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MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...

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il testo originale integrale <strong>del</strong> 1834 129<br />

intermedia di comunicazione: finalmente di Winslow, che ammetteva<br />

un sacco comunicante tutto lo lungo <strong>del</strong> dorso; diremo piuttosto che<br />

le principali opinioni in proposito si possono ridurre alle tre principali,<br />

che seguono a quelle cioè che ammettono l’immediato passaggio nelle<br />

vene <strong>del</strong>l’addome, nella massa sanguigna, e da questa nei reni: a quelle,<br />

che riconoscono alcuni vasi lattei, che dal ventricolo, ed intestino<br />

si portano od ai vasi renali, od agli ureteri, od alla vescica: a quelle<br />

finalmente, che sostengono la possibilità. <strong>del</strong> moto retrogrado dei vasi<br />

linfatici <strong>del</strong>la vescica.<br />

Già Bernardo Swalve (125) scriveva che le acque termali, le bevande<br />

ecc., vengono assorbite dalle vene gastriche, e prontamente portate nel<br />

torrente <strong>del</strong>la circolazione. Krimer (126) avendo iniettato <strong>del</strong> rabarbaro<br />

nello stomaco legato, lo vide a capo di cinque minuti nelle vene<br />

di questo viscere, ed anche nelle orine; mentre legate le vene <strong>del</strong>lo<br />

stomaco, non rinvenne più traccia di rabarbaro nella vescica. Anche<br />

Thydemann, e Gmelin e con essi moltissimi altri ammisero l’assorbimento<br />

venoso per ispiegare il prontissimo passaggio <strong>del</strong>le bevande<br />

nell’orina (127). 51 Senza avanzarci a discutere la tutt’ora contrastata<br />

possibilità <strong>del</strong>l’assorbimento venoso, avendo noi provato che molte<br />

sostanze passano rapidamente, ed indecomposte dallo stomaco alla<br />

vescica, e da questa a quello <strong>senza</strong> previamente mostrarsi nel sangue, ci<br />

crediamo in diritto di rigettare si fatta opinione, tanto più che questa<br />

non potrebbe menomamente spiegare il vomito orinoso osservato nella<br />

nostra ammalata.<br />

Alcuni altri autori negando la possibilità <strong>del</strong> passaggio rapidissimo<br />

nel sangue, e quindi nell’orina di molte sostanze, e negando pure<br />

il moto retrogrado dei linfatici, ammettono l’esistenza di alcuni vasi<br />

lattei, che dallo stomaco, e dalle intestina, a vece di portarsi nel dotto<br />

toracico, si portano direttamente nei reni, negli ureteri, nella vescica.<br />

Bartolino nel suo trattato de Ductu, chylifero dice non potersi spiegare<br />

il passaggio rapidissimo <strong>del</strong>le bevande nell’orina col sussidio <strong>del</strong>la<br />

circolazione. Glandularum lactearurn detectio breviorem ostendit viam,<br />

quarum, inter caeteros, usus est serum, a chylo separatum in adjacentes<br />

vel renes exprimere, vel emulgentes arterias, quibus ramos mittunt. Non<br />

dubita di ammettere la comunicazione dei vasi lattei cogli emulgenti<br />

51 N.o.: (125) De quaerel. et opprob. ventric. pag. 65 = (126) Annal. univer. <strong>del</strong> D<br />

Omodej fascic. 128 pag. 359 = (127) Annel. citat. fascic. 128.

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