, lussuria senza lusso
E di fatto noi ci renderemmo interminabili volendo tracciare i
danni gravissimi osservati nella nostra sola pratica, e prodotti dagli
imprudenti discorsi delle persone profane al letto degli ammalati. Egli
è costume pressochè universale, ma costume dannosissimo quello delle
persone, che si portano a visitare gl’ infermi di esporre in tuono
magistrale il proprio parere sulla natura della malattia, sul suo esito,
sui rimedi da adoperarsi. Le più palmari insulsagini, i più grossolani
spropositi, gli espedienti i più micidiali non vengono in tali circostanze
risparmiati, e quello che è più, sono essi ben di spesso anteposti ai
pareri del medico, il quale, sopraffatto da questi esculapi di nuovo conio,
si trova così contrariato, disturbato in mille modi nelle sue cure, se
pure non si vuol dire affatto trascurato. Noi non possiamo tralasciare
dal citarne alcuni esempi. Nel Luglio dello scorso 1831, fummo domandati
per giovine, e robusta sposa da grave metralgia affetta. Tale
era la violenza dei dolori, che quest’ infelice balzava dal letto, tentava
d’ arrampicarsi per le mura della stanza, oppure rotolavasi per terra, e
disperatamente gomitolavasi in istrane guise. Questi sintomi attirano
tutto il vicinato. Ben presto un sinedrio di donniciuole si raccoglie in
gruppo e dichiara trattarsi di strionamento. In vano allora io propongo
i rimedi più efficaci per allontanare l’imminente pericolo; non mi
si ascolta neppure. Il perchè i dolori fatti sempre più forti, obbligano
l’infelice a sempre più disperate gesta. Quando impertanto fu gioco
forza di lasciar campo alla medicina il tempo prezioso per ottenere
una pronta guarigione era già sfuggito, e l’enteralgia da principio puramente
spasmodica, erasi a grave metritide associata, che l’infelice
conduceva sino agli estremi. Altra giovine, e robusta donna portava
da vari anni una piccolissima esostosi al capo superiore della tibia sinistra;
avendo fatto un lungo viaggio a piedi viene colpita da estesa
enfiagione, e da infiammazione dell’articolazione corrispondente. Noi
proponiamo i salassi, le sanguisughe, gli emolienti, e simili; ma invano;
che i falsi profeti aveano predetto esistere in quel ginocchio dell’acqua,
quale volea essere dissipata cogli stimoli. Malgrado la nostra viva
opposizione si dà piglio adunque all’applicazione dei fomenti di vino
caldo aromatizzato, e l’infelice passa ben presto agli estinti per grave
suppurazione dell’articolo.
3.° L’ azzardo, o il fortuito avvenimento di quelle cose da taluni predette
senza alcuna cognizione. Intollerante l’uomo della propria imperfezione,
e spinto suo malgrado da invincibil forza alla ricerca di quelle