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161. - A Don Ciccio. Per le diverse opinioni, che corrono del suo sapere. Don Ciccio, a gli spropositi, che dite, Qual' ora un qualche giudice informate, Portano alcuni opinion, che siate Un ignorante, e stolido Margite: Molti per il contrario, avendo udite Le vostre aringhe, affermano, ch' orate Con l'energia d'un Tullio, e che restate Vincitor glorioso in ogni lite. Or mentre altri vi tien per pazzo, e tale Da incatenarvi, ed altri è di parere, Che non abbiate in legge un altro eguale, Io non saprei formatamente, a quale Parte attenermi, e non so ben vedere, Se voi siate legabile, o legale. 162. - Don Ciccio s'è fatto fare il ritratto. Per non uscir di questo mondo affatto Quando a prender verrallo il cataletto, Fattosi far Don Ciccio il suo ritratto, Ha immortalato il venerando aspetto. E certo da l' artefice provetto E stato il volto suo così ben fatto E tanto a lui simìl, che con effetto Distinguer non si può, se non col tatto. Anzi più bello è del reale il finto, E s' unisci la copia, e 'l naturale, Dirai, che più che vivo ei val dipinto; Poiché muto il ritratto a dir non vale Quelle C... erie, c' ha per istinto Di sfodrare ogni dì l' originale. 163. - Al signor Domenico Maria Canuti 92
insigne pittor bolognese, che fece il ritratto a Don Ciccio. Io son rimasto attonito, ed immoto, Canuti, nel vedere il bel ritratto, Che di Don Ciccio i tuoi pennelli han fatto, Vivo così, c' ha la favella, e 'l moto. Oh quanto ei deve al tuo valor, che noto L'ha reso al mondo tutto in sì bell' atto, E che l'ha per miracolo sottratto Al Taglio de le forbici di Cloto: Vi vorrebbe però l' apposizione Del nome tuo, per fin, che s' immortali Anch' esso in così bella operazione: Che se tu, come tuo, non lo propali, Ogn' uno il crederà del Castiglione, Famoso dipintor de gli animali. 164. - Al signor dottor Geminiano Montanari, che donò all'Autore un Microscopio. Quando talor, Geminian, mi metto Con quel tuo Microscopio a esaminare O sia pulce, o formica, un singolare Stupor ne traggo, e un singolar diletto: E dico (visto quell' animaletto Crescer di mole, a segno tal, che pare A paragon di piccol fiume un mare): - Oh d' arte rara industrioso effetto ! Ma s' a Don Ciccio io mi rivolgo intento, (Come fo spesso, per un non so quale Forte impulso di genio, e violento), Senza pure adoprar tale istromento, Con la semplice vista naturale, Vedo un C... moltiplicato in cento. 165. - Lunghezze di Don Ciccio nella 93
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Don Ciccio, a gli spropositi, che dite,<br />
Qual' ora un qualche giudice <strong>in</strong>formate,<br />
Portano alcuni op<strong>in</strong>ion, che siate<br />
Un ignorante, e stolido Margite:<br />
Molti per il contrario, avendo udite<br />
Le vostre ar<strong>in</strong>ghe, affermano, ch' orate<br />
Con l'energia d'un Tullio, e che restate<br />
V<strong>in</strong>citor glorioso <strong>in</strong> ogni lite.<br />
Or mentre altri vi tien per pazzo, e tale<br />
Da <strong>in</strong>catenarvi, ed altri è di parere,<br />
Che non abbiate <strong>in</strong> legge un altro eguale,<br />
Io non saprei formatamente, a quale<br />
Parte attenermi, e non so ben vedere,<br />
Se voi siate legabile, o legale.<br />
162. - Don Ciccio s'è fatto fare il ritratto.<br />
Per non uscir di questo mondo affatto<br />
Quando a prender verrallo il cataletto,<br />
Fattosi far Don Ciccio il suo ritratto,<br />
Ha immortalato il venerando aspetto.<br />
E certo da l' artefice provetto<br />
E stato il volto suo così ben fatto<br />
E tanto a lui simìl, che con effetto<br />
Dist<strong>in</strong>guer non si può, se non col tatto.<br />
Anzi più bello è del reale il f<strong>in</strong>to,<br />
E s' unisci la copia, e 'l naturale,<br />
Dirai, che più che vivo ei val dip<strong>in</strong>to;<br />
Poiché muto il ritratto a dir non vale<br />
Quelle C... erie, c' ha per ist<strong>in</strong>to<br />
Di sfodrare ogni dì l' orig<strong>in</strong>ale.<br />
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