MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...

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il testo originale integrale del 1834 169 si mantenne ora più, ora meno sino al finir di giugno, epoca in cui, cessato ogni parossismo, compare un catarro; poscia una febbre lenta, per la quale di sana mente, e costante nella fede di Gesù Cristo passò consunta dalle miserie di questa all’altra vita il diciotto di agosto. Ritornando al proposito delle predizioni, Maugharte (172), e Muratori (173) parlano pure di narrazioni profetiche fatte da alcuni ammalati. Negli atti fisico-medici (174) si parla di persone gravemente ammalate, le quali sognavano che avrebbero ricuperata la sanità come avvenne. Rostan, e Georget (175) hanno più volte veduto annunciare con esattezza accessi isterici, epilettici, comparsa di mestrui ecc. Conosco delle donne isteriche, dice Giuseppe Frank (176) 76 le quali predicono il temporale un giorno prima quando il cielo non ne mostra il minimo indizio. Abbiamo parecchi esempi, continua lo stesso autore (177), di persone, le quali hanno predetto con molta esatezza l’epoca della loro morte; abbiamo pure dei casi dove dei malinconici hanno presagiti i cangiamenti che facevansi nel loro corpo, senza che parliamo delle predizioni fatte nei sogni. Egli finalmente ci dà la storia di un’ammalata, che presentò tutti i fenomeni della chiaroveggenza nel più alto grado senza per altro essere stata magnetizzata (178). Halford presidente del collegio chirurgico di Londra, che dimostrò in un erudita disertazione la facoltà di vaticinare ai alcuni infermi, racconta pure di un caso che osservò egli medesimo, e che conferma indubbiamente tale facoltà (179). 77 Noi conosciamo un degno ecclesiastico, già parroco di questo borgo, il quale, fatto per gravissima peripneumonia agonizzante, preconizza la propria guarigione nel momento istesso in cui credevasi emettere l’ultimo dei sospiri. Infatti poco dopo scoppia una vomica assai estesa, rigetta una quantità straordinaria di marcia, e guarisce. Interrogato dietro qual segno avesse egli profetizzato la guarigione, ei rispose nei seguenti termini: “viddi un vescovo, che volando per l’aria andava dicendomi: se mi prendi sei guarito: Io mi misi a volare, feci tutti gli sforzi possibili, e lo afferrai finalmente pel piviale; allora, io esclamai per un moto involontario: io sono guarito. 76 N.o.: (172) Repert. 2. th. Pag. 16. = (173) T. I pag. 212 = (174) VoI. IV. obs. 48: = (175) Annal. Univers. del D. Omodei vol. 39 : = (176) Annal. sudd. vol. 40 pag. 217. 77 N.o.: (177) L.c. pag. 219. = (178) Prax. medic. P. II. v. I. = (179) Repert. Med. Chir. del Piemonte, gennajo 1831.

170 isteria, lussuria senza lusso Noti, soggiungeva, che io era fuori di mente.” Noi potressimo pure citare dei casi tratti dalla nostra pratica, e riflettenti ammalati, che predissero l’ora della loro morte, se questi non fossero sufficientemente comuni, e forse osservati da tutti i medici. Ci rammentiamo sopra tutti un tale, che accortosi dell’imminente di lui morte, colse un pietoso pretesto, per allontanare dalla stanza la moglie, ed i figli, e risparmiarle la vista terribile del momento in cui si compie un’eterna separazione. Il magnetismo animale, se pure sostenuto da Frank, Huffeland, Jussieu, Rostan merita qualche fede, altro non è che uno stato morboso del cervello, e dei nervi, pel quale l’individuo acquista la così detta chiaro-veggenza, e l’intuizione magnetica. Nella chiaro-veggenza cioè egli è capace di conoscere lo stato interno del suo corpo, la cagione profonda del proprio male, il rimedio che più conviensi al suo caso, l’esito futuro. Nell’estasi, o intuizione magnetica, superati gli angusti confìni propri dell’umana sfera, il magnetizzato vede ciò che è altrui nascosto, rammenta il passato, e si slancia collo sguardo nell’avvenire, che gli si fa presente; vola in un subito colla mente acutissima da luogo a luogo, ed ogni cosa a lui più lontana gli sta dinanzi, come realmente gli stanno quelle che lo circondano. Di simili fatti, infiniti autori ne riportano, e soprattutto quelli poc’ anzi per noi nominati. Abbiamo in questo momento sott’occhio una storia ben singolare di simil genere di magnetismo cioè animale spontaneo, pel quale una fanciulla di diciannove anni indovinava le ore, i minuti precisi dell’orologio, od il contenuto delle carte, che trovavansi al piano superiore; conosceva le malattie altrui, e ne prescriveva gli addatti rimedi; prediceva tutto il corso della lunga sua malattia; i momenti esattissimi in cui sarebbero comparsi i tali, o tali altri sintomi, i rimedi che doveansi usare; il giorno, l’ora della sua perfetta guarigione, che fissava alle cinque pomeridiane del mercoledì 13 gennaio 1813. Tutte queste prescrizioni, e predizioni furono sempre, almeno a detta dell’autore, avverate a puntino dal fatto (180). 78 78 N.o.: (180) Geschicte eines allein: ossia storia come la natura ha prodotto da sè stessa il magnetismo animale, e ne operò con questo la guarigione descritta da un testimonio oculare, cioè dal barone Federico Carlo de Strombeck, presidente della Real Corte di Cassazione di Celle, cavaliere dell’ordine di prima classe della corona di Vestfalia, consigliere di stato, e membro delle società scientifiche di Gottinga, e di Jena Braunschweig bei Friedrich Vicweg 1815.

170 isteria, lussuria <strong>senza</strong> <strong>lusso</strong><br />

Noti, soggiungeva, che io era fuori di mente.” Noi potressimo pure<br />

citare dei casi tratti dalla nostra pratica, e riflettenti ammalati, che<br />

predissero l’ora <strong>del</strong>la loro morte, se questi non fossero sufficientemente<br />

comuni, e forse osservati da tutti i medici. Ci rammentiamo<br />

sopra tutti un tale, che accortosi <strong>del</strong>l’imminente di lui morte, colse<br />

un pietoso pretesto, per allontanare dalla stanza la moglie, ed i<br />

figli, e risparmiarle la vista terribile <strong>del</strong> momento in cui si compie<br />

un’eterna separazione.<br />

Il magnetismo animale, se pure sostenuto da Frank, Huffeland,<br />

Jussieu, Rostan merita qualche fede, altro non è che uno stato morboso<br />

<strong>del</strong> cervello, e dei nervi, pel quale l’individuo acquista la così detta<br />

chiaro-veggenza, e l’intuizione magnetica. Nella chiaro-veggenza cioè<br />

egli è capace di conoscere lo stato interno <strong>del</strong> suo corpo, la cagione<br />

profonda <strong>del</strong> proprio male, il rimedio che più conviensi al suo caso,<br />

l’esito futuro. Nell’estasi, o intuizione magnetica, superati gli angusti<br />

confìni propri <strong>del</strong>l’umana sfera, il magnetizzato vede ciò che è altrui<br />

nascosto, rammenta il passato, e si slancia collo sguardo nell’avvenire,<br />

che gli si fa presente; vola in un subito colla mente acutissima da luogo<br />

a luogo, ed ogni cosa a lui più lontana gli sta dinanzi, come realmente<br />

gli stanno quelle che lo circondano. Di simili fatti, infiniti autori ne<br />

riportano, e soprattutto quelli poc’ anzi per noi nominati. Abbiamo<br />

in questo momento sott’occhio una storia ben singolare di simil genere<br />

di magnetismo cioè animale spontaneo, pel quale una fanciulla<br />

di diciannove anni indovinava le ore, i minuti precisi <strong>del</strong>l’orologio, od<br />

il contenuto <strong>del</strong>le carte, che trovavansi al piano superiore; conosceva<br />

le malattie altrui, e ne prescriveva gli addatti rimedi; prediceva tutto<br />

il corso <strong>del</strong>la lunga sua malattia; i momenti esattissimi in cui sarebbero<br />

comparsi i tali, o tali altri sintomi, i rimedi che doveansi usare;<br />

il giorno, l’ora <strong>del</strong>la sua perfetta guarigione, che fissava alle cinque<br />

pomeridiane <strong>del</strong> mercoledì 13 gennaio 1813. Tutte queste prescrizioni,<br />

e predizioni furono sempre, almeno a detta <strong>del</strong>l’autore, avverate a<br />

puntino dal fatto (180). 78<br />

78 N.o.: (180) Geschicte eines allein: ossia storia come la natura ha prodotto da<br />

sè stessa il magnetismo animale, e ne operò con questo la guarigione descritta da un<br />

testimonio oculare, cioè dal barone Federico Carlo de Strombeck, presidente <strong>del</strong>la<br />

Real Corte di Cassazione di Celle, cavaliere <strong>del</strong>l’ordine di prima classe <strong>del</strong>la corona di<br />

Vestfalia, consigliere di stato, e membro <strong>del</strong>le società scientifiche di Gottinga, e di Jena<br />

Braunschweig bei Friedrich Vicweg 1815.

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