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Al signor conte Ronchi.
Era dianzi Don Ciccio incollerito
Col ciel d'atra caligine annebbiato,
Come voi facilmente avrete udito
Dal mio sonetto prossimo passato.
Oggi però, che 'l tempo appar mutato,
E 'l fumo de la nebbia è già svanito,
Ei nondimeno è tuttavia sdegnato
Pero che 'l vede in pioggia convertito.
E pur non ha da viaggiar per ora,
Onde l'acqua il disturbi: anz' io son certo,
C' ha da trar qui non piccola dimora:
Ma, bench' avesse a far viaggio, è certo
Di non patir, se viaggiando ancora
Soglion sempre i C... stare a coperto.
140. - La Neve.
Da che torbido il cielo ha cominciato,
Scorsa già la stagione autunnale,
Da per tutto a coprir con man brumale
Di nevose pruine il campo, e 'l prato,
Don Ciccio, per timor d'esser toccato
Da qualche fiera botta catarrale,
S' è chiuso in una stanza, e ha dichiarato
Di non uscirne a tutto carnevale.
Io però, che non son gran fatto esperto
Di medicina, avrei per sua ventura,
Che gli nevasse in capo a cielo aperto;
Che se i C... son foschi di natura,
Ei potria, da la neve al fin coperto,
Ritrarne un' opportuna imbiancatura.
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