MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...

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22.05.2013 Views

il testo originale integrale del 1834 143 Ciò premesso, esaminiamo brevemente l’azione di questi organi, e quali principi essi ricavano dal mondo esterno per servire alla nutrizione dell’animale organismo. Tale azione si dirige o all’aria atmosferica nello stato di purezza considerata; oppure ai principi che sospesi se ne stanno nella medesima. Per rapporto al primo articolo tutti sanno che i polmoni, e quindi la cute decompongono l’aria ne’ suoi elementi, ed assorbono il principio vivificatore, l’ossigene. Quest’ossigene, a nostro senso, non solo serve alla decarbonizzazione del sangue, alla di lui ossidazione; ma combinato pure all’idrogene, universalmente diffuso nel nostro corpo, dà luogo ad una più, o meno notabile quantità di principio acqueo, dal quale dipende la più, o meno fluidità del sangue. Già Lavoisier, Laplace, Caballo, Maquer, e moltissimi altri conobbero, ed ammisero l’unione dell’ossigene, ed idrogene, e la produzione di un umore acquoso fra i fenomeni della respirazione, e della sanguifìcazione. Hildebrand ripeteva dall’accresciuta idrogenizzazione alcune idropi nell’agro Pavese sviluppate. Richerand asseriva essere probabile che l’ossigene assorbito, unendosi all’idrogene in tutte le parti del corpo produca l’acqua, che diluisce il sangue venoso, e lo rende più fluido, più ricco di siero, che il sangue arterioso. Che se l’ordinaria quantità d’idrogene; che se l’assorbimento dell’ossigene dall’atmosfera per particolari cause, per date malattie vengano accresciute; accrescersi si dovrà pure la generazione dell’acqueo principio, e conseguentemente della fluidità, e quantità del sangue. Ora siffatta duplice condizione probabile ci sembra nelle persone deboli, e segnatamente affette da nervose affezioni del genere di quelle che la nostra ammalata tormentano. L’enorme quantità di orine perfettamente acquee, che talvolta vengono emesse dalle isteriche nonostante la totale astinenza dalle bevande, e lo sviluppo straordinario di flatulenze, che in esse si osserva, sembrano provare da una parte la produzione abnorme dell’idrogene, dall’altra quella dell’acqua. Egli è pur fuori di dubbio, che in tali soggetti l’azione del sistema pulmonale, e della cute è anch’ essa soverchiamente accresciuta; per la quale una maggiore quantità d’ossigene viene pure assorbito. Per tali condizioni adunque una soverchia quantità d’acqua viene nel corpo della Besana continuamente generata, e portata nel torrente della circolazione? Ivi, per la debolezza del sistema esalante, e secretorio non potendo essere eliminata come dovrebbe si accumula; accresce

144 isteria, lussuria senza lusso perciò enormemente la massa, e la fluidità del sangue, e ne rende ad ogni momento necessarie le artificiali evacuazioni. Tale spiegazione conferma riceve dall’aspetto di siffatto sangue, il quale si mostra pochissimo colorato, fluidissimo, e composto di più di tre quarti di materia acquea sopra un quarto di sostanza cruorosa. Il perchè sopra cento oncie di sangue estratte in un mese, sole venticinque se ne trovano di sostanza cruorosa; per la di cui formazione sembrano sufficienti i presi alimenti. La fonte delle rimanenti parti ci sembra adunque riposta in una esuberante idrogenizzazione. Essa però non sarebbe per avventura sufficiente, se ausiliata non venisse dall’assorbimento di quei principi che sospesi semplicemente si trovano nell’aria, o portati per qualunque altro mezzo a contatto del corpo. Attivissima, come abbiamo veduto, essendo l’azione degli assorbenti cutanei, e pulmonali nelle persone deboli, disanguate, convulsionarie, avidamente assorbono tutto ciò che si appresenta, e l’umidità, le sostanze odorifere, nutritivo-volatili ecc. prontamente trasportano nella massa sanguigna, nell’intero organismo. Egli è per tale accresciuta azione degli assorbenti che siffatti individui resistono più facilmente alle forti sottrazioni, al digiuno, alle astinenze, e che più d’ogni altro ricevono, ed assumono i miasmi, ed i contagi. Il perchè la fanciulla Besana, come abbiamo veduto, trovasi per prima nel paese affetta da tutte le influenze endemiche, od epidemiche; prima assorbe i principi contagiosi, e prima mostrasi colpita dalla malattie, che dai medesimi ne emanano. Egli è ancora per tale accresciuta azione degli organi assorbenti che la nostra ammalata mantiensi illesa dalle sierose raccolte, malgrado, l’esuberante quantità di principio acqueo contenuto nel sangue; egli è finalmente per tale motivo che le persone isteriche, o convulsionarie in generale si vedono assai di rado affette da idrope, come abbiamo dovuto convincerci dalla nostra pratica. Dalle sovra esposte cose chiaro apparisce come la nostra povera ammalata abbisogni sempre di nuovi, e nuovi salassi. L’idrogenizzazione avendo incessantemente luogo in un modo soverchio, e tanto più poi, quanto più vicino trovasi l’estenuato corpo alle sanguigne emissioni, ne viene che presto la massa del sangue trovasi sopracaricata di principi acquei; presto richiede nuove sottrazioni. A ciò si aggiunga una causa non meno possente, e già per noi più volte indicata, la debolezza cioè il languore del sistema capillare sanguigno, pei quali il sangue trovasi obbligato di stagnare ne’ medesimi, ed accrescere così l’appa-

144 isteria, lussuria <strong>senza</strong> <strong>lusso</strong><br />

perciò enormemente la massa, e la fluidità <strong>del</strong> sangue, e ne rende ad<br />

ogni momento necessarie le artificiali evacuazioni. Tale spiegazione<br />

conferma riceve dall’aspetto di siffatto sangue, il quale si mostra pochissimo<br />

colorato, fluidissimo, e composto di più di tre quarti di materia<br />

acquea sopra un quarto di sostanza cruorosa. Il perchè sopra cento<br />

oncie di sangue estratte in un mese, sole venticinque se ne trovano di<br />

sostanza cruorosa; per la di cui formazione sembrano sufficienti i presi<br />

alimenti. La fonte <strong>del</strong>le rimanenti parti ci sembra adunque riposta in<br />

una esuberante idrogenizzazione. Essa però non sarebbe per avventura<br />

sufficiente, se ausiliata non venisse dall’assorbimento di quei principi<br />

che sospesi semplicemente si trovano nell’aria, o portati per qualunque<br />

altro mezzo a contatto <strong>del</strong> corpo.<br />

Attivissima, come abbiamo veduto, essendo l’azione degli assorbenti<br />

cutanei, e pulmonali nelle persone deboli, disanguate, convulsionarie,<br />

avidamente assorbono tutto ciò che si appresenta, e l’umidità,<br />

le sostanze odorifere, nutritivo-volatili ecc. prontamente trasportano<br />

nella massa sanguigna, nell’intero organismo. Egli è per tale accresciuta<br />

azione degli assorbenti che siffatti individui resistono più facilmente<br />

alle forti sottrazioni, al digiuno, alle astinenze, e che più d’ogni altro<br />

ricevono, ed assumono i miasmi, ed i contagi.<br />

Il perchè la fanciulla Besana, come abbiamo veduto, trovasi per prima<br />

nel paese affetta da tutte le influenze endemiche, od epidemiche;<br />

prima assorbe i principi contagiosi, e prima mostrasi colpita dalla malattie,<br />

che dai medesimi ne emanano. Egli è ancora per tale accresciuta<br />

azione degli organi assorbenti che la nostra ammalata mantiensi illesa<br />

dalle sierose raccolte, malgrado, l’esuberante quantità di principio acqueo<br />

contenuto nel sangue; egli è finalmente per tale motivo che le persone<br />

isteriche, o convulsionarie in generale si vedono assai di rado affette<br />

da idrope, come abbiamo dovuto convincerci dalla nostra pratica.<br />

Dalle sovra esposte cose chiaro apparisce come la nostra povera ammalata<br />

abbisogni sempre di nuovi, e nuovi salassi. L’idrogenizzazione<br />

avendo incessantemente luogo in un modo soverchio, e tanto più poi,<br />

quanto più vicino trovasi l’estenuato corpo alle sanguigne emissioni,<br />

ne viene che presto la massa <strong>del</strong> sangue trovasi sopracaricata di principi<br />

acquei; presto richiede nuove sottrazioni. A ciò si aggiunga una<br />

causa non meno possente, e già per noi più volte indicata, la debolezza<br />

cioè il languore <strong>del</strong> sistema capillare sanguigno, pei quali il sangue<br />

trovasi obbligato di stagnare ne’ medesimi, ed accrescere così l’appa-

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