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38. - Impresa di Don Ciccio entrato nell'Accademia
degli Umoristi.
Propostosi Don Ciccio, e ballottato,
Rimase al fin fra gli Umoristi ammesso:
E l'impresa di lui nel tempo stesso
Esposta fu tra l'altre al destro lato.
Qui dunque si vedea delineato
Un alce, e un branco d' oche intorno ad esso,
Ma senza il motto solito, ond' espresso
Non ben restava il suo significato.
Così l'oscurità de l'invenzione
Fe' ch' oscura pur anche a gli occhi altrui
Ne rimanesse l' interpretazione:
Ma poscia udissi a dir, che chi per lui
L' avea così formata, ebbe intenzione
Di dire: - Oh che gran bestia egli è costui!
39. - In occasione delle guerre d'Europa
l' anno l690.
Languì la bella Europa, anzi la brutta;
(Che tale è divenuta, e tal la rese
Quel morbo marzial, che la sorprese,
Onde s' è tanto estenuata, e strutta).
Ancor, però, che sia sì mal ridutta,
In te, Don Ciccio, ha le speranze intese;
Porgi tu dunque a lei la man cortese,
Onde al tranquillo suo sia ricondutta.
E non fia novità, che sovvenuta
Oggi venga da te, né ch' ella scampi
Per opra tua da la morta caduta:
Ch' altre volte colà, quando perduta
S' era tra i gigli de' sicani campi,
Da la schiena d'un bue fu sostenuta.
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