Scarica in formato PDF

più non si cura delle nuove del mondo.
Io qui non curo in solitaria Villa
De gli affari del mondo aver novella;
Sia di Mario la palma, o sia di Silla,
Non mi turba il pensier questa, né quella.
Qui non cerch' io se torbida, o tranquilla
Sia per correr la Dora, o la Mosella;
Né se in pace potrà l'Aja rubella
Fra le paludi sue pescar l'anguilla.
Nulla mi cal, se 'l Techelys installa
Usurpator ne l'altrui soglio, e nulla
Se 'l Monsulmano è seco a fargli spalla:
Ma qui fra la Mirandola, e Guastalla
Fo pago il Genio mio, che si trastulla
Con un C... giocandosi a la palla.
118. - L'Autore prega il signor Breni a farlo
rappacificar con Don Ciccio.
Don Ciccio fa con me lo scorrucciato,
Dolendosi, che 'l lacero, e che 'l mordo;
Ed io per verità non mi raccordo
D'aver di lui né scritto, né parlato.
Or qui, Breni mio car, bramo impiegato
Il mezzo tuo per metterne d'accordo,
E per capacitar questo balordo,
Ch'è da gente malevola ingannato.
Digli dunque a tal fin, che conosciuto
Non m'hai propenso a le mormorazioni,
Ma più tosto guardingo, e ritenuto;
E al fin, lasciando andar l'altre ragioni,
Di', che sarei per Piattola tenuto,
Se m'attaccassi a mordere i C...
119. - L'Autore per aver composto sopra Don
70