MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
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154 isteria, lussuria <strong>senza</strong> <strong>lusso</strong><br />
Se ne sta allora per circa due ore tranquilla, quindi prende un<br />
leggiero pantrito, e passa con discreta calma la rimanente parte <strong>del</strong>la<br />
notte. Se però la praticata, puntura non dà per lo meno tre, o quattro<br />
oncie di sangue, essa riesce di niun effetto, e conviene presto rinovarla.<br />
Pochissime variazioni ebbero luogo col lungo lasso degli anni nella<br />
somma de’ sintomi. L’enfiamento <strong>del</strong>le esterne parti <strong>del</strong>la gola, altre<br />
volte considerevole, è ora appena percepibile. Il trismo è pure assai<br />
più mite, e la contrazione dei muscoli facciali non tanto qual era, pronunciata.<br />
I principali fenomeni sembrano restringersi alla retrazione<br />
<strong>del</strong>la lingua, la quale, premendo perciò sulla glottide, ne rende assai<br />
stentata la respirazione. Quest’organo, coperto nella sua parte inferiore<br />
sinistra da numerosissime cicatrici, anche nei giorni di calma<br />
non può più sporgere oltre le labbra, malgrado gli sforzi, i replicati<br />
tentativi <strong>del</strong>l’ammalata; e da ciò deriva la leggier difficoltà, che’ essa<br />
prova nell’articolare le voci, e lo contorcimento <strong>del</strong>le labbra, che offre<br />
parlando.<br />
Meditando noi le tante volte intorno allo strano fenomeno, di cui<br />
ne abbiamo brevemente riepilogati i più essenziali tratti, andavamo<br />
spesso domandando a noi stessi: quali organi, quali parti costituiscono<br />
la sede di tale affezione? Quale ne è la causa prossima, la vera patologica<br />
condizione? Come il sotto linguale salasso ritorna la pristina calma<br />
fugando ogni sintoma, e sempre resistendo alle leggi d’abitudine?<br />
Come finalmente per tanti anni, e tanti mantiene lo strano malore un<br />
periodo così regolare, così costante, nè tregua mai concede, nè mostra<br />
alcuna variazione, allora pure che per ferita <strong>del</strong>l’arteria ranina, e per<br />
la conseguente grave emorragia doveasi pur aspettare? In argomento<br />
così astruso, egli è ben naturale che meno venisse ogni nostro ragionamento,<br />
e presentasse ovunque gravissime eccezioni; tuttavia esporremo<br />
francamente le nostre qualunque esse sieno idee, e ne lasceremo<br />
il giudizio a chi lo potrà pronunciare con maggiore criterio, e più profondo<br />
sentire.<br />
Come <strong>del</strong>la spina dorsale, nella paralisi, così crediamo dire <strong>del</strong><br />
cervello nei fenomeni linguali ebdomadari. Se infatti nel cerebro risiedesse<br />
la causa <strong>del</strong> male, le facoltà intellettuali, ed i sensi cerebrali<br />
non potrebbero rimanersene illesi per sì lungo tempo. L’inferma anche<br />
nella maggiore violenza <strong>del</strong> parossismo, anche allorchè per tentato<br />
esperimento, per trascuranza <strong>del</strong> salasso si vidde agli estremi, non perdette<br />
le mentali funzioni, non la vista, l’odorato, o la facoltà di sentire.