MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
128 isteria, lussuria <strong>senza</strong> <strong>lusso</strong><br />
contribuito, lo concediamo, a rendere in questo soggetto le vie di diretta<br />
comunicazione straordinariamente permeabili, ma non avrebbe<br />
giammai potuto crearle, quando non esistessero nello stato fisiologico.<br />
Un aberrazione qualunque, una straordinaria mostruosità non è certamente<br />
ammissibile, quando si rifletta che la giovine Besana visse<br />
per tre lustri <strong>senza</strong> soffrire di vomito orinoso, o per qualunque siasi<br />
altro vizio. Che se poi vi fosse chi per inconsiderato scetticismo volesse<br />
negare la verità <strong>del</strong> fatto, a questi ripetiamo quello che già per noi si<br />
disse, essere Marianna Besana tutt’ora in vita, viventi pur essere i molti,<br />
ed intemerati testimoni, che replicatamente osservarono i fenomeni<br />
esposti, e potere quindi dall’una, e dagli altri confermare la verità, o<br />
smentire l’errore.<br />
VI<br />
Vie di comunicazione fra lo stomaco e la vescica<br />
Colle sopra dette cose ci sembra di aver dimostrato col grado di una<br />
quasi assoluta certezza che molte sostanze passano rapidissimamente<br />
ed inalterate dallo stomaco alla vescica <strong>senza</strong> mostrarsi previamente<br />
nel chilo e nel sangue, che l’orina passa pure rapidamente da questo a<br />
quel viscere <strong>senza</strong> passare pel torrente <strong>del</strong>la circolazione, che in conseguenza<br />
le une e l’altra percorrono <strong>del</strong>le strade particolari direttamente<br />
comunicanti fra l’organo digerente ed il ricettacolo <strong>del</strong>le orine. Ora<br />
per compiere alla meglio l’assunto argomento ci resta di esaminare<br />
brevemente quali esser possano siffatte strade, e di quale natura.<br />
Trasandando le opinioni di Ippocrate (123), che ammetteva alcune<br />
vene dal ventricolo alla vescica attraenti l’orina: di Aristotile, Eraclito<br />
ed Asclepiade, che ritenevano essere l’orina l’effetto di una condensazione<br />
in vescica <strong>del</strong>le bevande, e degli umori diversi: di Galeno (124), 50<br />
che spiegava la repentina acqua orinosa secrezione col ricorrere all’accresciuta<br />
calidità dei reni, attraenti perciò le acquee bevande dalle vene<br />
<strong>del</strong> fegato, e queste da quelle <strong>del</strong> ventricolo, ed intestina: di Frankenau,<br />
Krazenstein e Berger, che attribuivano ai pori inorganici <strong>del</strong>la vescica<br />
la facoltà di succhiare le bevande contenute nel ventricolo, e nel tubo<br />
intestinale: di Treviranus, che riconosceva il tessuto cellulare come via<br />
50 N.o.: (123) De morb. lib. IV. N. 28. = (124) De loc. affect. cap. III.