MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
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il testo originale integrale <strong>del</strong> 1834 171<br />
Da tutto ciò chiaro adunque apparisce che le predizioni fatte dalla<br />
nostra fanciulla nuove non sono negli annali <strong>del</strong>la scienza; ora vediamo<br />
se spiegare si possono <strong>senza</strong> ricorrere al soprannaturale, <strong>senza</strong> gridare<br />
al prodigioso. Le predizioni soprannaturali, e dipendenti da virtù<br />
divina, quali sono quelle dei profeti, dei santi, degli anacoreti non ammettono<br />
spiegazione fisica, e sfuggono da qualunque siasi nostra più<br />
minuta investigazione. Noi sinceramente devoti alla nostra augusta religione<br />
umilmente le veneriamo. La maggior parte <strong>del</strong>le sopranarrate,<br />
e quelle <strong>del</strong>la fanciulla Besana all’incontro ci sembrano spiegabili colla<br />
scorta di sole leggi naturali, e dipendenti da molte cause semplicissime,<br />
fra le quali siccome principali annoveriamo: 1.° L’osservazione,<br />
e l’esperienza che ci fecero edotti alle tali, o tali altre cose succedere<br />
determinati, e costanti fenomeni: 2.° Gli effetti prodotti sul fisico, e<br />
morale di un ammalato dalle fatte predizioni: 3.° L’azzardo, o il fortuito<br />
avvenimento di quelle cose da taluni predette <strong>senza</strong> alcuna cognizione<br />
di causa: 4.° Una morbosa esaltazione <strong>del</strong>l’organo cerebrale, e<br />
conseguentemente <strong>del</strong>le funzioni, che ne dipendono: 5.° Finalmente il<br />
senso comune, la cenestesi così detta, che avverte tal volta gli ammalati<br />
degli imminenti cambiamenti, che stanno per operarsi nel loro corpo.<br />
Analizziamo partitamente, e colla maggiore brevità possibile siffatte<br />
cause.<br />
1.° L’osservazione, e l’esperienza, che edotti ci fecero alle tali, o tali altre<br />
cose succedere determinati fenomeni. A questa causa sono appoggiati<br />
i principali cardini <strong>del</strong>la prognosi medica. Il perchè, dispensandoci da<br />
ogni comento, faremo soltanto riflettere che anche le persone profane<br />
ne sanno talvolta trarre partito, e fare qualche specie di predizione.<br />
Così un tale osserva che quell’epilettico si fa triste, quell’isterica rubiconda<br />
in viso, quel convulsionario irascibile un giorno prima <strong>del</strong>l’accesso;<br />
al comparire di siffatti segni egli predice lo sviluppo <strong>del</strong> male<br />
pel futuro giorno, e non s’inganna. Un sacerdote, che ha consumato<br />
lunghi anni suoi nell’assistere i moribondi, dall’offuscamento <strong>del</strong>la<br />
cornea, da una appena percepibile mutazione nei lineamenti <strong>del</strong> volto,<br />
o da qualche altro esterno cambiamento a lui solo visibile, predice talvolta<br />
la morte di un ammalato quando da tutti gli altri meno s’aspetta.<br />
Così si dica di infinite altre predizioni, le quali come che comunissime;<br />
non sono risguardate come soprannaturali, sino a che l’impostura,<br />
il misterioso secreto di qualche furbo non vi concorrono a renderle<br />
tali agli occhi <strong>del</strong> volgo.