Scarica in formato PDF

a Venezia invita seco Don Ciccio.
Odesi da Venezia esser già presso
La recita d'un' Opra musicale,
Sendo già cominciato il Carnevale,
E l'uso della maschera permesso.
Or noi, Don Ciccio, andiam pensando adesso
Di far quel viaggetto geniale,
Se da l'occupazion del Tribunale
Ne sarà questo commodo concesso;
Ma in simil congiuntura io bramerei,
Che veniste voi pur con esso noi,
Per quella gloria, che ve ne vedrei;
Poiché così quei Porporati Eroi
Avrian colà due gran Bartolomei,
Quel da Bergamo l'uno, e l'altro voi.
126. - L'Autore giunto a Venezia,
invita colà Don Ciccio.
Eccomi al fin, dove in equoreo Regno
Tutti ha gli studi suoi Febo introdotti:
Ma senza il lume tuo par che s'annotti,
Ond' egli stesso ha questi lidi a sdegno.
Vienne dunque ancor tu: che ben sei degno
Di conversar con gli uomini più dotti,
Ed in questi accademici ridotti
Mostra tu pure il tuo sublime ingegno.
Vienne, Don Ciccio. Al tuo valor già parmi,
Che risuonin gli applausi, e il guiderdone
Già ti veggo apprestar di bronzi, e marmi.
Così avrà poi con nobil paragone
Ne le lettere ancor, come ne l'armi,
Venezia il suo Bartolomeo C...
127. - Il Testamento dell'Autore.
74