MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...

il testo originale integrale del 1834 111
elaborazione, d’identica secrezione come si potrebbe spiegare la grande
differenza che avvi fra le così dette orine delle bevande, del chilo, e
del sangue ammesse da tutti i fisiologi? “Lo stato d’imperfezione, dice
Richerand (87), 31 delle due specie d’orina (delle bevande, e del chilo)
proverebbe meglio che la rapidità della loro secrezione l’esistenza di
vie particolari, che immediatamente si porterebbero dallo stomaco, e
dagli intestini alla vescica.”
Noi vogliamo però ancora concedere le copiose ed acquee orine
essere l’effetto delle copiose bevande introdotte nella massa sanguigna.
Egli è però innegabile che la rapidità della loro secrezione presuppone
l’accresciuta celerità del circolo. Se ciò non fosse, non passando pei reni
che circa l’ottava parte di tutta la massa sanguigna, la separazione delle
sostanze acquee non potrebbe aver luogo nè tanto repentinamente,
nè molto meno poi in un modo simultaneo. Ora noi vediamo spesso
lo contrario. Allo scomparire di prolungato deliquio, di completa
sincope, in cui la circolazione ben sì potrebbe dire del tutto abolita,
emette l’isterica il più delle volte una straordinaria quantità di orina
acquea, come ogni medico pratico avrà dovuto senza dubbio non
rare fiate osservare. La digitale, allorchè agisce sul circolo sanguigno,
diminuendone il moto, e la forza, accresce l’orinosa separazione. Il
perchè ne diminuirebbe la causa mentre ne accresce gli effetti, ciò che
non sembra possibile. Ma a tale argomento proposto dall’illustre traduttore
di Darwin si fece col seguente dilemma ben strana risposta.
“O la digitale non ritarda il circolo sanguigno, oppure questo ritardo
non è tale da rendere inetti gli organi delle secrezioni.” Si conchiude
senz’altra prova: non fare meraviglia che la secrezione dell’orina sia
attivissima quantunque corrispondente a tale energica azione dei reni
si osservi la depressione dei polsi, ed il rallentamento della circolazione
(88)”. 32 Che la digitale rallenti la circolazione è un fatto ormai incontrastabile;
che rallentando la circolazione inetti non renda gli organi
secretori si concede facilmente, ma che i reni aumentino di azione, di
secrezione quanto meno di sangue ricevano, egli è ciò che non sappiamo
concepire e che non si potrà giammai dimostrare. Per quanto
attiva si voglia supporre l’azione di un organo secretorio, se questo
non riceve dal sangue gli opportuni materiali, non potrebbe giammai
31 N.o.: (87) Elemuit. di fisiolog. tom. I. pag. 172.
32 N.o.: (88) Iacopi memoria citata pag. 113. 114.