MARIANNA. ISTERIA. Lussuria senza lusso - Società Amici del ...
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100 isteria, lussuria <strong>senza</strong> <strong>lusso</strong><br />
e La Motte in cui il dito mignolo sinistro, come nella nostra ammalata,<br />
risentiva i primi prodromi: quello descritto dal grande Morgagni<br />
in cui le dita <strong>del</strong>le due mani facevansi a vicenda permanentemente<br />
contratti: quelli finalmente di Tissot, e di Hellis in cui le dita erano<br />
pure specialmente affetti. Nello stesso Tissot trovasi la storia di una<br />
fanciulla, che tormentata dall’emicrania, presentiva costantemente un<br />
senso di formicamento al mignolo sinistro (59). Bonnet ci dà la storia<br />
di una spasmodica contrazione <strong>del</strong>le sole dita <strong>del</strong>la mano sinistra (60);<br />
di altra contrazione interessante le due mani (61); finalmente di uno<br />
spasmo <strong>del</strong>la sola mano sinistra (62). 21 È noto poi come i prodromi<br />
degli accessi gottosi, ed i depositi che ne dipendono si facciano per<br />
lo più a queste sole parti. Le isteriche in special modo si lagnano ben<br />
di spesso di molesto formicamento, di dolori, di bruciore alla punta<br />
<strong>del</strong>le dita, alla palma <strong>del</strong>la mano, e noi ne potressimo citare molti<br />
esempi dalla nostra pratica desunti. Abbiamo attualmente sott’occhio<br />
un individuo, il quale predir suole le mutazioni <strong>del</strong> tempo dal senso<br />
di un particolare torpore, da un cupo dolore che egli presente al dito<br />
mignolo <strong>del</strong>la mano destra qualche tempo prima. Cosi un’isterica da<br />
noi curata soleva predire l’accesso dal senso di un particolare bruciore<br />
alla punta <strong>del</strong>le dita. Tali fenomeni, come quelli <strong>del</strong>la fanciulla Besana<br />
possono forse dipendere dalla grande quantità di nervi, che all’organo<br />
speciale <strong>del</strong> tatto concorrono; dal trovarsi siffatti nervi molto superficiali,<br />
e solo dagli agenti esterni separati per l’epidermide; dall’essere<br />
infine esposti a molte morbose cause capaci ai accrescere la già squisita<br />
sensibilità, di disturbare la loro normale azione.<br />
La periodicità dei fenomeni dei quali ci occupiamo, e soprattutto la<br />
costante meridiana remissione di due ore dovrebbe per ultimo fissare la<br />
nostra attenzione, se ogni discussione in proposito non ci conducesse ad<br />
un labirinto di vaghe, di indeterminate ipotesi. Il perchè non riproduremo<br />
le infinite opinioni emesse in ogni tempo dai medici per ispiegare<br />
la periodicità <strong>del</strong>le malattie. Ci contenteremo d’osservare che da tutti<br />
questi sforzi due soli fatti abbastanza positivi sembrano emergere: essere<br />
cioè sì fatte malattie unicamente dipendenti dal sistema nervoso: essere<br />
poi in armonia con tutti i più grandi fenomeni <strong>del</strong>l’universale natura.<br />
Esaminiamo colla maggiore brevità questi due fatti.<br />
21 N.o.: (59) De la Migraine. = (60) Sepulchret. Lib. I. sect III. observ. XVIII. =<br />
(61) Sepulcret. observ. XXIX. = (62) Ibid. Lib. III. append. all’ osserv. IV.