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spedizione d' una causa.
Al signor Sebastiano Andreozzi.
Signor, son sette mesi, e va per gli otto,
Che fu dato a Don Ciccio il tuo processo,
E dal Procurator nel tempo stesso
Ciò, che si richiedea, gli fu dedotto:
Ma ben ch' ei sia sì risoluto, e dotto,
E benché di spedirlo abbia promesso,
Con tutto ciò sta tuttavia perplesso
Fra sé, né per ancor vi s' è ridotto.
Io vedendol però sì riservato,
Non posso fare a men di non restare
De le lunghezze sue maravigliato,
Poiché per realtà non si può dare
Lunghezza in un C... organizzato
Da la natura in forma orbicolare.
166. - A Don Ciccio. In occasione del grande
armamento de' Principi tutti d'Europa.
Don Ciccio, e qual del cielo astro inclemente
Ne l' Europa influisce alle ruine ?
Qual sorse a risvegliar furia nocente
Ne' regi figli suoi rabbie ferine ?
Già forma ogn' un di lor d' armi, e di gente
Argine poderoso al suo confine,
E si minacciali vicendevolmente
Incendi, e crudeltà, stragi, e rapine.
Or io, vago d' oppormi a tanto male,
Porgo incessanti al ciel voti, e preghiere
Per una santa pace universale,
Onde pur tu, C..., n' abbi a godere
Tra sì gravi rotture, in forma tale
Che non t'occorra più cinto, o braghiere.
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167. - Al signor Fabio Baldinotti, che chiese