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97. - Rinnovazion del buon capo d' anno
a Don Ciccio per l'ingresso del l683.
Se nell'Anno cadente ottantadoi
Hai goduto quel ben, che t'augurai,
M' en congratulo teco, e più che mai
Dal Ciel tel prego, e da' Pianeti suoi.
Guidi lunge da te Saturno i Buoi,
Che tranno il Carro suo carco di guai,
Né la Spada malefica già mai
Sfodri Marte iracondo a' danni tuoi.
Giove t'arrida, e Venere con lui,
Né il Sol, Cinzia, o Mercurio influssi rei
Sparga mai sovra te da i Cerchi sui.
In somma ognun di lor t' esalti, e bei,
E ti conservi, per diletto altrui,
Eternamente quel C... che sei.
98. - Don Ciccio dolevasi che l'Autore
l'avesse diffamato per un C...
Tu, ch'a volo indefesso aprendo l'ale,
Te stesso, e 'l tuo gran nome al Ciel trasporti,
Tu, Don Ciccio, un C...? se cosa tale
Io dissi mai, che 'l Diavolo mi porti !
S'io 'l dissi mai, ch'un fulmine mortale
Mi ponga infra le man dei Beccamorti,
E non sia chi né pur d'acqua lustrale
Asperga il mio sepolcro il di de'Morti!
S'io 'l dissi, che mi sia di carta straccia
Rifatto il Capo in forma d'un Melone,
O 'l Cul mi si trasporti ove ho la faccia;
Anzi, se mai di dirlo ebbi intenzione,
Io prego il Ciel, che reputar mi faccia
Da tutti, come te, per un C...
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